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 LA NATURA NELLE PAROLE
 Cara Francesca....
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 12 giugno 2007 : 09:31:14 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


Mi è giunta qualche tempo fa una lettera di una delle mie nipoti di Lecco. Aprendola ho scoperto con grandissima gioia che all'interno, oltre ad un suo scritto c'era inclusa in allegato la fotocopia di una mia letterina che le avevo inviato nel lontano 1985 e che lei aveva conservato con cura.
Mi diceva che riordinando nei suoi cassetti l'aveva ritrovata e sembrandole una cosa tenera aveva voluto restituirmi a distanza di anni l'emozione che le aveva provocato.

Foligno 24/7/1985

Cara Francesca
come già accennai a Giorgio (suo padre), ti invio alcune note sulla coltivazione delle piante grasse, in cui ho riassunto le esperienze maturate nel corso di una quindicina d'anni: Ti assicuro che se anche tu saprai seguire questi suggerimenti riuscirai a sbalordire qualsiasi persona, lì a Lecco.
Purtroppo delle tante piante che la nonna Mirka coltivava a Finale è rimasto ben poco! Ciò nonostante ti pregherei di considerare quei pochi rimasugli come uno dei tanti messaggi d'amore che la nonna ti ha inteso lasciare, fintantochè qualcuno di voi non se ne fosse accorto.....
Una dolce trasmissione di vita: se vuoi un ultimo garbato desiderio di presenza.
Questa stupenda eredità, se saputa interpretare e sviluppare, può diventare più importante d'un gioiello. Forse fra tutti potresti essere proprio tu la persona in possesso di questa "chiave di lettura"; tu che sei rimasta a guardarmi mentre rinvasavo quelle piante sofferenti, rimaste orfane.
Pensa che a me è successa una cosa del genere: non avevo mai avuto un particolare interesse per le piante fino al momento in cui non ricevetti l'"eredità botanica" di mio padre.
Pensai che non era giusto che anche loro se ne andassero da quella casa dopo che babbo le aveva curate con tanto amore. Si trattava di piante che nonna Sofia di Palermo (la mamma di mia madre) gli aveva regalato quando abitavamo a Spoleto, nel 1950. Alcune morirono subito per via del clima rigido dell'Umbria e per le poche conoscenze che allora si avevano sulle piante grasse.
Altre sono sopravvissute ed ancora oggi fioriscono e si riproducono in gran quantità. Molte di queste sono passate di mano in mano, trasmesse di generazione in generazione.
Se dovessi ricostruire il loro albero genealogico potrei raccontarti che la nonna Sofia se le scambiava con la zia Lena B...., sua cognata che abitava all'Acquasanta, conosciutissimo quartiere di Palermo in riva al mare.
In quella casa la zia disponeva di uno stupendo terrazzo affacciato sul mare e noi andavamo spesso a trovarla per sfuggire all'opprimente calura estiva della città.
Io ero poco più che un moccioso ed in quelle giornate di Luglio il caldo era asfissiante e ricordo che le mosche pungevano facendoti male. Salivamo allora in terrazza a goderci il vento del mare, passando attraverso una lunga scaletta a chiocciola buia e terrificante. Finalmente, dopo una penosa coda dietro ai vecchi che si arrampicavano a vite lungo la scaletta, come un colpo di flash il bagliore della terrazza.
Un intenso profumo di gelsomino ti faceva rabbrividire per la violenza con cui t'aggrediva non appena mettevi il piede in quella giungla di piante esotiche, incredibilmente raccolte ed intrecciantesi insieme nella terrazzza della zia Lena.
Lassù, tutto era puro in stile liberty. Dal pavimento arabescato ai tavolini in ghisa e in marmo: dalle sedie in vimini, alla tettoia in vetro variopinto che copriva parzialmente l'ingresso.
Il tutto splendidamente incastonato tra piante di Cycas, Plumerie (i palermitani le chiamano POMELIE), alberelli di gelsomino, cespugli di gerani di rare specie, introvabili in commercio. E poi ancora alberelli di Euphorbia splendens, incredibili intrecci di Selenicereus (cactus rampicante senza spine) che salivano sui muri e che fiorIvano superbamente di notte.
In mezzo a questa foresta di grossi esemplari spiccavano decine e decine di rare piante grasse coltivate nei barattoli di latta, di cui ricordo ancora oggi le decorazioni della conserva di pomodoro, del tonno, del latte condensato Nestlè.
Mentre i grandi "si ****avano i fatti" io mi divertivo a cercare i gechi, quelle brutte lucertole notturne che in Sicilia chiamano "i tarantule".
Passavo così il pomeriggio in attesa dello "spongato" e del "gelo i milluni" (la prima è una cassata coppa gelato, l'altra un budino in gelatina di succo di cocomero insaporita con cioccolato tritato sopra e profumata con qualche fiore di gelsomino freschissimo).
Finalmente arrivava il gelataio con a tracolla la sua cassetta di legno rivestita di latta, contenente il ghiaccio ed i gelati ordinati. Al calare della sera, infine, il magico momento dell'innaffiatura: quasi come un rito sacro che coinvolgeva tutti per la durata e la complessità dell'operazione con tutte quelle piante da accudire. Zia Lena inoltre riusciva a suscitare in tutti i presenti un grande interesse rammentandoci i racconti colegati alla provenienza delle piante quasi tutte comprate all'estero.
Alcune acquistate durante i viaggi fatti in oriente da nonno Ciccio, altre da zio Giorgio in Venezuela, alcune da nonno Marino chissà dove. Erano stati tutti marinai gli uomini della famiglia La Nasa: chi radiotelegrafista, chi comandante di nave passeggeri, chi comandante di sommergibili, chi di cacciatorpediniere, chi proprietario e comandante di navi mercantili. E tutti avevano fatto varie volte il giro del mondo. Puoi immaginarti quanti racconti ho ascoltato imbambolato di fronte a quelle piante che la zia innaffiava, sognando mondi meravigliosi, ricchi di piante tropicali e di bestie feroci.
Poi il sole tramontava; l'aria si faceva un pochino meno afosa. La ringhiera in ghisa che guardava il mare finalmente diventava meno rovente e ci potevi appoggiare la manina ed affacciarti. Vedevi le lampare pronte a partire. Il venditore di cozze e ricci di mare, il filobus che faceva le scintille con le aste sui fili quando passava.
E'stato in queste tediose serate, trascorse in visita alle vecchie zie, nella costrizione del non sporcarsi e del non gridare con la cuginetta, che ho assimilato involontariamente, in quei pochi metri quadrati di terrazza, l'amore per le piante.
Sono trascorsi ormai trent'anni: gli zii sono nel frattempo morti tutti. Uno ad uno. La terrazza abbandonata a se stessa, è oggi soltanto un cimitero di latte sfondate che hanno sparso sul mattonato chiazze di terra rossa.
Però, oltre a questi miei ricordi, sono riuscite a sopravvivere alcune piante che nonna Sofia, prima di morire, volle regalarmi. Sono queste la vera rarità della mia collezione.
Scusami se questa lettera sembra tratta dal libro Cuore, ma a volte mi lascio trascinare dal sentimento.
E poi, come osservato anche da nonno Dino (il padre di suo padre) nell'ultima visita a Finale, l'amore per le piante è un modo per mantenere l'animo ingentilito.
Ti abbraccio forte,
zio Beppe.





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A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

franci
Utente Senior

Città: Morbegno
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


1364 Messaggi
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Inserito il - 12 giugno 2007 : 09:55:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Beppe...
Fra le tante immagini e i tanti ricordi che hai suscitato in me, sono tornate soprattutto le innumerevoli sere d'estate durante le quali io e gli altri cuginetti avevamo l'incarico di dare l'acqua alle tante piante fiorite del giardino della nonna.
C'era tutto un protocollo da rispettare, secondo il quale non si poteva usare l'innaffiatoio o, anatema, il tubo di gomma. Gli strumenti erano un pesante secchio di zinco e la "cazza" una specie di mestolone.
Ogni piantina, arbusto, cespuglietto andava amorosamente dissetato versando l'acqua dalla cazza lentamente, senza scalzare il terreno...
Quante osservazioni naturalistiche durante questa cerimonia quotidiana!
E alla fine, se nonni e zii si distraevano, ci scappava anche una bella battaglia d'acqua fra di noi

Franci
Morbegno (SO)
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 12 giugno 2007 : 10:00:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Beppe, una gran bella testimonianza, sei riuscito a trasmettere queste emozioni anche a noi...credo che in parte la nostra generazione ha ancora certi ricordi.

simo

________________________________________________________________
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 12 giugno 2007 : 12:09:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a voi, Franci e Simo.
Ero certo che questo spunto avrebbe suscitato dei ricordi anche in altre persone.
Il nostro amore per la natura ha radici profonde che sfuggono alla memoria ed alla comprensione. Mille possono essere i motivi. Tracce che potrebbero a volte averci appena sfiorato durante la nostra infanzia lasciando un solco marcato. O situazioni ricorrenti che potrebbero averci permeato per tutta una vita senza accendere alcuna emotività, fintantochè un giorno non esplode un grande fuoco per una piccola scintilla. E' un mistero il meccansimo che governa queste reazioni emotive. Ma siamo tutti qui, giunti attraverso percorsi diversi disposti su più linee e su più piani. Tutti, seguendo questo filo d'emozioni che la natura è capace di offrire.
Godiamone pienamente condividendo questa gioia.

Una serena giornata a tutti,
Beppe


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A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)
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hraffy
Utente V.I.P.

Città: Sorbara
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 12 giugno 2007 : 12:38:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Beppe!... per la meravigiosa lettera che hai postato...l'ho apprezzata tantissimo anch'io...mi sembrava di sentire quei profumi lontani, quei gesti e quei riti...che purtroppo sono rimasti solo nei ricordi d'infanza...

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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 06 luglio 2007 : 00:17:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di hraffy:

Grazie Beppe!... per la meravigiosa lettera che hai postato...l'ho apprezzata tantissimo anch'io...mi sembrava di sentire quei profumi lontani, quei gesti e quei riti...che purtroppo sono rimasti solo nei ricordi d'infanza...




ciao hraffy,
mi accorgo solo ora del tuo messaggio. Sono felice di aver contribuito a rispolverare i tuoi ricordi, di aver risvegliato certi tuoi sensi.
Grazie per le tue parole.
Una buona serata,
Beppe


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A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)
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hraffy
Utente V.I.P.

Città: Sorbara
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 06 luglio 2007 : 12:30:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

Messaggio originario di hraffy:

Grazie Beppe!... per la meravigiosa lettera che hai postato...l'ho apprezzata tantissimo anch'io...mi sembrava di sentire quei profumi lontani, quei gesti e quei riti...che purtroppo sono rimasti solo nei ricordi d'infanza...




ciao hraffy,
mi accorgo solo ora del tuo messaggio. Sono felice di aver contribuito a rispolverare i tuoi ricordi, di aver risvegliato certi tuoi sensi.
Grazie per le tue parole.
Una buona serata,
Beppe


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