ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
3) Foto identificativa individuale (se il pelobate, come accade in parte dei neometamorfosati, ha già la livrea adulta, sarà possibile identificarlo in caso di ricattura). Qui il ns. triturus all'opera... Immagine:
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Poi, come già detto da Danius, i pelobati vengono liberati SOTTO [un sottile strato di] terra. A loro piace così.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Modificato da - Barbaxx in data 04 luglio 2013 18:11:14
Bisogna chiedere a gieiar... ma qui le cose si complicano, non so se lo stagno quest'anno si prosciugherà, e poi pare che la specie possa anche vivere in acque permanenti...
Inserito il - 05 luglio 2013 : 00:53:25
Classe: Amphibia Ordine: Anura Famiglia: Pelobatidae Genere: Pelobates Specie:Pelobates fuscus
Questo è un neometamorfosato un po' più cresciuto, o meglio... più calato, visto che il riassorbimento della coda comporta una brusca diminuzione della lunghezza complessiva dell'animale Immagine:
Ragazzi, devo complimentarvi per l'ottimo contributo dato ai ragazzi del Veneto. Strepitosa la poesia di Stefano, le cui capacità non ci sorprendono più (ricordati la breve lettera che dovresti scrivere...). Davvero "simpatici" questi pelobati, che dimostrano un comportamento davvero strano.
Inserito il - 05 luglio 2013 : 15:01:14
Classe: Amphibia Ordine: Anura Famiglia: Pelobatidae Genere: Pelobates Specie:Pelobates fuscus
E continuiamo pure, illustrando la placidità che contraddistingue il Pelobates. Niente trucchi, niente inganni, questi neometamorfosati potevano rimenere minuti interi fermi così in fila, in "paziente" attesa di essere liberati nuovamente. Immagine:
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Modificato da - Barbaxx in data 21 maggio 2014 09:15:09
Ora, si può pensare, la rarità e tutte le minacce con cui deve fare i conti questa specie, sono date da una sua incapacità di far fronte ai predatori? Forse sarebbe meglio dire: ai camminatori, od ai veicoli. Un poco come un riccio, che davanti ad una automobile si appallottola credendo di fare la cosa giusta, un pelobate che capisce di essere in pericolo si gonfia, in modo da offrire al disturbatore le proprie ghiandole repellenti agliacee, e difficilmente fugge subito saltando.
Ma la sua reazione è del tutto ovvia, se lo consideriamo all'interno del suo ambiente. Come nel rospo comune, i neometamorfosati sono soggetti alla selezione naturale, con attività anche in ore diurne, ma è la notte il suo elemento:
In un ambiente adatto, scavabile, con humus e detriti vegetali, il colore del pelobate è estremamente mimetico, e di notte il suo carattere diventa un poco più vivace, eccone uno appena emerso, se non consideriamo gli occhi ben puliti, sembra fatto di sabbia
Immagine:
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Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
Bisogna chiedere a gieiar... ma qui le cose si complicano, non so se lo stagno quest'anno si prosciugherà, e poi pare che la specie possa anche vivere in acque permanenti...
veramente? perché i naturalisti e biologi che conosco, mi hanno detto che richiede proprio corpi idrici temporanei, che si asciugano dopo metamorfosi avvenuta, e si riempiono nuovamente in primavera con le piogge. Nei siti che hanno seguito loro in Piemonte e Lombardia, hanno verificato di persona questa cosa, però, le eccezioni ci possono sempre essere secondo me . Non è che lì intorno c'è scarsità di siti riproduttivi, e quindi sono "costretti" a utilizzare quello anche se permanente?
calma... ho detto che NON SO se quest'anno si prosciugherà, perché è piovuto molto, c'è un buon livello e se piovesse ancora lo stagno potrà mantenersi.
Poi si dicono tante cose sugli animali che vanno verificate sul campo. Prima che questa popolazione fosse scoperta, pochi credevano possibile che abitasse sulle dune...
comunque, sì: si dice che la specie preferisca - ripeto, preferisca - stagni temporanei ma profondi. Combinazione non facile da trovare.
Di qui l'idea - confermata da nuove osservazioni e da vecchi studi - che la specie si adatti talvolta anche a vivere nei fossati.
Modificato da - Barbaxx in data 06 luglio 2013 19:05:05
cari amici, vedo che la poesiuola di Barbax è solo la punta dell'iceberg di una bella quantità di materiale di qualità! Per Andro: i siti di quell'area hanno la caratteristica di essere tendenzialmente temporanei, ci sono anni in cui si prosciugano, ed altri invece in cui l'acqua rimane. Ad esempio, questo stagno di cui parliamo, dal 2006 si è prosciugato una o due volte. Il substrato sabbioso agevola questa tendenza. Di sicuro, gli stagni hanno tutti ampie escursioni di livello e presentano generalemnte poca o nessuna vegetazione sommersa. Poi molti di essi hanno anche notevoli escursioni di salinità dell'acqua, ma questo è un altro discorso. Mi chiedi anche informazioni sulla consistenza della popolazione. Senza scendere in dettagli numerici, dopo questi anni di monitoraggio, andremo ad elaborare i dati raccolti tramite modelli statistici (previa verifica della possibilità di farlo), l'impressione è che la popolazione (almeno quella parte che viene a riprodursi al "nostro" stagno, in questi anni sia rimasta stabile, nonostante un apparente basso successo riproduttivo (Quest'anno è un'eccezione). Inoltre, anche per la conformazione geografica del sito, questa popolazione è isolata, e difficilmente animali in dispersione possono colonizzare altri siti nei dintorni. Per fortuna, l'elevato rado di sorveglianza sul sito, che è anche recintato, permette di evitare molti "problemi" di natura antropica (anche per questo ne stiamo parlando così dettagliatamente sul forum).
Non così felice, invece, è la situazione in un ALTRO posto che abbiamo avuto la ventura di osservare, e del quale NON diremo il nome. Qui i pelobati rischiano eccome, anche per il problema degli attraversamenti stradali. La specie, come avete visto, non è affatto veloce, di fronte al pericolo tende ad appallottolarsi e (cosa impossibile da fare sull'asfalto) a nascondersi scavando nel terreno. Ecco un giovane pelobate in dispersione, trovato giusto in mezzo alla strada Immagine:
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Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.