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 Monte Bianco: sale a 4.810,90 metri, +2,15 in due anni
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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 13 ottobre 2007 : 19:05:45 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

ANSA - PARIGI, 13 OTT - E' ancora piu' alto adesso il Monte Bianco, secondo tecnici ed esperti francesi che l' hanno misurato il 15 e 16 settembre scorso. Il tetto delle Alpi e dell'Europa ha guadagnato 2,15 metri negli ultimi due anni ed ha raggiunto quota 4.810,90 metri. Ed anche il suo volume di ghiaccio, al di sopra dei 4.800 metri, e' cresciuto, quasi raddoppiato. Clicca qui per sapere di più.

Aggiungo anche quest'altra notizia:

CLIMA: ESPERTO,GHIACCIAI DOLOMITI QUASI TOTALMENTE SCOMPARSI
ANSA - ROMA, 13 OTT - Non solo crolli. Le Dolomiti soffrono anche il caldo. Tanto che ''i ghiacciai nel settore orientale, tranne la Marmolada, dove sopravvivono ma con molta difficolta', sono quasi totalmente scomparsi''. Lo afferma il presidente del Comitato Glaciologico Italiano, Claudio Smiraglia, che ha fatto il punto in occasione del Convegno glaciologico nazionale in corso in Val Martello, nel Parco dello Stelvio, in Alto Adige. Clicca qui.


Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)

Modificato da - lynkos in Data 13 ottobre 2007 19:07:39

bepilovato
Utente V.I.P.

Città: bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 13 ottobre 2007 : 20:04:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao
che i ghiacciai delle Dolomiti sono scomparsi non serve il sig Smiraglia, basta guardare..anche la Marmolada non ha quasi più niente, in confronto a qualche anno fa. è una cosa ciclica, va e viene.. noi viviamo in un periodo di fusione dei ghiacci, sai quante volte è successo in 10-100mila anni? una volta i ghiacciai arrivavano a coprire la Germania, nelle valli dell'Italia settentrionale si misurava il ghiaccio con 1-2km di spessore.. poi piano piano tutto nè sparito, e non ditemi che è stato l'inquinamento a fare ciò. allora non esisteva. nel 1500 si coltivava il grano in Alto Adige fin sopra i 1500-1700m.purtroppo è diventato uno sport nazionale nel dire che questo è colpa nostra.. si qualcosa abbiamo aiutato però attenzione a non esagerare con queste manfrine da verdi. non ne abbiamo bisogno. tra 20-30anni abbiamo finito il petrolio, poi sarà cosa a rovinare la terra??? forse la nostra aria?
lasciatemi questo sfogo, adesso stò meglio
ciao bepi

bepilovato
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cedrone
Utente Senior

Città: territori della magnifica comunità di fiemme
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 13 ottobre 2007 : 21:12:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si qualcosa abbiamo aiutato però attenzione a non esagerare con queste manfrine da verdi.

Bepi !!!! parole sante
ciao cedrone dalla valle di fiemme

cedrone
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theco
Utente Super




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Inserito il - 13 ottobre 2007 : 21:32:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oltre 2 metri in due anni è una quantità inverosimile, in un periodo di quiete orogenetica.
Penso proprio che qualcuno, o prima o dopo, ha sbagliato a misurare oppure ha utilizzato sistemi di misurazione non compatibili tra loro.

Nel periodo di culmine dell'ultima glaciazione in effetti la calotta polare raggiungeva l'europa centrale, mentre ora viviamo in un periodo interglaciale e quindi i ghiacci sono ovviamente molto più ridotti. Nei periodi interglaciali il clima non è stabile, ma varia ciclicamente da più a meno freddo, e questo lo fa naturalmente.

Detto ciò tutto il mondo è in allarme per i dati sulla variazione climatica 'artificiale' provocata dalle nostre attività produttive, i dati allarmanti si sprecano ovunque, il ritiro dei ghiacci negli ultimi vent'anni è stato superiore a quello degli ultimi secoli.

A quanto pare qualcuno preferisce la favoletta dei ghiacci che si spostano naturalmente e se i dati dell'intera comunità scientifica mondiale gli danno torto, tanto peggio per i dati.

In questo mondo curioso esistono cose ben peggiori delle manfrine dei verdi.

Ciao, Andrea
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bepilovato
Utente V.I.P.

Città: bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 14 ottobre 2007 : 09:49:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo
come quella di incendiare i boschi, nel sud oramai è diventato sport nazionale appiccare i falò.. da noi invece usano le ruspe, nel nome dell'economia, piste da sci. alberghi e quant'altro.( dove sono i verdi?) Vedi dove ci sono interessi forti distruggono..
poi per quanto riguarda lo scioglimento ho visto un interessantissimo programma alla TV tedesca.. è come un sasso, parte piano poi aumenta la velocità,così è per il riscaldamento, poi sembra che questo interrompa la corrente del golfo e ricomincia tutto da capo. Staremo a vedere, ai posteri la sentenza. Poi chi mi dice che i crolli dolomitici sono dovuti al caldo, io dico che non è vero. In montagna da sempre crolla qualcosa o frana, è l'essenza della montagna. la montagna vive e invecchia anche lei. E si muove. io non mi fascerei la testa prima di averla rotta. vivo meglio.
ciao bepi

bepilovato
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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 14 ottobre 2007 : 10:21:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che il clima sta cambiando, mi pare che tutti siano d'accordo. Da una parte si dice che è colpa dell'uomo, dall'altra si dice che fa parte di un processo del tutto naturale in cui il ruolo dell'uomo è minimale. Personalmente credo che la verità stia da qualche parte in mezzo, ma che di minimizzare l'influenza dell'uomo è irresponsabile. Mi pare di capire da numerosi esperti di alto livello da ogni angolo del mondo che non è il fatto che il clima cambia che provoca preoccupazioni, ma la velocità anormale con quale sta cambiando. In più, lo stato attuale deperito di molti, se non tutti, degli ecosistemi del pianeta rende la Terra e i suoi abitanti altamente vulnerabili e incapaci di reagire ai cambiamenti come sarebbe successo in un passato meno antropizzato.
Non sono in grado di sapere con certezza se tutti questi scienziati hanno ragione o torto, ma (perdonami) nemmeno voi, o non mi pare.
Allora, la grande differenza fra il vostro modo di pensare e quello di chi invece si preoccupa e cerca entro i limiti del possibile di fare qualcosa è che se si dà retta agli "allarmisti verdi" e si cerca di cambiare i comportamenti e atteggiamenti dell'uomo, allora comunque vada, non può che migliorare la qualità di vita. Mentre se tutti noi adottiamo la filosofia dei scettici, che riassumendo in poche parole sembra di ridursi più o meno ad una "che me ne frega", così "vivo meglio", e se gli esperti "allarmisti" scienziati altamente qualificati a livello internazionali hanno invece ragione, c'è un serio rischio che i "posteri" non ci saranno, o che non vivranno comunque in un mondo che li permetterà il lusso di chiacchierare come facciamo noi .

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)

Modificato da - lynkos in data 14 ottobre 2007 10:23:47
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Velvet ant
Moderatore


Città: Capaci
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Flora e Fauna

Inserito il - 14 ottobre 2007 : 11:19:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Che il clima sta cambiando, mi pare che tutti siano d'accordo.
...se e si cerca di cambiare i comportamenti e atteggiamenti dell'uomo, allora comunque vada, non può che migliorare la qualità di vita....c'è un serio rischio che i "posteri" non ci saranno, o che non vivranno comunque in un mondo che li permetterà il lusso di chiacchierare come facciamo noi .

Sarah


Il problema del cambiamento climatico è, inutile ricordarlo, un problema globale, che investe tutto il pianeta.
Quanto incida, in questo processo, l'azione umana, è argomento di dibattitto acceso e di estrema attualità.
"Cambiare i comportamenti e atteggiamenti dell'uomo, non può che migliorare la qualità di vita" afferma Sarah, e questa, in linea di massima, appare come un'affermazione che non può, ragionevolmente, che condividersi senza riserve.
Riflettendoci un po' su, trovo però un grande, anzi un enorme limite a questo ragionamento ed è su questo che mi piacerebbe sentire il vostro parere.
Quando parliamo genericamente di "comportamenti e atteggiamenti dell'uomo", ci riferiamo, ovviamente, non a tutti gli abitanti del pianeta, ma soprattutto a quel 20% della popolazione umana, che, da decenni, sfrutta le risorse dell'intero pianeta in maniera incontrollata, a danno del pianeta stesso e del rimanente 80% degli altri esseri umani.
Oggi, questa porzione più o meno benestante del pianeta, comincia a rendersi conto, almeno in parte, che le risorse non sono infinite e che è ora di imporsi un'inversione di tendenza, quasi un'enorme "dieta collettiva", che non può che giovare all'intero organismo terrestre.
Ipotizziamo per un'istante che le Nazioni più ricche intraprendano questo percorso virtuoso e che accettino un sistema a "crescita zero" o quasi.
Mi chiedo: ma l'80% (il valore percentauale può essere più o meno esagerato, ma nulla toglie al senso del mio ragionamento) degli altri esseri umani, molti dei quali muovono solo ora i primi passi di un percorso che gli è stato mostrato e suggerito dai paesi occidentali come l'unico possibile, accetteranno di mettersi a dieta, proprio ora che, dopo un lungo digiuno, stavano per mettersi a tavola?
I problemi che oggi il mondo si trova ad affrontare sono problemi globali e dunque l'approccio a queste tematiche e le nostre ipotesi di possibili soluzioni non possono non tenerne conto.
Non possiamo dimenticare che, anche senza volerlo, facciamo nostro malgrado parte di quella "elite", che può permettersi "il lusso di chiacchierare", davanti ad uno schermo e ad una tastiera, preoccupati al massimo del futuro che attende i nostri "posteri", mentre c'è chi, in questo stesso momento, è preoccupato di non riuscire a trovare di che sopravvivere anche oggi.
Su questo non posso fare a meno di riflettere continuamente e, non ve lo nascondo, la cosa mi provoca non poche angosce



Marcello


Monte Bianco: sale a 4.810,90 metri, +2,15 in due anni
 
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lynkos
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Inserito il - 14 ottobre 2007 : 11:25:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo Marcello che il problema è essenzialmente un "falso" problema, in quanto se il 20% della popolazione del pianeta cominciasse a ragionare in modo meno egoista, e se l'altro 80% del pianeta cominciasse ad imparare dagli errori di quel 20% che è andato giù la strada del progresso prima di loro, non ci sarebbero più problemi da risolvere . Purtroppo, quel 80% non si accontenta di mangiare a sufficienza (una semplificazione ovviamente) e non vede l'ora di avere anche tutti i fronzoli che sono diventati un sinonimo per la "civiltà" progredito. Da ciò la crisi.

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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cedrone
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Flora e Fauna

Inserito il - 14 ottobre 2007 : 12:23:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non possiamo dimenticare che, anche senza volerlo, facciamo nostro malgrado parte di quella "elite", che può permettersi "il lusso di chiacchierare", davanti ad uno schermo e ad una tastiera, preoccupati al massimo del futuro che attende i nostri "posteri", mentre c'è chi, in questo stesso momento, è preoccupato di non riuscire a trovare di che sopravvivere anche oggi.
Su questo non posso fare a meno di riflettere continuamente e, non ve lo nascondo, la cosa mi provoca non poche angosce



Marcello


Monte Bianco: sale a 4.810,90 metri, +2,15 in due anni



Ecco finalmente un discorso che mi piace .

cedrone
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bepilovato
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Inserito il - 14 ottobre 2007 : 12:41:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cedrone
sei un mago. bravo, hai colpito in pieno il problema. noi siamo quì con la pancia piena e la macchina con il pieno. (di benzina o gasolio) mentre altri paesi, vedi la Cina o l'India, in via di sviluppo stanno avvelenando il pianeta. Che sono sicuro prima o poi si ribellerà. dopo ci sono i Paria, cioè la casta non casta, i poveri, quelli che per mangiare devono, non dico fare i salti mortali, ma devono combattere, a volte anche guerre, che poi peggiorano il tutto.. e noi stimo quì a vedere se uno ha ragione o no, bei discorsi, ma andiamoli a fare anche ai generali o ai politici di certi paesi africani, diciamo loro che la loro gente stà morendo di fame, sai cosa ti rispondono? niente, perchè a loro non gliene frega niente.. basta il potere e così sia.
bepi

bepilovato
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lynkos
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Inserito il - 14 ottobre 2007 : 13:30:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ah ecco, meno male che è tutta colpa loro, pensavo per un attimo che fosse anche colpa nostra!

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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bepilovato
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Inserito il - 14 ottobre 2007 : 18:04:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non ho voglia di star quì a dissertare se è colpa nostra o degli altri: questo è il sistema di vita di adesso, e se uno vuole cambiarlo è un povero illuso,
so solo che possiamo aiutare i poveracci. questo sì
non pensare che se noi lasciamo la macchina a casa una volta abbiamo salvato qualcosa, niente abbiamo salvato, proprio niente.. anzi quel petrolio che non usiamo noi viene venduto ai paesi in via di sviluppo e le loro emissioni sono forse peggio delle nostre.. almeno noi abbiamo i filtri che qualcosa mitigano, forse..
poi sono sempre i soliti discorsi che non portano a niente, solo teorie.. chiacchere.
bepi

bepilovato
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Cello
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Inserito il - 15 ottobre 2007 : 08:26:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Oltre 2 metri in due anni è una quantità inverosimile, in un periodo di quiete orogenetica.
Penso proprio che qualcuno, o prima o dopo, ha sbagliato a misurare oppure ha utilizzato sistemi di misurazione non compatibili tra loro.


Ciao, Andrea


Non volglio entrare nel merito delle misurazioni fatte dai francesi, ma con il rogredire della strumentazione si fanno anche miracoli (oltre che errori madornali).

Voglio solo sottolineare che NON siamo in un periodo di tranquillità orogenetico, a tutt'oggi le Alpi continuano a formarsi e a distruggersi, è un dato di fatto che le Alpi si stanno ancora sollevando. In particolare ricordiamoci, che se vogliamo considerare la vecchia distinzione fatta dai geologi fino a un po' di anni fa, sbagliata ma che rende molto l'idea, il Monte Bianco NON fa parte delle Alpi in senso stretto, ma fa parte dei cosidetti massicci cristallini esterni. Infatti il MB non ha nessuna impronta metamorfica di età alpina (cosa che caratterizza invece le Alpi, infatti le Alpi si sono formate sotto terra e non in cielo, quindi definiamo Alpi quelle parti, almeno nella loro parte formata da rocce cristalline che hanno un metamorfismo alpino). Al contrario il MB (come dimostrato in un più tesi di dottorato, si è sollevato a partire dall'Oligocene (circa 30 Ma anni fa) per lo spostamento verso la Francia (scusate qui il termine poco geologico, ma rende l'idea) del blocco della Valle d'Aosta (alpi Pennine e Graie) verso la Francia, che ha così riattivato il fronte pennidico (limite esterno della catena alpina ss) (per intenderci il fronte pennidico passa per la Val Veny e Ferret) creando quella che si chiama una struttura a fiore positivo che ha estruso (sollevato) il Bianco. Ricordiamoci anche che tutta quella zona (svizzera particolarmente) è attiva dal punto di vista sismico (anche se solo a livello strumentale). Questo processo continua tutt'ora (vedi attività sismica), quindi attenzione a dire che non c'è attività orogenetica attiva, il fatto che nel tempo di vita di un uomo non si vedono fenomeni eclatanti non vuol dire che le Alpi non si muovono.

Poi a dire che il MB ha preso due metri per questo di acqua sotto i ponti ce ne passa.

Spero di non aver annoiato nessuno con la mia risposta




Un paese di pianura, per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura"
Jean-Jacques Rosseau

"Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito"
G. Gervasutti.

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theco
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Inserito il - 15 ottobre 2007 : 08:41:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Marcello per la precisazione.

Intendevo dire che l'orogenesi alpina, pur non essendo conclusa, ha superato la propria fase parossistica; in merito alle variazioni di quota non saprei dire chi prevalga nel bilancio tra attività orogenetica residua ed erosione superficiale.

Perlomeno questo è ciò che ricordo, ma sicuramente i miei 'ricordi' geologici sono ormai molto datati.

Ciao, Andrea
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theco
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Inserito il - 15 ottobre 2007 : 09:06:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bepilovato:

non ho voglia di star quì a dissertare se è colpa nostra o degli altri: questo è il sistema di vita di adesso, e se uno vuole cambiarlo è un povero illuso


Se questo fosse vero staremmo ancora nelle caverne, per fortuna i sistemi di vita si possono cambiare e migliorare, anche se non saranno mai i cinici a farlo.

Messaggio originario di bepilovato:

non pensare che se noi lasciamo la macchina a casa una volta abbiamo salvato qualcosa, niente abbiamo salvato, proprio niente


A meno che tu non sia una persona con responsabilità politiche e sociali non ti resta molto altro da fare che impegnarti con una testimonianza personale.
Io penso che sia la cosa più importante che un individuo può fare, per la natura, per se stesso, per i propri figli.
Anche in questo caso non ho simpatia per il cinismo disincantato, trovo che sia solo una maschera per la pigrizia del fare.

Messaggio originario di bepilovato:

anzi quel petrolio che non usiamo noi viene venduto ai paesi in via di sviluppo e le loro emissioni sono forse peggio delle nostre.. almeno noi abbiamo i filtri che qualcosa mitigano, forse..


Questa mi mancava proprio.
In un mondo vergognoso, che depreda oltre l'80% della popolazione umana dei diritti civili fondamentali solo per mantenere a pochi privilegiati (tra cui il sottoscritto) il culto del superfluo, la discriminazione ecologica non l'aveva ancora sentita.
Consumiamo noi che abbiamo i filtri, il sud del mondo è meglio se continua ad andare in bicicletta.

Dici che qui produciamo solo parole, ma questa volta ne sono rimasto privo.

Ciao, Andrea
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bepilovato
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Inserito il - 15 ottobre 2007 : 17:54:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Theco
pensa un attimo, se noi non inquinassimo saremmo veramente ancora nelle caverne.. io non ho nessuna responsabilità politica, però ho i piedi per terra.
ascolta,cosa faresti senza macchina? usi il tram? inquini lo stesso! vai a piedi? ok, ma dove? tutto si basa nella nostra cultura oggi sul movimento materiali. non pensare che tu o io si potrebbe vivere senza inquinare.. chi ti riempisce il supermercato? come faresti a vedere alla sera senza accendere la luce? viaggiare in treno? ecc. pensi che a produrre corrente non inquini?
non nascondiamoci dietro certi paraventi, che è sempre colpa degli altri.. e se tu tieni la macchina a casa, giustamente non inquini tu, però nella massa non succede niente, si dovrebbe vietare la circolazione a tutto il mondo. e non solo!
chi va a dire agli americani di starsene acasa loro invece di scatenare guerre per il mondo, questo sì che è inquinamento. poi io vedo a bolzano, durante l'estate le macchine circolano però l'aria è pulita. adesso accendiamo i riscaldamenti e nel giro di una settimana tutto si riempisce di smog.. allora stiamo senza riscaldamento? no, io non ho nessuna voglia di tornarmene nelle caverne. oppure dimmi cosa dobbiamo fare altrimenti.
ciao bepi

bepilovato
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theco
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Inserito il - 15 ottobre 2007 : 22:12:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Capisco benissimo bepi il senso di impotenza di fronte all'enormità di quello che si dovrebbe cambiare, tra parentesi mi piace molto la definizione della guerra come fonte di inquinamento, la peggiore di tutte.

Capisco anche lo scoramento di fronte a certe posizioni dei verdi (intesi come movimento politico) e dei verdi, più in generale, intesi come la galassia dei movimenti ambientalisti.
Come in tutte le cose c'è nel mezzo di tutto un po', ma ognuno può fare la propria fatica per separare il grano dalla paglia, anzichè buttare tutto il raccolto.

Faccio più fatica a capire la rinuncia all'impegno personale. Se oggi decido di usare la bici al posto dell'auto non è che mi aspetto di vedere domani un miglioramento ambientale su scala mondiale, mi basta pensare di non avere contribuito, oggi, nel mio piccolo, al suo peggioramento. E' una questione tre me e la mia coscienza e non cambia nulla se poi vedo il mio vicino di casa che violenta le montagne con un quad.
Si può vivere in un mondo di ladri e non per questo sentirsi giustificati a rubare.

I problemi che sollevi sono molto grandi: come si fa a tornare indietro? anche secondo me non è possibile tornare indietro, occorre però trovare una strada diversa per andare avanti, perchè quella su cui siamo porterà al collasso ambientale: non so se succederà tra 10, 100 o 1000 anni, ma se le cose non cambiano quello è l'unico finale possibile.

Detto ciò mi dispiace di non avere anche la soluzione alternativa già confezionata da proporti: non lo so come si può fare, ma so che bisogna farlo.

Gli esempi che citi (l'autovettura, il riscaldamento) sono ormai beni primari nella nostra società, nessuno potrebbe più sognarsi di metterli in discussione, al massimo si può sperare in una cultura che sviluppi un utilizzo più razionale di questi beni.
Ma esistono invece tanti beni (o benefici, o privilegi, o piacere/benessere/confort, ecc... ecc., vedi tu come definirli) che sono tutt'altro che primari e senza i quali chiunque potrebbe vivere ugualmente bene, se non meglio.
Credo che gà eliminando la cultura del superfluo avremmo fatto un grandissimo passo avanti, anche senza toccare riscaldamento e autovetture. Non è necessario tornare nelle caverne, sarebbe sufficiente rivedere piccoli particolari del nostro stile di vita, all'insegna di una maggiore sobrietà e di un maggiore rispetto per gli altri esseri viventi (umani e non).

Anche questa cosa comunque non è facile da fare, visto che viviamo in un sistema economico che se non cresce collassa, però ci si può provare.
La crescita zero è una delle peggiori paure dei nostri economisti, la crescita continua è invece una delle mie principali paure.

Ciao, Andrea
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bepilovato
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Inserito il - 15 ottobre 2007 : 23:07:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vai tranquillo che prima o poi il treno si ferma, o almeno rallenta, poi si vedrà.. io sono convinto che molta gente avrà grossi problemi senza tutto questo ben di Dio che abbiamo ora.
poi saranno cavoli amari. sopratutto per i nostri giovani che non sanno combattere. sono cresciuti nella bambagia e non sanno combattere.
speriamo di nò.
ciao bepi

bepilovato
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Cello
Utente Senior


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Inserito il - 16 ottobre 2007 : 08:06:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo la questione dell'inquinamento non si risolve certo con gli estremismi, se facciamo veramente come dicono i "verdi integralisti" e spero che nessuno si offenda torniamo alle caverne veramente e nessuno di noi riuscirà a stare senza tutte le nostre comodità. In realtà la questione dell'inquinamento si risolve solo quando si prende tutti coscienza del vero problema, e si inizia a fare la sola cosa intelligiente da fare: INVESTIRE SERIAMNTE nella ricerca e cercare di sfruttare al massimo quello che c'è già per produrre la massima quantità di energia ed usare la tecnologia che esiste già per abbattere gli inquinanti dai fumi, etc. Non sono cose impossibili ma spesso difficili da applicare e richiedono investimenti a lungo termine ma qui si vuole tutto subito e si preferisce fare fumo negli occhi che pensare all'arrosto




Un paese di pianura, per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura"
Jean-Jacques Rosseau

"Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito"
G. Gervasutti.

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lynkos
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Inserito il - 16 ottobre 2007 : 08:48:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Cello:

...se facciamo veramente come dicono i "verdi integralisti"

Cioè? Chiedo perché non mi pare di aver sentito nessuno di nessun colore dire che dovremmo tornare a vivere nelle caverne (anche nel senso metaforico).
nessuno di noi riuscirà a stare senza tutte le nostre comodità.

Pericoloso generalizzare . Forse le "vostre" comodità non sono le "loro" comodità e sicuramente non le "mie".
cercare di sfruttare al massimo quello che c'è già per produrre la massima quantità di energia

Mi pare di capire dagli esperti (NON "verdi integralisti") che anche sfruttando al massimo ogni fonte possibile di energia tradizionale o alternativa, se il trend dei consumi energetici continuano a crescere come previsto dagli esperti (ripeto, sto parlando di esperti riconosciuti a livello internazionali, NON i "verdi integralisti") entro pochi decenni non ci sarà più nessun modo di far fronte alla richiesta. Se non vuoi tirare in ballo anche il nucleare ovviamente . L'unico modo è di ridurre il consumo nel senso largo.
Messaggio originario di theco:

La crescita zero è una delle peggiori paure dei nostri economisti, la crescita continua è invece una delle mie principali paure.

Sta tutto lì, per chi lo vuole vedere .
Strano che si prende per scontato il fatto che automaticamente il progresso deve portarci avanti sempre nella stessa direzione e che chiunque esprime dubbi sulla bontà incondizionata della strada avviata viene accusato di essere, appunto, anti-progresso, anti-scienza, anti-tecnologia, di voler riportare l'uomo nelle caverne, o a qualche mitica età d'oro che certamente non ha mai esistito. E se invece non fosse un ritiro, uno sconfitto, un ritorno sui proprio passi... ma semplicemente il progresso che va avanti verso la prossima tappa nell'evoluzione dell'uomo, con il "baricentro del benessere percepito" leggermente spostato?




Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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Cello
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Inserito il - 17 ottobre 2007 : 07:53:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per Sarah, mi spiego un po' meglio, quando dico "verdi integralisti" non intendo dire che c'è gente che vuole tornare all'età della pietra, ma purtropppo c'è la filosofia se così possiamo dire, di prendersela con le cose più semplici e che fanno più presa sull'opinione piubblica: le macchine che inquinano, le ferrovie che inquinano, etc. Ma nessuno vuole afforntare veramente i problemi. Mi chiedo inquina di più un treno con su 200 container o inquinano di più 200 camion con 200 container? Mi chiedo come mai in estate nessuno a Milano (ad esempio) viene fuori a menare il tolone con le polveri sottili e poi appena che vengono accesi i riscaldamenti esplodono le polveri sottili? Non è che gli impianti di riscaldamento vecchi di 50 anni inquinano di più? (ma è più comodo intervenire facendo inutili e temporanei blocchi delò traffico che iniziare un piano di ammodernamento degli impianti di riscaldamento, si vuole tutto e subito). Non è che essere più elastici nelle date di accensione e chiusura degli impianti di riscaldamento sarebbe meglio, ricordo che la primavera scorsa eravamo in ufficio con impianti di riscaldamento accesi, ma finestre spalancate perchè si schiattava dal caldo.

Per sfruttare le risorse non intendevo lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali (petrolio, carbone, etc) ma delle risorse tecnologiche che abbiamo. Esempio, mi chiedo perchè nessuno sottolinea che esiste la possibilità di eliminare le polveri sottili dai fumi di scarico delle ciminiere. No perchè altrimenti mi chiedo perchè a Copenaghen ed a Barcellona hanno costruito impianti di incenerimento di rifiuti in centro città (non penso che qui le persone vogliano morire. Quindi perchè non si fanno anche in Italia queste cose?

Spero di essermi spiegato un po' meglio




Un paese di pianura, per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura"
Jean-Jacques Rosseau

"Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito"
G. Gervasutti.

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