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Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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parnassius
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Inserito il - 27 agosto 2014 : 23:40:50 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Queste enormi formiche le ho fotografate in punti diversi nel corso di un'unica passeggiata in Val Sangone (TO) il 21 giugno, in un range altitudinale compreso fra 1000 e 1300 metri circa. Sono tutte operaie maggiori a parte una regina, quindi non dovrebbero esserci molti dubbi, tuttavia vorrei comunque una conferma. Inoltre vorrei chiedere, qual è la dicitura corretta, ligniperda o ligniperdus?

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parnassius
Utente Super


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Inserito il - 27 agosto 2014 : 23:43:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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winny88
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 28 agosto 2014 : 15:35:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Innanzitutto, la distinzione tra Camponotus ligniperda e Camponotus herculeanus non è per niente scontata. Ci sono vari lavori tassonomici di vari autori a riguardo e non sempre il contenuto è "concorde". Nulla toglie che la validità di entrambe le specie è indubbia.

La regina è indubbiamente Camponotus ligniperda, stesso dicasi per la prima operaia. Per la terza operaia non sono sicurissimo, la seconda mi sembra proprio che possa essere herculeanus, ma neanche qui ne ho la certezza. Su questo esemplare noto che il primo tergite è completamente nero e il torace è più infuscato.

Come caratteri approssimativi (in realtà non validissimi in modo assoluto) che si possono osservare in semplici foto ci sono proprio il primo tergite se è screziato o meno di rosso e l'infuscamento del torace (questo solo per le operaie maggiori). Ma talvolta anche herculeanus ha un'areola rossa molto circoscritta in corrispondenza dell'articolazione tra gastro e peziolo e per contro varie operaie (soprattutto di sviluppo non eccessivo) di ligniperda possono non presentare l'area rossa, Anche l'infuscamento del torace è solo più comune (ma non esclusivo) nelle operaie maggiori di herculeanus (che talvolta in realtà possono essere anche quasi completamente nere, salvo per coxae e femori). Ci aggiungiamo che gli areali delle due specie sono fortemente intersecati, con herculeanus leggermente più psicrofilo e quindi con altitudine media un po' più elevata.

Per la questione ligniperda/ligniperdus: troverai molto database in cui è riportata la forma "ligniperdus", compresa l'edizione del 1995 del colossale catalogo di Bolton delle formiche mondiali (opera titanica e indiscutibile caposaldo della tassonomia dei Formicidae). Tuttavia ti posso dire che la forma corretta è, abbastanza ragionevolmente, "ligniperda".

La specie è stata descritta come Formica ligniperda e il dubbio nasce ovviamente quando è stata revisionata in Camponotus. Accordare al maschile oppure no? Il codice internazionale di nomenclatura zoologica afferma che il nome del gruppo specie, quando il genere tassonomico viene cambiato, non va accordato nuovamente in genere se si tratta di un sostantivo o si può anche solo sospettare che lo sia, salvo che l'autore stesso, nel descrivere la specie, abbia esplicitamente affermato che il nome scelto va inteso come aggettivo. Nel nostro caso l'autore non ha proferito nulla a riguardo.

La parola latina "ligniperda" è composta è significa "mangialegno" o "rodilegno", ma in senso lato lo si può considerare un generico termine per indicare gli animali che distruggono il legno, un po' come "tarlo". In un dizionari latino si possono facilmente trovare parole analoghe come "lignicida" che finisce con la "a" ma è riportato come sostantivo e anche con genere maschile. C'è analogia per esempio con altri composti italiani di derivazione latina, come "suicida". Quindi la parola "ligniperda" può (e quindi va!) considerata un sostantivo. Motivo per cui la forma corretta va ricercata in Camponotus ligniperda.

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parnassius
Utente Super


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Inserito il - 28 agosto 2014 : 16:38:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La spiegazione è stata chiarissima, si tratta quindi più o meno della stessa diatriba che verte su Polistes dominulus/dominula. Vada quindi per C. ligniperda! Riguardo gli esemplari, devo dire che in effetti la seconda operaia è l'esemplare trovato all'altitudine più elevata, ma non penso valga come indicazione perchè era solo a qualche centinaio di metri dal luogo in cui ho trovato la terza operaia e soprattutto la regina, che hai identificato con sicurezza. Ma queste due specie, così difficili da riconoscere sul campo, al microscopio come vengono distinte?
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winny88
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 28 agosto 2014 : 20:33:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In realtà è proprio il contrario. E' sul campo che è più facile riconoscerle. Nel senso che osservando un'intera colonia, o comunque più esemplari, ci si rende conto, grazie alla distribuzione di quei caratteri di sopra, abbastanza facilmente di che specie si tratta. Vedere molte operaie maggiori con torace rosso vivo e screziatura abbondante sul primo tergite ci fa dire indubbiamente ligniperda, mentre vedere gastri praticamente tutti quasi completamente neri e varie operaie maggiori molto molto scure ci fa capire che si tratta di herculeanus.

Il problema inizia proprio sul campione singolo. In tassonomia accade spesso che dal singolo campione non sia possibile in alcun modo risalire alla specie, anche con osservazione allo stereomicroscopio. Talvolta è per esempio indispensabile l'analisi morfometrica su un certo numero di esemplari e altre volte è indispensabile osservare, per esempio, individui di casta e/o sesso diverso per poter fare diagnosi di una certa specie.

Per esempio può accadere che in una specie A le operaie siano indistinguibili da quelle di una specie B, e che i maschi A siano indistinguibili da quelli di una specie C, ma facilmente separabili da quelli di B (e per contro le operaie A facilmente identificabili da quelle di C). Per fare diagnosi di specie A occorre quindi esaminare sia maschi che femmine.

Con Camponotus ligniperda ed herculeanus è proprio il caso in cui esaminando vari esemplari (o anche solo estraendo ed esaminando i genitali maschili) il dubbio si scioglie facilmente, ma può accadere che il campione singolo di operaia, se spurio, metta molto in difficoltà. E non sempre è possibile esprimersi con sicurezza. Da qualche autore per esempio leggo il suggerimento in questi casi ad osservare bene le caratteristiche dei palpi, da altri si è indirizzati ad osservare scultura ed effetto ottico della chitina del gastro... Ma sinceramente osservando queste cose su specimen che si trovano fotografati online non riesco a notare, a mio occhio, la differenza.

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parnassius
Utente Super


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Inserito il - 28 agosto 2014 : 23:06:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Capisco, molto interessante, grazie!
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