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Voel
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2072 Messaggi Tutti i Forum |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 24 giugno 2008 : 13:07:50
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Volentieri. E' emersa una discussione simile anche negli uccelli, se ritenete tutti necessario l'argomento lo affrontiamo
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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giova80
Utente Senior
1390 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 giugno 2008 : 14:50:41
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si potrebbe creare un glossario
Giovanni |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 24 giugno 2008 : 15:25:27
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Metto in rilievo questa discussione.
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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Voel
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2072 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 giugno 2008 : 23:13:15
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Grazie, Alessandro per aver messo in rilievo la discussione. Penso che il glossario, proposto da giova80, sia un'ottima soluzione.
Voel |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 24 giugno 2008 : 23:38:14
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| Messaggio originario di Voel:
Grazie, Alessandro per aver messo in rilievo la discussione. Penso che il glossario, proposto da giova80, sia un'ottima soluzione.
Voel
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direi che hai "scagliato" Tu la prima pietra e poi ci siamo accodati volentieri. Alle belle iniziative non si dice mai di no
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 giugno 2008 : 00:09:46
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è una bella idea. se potrò essere utile sarò felice di esserlo
p.s. ho usato 3 volte il verbo essere nella stessa frase... va beh ci siamo capiti!
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2008 : 10:09:10
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Le "regole" della sistematica, in botanica come in zoologia, sono codificate nei codici internazionali di nomenclatura: quello zoologico è l'ICZN (International Code of Zoological Nomenclature), che trovate qui: Link
Mentre per la botanica mi risulta che l'ultimo sia l'ICBN (International Code of Botanical Nomenclature) adottato dal 17° congresso internazionale di botanica tenuto a Vienna nel 2005, che trovate qui, a cura dell'International Association for Plant Taxonomy: Link
Paolo Mazzei Link Link |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 26 giugno 2008 : 10:40:58
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Paolo Ti ringrazio. Credo che qui si cerchi una risposta più operativa e pratica.
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2008 : 11:49:43
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| Desidererei conoscere, oltre che il significato, anche l'uso corretto di tutti questi simboli |
Una "risposta più operativa e pratica", se deve essere anche "corretta", immagino che debba essere sempre e comunque e prima di tutto compatibile con le regole "canoniche" della sistematica; ho cercato "ICBN", "Code Botanical Nomenclature" e "codice nomenclatura botanica" nelle sezioni relative alle piante e trovo solo questa discussione, vecchia di due anni: Link Ma i botanici non usano il Codice? In zoologia è il riferimento primo per qualsiasi dubbio nomenclaturale...
Paolo Mazzei Link Link |
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Voel
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2072 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 giugno 2008 : 17:03:07
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Penso che per dilettanti come me, la "risposta operativa e pratica" come dice Alessandro, possa consistere in una tabella con tre colonne: nella prima il simbolo, nella seconda il significato o la definizione e nella terza uno o più esempi. Evidentemente questo per i simboli più frequenti e usati. Certo sarà una cosa leggera e incompleta, ma pur sempre corretta. Spero una cosa così si possa realizzare.
Un saluto da Voel |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 30 giugno 2008 : 20:31:01
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Cercheremo di conciliare entrambe le necessità.
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2008 : 21:42:01
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Queste poche righe forse ti possono aiutare.....è un inizio Immagine: 97,14 KB
eppure il vento soffia ancora...
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Voel
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2072 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2008 : 22:39:13
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Grazie, Accipiter gentilis poche, chiare e utili righe. Sono un esempio di risposta operativa e pratica Ciao
Voel |
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marcopic
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1853 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 luglio 2008 : 10:42:21
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| Messaggio originario di mazzeip:
Le "regole" della sistematica, in botanica come in zoologia, sono codificate nei codici internazionali di nomenclatura: quello zoologico è l'ICZN (International Code of Zoological Nomenclature), che trovate qui: Link
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Grazie Paolo per la segnalazione. Però faccio presente che non riesco a collegarmi alla pagina associata all'indirizzo citato per l'ambito zoologico. Sono comunque entrato nella homepage e da qui ho la conferma che la sezione dedicata al codice non funziona. Saluti a tutti e complimenti ancora per l'interessante discussione. Marco |
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Carabus
Utente Senior
Città: Sciara
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
831 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 luglio 2008 : 10:52:52
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| Messaggio originario di Accipiter gentilis:
Queste poche righe forse ti possono aiutare.....è un inizio Immagine: 97,14 KB
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Sarebbe interessante conoscere il riferimento bibliografico completo del testo da cui hai tratto l'interessante stralcio e se eventualmente è reperibile in pdf da qualche parte...
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nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 luglio 2008 : 12:45:21
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Incollo sotto alcune spiegazioni tratte dal libro sulla flora della Val Rosandra. ciao a tutti PL ----- Il nome "scientifico” di un organismo è composto da almeno due nomi, quello del genere e quello della specie. Assieme, formano il binomio latino, il “Vero Nome”, quello che lega univocamente un organismo ad un’espressione verbale o scritta, e che ha valore in qualsiasi parte del mondo. A volte si aggiungono i nomi di sottospecie, varietà e forme. I concetti di genere e specie - per non parlare di quelli di sottospecie, varietà e forma - poggiano su basi scientificamente deboli: non sono definibili operazionalmente e quindi seguono i mutevoli venti che spirano nelle menti dei botanici. Questo argomento non è trattato in questo libro: le opinioni del primo Autore si possono leggere altrove (Nimis 1998, 2001, Nimis & Martellos 2003, 2004). L’attribuzione di un nome scientifico ad una pianta è regolata da un codice internazionale (Greuter et al. 2000), aggiornato ogni 4 anni in occasione dei Congressi Internazionali di Botanica. Non è questa la sede per discutere i complessi codicilli di questo regolamento. Ci limiteremo ad una breve spiegazione degli aspetti più importanti. Il nome scientifico di una pianta è sempre seguito dalle abbreviazioni degli autori che lo hanno creato. Un esempio: Galeopsis tetrahit L. “L.” indica l’autore che ha descritto per la prima volta la specie, chiamandola esattamente come la chiamiamo oggi, cioè attribuendola allo stesso genere. Linneo descrisse Galeopsis tetrahit a pagina 579 di Species Plantarum, un’opera pubblicata nel 1753. A volte ci sono più abbreviazioni d’autore, una posta tra parentesi, l’altra subito dopo. Ad esempio: Cephalaria leucantha (L.) Roem. & Schult. L’abbreviazione tra parentesi indica l’autore che per primo descrisse la specie, attribuendola tuttavia ad un altro genere. Linneo descrisse questa specie a pagina 98 di Species Plantarum, chiamandola Scabiosa leucantha. Le abbreviazioni dopo la parentesi si riferiscono agli autori che hanno modificato il binomio, attribuendo la specie ad un genere diverso. Nel 1818 Johann Jacob Roemer (1763-1819), professore di botanica a Zurigo e Joseph August Schultes (1773-1831) professore a Vienna, pubblicarono l’opera Systema Vegetabilium: a pagina 47 questa specie veniva attribuita al genere Cephalaria, che è accettato come diverso da Scabiosa anche in queste chiavi. Quindi, per noi Scabiosa leucantha L. è sinonimo di Cephalaria leucantha (L.) Roem. & Schult. Per chi non accetta la separazione di Cephalaria da Scabiosa il nome corretto è invece Scabiosa leucantha L. La regola non vale solo per specie che cambiano genere, ma anche per taxa (un taxon è qualsiasi rango tassonomico, ad es. specie, sottospecie, varietà, forma etc.) che cambiano di rango. Ad esempio, una pianta evidentemente poco simpatica come: Carduus litigiosus subsp. horridissimus (Briq. & Cavill.) Franco fu descritta per la prima volta da Jean Briquet e François Cavillier nell’opera di Emile Burnat (1828-1920) dedicata alla flora delle Alpi Marittime, come varietà di Carduus litigiosus (e quindi con il nome Carduus litigiosus var. horridissimus Briq. & Cavill.). Nel 1975 J. Franco do Amaral pubblicò un articolo sul Botanical Journal of the Linnean Society in cui questa pianta veniva considerata come una sottospecie di Carduus litigiosus. La distinzione tra sottospecie e varietà è spesso una questione di gusti, comunque chi preferisce la soluzione di Franco deve utilizzare l’epiteto Carduus litigiosus subsp. horridissimus (Briq. & Cavill.) Franco. A complicare le cose, ai nomi degli autori i botanici aggiungono spesso - e non sempre a proposito - altre abbreviazioni o avverbi come: ex, in, s.l. (o s.lat.), s.s. (o s.str.), aggr., auct., em., etc. Alcune delle più frequenti sono spiegate di seguito: ex: si trova sempre fra due autori (X ex Y). Significa che l’autore Y (quello che ha validamente descritto il taxon) ha ricavato il nome della pianta dall’opera dell’autore X, che però non l’aveva validamente pubblicato. Il termine “validamente” si riferisce alle regole del Codice di Nomenclatura (per ulteriori dettagli v. Nimis & Martellos 2003). Un esempio è proprio il nome di Cephalaria leucantha discusso in precedenza: Heinrich Adolph Schrader (1767-1836), professore a Göttingen, nel Catalogus Seminum Horti Goettingensis (1814) aveva già chiamato questa specie Cephalaria, ma la combinazione non era valida. Per questo motivo la pianta viene spesso citata anche come Cephalaria leucantha (L.) Schrad. ex Roem. & Schult., anche se i "veri" autori della combinazione sono quelli che vengono dopo il suffisso ex. in: anche in si trova sempre tra due autori (X in Y). Significa che l’autore X ha validamente pubblicato il nome, ma in un’opera pubblicata dall’autore Y. em.: per fortuna utilizzato più di rado, il suffisso em. (emendavit), indica un autore che ha emendato la descrizione originale. Il "vero" autore, è comunque quello che precede em., anche se la descrizione originale era completamente sbagliata. I termini ex, in, ed em., un tempo utili agli specialisti per rintracciare le fonti bibliografiche dei nomi, sono divenuti oggi un’enorme fonte di confusione (per esempio nelle banche-dati). I primi computer erano troppo deboli per utilizzare i nomi completi delle piante come identificatore univoco: usavano stringhe numeriche, come quelle proposte da Pignatti nella Flora d’Italia (Pignatti 1982). Oggi invece i nomi scientifici - comprensivi di autori - sono le migliori stringhe per designare univocamente un organismo. Il computer, tuttavia, considera come due oggetti distinti Medicago littoralis Rohde ex Loisel. e Medicago littoralis Loisel. Consiglio: abolire gli autori che vengono prima di ex, e quelli che vengono dopo in ed em. (Nimis & Martellos 2003).
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Angelo p
Utente Senior
Città: Albenga
Prov.: Savona
Regione: Liguria
3071 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 luglio 2008 : 17:44:41
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Se è permesso dal regolamento del Forum e se i moderatori mi autorizzano, avrei già preparato delle fotografie, di due pagine del Pignatti, inerenti le abbreviazioni utilizzate in quel testo per descrivere la Corologia delle specie trattate. Tanto per contribuire a mettere qualcosa di sostanzioso in questa discussione. Attendo istruzioni. a p |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 18:03:32
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Autorizzato Indica anche il volume e le pagine
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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Angelo p
Utente Senior
Città: Albenga
Prov.: Savona
Regione: Liguria
3071 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 luglio 2008 : 18:23:12
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Autorizzazione pervenuta, ecco la simbologia relativa alla Corologia delle specie prese in considerazione dalla "Flora d'Italia" di Sandro Pignatti - 1982. La citazione è stata prelevata dalla pagina 15 del 1° volume:
Corologia = Biogeografia
Immagine: 245,88 KB
Immagine: 118,51 KB
Avrei già pronte anche due foto relative alle due pagine (sempre del Pignatti) relative al glossario; si tratta della spigazione dei termini tecnici più elementari utilizzati nel testo (come potrebbero essere "carpoforo" o "brattea"), non sono tutto ma sono molto utili a "sgrossare" chi non è addetto ai lavori. a p
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Voel
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2072 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 agosto 2008 : 12:26:38
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Forse bisognerebbe cominciare a realizzare questo glossario: per es. con la tabella a tre colonne:simbolo, significato e uso, esempi. Ho provato a disegnare la tabella sulla pagina con html, ma non ci sono riuscito. Penso che basterebbe separare le tre colonne con un simbolo, per es. con --->.
Il glossario potrebbe presentarsi così:
spp. --->specie da determinare --->Veronica spp. sl. --->"sensu latu". Non si conosce ciò che segue -->Lilium bulbiferum sl. Ssp. --->"sottospecie" --->ssp.croceum Cfr. --->"Confronta". E' incerto ciò che segue --->Lilium Cfr. bulbiferum ................................... .................................... ...................................... Non so se ciò che ho scritto è giusto, ma con la partecipazione di altri si può correggere e proseguire
Un saluto da Voel |
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