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u / c
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Inserito il - 24 aprile 2008 : 23:07:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo, buco ozono, la cosa è complessa e controversa, gli effetti dei CFC durerà ancora anni e c'è anche l'idrogeno che contribuisce al problema...
Comunque quello che voleva far notare che la situazione è immutata ma l'allarmismo sui melanomi è scomparso...
Perché?! Due sono le cose, o ne è stato fatto un uso strumentale per proibire a torto o a ragione i CFC oppure la stampa dava credito a una parte della comunità scientifica che divulgava teorie errate.
Da quello che so non è stato possibile stabilire un collegamento statistico diretto tra l'impoverimento dello strato di ozono e l'incremento di melanomi della cute.

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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u / c
Utente Cancellato

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Inserito il - 24 aprile 2008 : 23:12:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Altra domanda, come spiegarsi l'abbassamento della temperatura mondiale di mezzo grado rilevata questo anno, sembra poco ma è tantissimo..
A cosa è imputabile?!

Per non parlare del caso particolare dell'Italia con un inverno e una primavera perticolarmente fredde , da anni '70.
Non ce la faccio più de'sta pioggia!! Voglio l'effetto serra!!
Così me ne vado al mare anche a dicembre!!

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.


Capitolo piogge acide: l'anidride solforosa in diminuzione?..
Gas per usi industriali?! L'industrializzazione della Cina verte molto sul carbone...altro che in diminuzione...

Finisco con il quotare Caterina di cui non avevo letto il post.

Modificato da - u / c in data 24 aprile 2008 23:20:03
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Caterina
Utente V.I.P.

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Inserito il - 25 aprile 2008 : 22:50:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tartagnan! un anno su 500 non può essere considerato rappresentativo! lo so che questo inverno era più freddo (anche se io ero in india ) ma bisogna considerare le temperature complessive per tutto l'anno, cioè se a dicembre fa più freddo del "normale" (cioè di quanto noi ci ricordiamo, il che non è molto tempo in fondo, rispetto alla vita del pianeta...) ma poi a maggio fa più caldo del "normale"...! insomma la nostra memoria non serve a capire i cambiamenti globali così tanto.

poi, il cambiamento climatico non è certo il riscaldamento globale! quest'ultimo termine è sbagliato, in quanto il cambiamento non prevede un riscldamento globale, anzi!
Una delle previsioni dell'IPCC è ad esempio l'alterazione, a causa dello scioglimento dei poli, delle correnti oceaniche. Se le correnti dell'atlantico cambiassero, la gran bretagna avrebbe un clima simile alla regione del Terranova in Canada (che si trova alla stessa latitudine della GB) cioè molto più freddo di adesso...

Il cambiamento climatico poi non tocca solo le temperature, ma può causare l'innalzamento del livello del mare (predizione max= 50cm in 70 anni il che significherebbe la scomparsa di parecchi atolli corallini (abitati!) in micronesia, ad esempio), può causare una maggiore frequenza di "storm events", tempeste (stile new orleans), causa l'ingrandimento del deserto, la scomparsa di barriere coralline, l'invasione di specie tropicali nei nostri mari, lo sconvolgimento delle migrazioni (in part. dell'avifauna)... insomma un casino... e non è da augurarsi

per la questione dei melanomi, tartagnan, hai lasciato fuori 2 altre opzioni... quella che dato che adesso sappiamo cosa sono, ne troviamo tutti di più! (questo non significa che prima non c'erano, solo sembravano dei grossi nei), e quella che adesso le persone si spogliano di più (ovvero si vestono con meno capi di abbigliamento) rispetto a 60 anni fa... il che supporta la tua tesi che non sono necessariamente legati al buco dell'ozono, di cui si conosce l'esistenza già dagli anni 70 comunque...

comunque i cicli di Milankovitch esistono sicuramente, e possono aver causato cambiamenti climatici in altri periodi, nulla elimina la questione che l'aumento di CO2 nell'atmosfera è evidente a partire dalla riv. industriale e che come dici tu i paesi emergenti quali la Cina non ascolteranno certo gli europei dir loro: "ma dai, smettetela di inquinare" quando noi ci siamo "sviluppati" solo dopo aver creato inquinamento a non finire...
insomma che diritto abbiamo?

l'ho fatta lunga perdonatemi
ciao, caterina



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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 26 aprile 2008 : 11:50:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma possono essere nel giusto anche entrambe le tesi... cioè "cambiamenti climatici naturali" + "effetto serra"...

Io posso anche soffrire, naturalmente, di artrosi alle dita, ma questo non vuol dire che se uno mi prende a martellate le falangi la cosa mi faccia del gran bene...



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"
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u / c
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Inserito il - 26 aprile 2008 : 17:12:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Caterina:

Tartagnan! un anno su 500 non può essere considerato rappresentativo!


Lo so, il clima non si studia sui brevi periodi, ma il mezzo grado è a livello globale, non in Italia o India, è un dato enorme e questi ci fa riflettere sul non considerare l'attività solare, visto che i problemi CO2 non sono stati risolti, quando si risolveranno, se si risolveranno a livello di emissioni ci sarà una inerzia legata all'assorbimento del CO2 che durerà decenni se non secoli.
Ripeto sto mezzo grado in meno cosa lo ha causato?!
I danni sugli atolli ecc, mi chiedo cosa accadde in epoca romana, ai tempi di Erik il Rosso quendo le temperature erano più alte di quelle attuali...
A Londra coltivavno l'uva e facevano il vino, provaci ora...
Chi sa risponermi?!
Perché questo ostinazione a non considerare i, 4 credo, cicli di attività solare e l'orbita terrestre?!

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Caterina
Utente V.I.P.

Città: Letojanni
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Inserito il - 26 aprile 2008 : 22:34:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perché questo ostinazione a non considerare i, 4 credo, cicli di attività solare e l'orbita terrestre?!


ostinato sei tu a non accettare una via di mezza: i cicli esistono e lo sappiamo tutti e sono ben accetti dalla comunità scientifica MA PUò ANCHE ESSERE CHE forse il troppo CO2 con cause antropogeniche stia avendo un effetto sul cambiamento climatico, come dice Zoro e come dicono in TANTI!!! perchè fissarsi su un'idea? comunque quello che facciamo (bruciare troppi fossil fuels) è sbagliato nei confronti della natura e chissà che consequenze avrà a lungo andare...

non voglio sembrare pedantica tartagnan ma sembra che tu ti sia davvero convinto che la comunità scientifica non accetta i cicli di Milankovitch e compagnia bella , il che non è assolutamente vero!

un abbraccio




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u / c
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Inserito il - 26 aprile 2008 : 23:31:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caterina, sono come quello che si ostina a credere che la terra sia piatta....

'sta storia del CO2 non mi convince affatto.......

(non mi convince nel suo complesso e non nei suoi aspetti particolari)

Cateri' solo da poco i più stanno riscoprendo Milankovitch...


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u / c
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Inserito il - 03 maggio 2008 : 00:07:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccone un'altra:

L'ipotesi di uno studio tedesco su "Nature": alla base un nuovo modello matematico
Nel prossimo decennio la Terra si raffredderebbe grazie ad alcune correnti oceaniche
Rallenta il riscaldamento globale
"Temperatura ferma fino al 2020"
l'articolo su:
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italianbirder
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Inserito il - 03 luglio 2008 : 20:19:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di hierophis:

Per gli scettici riguardo ai cambiamenti climatici in corso consiglio la visione del film "Una scomoda Verità"
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Ho visto il film e mi pare che Al Gore concluda con frasi del tipo che per cambiare occorre dare il buon esempio. Ma lui abita in una casa con 20 stanze ed 8 bagni, tutta riscaldata con gas naturale. Inoltre ha una piscina ed una villa per gli ospiti, edifici anch’essi riscaldati con gas. Se in media un americano consuma 10.656 kWh all’anno, nel solo 2006 Al Gore “divorò” nella sua casa circa 221.000 kWh, cioè oltre 20 volte quello che consuma un americano medio. L’agosto scorso Al Gore ha bruciato 22.619 kWh, praticamente in un mese oltre due volte la media annuale di una famiglia americana media. Da quando è uscito il suo film, invece di dare l’esempio (come chiede, appunto, nel film) il suo consumo di energia è salito da una media mensile di 16.200 kWh nel 2005 a 18.400 kWhnel 2006. La bolletta energetica di Al Gore, elettricità + gas, nel 2006 è ammontata a circa 30.000 dollari. E la sua casa non è in zona dove nevica, è nel sud degli Usa (Tennessee).
Fonte: Tennesseepolicy.org
Perciò mi pare che il primo a non credere veramente alla “verità inconfutabile” sul riscaldamento globale sia proprio lui, dato il comportamento. E circa il suo film, l’inglese Lord Monckton ha pubblicato un documento sui 35 errori di "Una scomoda verità". Documento PDF scaricabile qui:
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MP
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«Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »
Gustavo Rol

Modificato da - italianbirder in data 03 luglio 2008 20:23:00
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italianbirder
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Inserito il - 03 luglio 2008 : 20:32:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di xavier08:

Consiglio vivamente un libro uscito da poco: "A qualcuno piace caldo" di Stefano Caserini, Edizioni Ambiente.
Passa in rassegna tutte le scuse inventate e fa capire perchè non sono realistiche.

è assurdo che ancora oggi ci sia qualcuno che metta in dubbio certe evidenze, quel che sta alla base è il fatto che per avere la coscienza apposto dovremmo essere "sostenibili", ma per esserlo dovremmo cambiare radicalmente il sistema... ma dato che stiamo troppo bene, facciamo finta che i problemi non ci siano.


Personalmente, dopo 25 anni di militanza nel movimento ambientalista e verde, dopo attenta e ponderata analisi, ho deciso di...passare dall'altra parte. E di fare mio lo slogan di Lord Monckton:
"Il cambiamento climatico non è un problema. La risposta giusta a un non problema è avere il coraggio di non fare nulla"
Circa i libri da consigliare, da parte mia propongo
"E' la natura e non le attività umane a governare il clima"
a cura di Fred Singer, recentemente tradotto e pubblicato in Italia da Franco Battaglia.

Immagine:
Rettili e cambiamenti climatici
43,63 KB

Dalla premessa:

"L'IPCC (Intergovernmental Panel for Climate Change) è stato pre-programmato per produrre rapporti che sostengano a priori l'ipotesi del riscaldamento antropogenico e per il controllo dei gas serra, così come stabilito nel Trattato Globale sul Clima. Il Sommario 1990 dell'IPCC ignorava completamente i dati satellitari, poichè dimostravano l'assenza di riscaldamento. Il rapporto IPCC del 1995 è famoso per le alterazioni effettuate al testo dopo la sua approvazione da parte degli scienziati.- allo scopo di dare l'impressione dell'influenza umana sul clima. Il rapporto IPCC 2001 dichiarava che il 20° secolo mostrava "riscaldamento inusuale" basato sull'oramai famigerato grafico a "mazza da hockey". L'ultimo report IPCC, pubblicato nel 2007, svaluta completamente il ruolo dei cambiamenti nell'attività solare, che ovviamente è più potente di ogni attività umana."

MP
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u / c
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 09:53:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di italianbirder:
[.... L'ultimo report IPCC, pubblicato nel 2007, svaluta completamente il ruolo dei cambiamenti nell'attività solare, che ovviamente è più potente di ogni attività umana."



Mi trovi in gran parte d'accordo, ignorare i cicli solari e dati climatici storici è la più grande mistificazione.
Una delle tante...Mi ricordo dell'ultima eclissi totale.... quasi totale in Italia, era di agosto e si moriva di caldo, sono bastati pochi secondi di oscuramento e la temperatura scese di botto di molti gradi....
..anche gli studiosi 'tengono famiglia' e assecondare le mode catrastofiste paga..


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italianbirder
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 12:28:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tartagnan:

..anche gli studiosi 'tengono famiglia' e assecondare le mode catrastofiste paga..


Ecco ! Questa è la chiave di tutto...La crisalide del ricatto...L'uomo, ci spiegano, deve "accumulare": così accumula affetti (la famiglia, gli amici) che non vorrebbe mai perdere; per mantenere gli affetti deve "accumulare" beni; per "accumulare" beni deve inserirsi in una struttura piramidale (di cui ignora i vertici) e tentare di sottomettere più persone possibile (più ne sottometti e più ti rende). La struttura piramidale non perdona: o sei con lei o lei ti si ritorce contro. L'unica via d'uscita è "non accumulare": se difendi le tue idee rischi di perdere il lavoro e di conseguenza gli affetti. Ecco perchè gli scienziati scettici sul riscaldamento globale sono in prevalenza "anziani". Ed in effetti quello che è in questione è il binomio accumulo-dissipazione, per cui ad una presunta "dissipazione delle risorse" segue un presunto "accumulo di gas serra". E' tutto discutibile: George Reisman dice che le risorse sono di gran lunga più abbondanti di quello che ci vogliono far credere, mentre vari fisici dell'atmosfera ci spiegano come l'anidride carbonica non ha lunghi periodo di "accumulo" nell'atmosfera.

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Modificato da - italianbirder in data 04 luglio 2008 12:30:22
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u / c
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Inserito il - 03 settembre 2008 : 09:52:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella casa in campagna ripongo dei vecchi testi che ogni tanto rispolvero in tutti i sensi...
In un articolo anonimo del 1983 ho ripescato questo testo sulla moda climatica del tempo:

Il ritorno dell'Era Glaciale per colpa dell'Uomo...

Ho idea che tra 20 anni, se sarò in vità, ci sarà da ridere sulle geremiadi legate al CO2.....

Ho acquisito il testo con lo scanner, ci potrebbero essere degli errori di acquisizione...


TORNERÀ L'ERA GLACIALE?
La Terra si sta raffreddando anche per colpa dell'uomo

Alcuni scienziati sono convinti che il clima della Terra stia diventando ogni anno più freddo e temono un ritorno alle condizioni dell'ultima era glaciale, a circa 25000 anni, fa, quando i mammut vagabondavano nell'Europa del Nord, e gli orsi polari facevano il bagno nel Tamigi.
Le osservazioni geologiche e storiche non lasciano dubbi sul fatto che il clima della Terra sia in continuo mutamento. Dal 400 a.C. al 1300 d.C., il clima dell'Europa è stato molto più mite di quanto sia ora. In compenso. nel periodo tra il 1300 e il 1890, i ghiacciai sono avanzati e alcune distese d'acqua nel Baltico sono rimaste ghiacciate per periodi sempre più lunghi.
Dal 1890 al 1940, le temperature mondiali sono tornate a salire di 0,1°C ogni dieci anni. Alcuni animali hanno esteso il loro habitat verso nord; il mare è stato meno ghiacciato e gli iceberg della Groenlandia non sono più scesi tanto a sud.
Dopo il 1940,1a temperatura è scesa di nuovo. Secondo un rapporto della National, Oceanic Atmspheric Administration per l'emisfero settentrionale, i dati medi di temperatura al suolo indicano un calo di 0,8°C tra il 1945 e il 1968. Negli Stati Untini, a est della linea di spartizione delle acque, le temperature dell'ultimo decennio sono state in media da mezzo grado a due gradi sotto quelle dei precedenti trent'anni.
Il dottor James D. McQuigg, direttore del Centro per l'Assetto Territoriale e Climatico, ha messo in rilievo che, nelle zone coltivate alle alte latitudini, un cambiamento apparentemente esiguo nella inedia annua delle temperature può avere un disastroso effetto sulla durata della stagione di crescita, tanto da costringere all'abbandono di alcune colture. Ha fatto inoltre rilevare che la differenza tra la produzione di grano e degli altri cereali di un anno con tempo particolarmente favorevole e quella di ma anno particolarmente sfavorito, raggiunge circa il 10% del consumo mondiale annuale.
«In realtà ha concluso McQuigg, «il fatto che abbiamo un margine di riserva dipende dal fatto che siamo stati fortunati col tempo, in questi ultimi anni.
Molti scienziati sono del parere che la causa fondamentale del raffreddamento sia imputabile a un cambiamento nella quantità di calore solare che raggiunge la Terra. Come questo cambiamento possa avvenire e risolversi in un ciclo ricorrerne di ere glaciali seguite da periodi interglaciali più caldi, è stato oggetto di un lungo dibattito tra gli esperti.
Sono state avanzate molte ipotesi, ma quella che ha incontrato il favore generale è stata formulata tra il 1920 e il 1930 dal fisico serbo Milutin Milankovitch.
Oltre alla rotazione sul proprio asse e alla rotazione intorno al Sole, la Terra esegue anche altri movimenti. Vacilla intorno al suo asse come una trottola che sta per cadere l'asse stesso cambia il grado di inclinazione rispetto al piano orbitale; e, finalmente, l'ellisse descritta dalla Terra intorno al Sole diventa periodicamente più circolare.
Questi movimenti sono molto lenti — ci vogliono 21.000 anni perché la Terra completi un semplice movimento di ‘trottola’. — ma sono, secondo la teoria di Milutin Milankovitch, abbastanza sensibili; tanto sensibili da produrre i grandi cambiamenti climatici che hanno dato origine alle grandi ere glaciali.


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Modificato da - u / c in data 03 settembre 2008 09:56:00
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Stefano Doglio
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2008 : 18:28:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non sono riuscito a leggere tutto quello che avete scritto, comunque per tornare un po' in tema al primo messaggio di Hierophis, questo articolo potrebbe essere interessante:

Tarkhnishvili D., Kandaurov A. & Bukhnikashvili (2002) Declines of amphibians and reptiles in Georgia during the 20th century: virtual vs. actual problems - Zeitschrift für Feldherpetologie, 89-107 - 9 (März)

dove tra l'altro si mostra come almeno nell'area sud-caucasica nel XX secolo hanno sofferto e declinato le specie con affinità meridionali, mentre quelle più da "freddo" hanno visto il loro areale espandersi, questo è dovuto probabilmente ad una riforestazione del territorio georgiano (prima delle recenti bombe russe, almeno ...) ma non è comunque quello che ci si aspetta come conseguenza di un "global warming"
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u / c
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Inserito il - 05 gennaio 2009 : 22:22:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da Link


dati del Centro di Ricerca sul Clima Artico dell'Università dell'Illinois.
«I ghiacci artici ai livelli del '79»
Dopo l'allarme scioglimento dei mesi scorsi, le superfici ghiacciate sono aumentate velocemente

MILANO - Il livello dei ghiacci artici è tornato ai livelli del 1979. Lo rivelano i dati, per certi versi sorprendenti, del Centro di Ricerca sul Clima Artico dell'Università dell'Illinois. Nei primi mesi del 2008 - riferiscono gli studiosi - la superficie ghiacciata aveva subito una forte riduzione, tanto che qualcuno aveva predetto la scomparsa totale dei ghiacci artici entro l'anno. Ma nei mesi invernali i territori ghiacciati sono aumentati velocemente invernali riportando i livelli a quelli di 30 anni fa.

LE CAUSE - Gli scienziati americani monitorano periodicamente la solidità del ghiaccio terrestre attraverso i satelliti. Ogni anno milioni di chilometri quadrati di ghiaccio si sciolgono e si risolidificano con l'arrivo dell'inverno, ma gli scienziati non si aspettavano un andamento così improvviso negli ultimi mesi. Bill Chapman, uno dei ricercatori del centro universitario, spiega che negli ultimi tempi le temperature nelle zone artiche sono state particolarmente rigide. A contribuire al raffreddamento sarebbe stato il calo dei venti che rende più facile la formazione di ghiaccio, lasciando uno strato di neve in superfice.


Bravi ''scienziati'', vedo che finalmente state scoprendo l'acqua calda, anzi, l'acqua fredda, ovvero i cicli naturali climatici..

Già Columella nel suo De re rustica sciveva

''Saepenumero civitatis nostrae principes audio culpantes modo agrorum infecunditatem, modo caeli per multa iam tempora noxiam frugibus intemperiem, quosdam etiam praedictas querimonias velut ratione certa mitigantes, quod existiment ubertate nimia prioris aevi defatigatum et effetum solum nequire pristina benignitate praebere mortalibus alimenta.''

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Modificato da - u / c in data 05 gennaio 2009 22:34:27
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u / c
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Inserito il - 07 gennaio 2009 : 08:54:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Della serie: ognuno dice la sua, ovvero sul clima ancora non si sa nulla di certo ed ogni ipotesi è buona per farsi finanziare una ricerca.

Link

CLIMA
"Lo scioglimento degli iceberg
rallenterà il global warming"
Studiosi inglesi: i ghiacci liberano ferro, che alimenta il plancton. Le alghe proliferano, imprigionando anidride carbonica: questo frena l'effetto serra

di LUIGI BIGNAMI

PICCOLE particelle di ferro rilasciate dallo scioglimento degli iceberg potrebbero ridurre gli effetti dell'aumento della temperatura terrestre prodotta dai gas serra emessi dall'uomo al suo interno. E' il risultato di una nuova ricerca condotta da scienziati dell'Università di Leeds (Gran Bretagna) e pubblicata su "Geochimical Transactions", i quali, per le indagini, hanno utilizzato la nave HMS Endurance della Royal Navy. Secondo i risultati ottenuti particelle sottilissime di ferro dell'ordine del milionesimo di metro, rilasciate dallo scioglimento degli iceberg che si staccano dall'Antartide, hanno dimensioni tali da poter essere assorbite ed utilizzate dal plancton marino per alimentarsi.
Quando gli iceberg si sciolgono, infatti, rilasciano il ferro che il ghiaccio ha intrappolato al suo interno passando sulle rocce del continente antartico. Così il ferro finisce nell'oceano, dove agisce da fertilizzante per la crescita del plancton. Quest'ultimo, per produrre energia, assorbe anidride carbonica dall'atmosfera. Quando il plancton muore l'anidride carbonica accumulatasi al suo interno finisce sul fondo del mare rimanendovi per diversi secoli. "La maggior parte dei sedimenti trasportati dagli iceberg hanno poca importanza, ma un'analisi con microscopi ad alta risoluzione ha messo in luce grandi quantità di ferro con dimensioni nanometriche, il quale potrebbe avere un significativo impatto sulla crescita del plancton nell'oceano che circonda il Polo Sud", ha spiegato Rob Raiswell, un geochimico che ha guidato la ricerca. Fino ad oggi si pensava che il ferro che si trovava nei mari meridionali fosse portato solo dai venti provenienti dal continente e questo perché non si era cercato composti del ferro con dimensioni estremamente piccole.
Che il ferro potesse alimentare il plancton era già noto, tant'è che sono già stati realizzati con successo vari esperimenti a tal proposito. Il prossimo si terrà proprio nel mese di gennaio al largo delle isole della Georgia del Sud (Antartide). I ricercatori spruzzeranno parecchie tonnellate di solfato di ferro sulla superficie dell'oceano e sperano di creare una vera e propria esplosione di alghe, tale da poter essere osservata dallo spazio. Quanto osservato al Polo, è la conferma che il fenomeno avviene spontaneamente da milioni di anni in modo del tutto naturale.
Il ferro di provenienza antartica potrebbe aumentare nei prossimi anni in quanto la crescita della temperatura dei mari sta causando la nascita di un sempre maggior numero di iceberg. Di conseguenza il ferro che essi trasporteranno aumenterà la produttività di plancton il quale assorbirà sempre maggiori quantità di anidride carbonica dall'atmosfera.
"Secondo i calcoli che abbiamo realizzato se l'aumento degli iceberg crescerà come previsto l'assorbimento dell'anidride carbonica da parte del plancton potrebbe raggiungere un ottavo di quella emessa dall'uomo e quindi rallentare l'incremento dell'aumento della temperatura terrestre. Nel caso più ottimistico potrebbe addirittura assorbirne un quarto", continua Raiswell.
Secondo il ricercatore comunque, non c'è da sperare che il plancton da solo possa fermare totalmente l'incremento della temperatura del pianeta, ma per lo meno potrebbe dare all'uomo un tempo maggiore per prendere seri provvedimenti. Laricerca è solo agli inizi e Raiswell presto tornerà tra gli iceberg dell'Antartide per approfondire gli studi, campionando il fondo degli iceberg. Il vero problema sta nella pericolosità dell'avvicinare le montagne di ghiaccio galleggiante, le quali possono frantumarsi senza preavviso. Per questo si utilizzerà l'Autosub, un sommergibile pilotato a distanza sviluppato dal National Oceanography Centre di Southampton (Gran Bretagna), costruito proprio per lavori di tal genere.

(5 gennaio 2009)


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