Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Rispondendo ad ad alcuni topics per determinare i Trichius ho pensato di vedere se in galleria vi era T. sexualis e nel contempo ho apportato alcune correzioni nomenclaturali (lo stesso col gn Protaetia, le cui specie erano non ordinate per inserimento in sottogeneri diversi). Sempre a proposito di Trichius vorrei fare il punto della situazione sulle specie italiane riguardo l'attuale epiteto reperibile su Faunaeur ed i cambiamenti intervenuti conseguenti, la distribuzione e, nel limite del possibile, i caratteri differenziali facilmente valutabili in foto da sopra, almeno quelli non soggetti ad usura, quali quelli delle parti inferiori, importanti per alcune specie; ciò al netto di variazioni individuali pure convergenti per cui alcuni individui finiscono per essere confondibili con più specie. Sperando di aver fatto cosa utile per chiarire un poco in proprio quale specie si è incontrata. Buona lettura!
NOMENCLATURA BINOMIA:
Trichius fasciatus Linnaeus Trichius sexualis Bedel Trichius gallicus Dejean (già T. rosaceus Voet ssp. zonatus di Sardegna e T. rosaceus ssp. rosaceus Voet nel resto d'Italia), vedi lavoro di Krell, nel quale si indica rosaceus con gallicus, opinione peraltro già successivamente contestata da altri AA, ma binomio che va per ora per la maggiore (non in Faunaeur).
DISTRIBUZIONE in Italia (vedi C. Pesarini e M. Dutto, modificata secondo la nuova combinazione di cui sopra)
Trichius fasciatus: Italia peninsulare, prevalentemente montano. Trichius sexualis: Italia del Nord, compreso Appennino ligure ed emiliano, prevalentemente montano Trichius gallicus: Tutta Italia, isole comprese, a quote modeste.
RICONOSCIMENTO delle specie
Le femmine si riconoscono per due denti (di cui uno apicale) alle tibie anteriori;
I maschi hanno solo il dente apicale alle protibie; T. sexualis e T. gallicus, in particolare, dove convivono, si riconoscono con sicurezza solo con dissezione degli apparati copulatori).
A VISTA IN FOTO (salvo rare variazioni individuali):
T. fasciatus: fascia nera basale delle elitre che raggiunge lo scutello, talora con una breve interruzione verso metà tratto; tibie medie con netta sporgenza dentiforme; sterniti (segmenti inferiori addominali) in generale sprovvisti di squamule bianche; caratteri secondari: pigidio (parte non coperta dalle elitre) visto da dietro con peluria eretta chiara più uniformemente distribuita; fascia mediana con macchie a bordo posteriore arcuato e quasi sempre ad apice acuto, curvo verso la parte caudale, cosa che aiuta a separarlo dagli altri due nel caso la fascia basale sia interrotta. T. sexualis e T. gallicus: fascia nera basale largamente separata dallo scutello dal giallo elitrale; tibie medie con leggero incavo preapicale non preceduto da netto dente acuto come sopra; maschi con squamule bianche su alcuni sterniti; caratteri secondari: pigidio con peluria eretta diradata al centro si che a distanza, visto da dietro e dall'alto, esso appare con ampia area nera centrale; fascia mediana nera elitrale spesso con macchie tozze e ad apice, verso la sutura, rotondato o poco acuto.
I maschi di T. sexualis si separano da quelli di T. gallicus (oltre che per la distribuzione geografica) per:
T. sexualis: fasce di squamule bianche su quattro sterniti (1° al 4°, cioè il penultimo). T. gallicus: fasce di squamule bianche su uno o due sterniti (4° e talora anche il 3°, raramente anche sul 2°).
J. Baraud per le femmine cita:
T. fasciatus: pigidio incavato all'apice. T. sexualis e T. gallicus (come zonatus): pigidio arrotondato all'apice.
C. Pesarini distingue le femmine delle ultime due specie così:
T. sexualis: margine apicale dell'ultimo sternite, ai lati con incavo semicircolare breve e profondo per lato; T. gallicus: margine apicale dell'ultimo sternite regolarmente arrotondato.
Grazie mille Giorgio per questo bellissimo e utilissimo aggiornamento! Posso suggerire di mettere questo tipo di informazioni in rilievo (eventualmente anche radunandoli in una sottosezione? Così sarebbe più facilmente accessibile anche ai futuri utenti...
Ottima messa a punto di Chalybion. Adesso non resta che capire se il Trichius di Sardegna (e Sicilia, a quanto pare) sia diverso dal zonatus del resto di Italia... e non sarà facile. Mi permetto di aggiungere due foto di dettaglio che illustrano il carattere della differenza delle tibie intermedie fra Tr. fasciatus (sopra) e Tr. zonatus (rosaceus) (sotto): Immagine:
230,72 KB
Immagine:
231,21 KB (Mi perdonerete il fatto che questi dettagli, di un carattere apprezzabile sul campo, sono stati fotografati da esemplari preparati...)
Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr) Augusto
Modificato da - aug in data 28 maggio 2015 18:58:49
Ottima messa a punto di Chalybion. Adesso non resta che capire se il Trichius di Sardegna (e Sicilia, a quanto pare) sia diverso dal zonatus del resto di Italia... e non sarà facile.
Aho! Non hanno fatto altro in questi decenni ed ogni volta si cambia idea! Aspetta almeno un lustro. Grazie per il contributo fotografico.