|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 dicembre 2015 : 20:04:15
|
ciao stefano, l'impressione è che sia coinvolta una qualche attività biologica dei licheni che ricoprono la superficie; prova a veder qui Link |
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 dicembre 2015 : 21:21:07
|
| Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
ciao stefano, l'impressione è che sia coinvolta una qualche attività biologica dei licheni che ricoprono la superficie; prova a veder qui Link
|
Grazie Maurizio per la risposta. Leggendo il link a cui mi rimandi, sembra che la "questione" diventi sempre più intricante! In effetti non avevo pensato ad una qualche possibile attività biologica dei licheni, se ci riesco, cercherò di approfondire l'argomento...
|
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 dicembre 2015 : 17:45:45
|
Sì stefano, i dubbi ovviamente ci sono, la mia è solo un’ipotesi, che puoi facilmente cercare di falsificare se torni sul posto; dovresti cercare di vedere se la colorazione è un’impregnazione dei tessuti dell’eventuale lichene, ovvero se si tratta di una massa pulverulenta, terrosa, dotata comunque di una certa consistenza (una sorta di patina), oppure di veri e propri individui cristallini; anche ingrandendo l’immagine non sono riuscito a distinguerlo; poi si potrebbe provare a ragionare su che cosa siano; in aggiunta sarebbe importante capire di quale materiale è costituito il rudere, quindi avere una sezione fresca e non così alterata;
buona serata
|
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 dicembre 2015 : 18:26:18
|
| Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
Sì stefano, i dubbi ovviamente ci sono, la mia è solo un’ipotesi, che puoi facilmente cercare di falsificare se torni sul posto; dovresti cercare di vedere se la colorazione è un’impregnazione dei tessuti dell’eventuale lichene, ovvero se si tratta di una massa pulverulenta, terrosa, dotata comunque di una certa consistenza (una sorta di patina), oppure di veri e propri individui cristallini; anche ingrandendo l’immagine non sono riuscito a distinguerlo; poi si potrebbe provare a ragionare su che cosa siano; in aggiunta sarebbe importante capire di quale materiale è costituito il rudere, quindi avere una sezione fresca e non così alterata;
buona serata
|
...ok, appena mi è possibile cercherò di tornare sul luogo e proverò a fare un qualche rilevamento, poi, ovviamente ti farò sapere.
Buona serata anche a te |
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 dicembre 2015 : 11:42:27
|
...inserisco altre immagini.
Non conosco affatto la geologia, però ho ipotizzato che il materiale del rudere possa essere di arenaria ma questo è bene che lo diciate voi, sempre che sia possibile da foto...
Purtroppo l'ultima foto non è venuta bene, ma ho pensata di inserirla ugualmente.
Grazie
Immagine 1 154,26 KB
Immagine 2 292,92 KB
Immagine 3 fatta al microscopio con luce ultravioletta: 140,37 KB
Immagine 4 fatta al microscopio con maggiori ingrandimenti 198,81 KB |
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
Modificato da - EIDOS in data 08 dicembre 2015 11:44:02 |
|
|
k3kk091
Utente V.I.P.
Città: cosenza
Prov.: Cosenza
Regione: Italy
229 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 dicembre 2015 : 12:41:06
|
Ciao.. potrebbe essere anche qualcosa di antropico (vernice??).. alla mesoscala non dà l'idea di essere un minerale.. specie in un'arenaria.. |
Francesco L. |
|
|
PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 dicembre 2015 : 15:06:15
|
io punto su azzurrite |
amatoeridano.blogspot.it |
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 dicembre 2015 : 16:27:08
|
...intanto grazie Paolo e grazie Francesco per le risposte! Mi rendo conto che sono l'ultimo in questo Forum a poter dire qualcosa, ma se aveste ragione entrambi? Su wikipedia leggo che: "Nel medioevo l'azzurrite fu un importante pigmento per il colore blu..". Può darsi che in passato quella colonna è stata decorata con questo pigmento e successivamente il minerale da cui proviene il colore si è ri-cristallizzato (ma qui non vorrei dire un'oscenità perché non conosco questi processi)
|
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 dicembre 2015 : 23:46:16
|
Buonasera ragazzi; beh, direi che è servito molto avere altre immagini;
i blocchi, almeno quelli scanalati, sembrerebbero calcarei; si nota inoltre che la colorazione è limitata ad un piccolo lembo della superficie del blocco: non sembra esserci traccia del pigmento né sulla superficie scanalata a lato, né al bordo convesso superiore…è corretto? tra l’altro, dove si colloca la superficie “colorata” rispetto alla “colonna”? non riesco ad individuarla;
questi aspetti, assieme alla natura della roccia, fanno pensare che potrebbe davvero trattarsi di una colorazione artificiale del manufatto; c’è anche un’altra cosa che vorrei chiederti: le “colonne” sono costituite da rocchi intervallati da cilindri di spessore minore…sono strane, di cosa si trattava, a che periodo risalgono?
Buona serata
|
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 dicembre 2015 : 07:37:10
|
Rispondo a Maurizio.
"non sembra esserci traccia del pigmento né sulla superficie scanalata a lato, né al bordo convesso superiore…è corretto?"
Si è corretto
"dove si colloca la superficie “colorata” rispetto alla “colonna”?"
Si trova sotto il capitello ma dal lato opposto dell’immagine della colonna intera che ho postato
"le “colonne” sono costituite da rocchi intervallati da cilindri di spessore minore…sono strane, di cosa si trattava, a che periodo risalgono?"
A quest’ultima domanda non saprei rispondere, personalmente ho ipotizzato che i resti di questo rudere possano appartenere ad una chiesa del XVIII sec. ma per il semplice quanto mai banale motivo che tutt’ora, anche se più in alto c’è un santuario che si colloca bene in un ambiente “sacro” di montagna, ma ripeto, siamo nel campo di pure ipotesi…
Le colonne potrebbero essere state ri-assemblate "malamente" dopo il terremoto del 1915 avvenuto nella Marsica.
Ad ogni modo ti ringrazio per l’interessamento (Paolo e Francesco li ho già ringraziati) e per lo stimolo che mi hai dato per approfondire questo argomento.
Molto probabilmente siamo di fronte ad una colorazione artificiale di un manufatto!
|
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
Modificato da - EIDOS in data 09 dicembre 2015 07:41:44 |
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 dicembre 2015 : 06:59:30
|
| Messaggio originario di EIDOS:
Le colonne potrebbero essere state ri-assemblate "malamente" dopo il terremoto del 1915 avvenuto nella Marsica.
|
ecco, questo che dici concorda con l'altra impressione che ho avuto: che tra i vari blocchi sovrapposti ci sia addirittura della malta cementizia; se ci sono altri pezzi simili nei dintorni, è probabile che siano stati malamente considerati parte di uno stesso manufatto mentre in origine non lo erano affatto;
per tornare alla litologia, sembrerebbero calcareniti, se "fai il punto" potremmo vedere sulla carta geologica che dice
buona giornata |
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 dicembre 2015 : 15:05:55
|
| Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
| Messaggio originario di EIDOS:
Le colonne potrebbero essere state ri-assemblate "malamente" dopo il terremoto del 1915 avvenuto nella Marsica.
|
ecco, questo che dici concorda con l'altra impressione che ho avuto: che tra i vari blocchi sovrapposti ci sia addirittura della malta cementizia; se ci sono altri pezzi simili nei dintorni, è probabile che siano stati malamente considerati parte di uno stesso manufatto mentre in origine non lo erano affatto;
per tornare alla litologia, sembrerebbero calcareniti, se "fai il punto" potremmo vedere sulla carta geologica che dice
buona giornata
|
Ciao Maurizio,
si, ci sono altri pezzi simili nei dintorni. Le coordinate sono: N 42°01'13" E 13°25'10"
|
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 dicembre 2015 : 21:27:27
|
ciao stefano ci deve essere qualche imprecisione nelle coordinate, perché si arriva qui con google earth;
Immagine: 154,19 KB
la zona è evidentemente quella della dorsale montuosa subito a sinistra (lembo si sud est nel foglio Avezzano al 100.000) Link
nella zona del valico e di cresta affiorano marne calcaree e calcari marnosi del miocene (mc, in marrone) e, più in basso calcari del cretacico (cr2, in verde)
nella carta al 50.000 le stesse formazioni corrispondono alle calcareniti a briozoi del miocene (CBZ3) e ai calcari (RDT e altro) del cretacico Link
ciao, buona serata (rimane la curiosità di cosa siano quei ruderi)
|
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 dicembre 2015 : 06:04:33
|
Ciao Maurizio,
mi sa che devo trovare il modo di risettare il GPS della macchinetta fotografica che tra l’altro ho acquistato da poco ! Comunque nonostante tutto hai intuito benissimo la zona interessata. Mi stai mettendo di fronte alla mia ignoranza almeno per quanto riguarda gli aspetti geologici e “archeologici” del mio territorio e per questo ti sono grado nonostante sono consapevole che non si può essere “tuttologi”, infatti i miei interesse sono relegati soprattutto alla natura in genere, e in particolar modo alla zoologia anche se solo per hobby, però, in tutto questo non credo si possa fare a meno anche di un “inquadramento geologico”, “litologico” e quant’altro delle zone che frequento, se pur a grandi linee. Navigando su internet ho trovato altre fotografie che non avevo considerato di fare quando ho scattato la foto della colonna (o "pseudocolonna" che dir si voglia) per inserirla nel topic e quasi mi sento in imbarazzo nel leggere adesso su di una pietra (v. immagine) “pietra del carso” che ho scoperto essere di un calcaree molto puro (correggimi se sbaglio). Per il resto ancora non riesco a capire se i ruderi in questione sono qualcosa di relativamente moderno o possano effettivamente appartenenti ad una chiesa medioevale come avevo ipotizzato inizialmente, ma qui si fa un ulteriore salto dalla geologia all’archeologia ed emergono altri miei limiti!
Grazie anche per il link interessantissimo sulla carta geologica!
Le foto sono state estrapolate da questo Link
212,04 KB
Questa è una seconda "colonna" posta di fianco a quella fotografata da me precedentemente
193,9 KB |
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
Modificato da - EIDOS in data 11 dicembre 2015 06:16:13 |
|
|
mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 dicembre 2015 : 21:32:37
|
sì, le possibili spiegazioni sono molte;
per esempio: se alla sommità del monte Salviano c’è un santuario, niente di più facile che questo fosse raggiungibile dalla città attraverso un percorso sacro, che correva all'interno della piccola vallecola o poco sopra, e che lungo questo percorso ci fossero cippi, pietre e segnalazioni varie, anche colorate; o forse le due colonne sono parte del monumento di commemorazione al terremoto del 1915, simbolicamente così ricostruite ad arte con tanto di lastra commemorativa; magari qualche studioso di storia locale ii può dare la corretta interpretazione;
Immagine: 154,59 KB
sì, dall’immagine si vede chiaramente la differenza tra la roccia con cui sono costruite le due colonne e il masso con l’iscrizione: è un calcare più fine, più “massiccio” e puro (il colore è nettamente bianco, mentre nelle parti più fresche delle due colonne si vede anche la colorazione rosata del calcare marnoso)
buona serata
|
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
|
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 dicembre 2015 : 06:24:48
|
In effetti in questo topic sono emersi vari aspetti del mio territorio che non conoscevo o che conoscendoli vagamente non li avevo mai riflettuto fino in fondo, indubbiamente saranno da approfondire nel tempo.
Grazie ancora per tutti gli spunti che ho ricevuto da questo Forum e da Maurizio in particolare
|
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
Modificato da - EIDOS in data 12 dicembre 2015 06:25:23 |
|
|
Pezzo da Gaeta
Utente Senior
Città: Lecco
Prov.: Lecco
Regione: Lombardia
2268 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 dicembre 2015 : 12:00:59
|
Questa discussione offre diversi spunti di riflessione, prima dal punto di vista geologico ma che lascerò per ultimo, secondo ancora legato alla geologia e si riferisce al terremoto della Marsica e il terzo, perché viene ricordata, la data di entrata in guerra del nostro Paese nel 1915.
Il cippo che ricorda i caduti nella grande guerra, proviene certamente dal Friuli Venezia Giulia (Zone del Carso) perché era comune utilizzare una pietra proveniente dai luoghi del conflitto per ricordare i Caduti. La data incisa, le date incise, ricordano due avvenimenti drammatici. Il terremoto del 13 gennaio 1915 alle ore 7.48 che colpì la Marsica causando ben 30.000 morti, terremoto a mio avviso dimenticato perché era ancora troppo vivo il ricordo del terremoto di Messina e Reggio. L'entrata in guerra dell'Italia il 24 maggio 1915, di questa vicenda tutti ne conosciamo la storia anche se, visto quello che sta succedendo, sembra che si sia dimenticata, ancora una volta, la lezione.
Ora torniamo però all'argomento della discussione: le patine azzurre. Ho seguito fin dall'inizio questa discussione e ho sempre avuto dei dubbi sulla natura del materiale azzurro per alcuni motivi: non escludo che sia un minerale ma mi sembra strano che su quel manufatto sia presente solo su una superficie, se la roccia era mineralizzata avrebbe dovuto avere i granuli più sparsi anche in profondità, inoltre, se fosse Azzurrite dopo tutto questo tempo di esposizione all'atmosfera avrebbe dovuto trasformarsi in Malachite o perlomeno perdere il colore azzurro vivo.
Mi rimangono questi dubbi, ma non perdo la curiosità come spero non la perda tu, nel cercare di dare una risposta a ogni domanda che ti poni.
|
Pezzo da Gaeta
Più conosco, più mi accorgo di non conoscere. |
|
|
EIDOS
Utente Senior
Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila
Regione: Abruzzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 dicembre 2015 : 16:39:32
|
Ciao Gaetano
sei stato più attento di me a riportare quei due avvenimenti drammatici che hanno coinvolto contemporaneamente sia il mio territorio sia la nazione intera, tra l’altro quest’anno c’è stata anche la ricorrenza di quest sisma Link
Mi sembra che alla fine della discussione, l’ipotesi più accreditata circa le macchie azzurre, sia stata quella di una possibile colorazione artificiale di un manufatto, anche se i dubbi ovviamente rimangono. Circa il cippo con su scritto “Pietra del Carso”, anche in questo caso mi era sorto qualche dubbio ma non sapevo che una volta era uso comune utilizzare una pietra proveniente dai luoghi del conflitto per ricordare i Caduti.
E si, di spunti interessanti ce ne sono davvero molti, dalla storia del territorio, alla nostra storia più recente, alla geologia, all’antropologia culturale… Per quanto mi riguarda e per quel che posso cercherò di far rimanere vivo l’interesse per tutto questo e se dovessero uscire fuori ulteriori approfondimenti e conoscenze circa gli argomenti trattati in questo topic, cercherò di condividerle con questo Forum perché anch’io aderisco alle massime di Socrate circa la conoscenza
|
Stefano
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu)
|
Modificato da - EIDOS in data 12 dicembre 2015 16:40:28 |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|