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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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GinoErcole
Utente Junior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
88 Messaggi Tutti i Forum |
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Doram
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
1102 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 23 novembre 2006 : 04:58:25
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| Messaggio originario di GinoErcole:
Si discute tanto di bibliografia malacologica ed è logico e giusto, è cosa di nostro interesse. Perché non citare allora i quattro volumi dell'"OPERA OMNIA" DEL Monterosato e quella di Norman Tebble (BRITISH BIVALVE SEA SHELLS),che pe rò è scitta in inglese, tuttavia facile a comprendersi, conoscendo bene la ter minologia relativa alle parti delle valve. Ci sarebbero poi il lavoro del SETTE PASSI e quello del PARENZAN (Carta d'identità delle conchiglie del Mediterra neo),nonché quello del NORDSIECK (non ricordo però il titolo)
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L'opera di Nordsieck si intitola "Die europäischen Meeresmuscheln" I molluschi marini europei, la mia copia è scritta in tedesco (fortuna che lo mastico ) non so se ne esistano altre versioni in altre lingue. Mi trovi d'accordo sulle opere che hai citato, sicuramente delle opere miliari nel campo malacologico, ma ce ne sono tante altre... i libri non sono mai abbastanza
la Scienza e la Conoscenza non sono proprietà di un singolo o di un gruppo, ma sono patrimonio dell'intera umanità - Verde realtà, Roma Mimmo |
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 novembre 2006 : 08:25:18
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Dipende dal livello di conoscenze che si hanno: il Tebble è un lavoro ottimo, adatto a tutti, anche se incompleto (tratta le specie inglesi) è un po' superato, in fondo è del 1976 (seconda edizione). L'Opera omnia del Monterosato è troppo difficile per il collezionista medio, ma indispensabile per l'avanzato. Gli ultimi tre sconsiglio caldamente chiunque di consultarli, possono solo confondere le idee, a meno che già non si sappia quello che si legge: il Settepassi da una grossa enfasi alle forme e il principiante viene indirizzato verso questo aspetto del tutto marginale, ci sono poi vari errori vistosi, vedi ad es. Murici e Coralliophile. Il Parenzan sui gasteropodi tratta solo la metà, o poco più, delle specie mediterranee e di queste la metà sono irriconoscibili o sbagliate. Un po' meglio i due volumi sui bivalvi, ispirati ovviamente dal Tebble. Il Nordsieck, cui Parenzan si è ispirato per i gasteropodi, è utile come riferimenti bibliografici e per la possibilità di documentarsi velocemente sulle specie atlantiche, ma anche lì molti errori e mentalità troppo splitter. I volumi sono 4, solo in tedesco Gastropoda 1968, Bivalvi 1969, Gastropodi 2 (PYramidellidae, Rissoidae ecc. ) 1972, Gastropoda 3 (aggiornamento) 1982. C'è poi un volume in spagnolo, con Garcia Talavera sulle Isole Canarie 1989???,oltre molti e discutibili lavori brevi. Secondo me per il Mediterraneo, meglio le riviste, ora in Italia c'è solo la SIM, ma poi c'è Iberus, Basteria, Novapex, che se non altro sono sempre aggiornate e possono trattare vari argomenti. Ciao, Italo
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 novembre 2006 : 08:39:21
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Dimenticavo: in altro post c'è un link sulle schede FAO sui molluschi mediterranei... incredibile, raramente ho visto un lavoro più confuso ed soprattutto inutile. Visto l'editore, credevo che fossere schedi di molluschi eduli... mi domando che c'entrano il Vasum turbinellum o la Pedicularia sicula... comunque la prossima volta che trovo vive le Smaragdia viridis provo a farci il condimento per gli spaghetti... chiassà pottebbe essere una scoperta. Poi, tra gli altri errori, viene citata la Colubraria mediterraneo però la specie illustrata è l'esotico Distrosio anum. E che dire del Caecum trachea completamente inventato? Basta... scappo in uffiioc, ciao, Italo
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GinoErcole
Utente Junior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
88 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 novembre 2006 : 19:29:07
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Ho visto, di nuovo, la risposta di Doram circa i volumi del Nordieck, ed aggiun go che chje solo per il lavoro (del Nordsieck ovviamente)sui Turridae esiste la traduzione in inglese, qualche cosa ci avrei potuto cavare conosco assai poco la lingua) però il testo mi sembra quasi degno (a dire anche di altri malacologi che conosco assai bene) dell'"indice" (sicuramente sai bene che cosa sia) |
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