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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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tolomea
Utente Senior
Città: San Donà di Piave (VE)
1503 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 maggio 2013 : 16:23:35
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Sarà, credo, dall’estate scorsa che non vedo più passeri o altri piccoli uccelli, a parte un pettirosso intravisto per un solo giorno, nel giardino del mio condominio, né nei dintorni. Attualmente sugli alberi qui intorno sono insediate solo una coppia di tortore, un paio di piccioni e gazze, vedo inoltre un corvo far la spola fra il tetto di un condominio e l’altro. Son spariti anche i merli che frequentavano il giardino in abbondanza.
Nei luoghi abituali e nei giardini privati che frequento quotidianamente a Venezia è la stessa cosa, che mi pare però risalire già a un paio d’anni fa. Nessun passeraceo visibile. Di questi solo poche coppie nei campi o qualche calle, insieme a qualche piccione. (A dire il vero non vedo neanche più gechi sui muri…)
In compenso sto notando un notevole aumento di ragni. Grande aumento.
Un po' ovunque, ma soprattutto nei giardini e nei vecchi edifici dagli alti soffitti lignei (e nel mio terrazzo e dintorni). E so che non dipende solamente dal mio recente interesse per il mondo aracnide, perché la mia antica aracnofobia in qualche modo i ragni me li ha sempre segnalati.
Mi sto dunque chiedendo: Può esistere una relazione fra questa diminuzione dei passeri e l’aumento dei ragni? E in tal caso, fino a che punto la presenza di piccoli uccelli come i passeri può incidere nel proliferare o meno dei ragni che per quanto ho visto sanno nascondersi molto bene e son molto piccoli?
Qualcuno può aiutarmi a capire?
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tolomea |
Modificato da - elleelle in Data 10 febbraio 2014 14:13:28
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32988 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 maggio 2013 : 18:21:15
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Il tuo ragionamento è sensato. Effettivamente, sembra che alcune specie di piccoli uccelli siano diminuiti. Da noi ci sono soprattutto storni.
Potrebbe essere causato dalla predazione di corvidi e gabbiani e dal fatto che nelle città le amministrazioni comunali tendono a potare in maniera radicale i cespugli e gli alberi sempreverdi, eliminando gli habitat di nidificazione. I passeri, però, nidificano soprattutto nei tetti delle case.
Certamente i ragni se ne avvantaggiano, perché normalmente sono molto predati dagli uccelletti, nonostante tutte le loro difese e i loro nascondigli. Per avere una buona proliferazione di ragni, però, è necessario avere anche abbondanza di insetti; fatto anche questo favorito dalla diminuzione degli uccelli. luigi
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tolomea
Utente Senior
Città: San Donà di Piave (VE)
1503 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 maggio 2013 : 20:53:23
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Grazie della tua opinione Luigi. Personalmente la mattina preferisco essere svegliata da cinguettii di passeri piuttosto che dal gracchiare di corvi e cornacchie e spero succederà qualcosa che faccia invertire la tendenza…
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tolomea |
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papuina
Utente Senior
Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 luglio 2013 : 23:18:21
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A San Pietro in Casale c'è una piccola area protetta denominata "Casone del Partigiano", i ragni raggiungono una densità tale che forse una foglia senza una ragnatela non c'è. La mia spiegazione è stata che il ns. comune vi ha posto una specie di "gattile" non recintato (una decina di gatti) pertanto uccelletti e lucertole hanno vita dura. Nei fossati brulicano i gamberi della Lousiana, le rane e altri anfibi non ci sono più. Le zanzare volano a milioni..........e i ragni si ingrassano. Dimenticavo, io sono cinofilo, e col cane, neppure al guinzaglio, a passeggio non ci posso andare.....romperei questo popò di equilibrio biologico........ Beppe |
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tolomea
Utente Senior
Città: San Donà di Piave (VE)
1503 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2013 : 12:02:29
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Mah, sinceramente non sono certa che la tua spiegazione sia proprio quella giusta.
Vent’anni fa nel giardino del mio condominio circolavano liberamente 30-35 gatti randagi a cui nessuno dava da mangiare, ciononostante era pieno di lucertole e uccellini di varie specie, così tanti che mi entravano anche in casa dalle finestre aperte.
I gatti sono stati ammazzati tutti, uno al mese, e nel giro di 2 anni son spariti quasi del tutto, mentre gli uccellini continuavano a prolificare.
Ora vi circolano solo 4 gatti domestici sterilizzati e regolarmente nutriti, ma da un paio d’anni, come dicevo all’inizio discussione, i piccoli uccelli sono del tutto scomparsi, in parte in concomitanza con il recente insediamento di gazze e cornacchie, gli ultimi a sparire sono stati i merli lo scorso anno. Le lucertole son rimaste, e i piccoli mi arrivano anche in terrazzo, anche se qualcuna si fa catturare da due dei gatti residenti, riuscendo spesso però a scappare .
Stessa situazione si constata a Venezia, le cui amministrazioni da anni hanno “ripulito” la città dai felini storicamente residenti lì, e la scomparsa dei passeracei in alcune vaste aree, o comunque forte diminuzione, è di fatto successiva all'eliminazione dei gatti della città.
I ragni invece sono in forte aumento in ambedue le zone che ho preso in esame, nonostante qualche raro gatto, se son grossi e ben visibili sul terreno , tenti di catturarli.
Non credo dunque che la formula “presenza gatti = sterminio uccelli e piccoli rettili = aumento ragni”, almeno in questi 2 casi, sia corretta.
Temo che le motivazioni vadano cercate altrove.
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tolomea |
Modificato da - tolomea in data 30 luglio 2013 12:12:07 |
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