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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
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nick87
Utente Senior


Città: Caserta
Prov.: Caserta

Regione: Campania


834 Messaggi
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Inserito il - 05 giugno 2008 : 21:21:41 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Studiando per l'esame di paleontologia mi sono sorti questi due dubbi:

1 - In cosa consiste il processo di fossilizzazione noto come fosfatizzazione o salificazione?

2 - La parte scheletrica fossile di un organismo può conservare la propria struttura e composizione chimica originaria ( cioè in pratica, può rimanere tal quale ) inglobato in una roccia? ( escludendo quindi processi di sostituzione, permineralizzazione, cristallizzazione e ricristallizzazione, carbonizzazione,ecc che invece modificano composizione e/o struttura della parte scheletrica . Faccio questa domanda perchè se non ricordo male il prof accennò ad un processo noto come fossilizzazione diretta, catalogandolo a parte rispetto a tutti quelli precedentemente menzionati

Grazie

CHIODARM
Utente Junior

Città: Senna Lodigiana
Prov.: Lodi

Regione: Lombardia


82 Messaggi
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Inserito il - 06 giugno 2008 : 10:09:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grazie


Ciao,
se non ricordo male due esempi di fossilizzazione diretta si possono trovare nell' ambra fossile contenete insetti e in alcuni casi anche piccoli vertebrati, e l'altra nel permafrost dei paesi scandinavi dove il freddo conserva perfettamnete i resti organici, anche se questo più che un processo di fossilizzazione è più riconosciuto come processo di mummificazione naturale.
per quanto riguarda la prima domanda non conosco il processo di fosfatizzazione e quella di salificazione penso sia riconducibile alla sotituzione delle parti organiche con minerali di salgemma o simili.



Marco
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nick87
Utente Senior


Città: Caserta
Prov.: Caserta

Regione: Campania


834 Messaggi
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Inserito il - 06 giugno 2008 : 10:36:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di CHIODARM:


Grazie


Ciao,
se non ricordo male due esempi di fossilizzazione diretta si possono trovare nell' ambra fossile contenete insetti e in alcuni casi anche piccoli vertebrati, e l'altra nel permafrost dei paesi scandinavi dove il freddo conserva perfettamnete i resti organici, anche se questo più che un processo di fossilizzazione è più riconosciuto come processo di mummificazione naturale.
per quanto riguarda la prima domanda non conosco il processo di fosfatizzazione e quella di salificazione penso sia riconducibile alla sotituzione delle parti organiche con minerali di salgemma o simili.



Marco


Cercando su internet anche io ho trovato sotto il nome di fossilizzazione diretta i processi che hai citato tu, ma il prof intende qualcos' altro, infatti nelle sue slide ha catalogato congelamento, disidratazione e conservazione in ambra nella sezione "conservazione di parti molli", poi ha fatto una sezione a parte "conservazione parti dure" e in una sottosezione "senza modificazione struttura e composizione" ha citato la fossilizzazione diretta, facendo l'esempio di un osso racchiuso nel sedimento litificato. Allora mi è sorto il dubbio se effettivamente un osso potesse conservarsi totalmente inalterato in questo modo, senza neanche un minimo di permineralizzazione..per quanto riguarda la fosfatizzazione credo che sia effettivamente come dici tu Grazie
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CHIODARM
Utente Junior

Città: Senna Lodigiana
Prov.: Lodi

Regione: Lombardia


82 Messaggi
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Inserito il - 06 giugno 2008 : 14:05:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


[/quote]
Sono concorde con te nel dubitare che un osso possa non avere nessus decadimento delle sue parti organiche in fase di fossilizzazione.



Marco
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DavideZ
Utente V.I.P.

Città: Procida


236 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2008 : 18:06:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gli appunti di nik87 hanno qualcosa di "familiare"...forse sono gli stessi che mi fanno compagnia in questi giorni di studio. Anche tu Nik hai l'esame a giugno?
Per fossilizzazione diretta, senza modificazione della struttura e della composizione, il prof. intendeva la conservazione delle parti dure mineralizzate degli organismi (scheletri - gusci). Credo che in sedimenti molto fini e in ambiente anaerobico questo possa avvenire, anche se è una modalità di conservazione molto rara.
Passo la parola agli esperti... ;-)

Qualcuno può spiegarmi meglio la differenza tra cristallizzazione e ricristallizzazione?? A volte questi libri sono così avari di parole...


Saluti e grazie

Davide
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mery
Utente V.I.P.


Città: monastero di Vasco
Prov.: Cuneo

Regione: Piemonte


117 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2008 : 19:24:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la ricristallizzazione è la dissoluzione del minerale originario e la nuova cristallizzazione senza modificazione chimica es da aragonite (struttura debole) a calcite (struttura più resistente), diversa dalla sostituzione che implica modifica del composto chimico. La cristallizzazione è in seguito a formazione di un ambiente che facilita la precipitazione del CaCo3 contenuto nell'acqua.

So che può capitare di trovare reperti fossili che non hanno subito modificazione del guscio (componente inorganica) ma non è molto diffuso perchè comunque, essendo aragonitico, è "debole".



il mondo è bello perchè è vario!
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mery
Utente V.I.P.


Città: monastero di Vasco
Prov.: Cuneo

Regione: Piemonte


117 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2008 : 19:38:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
dimenticavo... la fosfatizzazione è simile alla piritizzazione: invece che precipitare pirite (al posto della calcite) precipita fosfato (di calcio, di zinco ecc.)

il mondo è bello perchè è vario!
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