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 Siciliaria? a San Pietro in Bevagna (TA)
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papuina
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Città: SAN PIETRO IN CASALE
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Inserito il - 08 ottobre 2007 : 22:24:24 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Fanno un pò schifo ma mi sembrano interessanti...e poi di meglio non ho trovato..Beppe
15mm



Immagine:
Siciliaria? a San Pietro in Bevagna (TA)
21,89 KB

Modificato da - Subpoto in Data 25 maggio 2011 00:44:24

ang
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Inserito il - 08 ottobre 2007 : 22:27:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
hai ragione
di fronte mi ricordano molto la piceata, ma da dietro no; potresti metterle tutte girate e farci vedere meglio la lunella, casomai previa unzione?

ps. ma stasera stai dando fondo a tutte le clauilie...?

ciao

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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Subpoto
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Inserito il - 08 ottobre 2007 : 23:39:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Servirebbe anche una inquadatura che evidenzi se presenti le pliche palatali all'interno dell'apertura.
Precisa se si tratta di materiale spiaggiato o no per avere una certezza della provenienza e anche l'eventuale habitat di ritrovamento.
L'esemplare centrale potrebbe essere simile a questi,mentre i due laterali mi sembrano un'altra specie.
Concordo con ang per ipotizzare piceata.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Subpoto
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Inserito il - 20 maggio 2011 : 12:04:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Riporto alla luce questo post dimenticato, con l'avanzare degli studi sulle Siciliaria questa segnalazione assume una notevole importanza, nella zona ionica a sud di Taranto non è segnalata nessuna Siciliaria.
Il secondo esemplare in cui si vedono le pliche ricorda le forme ioniche calabresi attribuite ad una Siciliaria gibbula con armatura buccale un po' depauperata.
Se il ricordo del ritrovamento e gli esemplari sono ancora disponibili sarebbe molto utile tornare sull'argomento.



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Sandro
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papuina
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Inserito il - 20 maggio 2011 : 21:13:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le ho naturalmente conservate, datemi qualche giorno (sono cotto da una fiera che finirà sabato sera) e farò altre foto.
La zona, classica di duna, mi regalò la X. durieui, e diverse marine spiaggiate tra cui una forma nana di cypraea lurida.
Mi sentivo come un bimbo al Luna Park......poi mia moglie, sola nel camper, sotto al sole di agosto....iniziò a rompere...le...(non sò se avete presente quando fanno così??)
Così a malincuore dovetti partire.
Beppe
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Subpoto
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Inserito il - 20 maggio 2011 : 21:21:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grazie Beppe,
mi interesserebbe sapere, se lo ricordi, se erano insieme alle marine spiaggiate o più all'interno da presumere specie viventi tra la copertura vegetale nell'ambiente dunale.



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Sandro
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papuina
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Città: SAN PIETRO IN CASALE
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Inserito il - 20 maggio 2011 : 21:37:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Erano tra la vegetazione, ne sono sicuro, in mezzo alle durieui.
Però considera che il bagnasciuga era a 15-20 metri per cui l'area non era esente
da mareggiate, il dubbio rimane.
Ci toccherà farci una lumacata, peccato che sia veramente giù di mano sotto tutti i profili.
Il fatto che ne abbiamo trovate tre in una ventina di minuti di ricerca (una sosta per il caffè pomeridiano di mia moglie) però lascia pensare che ce ne possano essere state altre.........
Beppe
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Subpoto
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Inserito il - 20 maggio 2011 : 23:49:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Il problema è che sono segnalate nella Valle del Bradano e del Basento, nelle piene possono gettare in mare un gran quantitativo di gusci che le correnti spargono a chilometri di distanza.
L'unica prova certa sarebbe trovarle vive.
Sullo Ionio le abbiamo sicure solo dalla parte calabrese, ma alle spalle hanno grandi montagne( Sila,Pollino).
Se si trovassero vive nel tarantino in quell'habitat avremmo delle popolazioni in grado di diffondersi in ambiente dunale come la S. paestana e potrebbero essere un collegamento con le gibbula del leccese.



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Sandro
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Ferrero Ugo
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Inserito il - 21 maggio 2011 : 22:44:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono stato attratto dal titolo, visto che spesso vado al mare da quelle parti... Quindi se ho capito bene per essere certi che siano esemplari locali bisognerebbe trovarli vivi. A parte vederle strisciare, cosa credo difficile visto che non le ho mai viste, basta trovarle "piene" ? Non vorrei alimentare aspettattive, ma mi sembra di averle visto spesso di lumache così tra le dune della litoranea salentina, quindi dateti tutte le info necessarie , così mi do da fare. Per esempio le dimensioni sono importanti per distinguerle da altre specie ?
Saluti

Ugo Ferrero
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le meravigle della natura a Taranto
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ang
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Inserito il - 21 maggio 2011 : 23:46:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
le dimensioni sono sempre importanti (in questo caso poco meno di 2 cm), così come le foto nelle tre viste come in quella in questa discussione; per quanto riguarda l'habitat, dovresti poterle trovare alla base della vegetazione che colonizza la duna o l'ambiente retrostante
insomma, in bocca al lupo!

ciao

ang
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Subpoto
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Inserito il - 25 maggio 2011 : 00:43:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Ferrero Ugo:

Sono stato attratto dal titolo, visto che spesso vado al mare da quelle parti... Quindi se ho capito bene per essere certi che siano esemplari locali bisognerebbe trovarli vivi. A parte vederle strisciare, cosa credo difficile visto che non le ho mai viste, basta trovarle "piene" ? Non vorrei alimentare aspettattive, ma mi sembra di averle visto spesso di lumache così tra le dune della litoranea salentina, quindi dateti tutte le info necessarie , così mi do da fare. Per esempio le dimensioni sono importanti per distinguerle da altre specie ?


Ciao Ugo,
purtroppo sui gasteropodi terrestri della tua zona non se ne sa quasi niente,perciò qualunque informazione potrebbe essere utile.
Poco sappiamo dell'habitat in cui si potrebbero trovare,se sono tra i cespugli del retroduna sarà molto difficile trovarle vive, ma ci dovrebbe essere un accumulo di gusci più o meno freschi nelle radure sabbiose tra i cespugli.
Trovandole oltre il livello delle mareggiate si potrebbe ritenere con buona approssimazione che vivono in loco e non sono state trasportate dalla corrente.
Fino ad oggi nessuna specie di Siciliaria è stata segnalata nel tarantino, come si può vedere dalla Mappa di distribuzione e riuscire a documentarle sarebbe piuttosto importante.
Le uniche popolazioni conosciute con certezza nel Salento sono sulla fascia costiera adriatica tra Brindisi ed Otranto, mentre sullo Ionio sono comuni sulle coste calabresi.
Altri habitat che potrebbero essere favorevoli a queste specie li ho visto sul tuo interessantissimo sito, ottime potrebbero essere le gravine,specialmente su rocce fessurate o le tagliate in qualche angolo un po' umido ed ombroso.
La quasi totale mancanza di habitat naturali rende molto difficile lo studio di queste specie in Puglia, la presenza in quella zona potrebbe costituire un indizio della continuità dell'habitat di queste specie verso le popolazioni salentine che oggi appaiono completamente isolate.






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Sandro
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Ferrero Ugo
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Inserito il - 25 maggio 2011 : 19:59:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Sandro, grazie per aver dato un occhiata al mio sito. Già in un'altra occasione mi hai parlato della scarsa conoscenza dei gasteropodi pugliesi ed io ammetto che non ho prestato ascolto . Sai quando ti vedi passare un falco sopra la tasta o strisciare un serpente vicino è difficile pensare ai gasteropodi . Eppure ne vedo davvero tanti, sopratutto nei posti che hai citato. Facciamo così, mi impegno a fotografarli, ed eventualmente raccoglerli, nel periodo invernale quando i soggeti sono di meno e anche le distrazioni...! Anch'io sono attratto dalle varietà di vita presente nei pochi posti naturali rimasti qui, e cercherò di documentare meglio anche i gasteropodi, promesso !
Ciao

Ugo Ferrero
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ang
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Inserito il - 20 ottobre 2011 : 14:13:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
riporto in alto questa discussione per chiedere a beppe se ha la possibilità di mostrarci nuovamente i tre esemplari fronte-retro per capire se appartengano o no alla stessa specie... repetita scocciant sed iuvant

ciao

ang
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papuina
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Inserito il - 24 ottobre 2011 : 21:42:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
........e a grande richiesta


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ang
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Inserito il - 26 ottobre 2011 : 14:12:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
rispondo con ritardo e ringrazio beppe, anche se il 3° esemplare ancora non sappiamo com'è in vista frontale, però sappiamo che ci sono sicuramente almeno due specie, e che la supposta piceata è confermata, ora bisogna capire se vive effettivamente in quella zona
del secondo esemplare non si riescono a vedere le pliche, potrebbe appartenere anche questo a piceata?
per il terzo esemplare si può ipotizzare per ora stigmatica

ciao

ang
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Subpoto
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Inserito il - 27 ottobre 2011 : 01:50:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Concordo con le determinazioni di ang, ma entrambe sono specie prettamente della fascia adriatica, come ci sono finite nel Golfo di Taranto?
Nonostante ricerche mirate in zona non è stata reperita nessuna delle due specie,aspettiamo altre segnalazioni per chiarire questo mistero.



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Sandro
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papuina
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Inserito il - 27 ottobre 2011 : 15:46:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Appena riesco giro anche la terza....andavo di fretta.
Qualcuno ha cercato anche nella spiaggia dove le raccolsi io?
Beppe
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Subpoto
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Inserito il - 27 ottobre 2011 : 17:32:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sono specie da spiaggia, ma potrebbero essere nel retroduna alberato(se c'è).
So che sono state cercate anche nelle gravine ma senza successo.
L'areale di piceata che conosco finisce alla Maiella mentre quello di stigmatica è limitato ai pochi boschi del leccese presso S.Cataldo, ad Otranto già c'è qualcosa di diverso.
Per ora queste sono le uniche segnalazioni per lo Ionio tarantino,quelle della zona calabra sono diverse.
Sarebbe importante conoscere le correnti superficiali dominanti nel Golfo di Taranto.



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Sandro
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