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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2635 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 agosto 2024 : 18:42:54
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Immagine: 56,66 KB
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2635 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 agosto 2024 : 18:43:25
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Immagine: 55,1 KB |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 agosto 2024 : 09:00:10
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E' lui. Sarebbe interessante se riuscissi a fotografarlo mentre trapana un nido di Sceliphron. Questa volta il soggetto era in movimento e la qualità delle foto è un po' al di sotto del tuo standard. |
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2635 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 agosto 2024 : 15:52:33
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Molto dipende dalle condizioni in cui si fotografa e dalla possibilità di controllarle. Questa mattina presto ho fotografato con precisione tre simpatiche Halictus scabiosae (poi vedremo se sono loro) che dormivano insieme su un rametto tagliato e spostato all'ombra (reggendolo con una pinzetta) senza che si svegliassero grazie al fresco che finalmente è tornato almeno all'alba. Tutt'altra musica con questo Acroricnus seductor.
Non so se considerare peggiore il fotografare un insetto che si muove veloce, spostandosi da un fiore all'altro (teletrasportandosi nel caso dei Crisididi...*__*) o uno che sta fermo ma è investito da una forte luce sorale. Nel primo caso si è costretti a un continuo e rapido aggiustamento della messa a fuoco, nel secondo si armeggia con l'esposizione più che altro sperando di azzeccarla qualche volta. Probabilmente è peggio quando si verificano entrambe le cose .
Di buono c'è che quando sono attivi aumenta la varietà. Quel giorno, in un'ora, ho fotografato 9 imenotteri di 6 famiglie diverse restando in attesa nello stesso punto. Eccone un altro:
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 agosto 2024 : 17:43:15
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Io, anni fa, ho avuto la fortuna di riprenderlo mentre perforava un nido di Sceliphron spirifex.
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2635 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 agosto 2024 : 19:51:23
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Mai visto un icneumonide in azione con il trapano. La Rhyssa persuasoria fora il legno ma anche il nido della Sceliphron spirifex non deve essere molto morbido.
Mi verrebbe da dire chi la fa, l'aspetti. L'Acroricnus seductor riserva alla Sceliphron spirifex lo stesso trattamento che quest'ultima riserva agli araneidi.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 agosto 2024 : 22:03:06
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E pensare che quello Sceliphron aveva anche rinforzato esternamente il nido con ulteriori palline di fango. Da notare le antenne che toccano il nido e probabilmente funzionano da georadar. Infatti Acrorichnus deve deporre le sue uova in celle diverse, e quindi deve sentire dove sta il vuoto. |
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2635 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 agosto 2024 : 16:33:18
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| Infatti Acrorichnus deve deporre le sue uova in celle diverse, e quindi deve sentire dove sta il vuoto. |
E' possibile che gli serva anche per percepire il movimento delle larve sottostanti per sapere dove esattamente si trovino? |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 agosto 2024 : 19:51:42
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Normalmente Acrorichnus interviene precocemente quando nelle celle ci sono solo i ragni. Nelle celle che ho trovato con Acrorichnus dentro i ragni erano mangiati solo parzialmente (le zampe erano state scartate) a dimostrazione che li aveva mangiati la larva di Acrorichnus che è molto più piccola. |
Modificato da - elleelle in data 25 agosto 2024 19:52:25 |
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2635 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 agosto 2024 : 20:53:03
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Ho capito. Quindi non punta unicamente a usare le larve della Sceliphron spirifex come provviste per le proprie.
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13221 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 agosto 2024 : 20:56:49
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Mi risulta che la larva del parassita si nutra solo della larva o pupa dello sfecide e che l'uovo del parassita ha un periodo di incubazione più lungo di quello dello sfecide e cị garantisce di poter trovare la larvetta dell'ospite almeno già sufficientemente sviluppata. Quando ho allevato Sceliphron caementarium in vitro, dall'uovo alla pupa sono passati solo 9-10 giorni e, nutrita con folcidi (facilmente reperibili nel garage), ne lasciava intatte parte delle zampe. |
"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 agosto 2024 : 23:06:03
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Nelle celle dove si è sviluppata la larva di Sceliphron non rimangono resti di alcun genere. Si mangiano sempre tutte le zampe. Il caso dei Pholcidae è particolare, perché nelle zampe c'è ben poco da mangiare, e non è una preda abituale degli Sceliphron, che evitano Pholcidae e Theridiidae. Viceversa le zampe le ho trovate solo nelle celle dalle quali era uscito un Acrorichnus. Pụ darsi che, a seconda di quando trova il nido da parassitare, si comporti come cleptoparassita o come ectoparassita. |
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2635 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 agosto 2024 : 18:39:53
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Tutto chiaro. In ogni caso è un assalto alla dispensa!
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