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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
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ninocasola43
Utente Super
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2013 : 18:07:28
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je pense que conomurex est 27mm et gibberulus 43mm!
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nin
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2013 : 18:37:52
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Autant moi, pense la meme shose, l'exsemplair du gibberulus est tres beaux, ma il faut une photo aussi dans la parte du ventre, pour estimer toutes ses particuliers. un salut-Flavio p.s. Il golfo di Acaba, località famosa per le vicende del Lorens d'arabia, è un istmo all'interno del mar Rosso, dove al pari di tante altre località di tale mare vive una fauna malacologica piuttosto varia. E' indicativa la coesistenza tra queste due specie, fatto che si potrebbe riproporre anche sulle coste vicino alla foce di Suez, come in altre località limitrofe! |
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Modificato da - Muricopsis in data 22 marzo 2013 19:00:36 |
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2013 : 21:54:54
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| Messaggio originario di ninocasola43:
je pense que conomurex est 27mm et gibberulus 43mm!
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exact! |
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2013 : 22:32:04
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| Messaggio originario di Muricopsis:
Autant moi, pense la meme shose, l'exsemplair du gibberulus est tres beaux, ma il faut une photo aussi dans la parte du ventre, pour estimer toutes ses particuliers. un salut-Flavio p.s. Il golfo di Acaba, località famosa per le vicende del Lorens d'arabia, è un istmo all'interno del mar Rosso, dove al pari di tante altre località di tale mare vive una fauna malacologica piuttosto varia. E' indicativa la coesistenza tra queste due specie, fatto che si potrebbe riproporre anche sulle coste vicino alla foce di Suez, come in altre località limitrofe!
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 marzo 2013 : 01:47:10
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Ciao jeanne, indubbiamente è un Gibberolus gibberolus, specie presente nel Mar Rosso, su un testo dedicato ai gasteropodi scritto dal Robin, è indicato per Saudi Arabia ma anche per le isole Mauritius e l'Australia, quindi una specie con grandi capacità adattive a diffusione principalmente Indo-Pacifica. L'esemplare in post, presenta una mancanza sul labbro esterno nella zona vicino al seno anteriore, quella da cui fuoriescono gli organi sensoriali della vista. Ora nel titolo da te inserito è indicato come alloctono, ma non penso che lo sia per il Mar Rosso, forse se trovato sulle coste orientali del mediterraneo tale aggettivo sarebbe indicato, ma per il mar rosso penso che sia più idoneo definirlo come un autoctono. Per definire tale specie alloctona per il Mar Rosso, occorrerebbe avere dati circa la sua assenza iniziale in tale mare ed il momento in cui ha iniziato a colonizzarlo! Cara Jeanne, ti risulta che ci siano stati ritrovamenti di tale specie sulle coste orientali del mediterraneo, forse lo hai già citato in qualche tuo precedente intervento e mi è sfuggito? Un saluto e bonne nuit, Flavio
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 marzo 2013 : 09:13:11
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| Messaggio originario di jeanne:
| Messaggio originario di Muricopsis:
Autant moi, pense la meme shose, l'exsemplair du gibberulus est tres beaux, ma il faut une photo aussi dans la parte du ventre, pour estimer toutes ses particuliers. un salut-Flavio p.s. Il golfo di Acaba, località famosa per le vicende del Lorens d'arabia, è un istmo all'interno del mar Rosso, dove al pari di tante altre località di tale mare vive una fauna malacologica piuttosto varia. E' indicativa la coesistenza tra queste due specie, fatto che si potrebbe riproporre anche sulle coste vicino alla foce di Suez, come in altre località limitrofe!
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cher Flavio allochtone est, bien entendu, en rapport avec l'unique sujet de départ qui est notre mer "Mare nostrum" la méditerranée! |
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 marzo 2013 : 14:14:43
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Ciao jeanne, allora avrai sicuramente notizia che tale specie è stata campionata anche sulle coste orientali del mediterraneo? Qui da noi ci accontentiamo del ritrovamento di ben altri esemplari , poco esotici, ma non per questo meno interessanti. Oggi in un'escursione fatta presso il litorale laziale di Lavinio, loc. tor Caldara , più che altro per prendere un po' d'aria di mare, ho trovato la battigia sconquassata da una recente mareggiata, deve essere stata molto forte, era piena di detrito e rottami vari, tra cui ho trovato n° 3 Bolinus Brandaris w.o., di cui uno della forma "trispinosus", veramente bello, dopo che l'avrò pulito, lo esporrò in un nuovo post. Saluti-Flavio |
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Modificato da - Muricopsis in data 23 marzo 2013 14:17:27 |
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 marzo 2013 : 15:38:53
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| Messaggio originario di Muricopsis:
Ciao jeanne, allora avrai sicuramente notizia che tale specie è stata campionata anche sulle coste orientali del mediterraneo? Qui da noi ci accontentiamo del ritrovamento di ben altri esemplari , poco esotici, ma non per questo meno interessanti. Oggi in un'escursione fatta presso il litorale laziale di Lavinio, loc. tor Caldara , più che altro per prendere un po' d'aria di mare, ho trovato la battigia sconquassata da una recente mareggiata, deve essere stata molto forte, era piena di detrito e rottami vari, tra cui ho trovato n° 3 Bolinus Brandaris w.o., di cui uno della forma "trispinosus", veramente bello, dopo che l'avrò pulito, lo esporrò in un nuovo post. Saluti-Flavio
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Cher Flavio l'importance de la signalisation de la présence des espèces non indigènes sur les côtes méditerranéennes est tout particulièrementc interessante car elle permet de mesurer quelques chose de difficilement quantifiable à notre échelle temporelle: l'extension permanente de la zone d'influence du réchauffement climatique global amicalement jeanne |
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 marzo 2013 : 17:29:04
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Ciao jeanne, quello che dici è molto chiaro, ma purtroppo non penso che il fenomeno del riscaldamento globale del pianeta sia un fatto non ben quantificabile nel corso di una nostra generazione. Per quel che mi riguarda ho avuto modo di vedere negli anni della mia vita, gli effetti di questo riscaldamento, l'estate scorsa a Lampedusa ho visto per la prima volta in vita mia una cernia blu, ovvero tutta blu scura con il corpo punteggiato da puntini bianchi, pare d'origine atlantica. Ho avuto modo di vedere anche diverse altre cose tra cui il proliferare delle madrepore bianche, a proposito circa 6 anni fa in località Pugno Chiuso al Gargano verso il 10 di Agosto, ho visto delle superfici sottomarine a pochi metri di profondità 5 m, tappezzate di madrepore che emettevano i loro semi, uno spettacolo indimenticabile. Tali fatti pochi anni prima non erano presenti, ma vedo che non rispondi alla mia domanda, circa un riscontro più o meno diretto sul ritrovamento di qualche esemplare di Gibberulus gibberulus sulle coste orientali del mediterraneo?? Qualsiasi notizia al riguardo penso che sarebbe gradita a molti di noi e sarebbe una conferma delle capacità cosmopolite di tale specie. Il compito che avete voi ricercatori del sud del mediterraneo è entusiasmante ed una possibilità concessa a pochi, quella di poter documentare con una certa agevolezza e regolarità l'arrivo di specie nuove nel mare nostrum. Penso che se abitassi da quelle parti la maggior parte del tempo libero la trascorrerei in acqua e sulle rive del mare alla ricerca di tali entità. Un caro saluto, restiamo in attesa di tue notizie, Flavio |
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Jafo
Utente V.I.P.
Città: Roma
Regione: Italy
258 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 24 marzo 2013 : 18:36:48
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Ma quindi persicus si trova nel Mar Rosso contrariamente a quanto comunemente affermato? (Link |
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Jafo
Utente V.I.P.
Città: Roma
Regione: Italy
258 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 24 marzo 2013 : 19:14:22
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| Messaggio originario di Muricopsis:
indubbiamente è un Gibberolus gibberolus |
Perchè non gibberulus albus? Tra l'altro sarebbe più logico, proprio per la distribuzione.
| specie presente nel Mar Rosso, su un testo dedicato ai gasteropodi scritto dal Robin, è indicato per Saudi Arabia ma anche per le isole Mauritius e l'Australia, quindi una specie con grandi capacità adattive a diffusione principalmente Indo-Pacifica.
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Non credo che gibberulus gibberulus sia noto per il Mar Rosso. Il riferimento del libro è con tutta probabilità limitato alla costa del Golfo Persico e all'Indiano per quanto riguarda l'Arabia Saudita.
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Modificato da - Jafo in data 24 marzo 2013 19:17:58 |
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 marzo 2013 : 20:05:50
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Ciao Jafo, probabilmente si tratta della forma albus, come da te proposto, visto che anche sul testo citato è nominato come albus, ma l'autore non indica la precisa provenienza dell'esemplare, è citato solo Saudi Arabia 38.6 mm, quindi vi è la possibilità di una sua provenienza dal versante di tale stato che si affaccia sull'oceano indiano. Comunque già la segnalazione di Jeanne è molto interessante e chiara come luogo di ritrovamento dell'esemplare in post, istmo d'Aquba, e se li ne è stato trovato uno sicuramente ve ne potranno essere degli altri. Chissà forse Jeanne potrebbe darci ulteriori conferme circa la presenza di altri esemplari in quell'area? Un saluto-Flavio |
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 marzo 2013 : 20:16:16
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| Messaggio originario di Jafo:
| Messaggio originario di Muricopsis:
indubbiamente è un Gibberolus gibberolus |
Perchè non gibberulus albus? Tra l'altro sarebbe più logico, proprio per la distribuzione.
| specie presente nel Mar Rosso, su un testo dedicato ai gasteropodi scritto dal Robin, è indicato per Saudi Arabia ma anche per le isole Mauritius e l'Australia, quindi una specie con grandi capacità adattive a diffusione principalmente Indo-Pacifica.
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Non credo che gibberulus gibberulus sia noto per il Mar Rosso. Il riferimento del libro è con tutta probabilità limitato alla costa del Golfo Persico e all'Indiano per quanto riguarda l'Arabia Saudita.
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tiré de WORMS nom d'espèce Gibberulus gibberulus Subspecies Gibberulus gibberulus albus (Mörch, 1850) Subspecies Gibberulus gibberulus gibberulus (Linnaeus, 1758) Distribution
Aldabra (from synonym) [details] [view taxon] Chagos (from synonym) [details] [view taxon] Kenya (from synonym) [details] [view taxon] Madagascar (from synonym) [details] [view taxon] Mauritius (from synonym) [details] [view taxon] Mozambique (from synonym) [details] [view taxon] Red Sea (from synonym) [details] [view taxon] Seychelles (from synonym) [details] [view taxon] Tanzania (from synonym) [details] [view taxon] d'après les documents ci dessous qui concernent des espèces égyptiennes "mes" gibberulus seraient plutôt des albus (type red sea) amitiés jeanne
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 marzo 2013 : 20:49:25
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| Messaggio originario di Jafo:
Ma quindi persicus si trova nel Mar Rosso contrariamente a quanto comunemente affermato? (Link
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merci pour le message privé sur le bivalve "Sénégalien" Eastonia rugosa qui est bien sur de plus en plus présent sur les côtes nord tunisiennes avec de petites incursions sur les côtes est et sud (incursions qui doivent peut être être limitées par le fait de la salinité forte, et de plus en plus forte, des eaux côtières méridionales avec toutes mes amitiés jeanne |
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 marzo 2013 : 21:08:38
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Ciao Jeanne, Eastonia rugosa è un mollusco piuttosto capriccioso, infatti può trovarsi in quantità d'esemplari per diverso tempo nella stessa località e poi improvvisamente sparire. Qui sulle coste centrali del Tirreno è molto diffuso, probabilmente la sua presenza non dipende dalla salinità dell'acqua, ma penso più dagli alimenti, che possono variare e così condizionare la sua presenza. Sul nostro litorale in questi ultimi anni si sta osservando un bum demografico di tale specie, che favorisce la presenza di un'altro mollusco il Polipo.Vi è una discreta scheda da me scritta su Eastonia Rugosa, ma che potrebbe essere migliorata, sul Sito Systema Naturae della U.P.T.S.N. Link Saluti-Flavio |
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 marzo 2013 : 10:06:47
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| Messaggio originario di Muricopsis:
Ciao Jeanne, Eastonia rugosa è un mollusco piuttosto capriccioso, infatti può trovarsi in quantità d'esemplari per diverso tempo nella stessa località e poi improvvisamente sparire. Qui sulle coste centrali del Tirreno è molto diffuso, probabilmente la sua presenza non dipende dalla salinità dell'acqua, ma penso più dagli alimenti, che possono variare e così condizionare la sua presenza. Sul nostro litorale in questi ultimi anni si sta osservando un bum demografico di tale specie, che favorisce la presenza di un'altro mollusco il Polipo.Vi è una discreta scheda da me scritta su Eastonia Rugosa, ma che potrebbe essere migliorata, sul Sito Systema Naturae della U.P.T.S.N. Link Saluti-Flavio
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Cher Flavio veuillez trouver ci dessous quelques réflexions et une très courte bibliographie faites sur Eastonia pour un travail que j’ai fait à la demande de la CIESM sur les espèces de mollusques non indigènes en méditerranée ( travail collectif pour l'ensemble des pays méditerranéens, sur toutes les espèces marines végétales et animales dites indicatrices du réchauffement global,ouvrage non publié pour cause de manque de crédits) "The presence of E. rugosa on the north African coastline and the south coast of Spain has been noted since the end of the XIX century, although Seurat in 1929 suggested that the species was disappearing. In fact, it is has never been mentioned in the numerous and very detailed malacological lists prepared in Tunisia before 1970 (Zaouali, 1971). Nowadays, this species is rapidly expanding eastward and its densities are increasing markedly. To date, its geographic range is limited to the western basin with recent records in Sicily. Since 2005, there has been a northward expansion, with records on the central Tyrrhenian Sea (Latium) with high densities and since 2008 also on the north Tyrrhenian Sea (Tuscany)." Key references Pallary P., 1914. Liste des mollusques du golfe de Tunis. Bull. Soc. Hist. Natur. Af. N. 5(1) : 12-27. Seurat L.G., 1929. Observations nouvelles sur les faciès et les associations animales de l’étage intercotidal de la petite Syrte. Bull. Inst. Océanogr. Pêche, Salammbô, 12: 59 p. Zaouali J., 1971. Note sur la présence de Standella (Eastonia) rugosa Gmelin (Eulamellibranchia, Mactridae) dans le golfe de Tunis. Bull. Inst. Océanogr. Pêche, Salammbô, 2 (1) : 95-97. La Valle P., Vani D., Liboni A., Smriglio C., 2007. Eastonia rugosa (Helbling, 1799) (Bivalvia, Mactridae) occurring along the Latium coasts. Basteria, vol. 71, no1-3, pp. 93-95. CIESM, 2008. Climate warming and related changes in Mediterranean marine biota. N° 35 in CIESM Worskshop Monographs (F. Briand, Ed.), 152 pages, Monaco
pour ce qui est des proliférations suivies d'hécatombes elles semblent être une constante des organismes envahisseurs avant stabilisation, c'est notamment le cas de Fulvia fragilis quant à la question de l'alimentation je suis d'accord avec vous car au cours de son expansion dans les eaux tunisiennes cette espèce a privilégié les eaux très riches en matières organiques et notamment les zones proches de la sortie des eaux des stations d'épuration ce qui pourrait indiquer une certaine convergence vers des eaux légèrement dessalées Tanti saluti jeanne |
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NAPPUS
Utente Senior
Città: Decimomannu
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
1229 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 25 marzo 2013 : 10:46:12
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un altro Polipo??? O.o |
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 marzo 2013 : 19:16:59
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Ciao Jeanne, sono daccordo con le tue osservazioni etologiche su Eastonia rugosa, ma vorrei aggiungere un ulteriore osservazione, parrebbe oltre al fatto che tale specie abbia una tendenza ad acclimatarsi in ambienti eurialini, che sia anche favorita dalla presenza nelle acque in cui vive di emissioni dai fondali di sali di zolfo, forse idrogeno solforato. P.es. a Lavinio, loc. Tor Caldara , dove la specie oggi vive con forte densità d'individui, è presente appunto una caldara, relitto dei grandi sitemi vulcanici di cui il Lazio è stato interessato in un recente passato geologico. In detta località, oggi è possibile vedere la fuoriuscita da falde di terreno di rivoli di zolfo liquido, che si dirigono secondo la gravità verso la vicina battigia. Il fondale marino vicino al luogo dove si manifestano tali fenomeni, è interessato dalla presenza di molte bolle di gas, che si libera sulla superficie del mare, emanando a volte un caratteristico odore di zolfo. Tali fenomeni meriterebbero d'essere studiati dagli esperti, perchè penso che possano influire nella proliferazione in loco di diversi organismi, tra cui i molluschi. Non dimentichiamoci le osservazioni e rilievi fatti da Ballard, sui fondali oceanici, dove vicino ai camini vulcanici da cui fuoriescono sostanze gassose varie, si crea una particolare fauna di organismi marini, in alcuni casi non conosciuti dalla scienza, una vita avente come base alimentare alcuni particolari batteri anerobici, che riescono a metabolizzare l'idrogeno solforato. Se la presenza o meno in determinate zone di Eastonia rugosa fosse dovuta al su detto fenomeno, tale variabilità di esemplari in una certa zona potrebbe essere ben giustificata, infatti tali fenomeni vulcanici non si manifestano in modo costante, ed ora mi viene da pensare che anche gli agenti che possono alterare la normale composizione chimica dell'acqua del mare, come quelli presenti nelle aree vicino allo scarico delle acque di stazioni di trattamento, potrebbero avere influenza circa il proliferare o meno di questa specie di mollusco. Per Andrea, effettivamente tra i subaquei e su alcuni banchi di mercato, il Polpo che appartiene al philum dei Mollusca viene nominato erroneamente come" Polipo che invece appartiene al Philum dei Cnidaria". Diciamo che è un nome dialettale che a volte si da ad esemplari di questa specie, i dialetti non sono sempre precisi ma in Italia restano ancora oggi una valida forma di comunicazione, con cui è facile capire di cosa si stà parlando. Il risultato in ristorante non cambia, una bella spaghettata al polpo o al polipo, una insalata di polpo, o un bel polpo alla Galiega hanno lo stesso effetto, poi tra gli addetti ai lavori malacologici nominare tale specie in modo errato può essere causa di qualche imbarazzo.... Un caro saluto a tutti, Flavio |
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Modificato da - Muricopsis in data 25 marzo 2013 19:19:20 |
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jeanne
Utente V.I.P.
Città: salammbo
Regione: Tunisia
165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 marzo 2013 : 22:55:47
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| Messaggio originario di Muricopsis:
Ciao Jeanne, sono daccordo con le tue osservazioni etologiche su Eastonia rugosa, ma vorrei aggiungere un ulteriore osservazione, parrebbe oltre al fatto che tale specie abbia una tendenza ad acclimatarsi in ambienti eurialini, che sia anche favorita dalla presenza nelle acque in cui vive di emissioni dai fondali di sali di zolfo, forse idrogeno solforato. P.es. a Lavinio, loc. Tor Caldara , dove la specie oggi vive con forte densità d'individui, è presente appunto una caldara, relitto dei grandi sitemi vulcanici di cui il Lazio è stato interessato in un recente passato geologico. In detta località, oggi è possibile vedere la fuoriuscita da falde di terreno di rivoli di zolfo liquido, che si dirigono secondo la gravità verso la vicina battigia. Il fondale marino vicino al luogo dove si manifestano tali fenomeni, è interessato dalla presenza di molte bolle di gas, che si libera sulla superficie del mare, emanando a volte un caratteristico odore di zolfo. Tali fenomeni meriterebbero d'essere studiati dagli esperti, perchè penso che possano influire nella proliferazione in loco di diversi organismi, tra cui i molluschi. Non dimentichiamoci le osservazioni e rilievi fatti da Ballard, sui fondali oceanici, dove vicino ai camini vulcanici da cui fuoriescono sostanze gassose varie, si crea una particolare fauna di organismi marini, in alcuni casi non conosciuti dalla scienza, una vita avente come base alimentare alcuni particolari batteri anerobici, che riescono a metabolizzare l'idrogeno solforato. Se la presenza o meno in determinate zone di Eastonia rugosa fosse dovuta al su detto fenomeno, tale variabilità di esemplari in una certa zona potrebbe essere ben giustificata, infatti tali fenomeni vulcanici non si manifestano in modo costante, ed ora mi viene da pensare che anche gli agenti che possono alterare la normale composizione chimica dell'acqua del mare, come quelli presenti nelle aree vicino allo scarico delle acque di stazioni di trattamento, potrebbero avere influenza circa il proliferare o meno di questa specie di mollusco. Per Andrea, effettivamente tra i subaquei e su alcuni banchi di mercato, il Polpo che appartiene al philum dei Mollusca viene nominato erroneamente come" Polipo che invece appartiene al Philum dei Cnidaria". Diciamo che è un nome dialettale che a volte si da ad esemplari di questa specie, i dialetti non sono sempre precisi ma in Italia restano ancora oggi una valida forma di comunicazione, con cui è facile capire di cosa si stà parlando. Il risultato in ristorante non cambia, una bella spaghettata al polpo o al polipo, una insalata di polpo, o un bel polpo alla Galiega hanno lo stesso effetto, poi tra gli addetti ai lavori malacologici nominare tale specie in modo errato può essere causa di qualche imbarazzo.... Un caro saluto a tutti, Flavio
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Ciao Flavio Les remarques faites sur la "sulfophilie" de certains de ces bivalves que l'on retrouve dans des zones de pollution intense est très pertinente. pour ce qui est du poulpe (effectivement délicieux s'il a été bien battu au préalable) je n'ai pas bien compris son éventuel lien avec Eastonia? Amitiés Jeanne |
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Muricopsis
Utente Senior
Città: Roma
1361 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 marzo 2013 : 07:58:26
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Bonjour Jeanne, in questi due-tre ultimi anni, nelle zone dove c'è stato un incremento di E. rugosa, si è notato anche un incremento di Polpi, sia di quelli maturi che si attestano nelle località per deporre le loro uova, che conseguentemente di nascituri, con cui quando si trovano è possibile anche giocare, infatti non dimostrano alcuna paura dell'uomo. Intorno una tana di polpo, sul litorale sud di Ladispoli (RM), ebbi modo di contare circa 60 gusci vuoti di E. rugosa di tutte le misure e freschi, indice che tale mollusco è una delle prede preferite del Polpo. Un salut, Flavio |
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