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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 ANFIBI
 Ci mancava pure questo: Batracochytrium salamandrivorans
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 01:09:26 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Pessima notizia.
La piccola popolazione di salamandre pezzate dei Paesi Bassi (di cui si era parlato su questo forum) è sull'orlo dell'estinzione a causa di un nuovo fungo parassita appena descritto, Batracochytrium salamandrivorans.

Questo parassita pare sopravvivere in climi più freddi di quelli del già tristemente noto Batracochytrium dendrobatidis.

Si sospetta che l'introduzione del parassita sia dovuta al commercio di animali esotici.

Notizia qui.

Sono in corso tentativi di allevamento ex situ.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in Data 03 settembre 2013 01:13:26

Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 09:30:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Brutta storia.
Come a volte ho accennato, "allevamenti2 di certe specie non sarebbero da bisimare...

Ric
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 10:56:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbaxx:
Si sospetta che l'introduzione del parassita sia dovuta al commercio di animali esotici.


Messaggio originario di Riccardo Banchi:

Brutta storia.
Come a volte ho accennato, "allevamenti2 di certe specie non sarebbero da bisimare...


Cum grano salis...

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 11:10:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qui c'è un sito molto informativo

Link
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sirtalis
Utente Senior


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


1867 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 20:29:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si sa da dove viene questa specie??

------------------------

"Man in his arrogance thinks himself a great work, worthy the interposition of a deity, more humble & I believe true to consider him created from animals."

Darwin
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 21:42:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
se ho capito bene, per ora il tutto è confinato all'Olanda, giusto?
Adoro il terrarismo (quello serio e responsabile), ma a volte, se la causa fosse veramente questa, combina casini non da poco...

Andrea
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 settembre 2013 : 14:53:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' una storia tremenda, questa...
Proprio non ci voleva un ennesimo colpo agli anfibi, di questa portata poi...
Sull'origine dell'epidemia mi chiedo su quali fondamenti accusino la terrariofilia...
Certo, è una possibilità, ma solo una tra le tante.
Anche se, ad esempio, sono stato in Venezuela e non mi sono lavato gli scarponi posso aver portato qualcosa con me nei boschi, non è che per forza ci deve essere un altro anfibio infetto di mezzo....
Lo dico perché si tende sempre a dare la colpa a priori a chi alleva piccoli animali, ma demonizzare non risulta mai una cosa molto produttiva e anzi, la terraristica ha salvato delle specie dalla distruzione dei loro habitat, ma qui aprirei un dibattito già visto e rivisto.....

Modificato da - bernardo borri in data 06 settembre 2013 14:57:51
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 settembre 2013 : 01:18:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
So poco di questo nuovo parassita, Bernardo, e posso però immaginare che se si comporta più o meno come l'altro chitridio, Batracochytrium dendrobatidis, sensibile all'essiccamento, sia difficile importarlo con gli scarponi... da un continente all'altro. Più facile è la trasmissione tramite anfibi vivi, che per forza di cose avviene in ambiente umido, o magari da parte di persone o cose entrate recentemente con loro.

L'ipotesi che citavo (e che non è mia) parla di "commercio di animali esotici" il che non coincide sempre o solo con la terrariofilia 1) perché almeno fino a qualche tempo fa e in Europa centrale in parte ancor oggi, questa può riguardare le specie indigene, 2) perché un grosso filone di commercio riguarda non specie da affezione, ma animali da laboratorio.

Non discutiamo, ora dei meriti dei terraristi (es.: aver salvato l'axolotl dalla sua probabile estinzione dovuta in primis all'inquinamento), né delle colpe di taluni di loro (es.: il commercio di Neurergus kaiseri, avvenuto sino a poco tempo fa a spese di popolazioni naturali di consistenza ignota).

Certo è però che anfibi esotici come lo Xenopus laevis sono stati indicati, non senza seri indizi, come veicoli di diffusione del B. dendrobatidis. Indifferentemente se usati in laboratorio o se allevati in terrario...

Weldon C, du Preez LH, Hyatt AD, Muller R, Speare R. Origin of the amphibian chytrid fungus. Emerg Infect Dis [serial on the Internet]. 2004 Dec
Link

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 07 settembre 2013 01:21:13
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 settembre 2013 : 13:57:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
in pratica, potrebbe anche essere che non si saprà mai la causa di diffusione... .

Andrea
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2014 : 22:38:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un aggiornamento (pessimo) che risponde in parte alla vecchia domanda di AnDrO:

Un recente studio pubblicato sulla rivista Science, “Recent introduction of a chytrid fungus endangers Western Palearctic salamanders,” by A. Martel et al, pubblicato lo scorso 31 ottobre, qui un riassunto: Link , ci dà queste brutte notizie:

1) l'impatto del nuovo chitridio sugli urodeli europei è ancor peggiore del previsto, visto che molte specie non hanno alcuna difesa verso questo nuovo patogeno. Batracochytrium salamandrivorans è letale per almeno una dozzina di specie di urodeli europei, tra le quali le salamandre pezzate e un po' tutti i nostri tritoni.

2) il fungo è originario dell'Asia sud-orientale, e alcune specie di urodeli di quell'area sono in grado di resistergli;

3) è molto probabile che la diffusione del fungo sia dovuta all'importazione di urodeli di genere Cynops per il mercato della terraristica/acquariofilia.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2014 : 09:58:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Avevo riappreso la notizia su facebook (che perlatro ho condiviso).
Le preoccupazioni non sono infondate.

Ric
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 06 novembre 2014 : 20:48:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ahi ahi ahi...

ma questo fungo ha un eventuale limite (chimico, fisico, temperature, etc...) che ne limiterebbe la sua diffusione...oppure in Italia troverebbe fertile ogni posto?

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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2014 : 10:40:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Pare che questo chitridio sia più resistente al freddo dell'altro, B. dendrobatidis.
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 novembre 2014 : 09:51:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi auguro vivamente che questi timori non corrispondano del tutto al vero, perché altrimenti la cosa è drammatica.
Solo il tempo ci permetterà di capire meglio la situazione.

Ric
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 novembre 2014 : 21:37:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbaxx:

Pare che questo chitridio sia più resistente al freddo dell'altro, B. dendrobatidis.



di male in peggio!

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