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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 rana e trota
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Gerard
Utente Junior

Città: Messina
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


27 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 04 dicembre 2007 : 12:38:57 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un saluto a tutti del forum
Mi è capitato anni fa di vedere in un ruscello della Piccola Sila sia molte rane verdi che trote; le prime in una catraratta con molti ciottoli affioranti, le seconde una diecina di metri a valle in acque lente. Domando se le trote sono antagoniste delle rane verdi e comunque è normale il loro equilibrio anche in alvei di piccola portata.
Grazie

perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 dicembre 2007 : 18:00:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Gerard benvenuto.
Le trote sono predatrici e tra le loro possibili prede ci sono anche le larve di anuri e urodeli, tanto che in molti piccoli specchi d'acqua alpini dove le trote non erano presenti naturalmente e sono state introdotte molte popolazioni di anfibi hanno rischiato o subito l'estinzione. I girini di rana verde non sono da meno, non essendo velenosi è facile che vengano predati dai pesci così come i giovani neo-metamorfosati. Quando la rana cresce è più difficile che venga predata dai pesci ed anzi si trasforma lei stessa in predatrice di piccoli pesci.
Nel caso della tua osservazione è possibile che le condizioni ambientali permettano la sopravvivenza di un numero adeguato di larve anche perchè i girini di rana sono piuttosto elusivi oppure anche che gli individui da te osservati siano dei giovani che hanno colonizzato quel ruscello (le piccole rane quasi sempre abbandonano il corpo d'acqua in cui sono nate e ne cercano degli altri da colonizzare) ma non riescono a riprodursi per via dei pesci.

Modificato da - perfect in data 04 dicembre 2007 18:01:47
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Gerard
Utente Junior

Città: Messina
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


27 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 dicembre 2007 : 11:10:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie della risposta. Avanzo un'altra ipotesi: è possibile che depongano fra le pietre e una parte riescano a sopravvivere. Perché gli amici del luogo con cui sono andato mi dicevano che i ranocchi c'erano sempre stati. Inoltre penso che ci debba essere un equilibrio natuirale nella catena alimentare. Altrimenti sarebbero già scomparse e rane e trote dovunque.
La cosa che invece mi preoccupa e mi sconcerta e mi commuove è questa resistenza su posizioni sempre più arretrate all'invasione distruttiva del cemento e dell'asfalto che volenterosi sensibili fanno. Non è che un territorio sopporta fino a un certo punto l'incremento demografico umano come di qualsiasi altro animale? E l'Italia doveva fermarsi a dieci milioni, a venti, o può andare a cento duecento individui? Nessuno ha pensato che la proliferazione si è abbassata per un naturale autocontrollo più che per ragioni sociologiche e che l'introduzione di popolazioni altre molto prolifiche, oltre che alterare insediamenti storici e complesse culture, possa aiutare a collassare definitivamente l'equilibrio biologico?
Grazie, ciao, gerard

Modificato da - Gerard in data 05 dicembre 2007 11:20:05
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 dicembre 2007 : 12:09:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Gerard, benvenuto nel migliore dei forum, riguardo all'equilibrio biologico sarebbe senzaltro come dici te se tutto andasse liscio e non ci fossero specie alloctone.
La trota è spesso di varietà alloctone quando viene introdotta ma le rane verdi sono forse l'anfibio anuro più capace di sopravvivere a questi "nuovi equilibri"... deponendo in acque basse o ben ricche di vegetazione dove i pesci non arrivano sono sicuro che riesce a riprodursi ora come in passato, nel posto che hai preso in relazione. Il problema più serio sono attualmente le carpe, che quando vengono introdotte in un corpo idrico non lasciano chance nemmeno al Rospo comune (famoso per la velenosità fin da girino che lo fa ignorare anche dalle trote).Per gli urodeli il discorso è molto più drammatico poichè essi non tollerano assolutamente la presenza di pesci almeno che non vi siano ampie anse di acque basse e poco accessibili da parte della fauna ittica...

Bernardo Borri
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Nicobufo
Utente nuovo

Città: Parma
Prov.: Parma

Regione: Emilia Romagna


19 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 dicembre 2007 : 17:18:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Trovare una convivenza tra rane e pesci è più facile di quando si creda...
Soprattutto se l'ambiente è idoneo alla sopravvivenza di tutte due le specie.
gli anfibi prediligono la riproduzione in acque stagnanti e ricche di vegetazione, dove i peschi difficilmente riescono a nuotare... ma questo non vuol dire che le larve di anfibi non siano predate dai pesci, anzi, l'equilibrio tra le due popolazioni è determinata proprio da questo!
Infatti il numero di uova è generalmente molto abbondante proprio in previsione dell'alta mortalità...



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