|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione  |
|
Chalybion
Moderatore
    
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13304 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 marzo 2025 : 21:10:05
|
Qualcuno ha pensato di "sbarcare il lunario" creando siti nel web ove si paventano centinaia di insetti "pericolosi" e aggiungendone sempre altri creando notizie false (o fake, come si dice adesso); il tutto per attirare contatti e quindi incassare soldini grazie a curiosi utenti che possono rimanere turbati eccessivamente da quanto riportato. Propongo quindi un elenco (anche con le mie spiacevoli esperienze) chiedendo collaborazione ad altri delle loro, dovute a punture, contatto od altro con insetti vari; naturalmente andrà valutata l'opportunità o meno di inserire specie che abbiano creato problemi di sensibilità individuali per contatti o pratiche improprie nel "maneggio" di insetti. Per spiegarmi meglio faccio un esempio: in Italia esistono alcuni grossi insetti dotati di mandibole in grado di penetrare la pelle e ferire un dito quando si afferrano impropriamente: la femmina di un cervo volante o un Dorcus parallelepipedus (Lucanidi) o alcuni grossi cerambici (Aegosoma, Prionus, Ergates, Lamia, Monochamus ); alcuni sono anche in regime di protezione e quindi non si possono nemmeno disturbare, evitando così di più i contatti spiacevoli. Gli insetti "pericolosi" sono ben altro e lo sono in modo variabile; cerco di iniziare un elenco secondo le loro prerogative; altri potranno proporne, come detto, in base alle esperienze anche mediche (alcuni iscritti sono dermatologi); non citerò zecche, scorpioni e ragni, che insetti non sono e che istintivamente si è portati ad evitare, ovviamente se si vedono; vari di loro sono potenzialmente pericolosi come vettori di virus, batteri o altro o per veleno da morsicature. Escludo anche alcuni Ditteri che molto raramente in Europa causano miasi all'uomo.
INSETTI PERICOLOSI PER PUNTURE CON ACULEO (SOLO ADULTI FEMMINE) Si trovano solo tra gli Hymenoptera Aculeata (Imenotteri Aculeati); i maschi non hanno aculeo e sono quindi inoffensivi. I danni vanno da dolore localizzato e poco durevole a reazioni allergiche con infiammazioni cutanee locali o estese per alcuni giorni (secondo il punto di inoculazione, la specie e la sensibilità soggettiva) sino a casi di reazioni allergiche sistemiche che possono portare anche alla morte (shock anafilattico) in soggetti predisposti se non curati in tempo e adeguatamente. Per quanto mi risulta in gruppi di specie in ordine decrescente (grossolanamente) di gravità e frequenza dei casi di punture (da integrare):
Punture più pericolose e/o dolorose (tutte specie sociali, che spesso attaccano l'intruso in vicinanza dei favi ed ovviamente se afferrate): - Apis mellifera (Ape mellifera o ape comune), il cui aculeo con annesse ghiandole può rimanere nella pelle, continuando a introdurre il veleno (l'apice dell'aculeo è in parte seghettato); - Polistes spp., Vespula spp., Dolichovespula spp. (vespe cartonaie), Vespa spp. (calabroni); l'aculeo viene ritratto dopo la puntura;
Punture meno dolorose/pericolose o meno frequenti (altri Imenotteri non sociali) ed altri tipi di insetti:
- il Betilide Sclerodermus domesticus (molto piccolo, attero, parassita dei tarli) che può pungere l'uomo provocando papule o ponfi pruriginosi per vari giorni; - le Xylocopa spp. (le grosse Silocope blù-nere), con puntura dolorosa con stati infiammatori persistenti, ma meno che le precedenti specie di api e vespe; non aggressiva, anche se tende ad avvicinarsi molto al disturbatore; - altre api solitarie, con eventuali punture in genere poco dolorose, in genere non offensive se non si afferrano; - altri vespoidei solitari (Eumenine), come sopra; - altri imenotteri aculeati (Scolie, Sfecidi e Crabronidi), come sopra; - Mutillidi (Mutille), punture spesso istantaneamente molto dolorose, ma senza infiammazioni; incapaci di volare, quindi inoffensive se non afferrate; - alcuni generi di formiche tra le Ponerine e le Mirmicine; le specie italiane hanno punture più o meno dolorose ma pruriginose a lungo; attaccano solo in vicinanza dei formicai, pungendo gli arti inferiori; - alcune specie di zanzare (Anopheles spp., Aedes spp.) vettrici di virus ed altri microrganismi parassitari; - pulci, raramente attaccano l'uomo, ma sono potenziali vettori di microrganismi anche molto pericolosi;
INSETTI CON CUI EVITARE IL CONTATTO PER POSSIBILI PUNTURE CON L'APPARATO BOCCALE Mi sono noti solo per alcuni Emitteri (in particolare le "cimici assassine") per punture spesso molto dolorose ma per tempi brevi;
- Emitteri Reduvidi dei generi Peirates, Rhinocoris, Reduvius; - pochi altri Emitteri di altre famiglie (Miridi);
INSETTI CON CUI EVITARE IL CONTATTO PER EMISSIONE DI ACIDI O ALTRE SOSTANZE
- grossi Carabi (Carabus spp.), in grado di indirizzare verso l'intruso dall'apice addominale getti di acido propionico, con effetti dolorosi e vesicanti se giungono su mucose esposte o zone con pelle sottile, in particolare nel viso o nelle braccia; - alcuni Meloidi (Lytta vesicatoria, Meloe spp.) il cui corpo contiene cantaridina, sostanza pericolosa se ingerita e vesicante nelle zone di pelle sottile se non asportata prontamente; se raccolti emettono emolinfa, responsabile dei danni cutanei; INSETTI CON CUI EVITARE IL CONTATTO PER POSSESSO DI PELI URTICANTI Varie specie di larve di falene possono avere peli urticanti secondo il punto di contatto col corpo umano, dipendentemente anche da sensibilità individuali; meglio evitare contatti con ogni bruco peloso, in particolare con:
- processionarie del pino e della quercia (Thaumetopoea pityocampa e T. processionea) la prima frequente anche nei giardini con pini o altre aghifoglie e le cui larve hanno micropeli che diffondono attivamente se disturbate e che restano nei nidi assieme alle esuvie larvali; tali micropeli producono reazioni allergiche (soprattutto se inspirati) ed epidermiche molto pruriginose e durevoli; i "nidi" sono ben visibili all'apice dei rami delle piante attaccate e sussiste un "decreto di lotta obbligatoria" vista la pericolosità e frequenza di tali lepidotteri defogliatori; - euprottidi (Euproctis chrysorrhoea ed E. similis, presenti solo in natura e molto raramente colpevoli di irritazioni su esseri umani.
Al momento mi fermo qui.
|
"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
|
|
|
Discussione  |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
 |
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|