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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 novembre 2007 : 16:23:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
tutto sommato, è meglio sovraesporre piuttosto che il contrario; oppure vado incontro ad altri inconvenienti di altro genere?

Tutto sommato, è meglio esporre correttamente : se sovraesponi e alcune aree dell'immagine hanno registrato il "bianco-che-più-bianco-non-si-può", quelle zone sono perse, nel senso che se le scurisci ci tiri fuori un grigio uniforme al posto del bianco uniforme, o qualche simpatica uniforme gradazione di colore se intervieni sul bilanciamento del bianco, ma dettagli nisba, te li sei persi e anche se smanetti sul RAW non li recuperi più. Pazienza se è solo il cielo in un controluce, ma a volte le aree bruciate sono quelle che ti rovinano la foto

I perfezionisti dell'esposizione ottimale usano un trucco, geniale ma non sempre molto comodo: evitando modalità di esposizione matrix, ponderate e simili piacevolezze tecnologico/statistiche, misurano l'esposizione in modalità spot (cioè leggendo un'area del fotogramma molto piccola) sull'area che ha il livello più "alto" di luce che deve essere correttamente riprodotto, e sovraespongono di circa 2 stop: così facendo, quelle aree passano dal grigio al 18% per cui sono tarati gli esposimetri al "quasi-bianco" senza però bruciarsi (e la distanza è appunto 2 stop), mentre tutto il resto della foto, essendo in base alla premessa più scuro, è per forza correttamente esposto...



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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 21 novembre 2007 : 17:15:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:
....... sull'area che ha il livello più "alto" di luce che deve essere correttamente riprodotto......


scusa Paolo ma come faccio a sapere quale sarà l'area a livello più alto di luce? basandomi sulla chiarezza del colore e sulla lucidità della superficie riflettente il colpo di flash? Il problemi in effetti non mi riguarderebbe molto perchè ho nella macchina il programmino che mi colora le parti "bruciate" e quelle "buie". Quindi se sbaglio eseguo un secondo scatto, ma penso che anche in questo caso sia la praticaccia a fare da maestra. Sparare inutilmente consuma macchina, batterie, tempo e pazienza.

La giusta esposizione, come affermi tu, è ovviamente la migliore base per dopo lavorarci sopra a casa. Ma se si dovesse essere obbligati a scegliere tra una foto bruciata ed una scura è preferibile la scura. Qualcosa almeno ci ricavi (sgranato, ma qualcosa di leggibile esce). Una foto bruciata è bruciata. Non solo non possiede più i particolari ma spesso nemmeno la sagoma dell'immagine. La butti e stop.

beppe



A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 novembre 2007 : 17:37:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La domanda di Angelo p non riguardava in modo specifico il flash, e la mia risposta non si riferiva in particolare ad esso, ma si rifaceva ad un metodo, che, lungi dall'essere mio, è la trasposizione in digitale di qualcosa di molto simile al Sistema Zonale di Ansel Adams. Ma stiamo andando un po' fuori tema rispetto all'argomento della discussione, se è il caso parliamone altrove...





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Angelo p
Utente Senior


Città: Albenga
Prov.: Savona

Regione: Liguria


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Inserito il - 21 novembre 2007 : 17:48:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispondo alla tua precedente:
Messaggio originario di vespa90ss:

...... le foto ti serviranno per capire dove in questa macchina è posta la famosa ruzzolina con la X rossa che indica la posizione di synchroflash a 1/180..........


Avevo già letto quella tua discussione sull'MTO500 tant'è che mi ero subito innamorato, a vista, di quel teleobiettivo russo. Non avevo, però, fatto caso alla conformazione dell'apparecchio fotografico che è molto diverso dal mio; ho visto la X rossa che è piazzata su quella che il manuale chiama "ghiera dei modi di ripresa". Nella mia ghiera c'è, al posto della tua X rossa, un simbolo che vuol dire la esclusione totale del flash. Adesso dovrò fare delle prove per capire se si tratta di esclusione del flash incorporato (a favore di altro flash da inserire nell'attacco a slitta) oppure di esclusione totale ed assoluta dell'impulso per i flash.


La tua macchina, evidentemente, non riconosce nel tuo Vivitar i contatti di automatismo per la sincronizzazione del flash a scomparsa quindi non è in grado di gestire questa funzione di totale automatismo. Qundi cosa fa? Imposta da sola un tempo fisso di 1/180 (come se tu usassi la X rossa) è come se ti dicesse: "il piccolo flash a scomparsa emetterà luce alla massima potenza e per la massima durata. Regola tu il diaframma giusto e la sensibilità ISO".

Sicuramente la questione sta in questi termini.


con lo zoom che uso abitualmente ho visto che, zoomando, il tempo di scatto variava da 1/45 alla focale minima (28 mm), a 1/60 (a 50 mm), fino ad 1/90 alla focale massima (80 mm).


Questa aggiunta che ho voluto fare nel mio precedente intervento l'ho voluta fare perché già supponevo ciò che poi tu mi hai confermato qui sopra e che cioè non c'è un gran dialogo fra la macchina e l'obiettivo Vivitar. Grazie ancora.
a p
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Angelo p
Utente Senior


Città: Albenga
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Inserito il - 22 novembre 2007 : 10:32:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Paolo, eccoti la risposta alla seconda parte della tua replica di ieri.

Messaggio originario di mazzeip:

Per convincerci che l'ipotesi è corretta, ti suggerisco una verifica: fai due foto, entrambe a 200 ISO, su cavalletto, senza flash, con diaframma una volta f/5.6 e una volta f/22,........
..............Vediamo se scompare il rumore...


Tempo nuvolo e piovoso peggio di ieri e quindi pochissima luce, tanto che a f/22 la macchina mi ha richiesto 30s; mentre ce ne sono voluti solamente 3 a f/5,6. Perciò se per modificare i tempi di uno stop occorre moltiplicare (o dividere) per due, da 3s a 30s non ci sono 4 stop ma 3,5 quindi va bene così!
Il soggetto è lo stesso di prima, lo zoom a 50 mm (ieri avevo dimenticato di dirlo) ed il soggetto a 2 mt di distanza dall'obiettivo. Ecco i due crop uniti assieme:

Immagine:
Disturbo digitale.
139,2 KB

Ho solamente modificato il "bilanciamento del bianco" impostando "nuvolo" ma altre correzioni niente assoluto.
Decisamente avevi ragione tu perché le due foto sono uguali.
Dopo aver eseguito tutte queste prove ed averne visto i risultati, questo benedetto zomm Vivitar, in tutta sincerità, pur con la mancanza parziale di dialogo col l'apparecchio fotografico, tu lo terresti o lo butteresti a mare?
Tieni presente che il mio apprezzamento (e forse è anche la ragione per cui lo comprai) è dovuto al fatto che la sua lunghezza focale va da 28 a 100 mm, con una posizione finale di 105 mm dedicata al macro. Grazie infinite e saluti.
a p
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 22 novembre 2007 : 11:13:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se l'obiettivo ha anche la funzione macro e dato che non ha l'autofocus, proverei a vedere se a livello di progettazione hanno inteso dedicare all'utilizzo macro qualche attenzione in più rispetto agli altri utilizzi.
Quindi, a mio avviso per verificare la bontà della sezione macro, farei queste prove: prendi una superficie tipo pelliccia o vellutata e mettici sopra un soggetto lucido (io ho usato una miniatura di vespa90ss). I peletti del velluto o della pelliccia per verificare il dettaglio, la superificie lucida per la diffrazione e le aberrazioni cromatiche. Poi esegui degli scatti tenendo la macchina su un cavalletto molto stabile e mettendo a fuoco alla minima distanza possibile. Chiaramente utilizzerai la focale 105 mm.
Gli scatti dovrai farli una volta con flash esterno e poi con luce solare. Quando userai il flash (la macchina ti fissa il tempo a 1/180 ) evita di modificare l'unica variabile possibile, la sensibilità ISO altrimenti falsi il test. Potrai invece avvicinare ed allontanare il flash per raggiungere l'illuminazione ottimale.
Dovrai quindi mettere a fuoco la parte centrale del modellino (meglio se ha molti particolari in rilievo) ed usare uno ad uno tutti i diaframmi.
Usando invece la luce solare imposterai la macchina a priorità diaframmi e lei ti allunga i tempi di conseguenza. L'importante avere un cavalletto stabilissimo.
Dopo questa semplice prova valuta tu se è il caso di usarlo come obiettivo macro.

beppe



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Angelo p
Utente Senior


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Inserito il - 22 novembre 2007 : 12:38:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

........ Usando invece la luce solare imposterai la macchina a priorità diaframmi e lei ti allunga i tempi di conseguenza. L'importante avere un cavalletto stabilissimo.


Questa seconda parte della prova che mi suggerisci l'ho già fatta alcuni giorni fa, approfittando di una giornata limpida, alle 10 del mattino, quindi con una luminosità stabile che può dare un certo valore alla prova.
In priorità di diaframmi, ho scattato a diversi diaframmi e a due sensibilità diverse e c'è stato un rispetto assoluto dei tempi di esposizione conseguenti alle mie impostazioni tanto che la luminosità delle otto foto eseguite è risultata uguale per tutte quante senza necessità di ritocchi.
Questa è stata la prima prova che ho voluto fare per vedere se c'era intesa fra macchina e obiettivo e mi pare che il risultato sia stato più che soddisfacente.
Resta da vedere se l'ottica permetterà una buona lettura dei particolari; ti faccio vedere un crop del 100% di una delle immagini eseguite nella prova appena descritta, però il soggetto era a mt 1,5 di distanza dall'obiettivo!
Riproverò avvicinandomi al massimo; ecco la foto:

Immagine:
Disturbo digitale.
136,36 KB

i dati di scatto di questa sono: ISO=400; tempo 1/125; f/8.
Oggi è nuvolo e se ci riesco eseguo l'altra metà della prova che mi hai suggerito. Ciao e grazie.
a p

Modificato da - Angelo p in data 22 novembre 2007 12:43:24
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

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Inserito il - 01 aprile 2008 : 10:50:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Angelo p:

Avevo posto questo quesito nella sezione sbagliata e, dietro consiglio di Stefano (Stekal), lo trasferisco qui pari, pari.
Qualche giorno fa avevo eseguito una serie di prove su un vecchio zoom Vivitar che usavo sulla precedente macchina a pellicola, obiettivo che è ancora degno di attenzione perché ha un'ottima "luce".
Purtroppo non è AF, ma a me interessava provarne il funzionamento con e senza flash per verificare la "collaborazione" fra l'apparecchio fotografico e l'obiettivo.
Ho eseguito parecchi scatti a diversi diaframmi e a diverse sensibilità ed ho constatato che tutte le foto paiono rispettare una logica graduazione della luminosità al variare del diaframma e della sensibilità.
La cosa che mi ha stupito è venuta fuori nella elaborazione dei TIF, e cioé: la presenza di disturbo a tutti i diaframmi più piccoli (f/16 e f/22) anche a sensibilità 200 ISO; ovviamente il disturbo è molto maggiore a 1600 e 3200 ISO, però anche a queste alte sensibilità con il diaframma f/5,6 e f/8 il disturbo è quasi nullo. Come si spiega questo fatto?
Leggendo voi, in diverse occasioni, mi era parso di capire che la presenza del disturbo fosse da collegare ESCLUSIVAMENTE alle alte sensibilità.
Grazie a chi mi dirà qualcosa.
a p


le esperienze si fanno con i propri errori e non con le esperienze degli altri anche se di queste ne dobbiamo sempre tener conto a meno che non si tratta di colossali sviste
se il tuo vivitar da i risultati che ti aspettavi, se non ti interessa l'AF, ecc., ùsalo!
ciao
nin
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Angelo p
Utente Senior


Città: Albenga
Prov.: Savona

Regione: Liguria


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Inserito il - 03 aprile 2008 : 08:03:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Nino,
l'AF non è che non mi interessi, anzi c'ero costretto perché il mio occhio destro era afflitto da una cataratta!
Adesso che l'ho eliminata e che, passati un pò di giorni, si è stabilizzata la situazione dell'occhio, devo ammettere che la MAF manuale torna ad essere interessante e penso che la utilizzerò di più, assieme al vecchio Vivitar.
a p
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 05 maggio 2008 : 01:27:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Angelo p:

Grazie Nino,
l'AF non è che non mi interessi, anzi c'ero costretto perché il mio occhio destro era afflitto da una cataratta!
Adesso che l'ho eliminata e che, passati un pò di giorni, si è stabilizzata la situazione dell'occhio, devo ammettere che la MAF manuale torna ad essere interessante e penso che la utilizzerò di più, assieme al vecchio Vivitar.
a p

sono contento di esserti stato utile
buon lavoro
nin
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