testata Forum Natura Mediterraneo
Forum | Registrati | Msg attivi | Msg Recenti | Msg Pvt | Utenti | Galleria | Map | Gadgets | Cerca | | FAQ | Regole |NUOVA Tassonomia | Pagina Facebook di Natura Mediterraneo | Google+
Suggerimento: Hai provato la nostra ricerca tassonomica da Browser? Clicca qui per info!
Cerca
Salva
Password dimenticata

 Galleria Tassonomica
 di Natura Mediterraneo
 



 Tutti i Forum
 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Strati in forra
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 gennaio 2007 : 08:54:20 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ieri, passeggiata lunga una forra volcanica nei Monti Ceriti (RM), un libro di geologia aperto (per chi lo sa leggere ). In particolare, ero affascinata da questi strati. Mi sembra di entrare nella Terra per condividere la sua storia turbolente. Ho qualche idea di cosa sta cercando di raccontarmi qui, ma se qualcuno potrebbe dare un'interpretazione più autorevole, sarei felice.

1)
Strati in forra
252,81 KB

Accanto, c'era questa formazione (basaltica?). Scusate la foto non ottima, era praticamente buio e non avevo il treppiede, tornerò a rifarlo appena possible.

2)
Strati in forra
206,43 KB

Modificato da - lynkos in Data 06 gennaio 2007 08:54:55

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 gennaio 2007 : 08:55:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Altrove, scendendo lungo una tagliata verso il fondo della forra...

3)
Strati in forra
265,61 KB

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
Torna all'inizio della Pagina

bgiordy
Utente Senior


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


3447 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 gennaio 2007 : 16:12:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissime immagini; si può fare una bella lettura stratigrafica sulle successioni di strati. Senza vedere da vicino i campioni è però difficile stabilire cosa effettivamente sia successo.

Nella prima foto si vede una deposizione in ambiente marino (?) di strati sedimentari: quello bianco potrebbe essere calcare, ma sugli altri non saprei dire.
L'attività vulcanica è successiva e presenta la tipica fessurazione colonnare da raffreddamento; difficile è dire se si tratta di basalto: la roccia è alterata e ricoperta di vegetazione.

Interessante la terza foto dove si vede uno strato granulare: può essere ghiaia? In questo caso, rispetto alla situazione precedente c'è stata una regressione del livello delle acque, o un sollevamento del fondale. Una panoramica più ampia e una foto ravvicinata possono fornire ulteriori informazioni: non riesco a capire si si tratta di roccia magmatica.

Dopo questo discorso, basato più sulla fantasia che sui fatti, in attesa di ulteriori immagini, e magari di indicazioni sul periodo geologico,

ti auguro buona domenica

ciao



bgiordy
Link
Torna all'inizio della Pagina

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 gennaio 2007 : 16:23:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a te per questa prima lettura, che più o meno coincide con la mia. Per ora ho solo queste foto (lo scopo primario della gita non era fotografia, ma esplorazione!), ma credo che tornerò spesso in quella zona, così posso documentarmi meglio. Nel frattempo, la "storia geologica" di questa forra dovrebbe assomigliare molto a quella della Riserva Naturale di Monterano, distante solo pochi chilometri, quindi per avere un'idea migliore delle vicissitudini geologiche della regione, vi rimando qui.

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
Torna all'inizio della Pagina

theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 gennaio 2007 : 18:28:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come giustamente rileva Giordano è difficile interpretare una serie stratigrafica solo sulla base di foto, senza conoscere la storia geologica locale. Ma siamo ai primi tentativi, magari ci manca un po' di pratica

Il link che hai indicato riguarda la deposizione di sedimenti marini, ma qui invece siamo decisamente in ambiente vulcanico. Non so molto del paleo-vulcanesimo laziale, tranne il fatto che aveva le caratteristiche di attività prevalentemente esplosiva: se trovi qualche pubblicazione on line al riguardo, faccela sapere.

Sulla prima foto concordo pienamente con Giordano, gli stati inferiori sono calcari o marne, di deposizione marina, mentre la roccia superiore è una colata lavica, con ogni probabilità di chimismo basaltico o andesitico, ma solo una sezione sottile al microscopio polarizattore potrebbe togliere il dubbio.

E' molto interessante quello strato intermedio, posto sopra gli strati marini e prima dei basalti colonnari: rappresenta ciò che rimane della superificie pre-esistente la colata lavica, probabilmente metamorfosata dal calore, se ritorni sul posto prova ad osservarlo bene, potrebbero uscirne cose simpatiche.

La seconda foto rapresenta il corpo di una colata lavica, non vedo superfici di discontinuità e quindi penso che si tratti di un unico episodio effusivo, di notevole spessore. La struttura a colonne poligonali è dovuta al raffreddamento veloce della lava, che depone a favore di un chimismo basaltico, con basso contenuto in silice.

Sulla terza foto perdona una domanda indiscreta : non è che per errore l'hai postata sotto-sopra?
perchè mi sembra più giusta così, ma forse sbaglio
Immagine:
Strati in forra
245,35 KB

Qualunque sia l'orientamento giusto comunque la terza foto rappresenta qualcosa di molto diverso, secondo me siamo ancora in ambiente vulcanico, ma non più effusivo, bensì esplosivo e quegli strati non mi sembrano sedimentari, ma piroclastici.
Il livello superiore (mi riferisco all'orientamento originale dato da te alla foto) è ancora una lava, diversa però dalla precedente, qui si nota bene la struttura alveolare, dovuta alla ricchezza nel magma di elementi gassosi. Sicuramente è una lava più acida della precedente, che è riuscita a percorrere molta più strada prima di raffreddarsi.

Il livello sottostante (quello che sembra un ghiaietto) è probabilmente un 'air fall', cioè la ricaduta, dopo un'esplosione vulcanica, dei piroclasti di maggiore dimensione, seguita dall'ultimo livello verso il basso (o verso l'alto a seconda dell'orientamento della foto), che potrebbe essere un 'surge' o qualcosa di simile, cioè la deposizione delle ceneri incandescenti più fini, depositate dopo il collasso della colonna esplosiva.
Comunque sia interpreterei quei livelli come la registrazione di un'esplosione vulcanica.

E' comune che in un distretto vulcanico (come quello laziale) si alternino attività esplosive ed attività effusive, l'elemento discriminante è il contenuto in silice del magma, che varia nel tempo.

Ciao, Andrea

Modificato da - theco in data 06 gennaio 2007 18:30:05
Torna all'inizio della Pagina

Cello
Utente Senior


Città: Cuggiono

Regione: Lombardia


4727 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 gennaio 2007 : 20:46:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Come giustamente rileva Giordano è difficile interpretare una serie stratigrafica solo sulla base di foto, senza conoscere la storia geologica locale. Ma siamo ai primi tentativi, magari ci manca un po' di pratica

Il link che hai indicato riguarda la deposizione di sedimenti marini, ma qui invece siamo decisamente in ambiente vulcanico. Non so molto del paleo-vulcanesimo laziale, tranne il fatto che aveva le caratteristiche di attività prevalentemente esplosiva: se trovi qualche pubblicazione on line al riguardo, faccela sapere.

Sulla prima foto concordo pienamente con Giordano, gli stati inferiori sono calcari o marne, di deposizione marina, mentre la roccia superiore è una colata lavica, con ogni probabilità di chimismo basaltico o andesitico, ma solo una sezione sottile al microscopio polarizattore potrebbe togliere il dubbio.

E' molto interessante quello strato intermedio, posto sopra gli strati marini e prima dei basalti colonnari: rappresenta ciò che rimane della superificie pre-esistente la colata lavica, probabilmente metamorfosata dal calore, se ritorni sul posto prova ad osservarlo bene, potrebbero uscirne cose simpatiche.

La seconda foto rapresenta il corpo di una colata lavica, non vedo superfici di discontinuità e quindi penso che si tratti di un unico episodio effusivo, di notevole spessore. La struttura a colonne poligonali è dovuta al raffreddamento veloce della lava, che depone a favore di un chimismo basaltico, con basso contenuto in silice.

Sulla terza foto perdona una domanda indiscreta : non è che per errore l'hai postata sotto-sopra?
perchè mi sembra più giusta così, ma forse sbaglio
Immagine:
Strati in forra
245,35 KB

Qualunque sia l'orientamento giusto comunque la terza foto rappresenta qualcosa di molto diverso, secondo me siamo ancora in ambiente vulcanico, ma non più effusivo, bensì esplosivo e quegli strati non mi sembrano sedimentari, ma piroclastici.
Il livello superiore (mi riferisco all'orientamento originale dato da te alla foto) è ancora una lava, diversa però dalla precedente, qui si nota bene la struttura alveolare, dovuta alla ricchezza nel magma di elementi gassosi. Sicuramente è una lava più acida della precedente, che è riuscita a percorrere molta più strada prima di raffreddarsi.

Il livello sottostante (quello che sembra un ghiaietto) è probabilmente un 'air fall', cioè la ricaduta, dopo un'esplosione vulcanica, dei piroclasti di maggiore dimensione, seguita dall'ultimo livello verso il basso (o verso l'alto a seconda dell'orientamento della foto), che potrebbe essere un 'surge' o qualcosa di simile, cioè la deposizione delle ceneri incandescenti più fini, depositate dopo il collasso della colonna esplosiva.
Comunque sia interpreterei quei livelli come la registrazione di un'esplosione vulcanica.

E' comune che in un distretto vulcanico (come quello laziale) si alternino attività esplosive ed attività effusive, l'elemento discriminante è il contenuto in silice del magma, che varia nel tempo.

Ciao, Andrea


Non conosco la geologia della regione, ma mi sembra che la tua interpretazione sia più che corretta, non mi sembrano proprio rocce sedimentarie

"Un paese di pianura, per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura"
Jean-Jacques Rosseau

"Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito"
G. Gervasutti.
Torna all'inizio della Pagina

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 gennaio 2007 : 22:04:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Il link che hai indicato riguarda la deposizione di sedimenti marini, ma qui invece siamo decisamente in ambiente vulcanico.

Se vai un po' sotto, parlano del periodo vulcanico della zona (vedi qui), non c'è qualcosa lì che aiuta? Infatti la mia interpretazione sarebbe di roccia sedimentaria con sopra strati vulcanici da uno, forse due fasi eruttive.
Sulla terza foto perdona una domanda indiscreta : non è che per errore l'hai postata sotto-sopra?

Tutto è possibile , ma non l'ho girata, è così che è uscita dalla macchina fotografica e non penso che stavo testa in giù quando ho fatto la foto!! In più mi ricordo chiaramente "i buchi" sopra il strato che sembra di ghiaia. Come vedrai su quel sito che ho segnalato, c'erano infatti due periodi eruttivi, quindi forse è quello che "leggiamo" qui.
Comunque, questo è un esercizio molto interessante, nel senso che comincio a capire cosa serve a voi esperti per un'interpretazione la più precisa possibile. Qualsiasi consiglio che mi potete dare sul modo migliore di documentare questi fenomeni è ben accetto. Non vedo l'ora di tornare per fare un reportage più mirato.


Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
Torna all'inizio della Pagina

bgiordy
Utente Senior


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


3447 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 gennaio 2007 : 11:36:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' incredibile come rovesciando la terza foto lo strato intermedio non sembri più ghiaia: quello che era in rilievo ora appare come cavità; effettivamente così non sembra roccia sedimentaria.

Io non conosco assolutamente la geologia laziale, ma mi sono divertito moltissimo a leggere le immagini, considerandolo un ottimo esercizio didattico di stratigrafia.

ciao

bgiordy
Link
Torna all'inizio della Pagina

theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 gennaio 2007 : 17:48:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Se vai un po' sotto, parlano del periodo vulcanico della zona (vedi qui), non c'è qualcosa lì che aiuta? Infatti la mia interpretazione sarebbe di roccia sedimentaria con sopra strati vulcanici da uno, forse due fasi eruttive.


Hai ragione, non avevo visto la barra di scorrimento e pensavo che il doscorso finisse lì

Tutto è possibile , ma non l'ho girata, è così che è uscita dalla macchina fotografica e non penso che stavo testa in giù quando ho fatto la foto!! In più mi ricordo chiaramente "i buchi" sopra il strato che sembra di ghiaia. Come vedrai su quel sito che ho segnalato, c'erano infatti due periodi eruttivi, quindi forse è quello che "leggiamo" qui.


D'accordo, l'interpretazione non cambia.
Non credo però che i due strati piroclastici possano essere riferiti ai due periodi vulcanici distinti di cui parla il link, in quanto sono separati tra loro da un milione di anni. Si tratti probabilmente di due episodi esplosivi dello stesso ciclo, probabilmente il secondo (700.000 anni fa), in quanto il primo mi sembra di avere capito che ha prodotto solo attività effusiva.

Hai ragione Giordano, non ci aveva fatto caso ma l'illusione ottica è notevole capovolgendo la foto.

Per quanto riguarda le indicazioni su cosa è meglio fotografare, cara Sarah, non ho proprio le idee chiare: aiutano molto le visioni panoramiche (addirittura aeree o satellitari), ma anche i particolari sono importanti; magari strada facendo lo capiremo tutti insieme se esiste un modo migliore.
Buona passeggiata.

Ciao, Andrea
Torna all'inizio della Pagina

Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 gennaio 2007 : 20:38:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
potrebbe essere utile questa panoramica?

Strati in forra
Torna all'inizio della Pagina

theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 gennaio 2007 : 21:04:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Andiamo verso il basso rispetto alla prima foto di Sarah, e quindi dovremmo addentrarci nei livelli sedimentari che fanno da base alla colata basaltica.

Qui si vede molto meglio (nella parte alta della foto) quel livello di contatto tra i calcari pre-esistenti e l'arrivo della colata lavica.

E' molto singolare quella tonalità di verde che si intravede nel livello basale, sotto la patina di ossidazione superficiale, sarebbe davvero interessante saperne di più.
Così a prima vista potrebbe sembrare una roccia serpentinosa, però questo cambierebbe completamente l'interpretazione di quegli strati.
O forse un deposito evaporitico, o forse infine qualche minerale di sostituzione legato a condizioni successive alla deposizione.

Aspettiamo altri pareri, ma se vi capita di tornare sul posto provate a fotografare i particolari di quel livello: giacitura, tipo di fratturazione, presenza di microcristalli (lente 10x), resistenza alla rigatura (con temperino), ecc.

Magari non ne ricaviamo nulla, ma come dice Giordano, ci divertiamo a provarci...

Ciao, Andrea
Torna all'inizio della Pagina

Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 gennaio 2007 : 21:15:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
dici questi?

Strati in forra

cliccaci sopra si ingrandisce abbastanza
Torna all'inizio della Pagina

Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 gennaio 2007 : 21:17:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sopra tutto c'era questo

Immagine:
Strati in forra
270,9 KB
Torna all'inizio della Pagina

bgiordy
Utente Senior


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


3447 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 gennaio 2007 : 18:34:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La parte sopra gli strati orizzontali sedimentari, subito sotto la lava, mi sembra una breccia di esplosione e il colore così scuro fa pensare a basalto.

La patina verdastra mi fa pensare a licheni.

La lava a fessurazione colonnare mi sembra molto chiara per essere basica, ma ha subito una forte azione da parte degli agenti atmosferici, come si vede dal forte arrotondamento delle colonne.

Il resto a domani.

Certo che fa un po' ridere fare una ricostruzione stratigrafica senza avere alcun campione di roccia in mano, ma va benissimo così.

ciao

bgiordy
Link
Torna all'inizio della Pagina

theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 08 gennaio 2007 : 21:04:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bgiordy:


La patina verdastra mi fa pensare a licheni.

Certo che fa un po' ridere fare una ricostruzione stratigrafica senza avere alcun campione di roccia in mano, ma va benissimo così.



Effettivamente si corre il rischio di confondere addirittura una roccia con un lichene in alcuni punti però mi è sembrato di vedere una continuità solo orizzontale del colore verde e questo mi ha fatto pensare ad un minerale più che ad un vegetale.

Sarah e Aldo, se ritornate sul posto dovrete essere non solo i nostri occhi, ma anche le nostre mani; se è possibile dalle vostre foto dovremo avere l'impressione di avere la roccia tra le mani

Ciao, Andrea

Modificato da - theco in data 08 gennaio 2007 21:05:08
Torna all'inizio della Pagina

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 08 gennaio 2007 : 21:04:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una bella sfida Andrea, mi piace un sacco!

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
Scorciatoia






Natura Mediterraneo © 2003-2024 Natura Mediterraneo Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,22 secondi. TargatoNA.it | Movie BackStage | Snitz Forums 2000

Leps.it | Herp.it | Lynkos.net