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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Montalcino, terra di balene e vino.
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Earth whales
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Inserito il - 01 agosto 2007 : 15:50:08 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Chi l’avrebbe mai detto che nei secoli l’acqua salata si sarebbe trasformata in vino? Anche se la cosa potrà sembrare strana, Montalcino non è solo la terra del Brunello, ma anche il fondale di un antico mare. Molti non ne sono a conoscenza, ma i preziosi vigneti di Poggio alle Mura affondano le proprie radici fra le testimonianze di quello che è stato in assoluto il momento di massima biodiversità animale e vegetale del Mar Mediterraneo. L’area in questione è stata datata dai paleontologi, basandosi sui foraminiferi,(Link) in un periodo geologico compreso fra 5.080.000 e 4.520.000 anni fa. Durante il Pliocene Inferiore, infatti, molti organismi popolavano le acque marine locali, costituendo una delle macrofaune a molluschi più importanti al mondo. I Tanti frammenti di gasteropodi e bivalvi accompagnano tutte le campagne limitrofe e molte persone, durante le passeggiate domenicali, non possono fare a meno di portare a casa ricordi un passato lontano. I bivalvi, soprattutto glycimeris e ostriche, abbondano sino ai margini delle strade e, con un pizzico di fortuna, è facile imbattersi in un reperto relativamente completo; il cui valore è racchiuso nel ricordo di una giornata passata all’aria aperta.
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Montalcino, terra di balene e vino.
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Ma questo non ha importanza perché, come sovente accade, il ritrovamento innescherà la miccia per nuove e più importanti scoperte. Non dobbiamo comunque dimenticare che i ritrovamenti di una certa rilevanza sono vincolati dalle leggi dello Stato Italiano in materia di salvaguardia del patrimonio storico e vanno tempestivamente denunciati alle autorità competenti.
Immagine:
Montalcino, terra di balene e vino.
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Molti anni fa, esattamente negli anni 70-80, la fisionomia della zona di Montalcino era molto diversa da quella odierna: erano anni in cui l’agricoltura iniziava a prendere il sopravvento sulla campagna e molti agricoltori misero in pratica le grandi opere. Era la quiete prima della tempesta: le testimonianze del mare preistorico, che si trovavano sotto pochi centimetri di terra, si stavano preparando alla più grande mareggiata degli ultimi cinque milioni di anni. Questa è soltanto una metafora, ma credo di aver reso bene l’idea di ciò che accadde quando gli aratri solcarono i campi ad oltre un metro di
profondità. In pochi istanti, 50.000 secoli di storia si ritrovarono alla luce del giorno! Ovunque, a perdita d’occhio, migliaia di conchiglie di ogni genere e specie. Un vero paradiso per ogni ricercatore giunto sul posto dopo le prime piogge. Ma perché dopo le piogge? Le precipitazioni atmosferiche sciolgono il sedimento e di conseguenza i fossili vengono ripuliti dall'acqua piovana dopo la pioggia; in parole povere, il risultato è quello di camminare su una spiaggia disseminata di conchiglie dopo una grossa mareggiata, ma in uno spazio e un tempo che fanno parte di un passato lontano molte migliaia di secoli. Con il passare degli anni i giacimenti si esaurirono a causa della preminente coltivazione dei vigneti che, contrariamente ai campi coltivati a grano, non restituirono più reperti fossili; i terreni, infatti, non vennero rinnovati dalle arature stagionali. In ogni modo, grazie allo scorrimento delle acque piovane, di tanto in tanto, lungo i campi, le pareti e i fossati si scorgono conchiglie ancora imprigionate nel sedimento. Questo sarà il momento ottimale per effettuare un recupero che necessiterà di una buona dose di accortezza, pazienza e strumenti idonei a garantire l’intergità del fossile in fase di salvataggio. L’emozione della scoperta, la completezza del fossile, unite al contesto paesaggistico di indubbia bellezza, faranno da cornice a un’esperienza indimenticabile che, anche se pur in piccola parte, contribuirà ad aver preservato, salvandolo dalla distruzione, un abitante del Mar Mediterraneo, raccolto nelle vicinanze dei filari che daranno origine ad uno dei più famosi vini al mondo: il Brunello di Montalcino.

Ciao,
Simone










Modificato da - Earth whales in Data 01 agosto 2007 16:05:48
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