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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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HOMBRE QUE CORRE
Utente Junior
Città: falconara marittima
Prov.: Ancona
Regione: Italy
26 Messaggi Micologia |
Inserito il - 12 marzo 2017 : 21:38:44
Ordine: Agaricales Famiglia: Agaricaceae Genere: Leucoagaricus Specie:Leucoagaricus serenus
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Leucoagaricus serenus(Fr.) Bon & Boiffard in Bull.Trim. Soc. Bot. Fr. 90: 301. 1974 Decisamente una giornata proficua, quel novembre 2011 nelle pinete ravennati con Merrisiano Caldironi: a poca distanza dal Leucoagaricus sublittoralis di cui al precedente intervento, tre altri esemplari, a prima vista ascrivibili allo stesso Genere, ma di dimensioni più piccole, con diam. di circa 30 mm.il grande, poi 20 e 15 mm. il piccolo; una colorazione bianca, mantenuto negli exsiccata, con scarsissima feltrosità, anzi una superficie quasi sericea, piccolo bulbillo non pronunciato né marginato, anello piccolo, libero, quasi ascendente; delicato, fragile..caratteri che hanno fatto sbilanciare il mio amico in un Leucoagaricus holosericeus che mi son guardato bene dal contestare, vista l'esperienza di quegli ambienti dell'amico Merrisiano, e con tale epiteto i nostri funghetti sono rimasti per sei anni, finché non mi son deciso a ficcare il naso in quella bustina. La prima cosa che mi ha insospettito è l'evidenza di una sinonimia choccante in quell'epiteto: in sostanza L. holosericeus è un sinonimo eterotipico usato da E.Fries (Agaricus holosericeus) e ripreso da M. Moser in Röhrlinge, Blätterpilze, 1967 del precedente Agaricus leucothites di Vittadini del 1835, ripreso da Wasser in Ukr. Bot. Zh. del 1977, e trasferito in Leucoagaricus leucothites, epiteto con cui, appunto, oggi è conosciuto!! Dunque proprio niente a che fare con i miei reperti, determinati un pò troppo frettolosamente, visto che non solo della ex Lepiota naucina(Fr.) Kumm. non hanno l'aspetto macroscopico (dimensioni, lamelle, anello, robustezza,ingiallimento....) ma assolutamente neanche quello microscopico, dato che la sua epicutis non ha alcun elemento (o pochissimi) che emergono dalla piattezza di una cutis per "imitare" un sub-tricoderma, come succede in L. leucothites, né possiede spore munite di poro germinativo, né i suoi cheilocistidi sono sub-utriformi/lageniformi come in quest'ultima! Dunque marcia indietro dalla prima, affrettata determinazione e presa d'atto delle vicissitudini nomenclaturali del nostro: Agaricus serenus è del buon Fries del 1874, in Hymenomyc. Eur.e L. Quélet, nel 1880 lo trasferisce a Lepiota e infine Bon e Boiffard lo trasferiscono a Leucoagaricus nel 1974 nel n°90 del Boll. Trim. Soc. Mycol. Fr.; fin qui tutto bene, senonché quattro anni più tardi Heinemann in Bull. Jard. Bot. Natn. Belg, osservando che l'epicute di un certo gruppo di funghetti bianchi, piuttosto gracili, ha una cutis banale, ben diversa da quella sub-tricodermica di Leucoagaricus, non gli venisse in mente di trasferire il vecchio Agaricus serenus di Fries in un nuovo genere Sericeomyces!! Così il nostro diventa Sericeomyces serenus (Fr.) Heinem. 1978. E la cosa convince talmente anche M. Bon che nel suo ottimo contributo del 1993 alle Lepiota, ritiene il nostro un Sericeomyces, assieme ad una decina di altre specie simili (cygneoaffinis, subvolvatus, medullatus, menieri, viscidulus, ecc....); ovviamente sarà un fattore nomenclaturale a ristabilire la validità di Leucoagaricus per tutto il gruppo su Sericeomyces ed oggi la ottima monografia del Vol. V Flora Agaricina Neerland. di E. C. Vellinga riporta la corretta e finale denominazione di Leucoagaricus serenus (Fr.) Bon & Boiffard 1974. I dati microscopici, rilevati dalla allegata microscopia, riferiscono di spore ovoidali, sub-amigdaliformi, con accenno raro a papilla apicale, a parete spessa, assenza di poro germinativo, dim. 7,30-8,80 X 4,34- 5,55; cheilocistidi solo claviformi, non muricati (Vellinga ha descritto in Persoonia nel 2000 la specie crystallifer che differisce giusto per i cistidi con cristalli all'apice, mentre Bon prevede la presenza nello stesso serenus di alcuni cistidi muricati, da noi non rilevati!!) con dimensioni 35-60 X 8-13; la pileipellis è una cutis con ife di piccolo calibro, raramente emergenti. Si è così ristabilito, crediamo, un corretto riconoscimento di questi interessanti reperti del 2011. Immagine: 60,31 KB Immagine: 128,17 KB Immagine: 119,62 KB Immagine: 172,8 KB Immagine: 177,68 KB Immagine: 171,94 KB Immagine: 205 KB Immagine: 84,88 KB Immagine: 114,1 KB Immagine: 93,92 KB
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MAXPANK |
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giancarlo
Moderatore
Città: Perugia
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
3025 Messaggi Micologia |
Inserito il - 13 marzo 2017 : 12:10:25
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10 messaggi tutti interessantissimi Benvenuto tra di noi
un saluto |
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HOMBRE QUE CORRE
Utente Junior
Città: falconara marittima
Prov.: Ancona
Regione: Italy
26 Messaggi Micologia |
Inserito il - 13 marzo 2017 : 16:56:39
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Grazie, Giancarlo...peccato per la scarsa partecipazione alle discussioni (ricordo un Forum di Natura Mediterraneo dove non facevi in tempo ad inserire qualcosa che arrivava un mare di discussione......ma tutto cambia e nuovi metodi più immediati, anche se più banali, hanno la preferenza di molti appassionati), occorrerà darsi da fare per incrementare l'interesse. ciao MAX PANK |
MAXPANK |
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