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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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Barbadoro
Utente Senior
Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2494 Messaggi Flora e Fauna |
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Barbadoro
Utente Senior
Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2494 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 maggio 2007 : 18:01:46
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Immagine: 84,52 KB |
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Barbadoro
Utente Senior
Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2494 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 maggio 2007 : 18:02:17
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Immagine: 84,97 KB |
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Emanuele
Utente V.I.P.
Città: Pistoia
292 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 maggio 2007 : 18:37:18
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Yes!!! magari è in cerca di qualche nido da ripulire... saluti EMa |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 maggio 2007 : 23:12:43
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Un esemplare stupendo, con quelle ocellature sui fianchi !! |
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Stefano_A
Utente Junior
Città: Roma
81 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 maggio 2007 : 08:40:21
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Vero! Molto caratteristico. |
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 maggio 2007 : 20:38:18
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Io concentrerei l'attenzione di chi ha meno esperienze di campo con i serpenti non sul soggetto, bensì sull'ambiente. Il biacco si trova su alberelli e arbusti di carpino che delimitano un ripido pendio di sfasciumi di rocce con alternate aree erbose. Si tratta quindi di un ambiente ideale per i serpenti, o anche per i sauri, per una serie di motivi:
- ambiente ecotonale (cioè di transizione) fra zona pietrosa e zona ricca di vegetazione; - possibilità di termoregolazione rapida sui sassi e di riparo in zona più fresca e ombreggiata; - possibilità di caccia a prede che si possono trovare sia fra i sassi (sauri e micromammiferi) che sugli arbusti (ad esempio nidiacei o ancora micromammiferi); - ampie possibilità di rifugio, non solo fra o sotto i sassi, ma anche nell'intrico di radici, vegetazione e gallerie di micromammiferi nella zona della siepe (o boschetto che sia).
Il pendio non mi sembrerebbe esposto a sud, ma piuttosto verso nord, a giudicare dalla ricchezza di vegetazione erbacea ai piedi dello sfasciume roccioso e del tipo di piante che si possono vedere (carpino), e probabilmente in una zona di alta collina-media montagna (800-900 metri?).
Faccio un po' lo sborone, ma sarebbe divertente se le mie intuizioni fossero esatte...
In un tale habitat ci vedrei bene, oltre al biacco, anche il colubro d'Esculapio, il colubro liscio e, perché no, la vipera comune. La natrice dal collare non la cito neppure, visto che può essere ubiquitaria...
Barbadoro mi saprà dire se, come il mago Casanova, ho azzeccato le risposte grazie alle mie doti di erpetologo-mentalista-profeta...
Ciao! |
Modificato da - Zoroaster in data 17 maggio 2007 20:41:38 |
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Barbadoro
Utente Senior
Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2494 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 maggio 2007 : 16:04:46
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Direi che sono doverosi alcuni dati di prima mano. La pianta è effettivamente un Carpino nero (Ostrya carpinifolia Scop.). La pendice rocciosa con sfasciumi è artificiale: una scarpata stradale. L'ambiente naturale circostante è comunque predominato da un bosco ceduo termofilo (oltre al carpino è caratterizzato da orniello e roverella), ma non mancano zone più fresche dove è presente il Faggio (Fagus sylvatica L.) e settori aperti, decisamente sassosi e aridi, dove compare anche la Fillirea (Phillyrea latifolia L.). L'area è esposta ad Est. Si trova a 600 metri di quota alle pendici orientali del massiccio del Monte Catria (Appennino umbro-marchigiano, comune di Frontone, prov. PU). Per quanto riguarda i parenti del nostro biacco, a poche centinaia di metri da questo punto ho incontrato una vipera (Vipera aspis), ma nessun altro ofide. Mentre proprio nello stesso punto, curiosamente, ho trovato un geotritone (Speleomantes italicus), d'altra parte la località si chiama "Grotticciole"... Direi che il nostro Zoroaster è stato un buon osservatore, sulle doti parapsicologiche sospenderei il giudizio... ciao Franco |
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