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 Asio otus: gufo comune.
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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
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Inserito il - 25 luglio 2005 : 21:38:10 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Per Flammeus!!!!

Immagine:
Asio otus: gufo comune.
236,76 KB

Istrice

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 25 luglio 2005 : 21:41:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Straordinario, occhi che sembrano di penetrarti. Si vede (letteralmente) il mondo riflesso lì dentro, Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi (Link).
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Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


25858 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 luglio 2005 : 00:17:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
caro,Istrice


...questa stupenda foto mi ricorda questa frase...


............ " SI VIS PACEM , PARA BELLUM " ...................

............ " se vuoi la pace,prepara la guerra "................


...sentenza che si trova in forma simile in Vegezio (IV sec. d.C.)Istitutio rei militaris...

...significa che la miglior garanzia di pace è un esercito forte che scoraggi le mire agressive del nemico...



...magari fosse solo così...........................alberto




alberto tn 1

Modificato da - Alberto Gozzi in data 26 luglio 2005 00:18:47
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 26 luglio 2005 : 06:25:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccoti tornato Alberto con le tue perle di cultura, ci sei mancato , Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi (Link).
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flammeus
Utente V.I.P.


Città: Boltiere
Prov.: Bergamo

Regione: Lombardia


224 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 luglio 2005 : 08:00:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate il ritardo nella risposta....comunque volevo ringraziarvi....per il pensiero e per l'immagine
tuttavia
il mio nomignolo flammeus..sta per Asio flammeus....il nome scientifico del Gufo di palude tuttavia l'immagine comunque carina postata è il primo piano di un Gufo comune Asio otus....
stesso genere a livello sistematico.... ma no nsi tratta di un Gufo di palude....

vi allego qui sotto il testo che ho scritto ed inserito nel mio sito dedicato al Gufo di palude Asio flammeus e serve giusto per discriminare le due specie:


AFFINITA' tra GUFO DI PALUDE E GUFO COMUNE
Per il birdwatcher e l’ornitologo moderno la distinzione tra Gufo comune, Asio otus, e Gufo di palude, Asio flammeus, non è poi così complicata. Siamo infatti agevolati da guide e chiavi di riconoscimento che consentono una discriminazione sia quando i due soggetti sono posati sia quando si trovano in volo.

La prima identificazione discriminante si collega al nome inglese dei due Strigidi; il Gufo comune è denominato Long-eared Owl, che significa Gufo dalle Lunghe orecchie, mentre il Gufo di palude è universalmente chiamato Short-eared Owl, ovvero gufo dalle orecchie corte.
In realtà le orecchie in questione, anche se dai profani sono sovente associate agli organi di senso uditivo, altro non sono che ciuffetti auricolari costituiti da penne; nel Gufo comune, tra l'altro, sono più pronunciati rispetto al nostro Gufo di palude.
Questa prima differenza è maggiormente eclatante quando i ciuffetti sono tenuti irti, fenomeno che si acuisce in occasione di stati dall’erta dei Gufi, poiché se questi ultimi sono tranquilli hanno la consuetudine di tenere i ciuffetti coricati sul vertice del capo rendendoli così invisibili.
In assenza di questo primo elemento, una buona chiave di riconoscimento tra le due specie è data dal colore degli occhi; il Gufo di palude è dotato di occhi gialli mentre il Gufo comune possiede un iride in grado di subire un fenomeno particolare, ossia è color arancio con la tendenza a divenir rosso nei soggetti più anziani.
Il Gufo di palude, inoltre, è dotato di una sorta di mascherina nera intorno agli occhi, più marcata nei giovani, che lo rendono differente dal suo parente prossimo (A.otus).
La colorazione delle penne è abbastanza simile, ma il Gufo comune può assumere colorazioni più scure e persino le penne remiganti appaiono più brune rispetto a quelle del Gufo di palude.
Inoltre, in natura le osservazioni di queste due specie avvengono in zone generalmente differenti: il Gufo comune è molto più abbondante in Italia, predilige le aree boschive arrivando ad essere molto ben distribuito sia in areali alpini che in quelli planiziali. Negli ultimi decenni la crescita considerevole della specie, in tutta Europa, ha aumentato le potenzialità di osservazione e anche la sua distribuzione ne ha risentito favorevolmente. Infatti, molti soggetti sono stati avvistati anche nelle aree dell’Italia meridionale.
Il Gufo di palude lascia intendere una preferenza per gli areali palustri, tuttavia, questo gufo si trova facilmente in ogni area aperta purchè ricca di micromammiferi (del genere Microtus e secondariamente del genere Apodemus) come attestano alcuni studi condotti nella Penisola Iberica e in Francia.
In alcune zone ove filari arborei, boschetti e zone aperte s’intersecano, sono possibili osservazioni di entrambe le specie e questo accresce i potenziali dubbi sulla corretta determinazione.
Altra caratteristica che segna evidenti differenze tra le due specie è la scelta del sito riproduttivo. Mentre il Gufo comune nidifica preferenzialmente in nidi di Corvidi abbandonati, tant’è che questa sua inclinazione lo ha facilitato nel suo trend di crescita, Asio flammeus si riproduce in spazi aperti tra erbe alte, campi di cereali, come le Albanelle, in torbiere in quota (700 800 metri) e nelle paludi. In passato, però, alcune nidificazioni attribuite al Gufo di palude in Italia sono state discusse e non ritenute attendibili in virtù di alcuni casi di riproduzione del gufo comune su terreno. Tuttavia, quando ciò si verifica il Gufo comune utilizza le fasce di arbusteti e le aree ecotonali dei boschi.
Potendo osservare le due specie con attenzione e in buone condizioni di visibilità, la confusione tra le due specie resta confinata ai soli profani del birdwatching, perché i due gufi mostrano davvero significativi caratteri di distinzione.
I problemi compaiono quando si osservano Gufi del genere Asio in volo, magari per pochi secondi, e/o in condizioni di poca visibilità (crepuscolo, nebbia).
Premesso che tali condizioni possono talvolta compromettere la “corretta” determinazione, esistono alcuni aspetti che è opportuno considerare per cercare di scoprire che gufo stiamo osservando.
I gufi di palude hanno ali più lunghe e più affusolate all’estremità tant’è che si osservano con una certa facilità anche in pieno giorno. Un'altra situazione nella quale è possibile imbattersi con una certa frequenza è il ritrovamento di un Gufo morto in seguito all’ impatto con un veicolo. Infatti, data la situazione esistente in Italia nel tardo autunno e in inverno - in cui i Gufi comuni sono molto più numerosi per la presenza di molti soggetti svernanti, e i gufi di palude raggiungono il maggior picco di presenza - si accresce notevolmente la possibilità di incidenti mortali.
Se il ritrovamento avviene dopo poche ore dallo scontro, e il Gufo non ha subito investimenti multipli, il riconoscimento sulla base di quanto descritto in precedenza è molto semplice. D'altro canto, in condizioni di forte danneggiamento, la soluzione migliore è quella di osservare il disegno delle copritrici che nelle due specie è molto differenti.

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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 luglio 2005 : 08:19:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella troppa fretta, non avevo associato i nomi in italiano con il "long-eared owl" e "short-eared owl" della mia infanzia nella campagna inglese dove erano comuni entrambi, insieme al "barn owl", il vostro barbagianni (Tyto alba). Ricordi di crepuscolo sulle strade bianche dei boschi collinari, accompagnata dalla forma fantasma del barbagianni che mi tagliava la strada all'improvviso, o volava silenziosissimo davanti quasi come se mi facesse da guida. Ragazzi, qualcuno mi spiega per piacere come si fa a vivere in città???? Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi (Link).
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