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Giorgio Gozzi
Utente Super


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


7792 Messaggi
Micologia

Inserito il - 14 novembre 2006 : 16:58:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tecnicamente non sono in grado di giudicare le 4 immagini,micologicamente la 3 immagine è secondo me quella che meglio rappresenta le caratteristiche morfologiche del fungo in questione ovvero Inocybe geophylla var.lilacina.Le tonalità presenti anche sul gambo(anche se scompaiono in vecchiaia)sono un buon indizio.La prima immagine,anch'essa fedele nell'insieme ne è però priva,la seconda vista isolata potrebbe essere interpretata come I.geophylla var.fulva e l'ultima(volutamente sparata)potrebbe essere interpretata come I.geophylla var.geophylla(ovvero la specie tipo di color bianco).Poi si sà che da monitor a monitor ci sono ulteriori differenze e l'esperienza aiuta non poco...ovvero un alfy o un russula riconoscerebbero un fungo bianco volutamente colorato di rosso....

ciao giorgio

....in breve tutto è ammirabile nella creazione,ma questi esseri ci sembrano ancora più meravigliosi in quanto tali non si giudicherebbero a prima vista;solo il microscopio ce ne rivela l'intiera struttura,mettendoci sotto l'occhio un mondo nuovo,ed insegnandoci ad apprezzarne le recondite bellezze...
don G.bresadola 1847-1929
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 14 novembre 2006 : 17:55:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giorgio gozzi:

micologicamente la 3 immagine è secondo me quella che meglio rappresenta le caratteristiche morfologiche del fungo in questione ovvero Inocybe geophylla var.lilacina.

Aaaggghhhhhh !!! Quando l'ho guardato, mi è sembrato talmente, esageratamente innaturale che avevo quasi deciso di non postarla, invece è proprio quello che va meglio??? Beh, se così sia, allora niente di più facile, faccio il bilanciamento, poi aggiungo un paio di cucchiaiate di blu . Però, guarda che succede se prendo questo fungo bianco (Amanita?)...


Alla ricerca di colori perfetti
135,76 KB

... e aggiungo le stesse cucchiaiate di blu.


Alla ricerca di colori perfetti
94,4 KB.

La seconda foto è veramente meglio micologicamente parlando?

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


1130 Messaggi
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Inserito il - 14 novembre 2006 : 18:55:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

I sensori delle digitali hanno un filtro che taglia agli estremi della banda del visibile (soprattutto IR, ma anche sull'ultravioletto la risposta scende parecchio), e per questo per limitare il rumore. Quindi queste lunghezze d'onda, se riflesse, contano ben poco. Fluorescenze? Possibile, certo, anche se passa la Befana tra una immagine e l'altra può cambiare la luce, dipende dal colore della sua veste...

Vedi, stiamo solo cercando di capire quale sia il MIGLIOR metodo per fare una foto ad un fungo, e oltre a disquisire di grandezze e misurabilità, si potrebbe tirar fuori un'ipotesi alternativa a quella di Sarah, che condivido al 100%, per discutere se sia meglio o peggio di questa.



Certo che quella di Sarah è una buona metodica, replicabile anche. Quelllo che volevo dire è che quello che lei vorrebbe (se ho capito bene) poi poter confrontare diverse foto tra loro. Cosa, che se i miei insegnanti di fisica non si sono ingannati, non è possibile, come non è possibile pretendere che sia replicabile una misura di lunghezza se si usa un metro elastico.

E per quel che riguarda infrarossi e ,soprattutto, ultravioletti il problema non è che vengono riflessi tal quali, quanto che vengono riflessi in altra lunghezza d'onda, spesso nel visibile. Per quello che riguarda la fluorescenza non tirerei in ballo la befana, è un fenomeno molto diffuso, pensa solo ai vestiti ad alta visibilità che sono tali appunto perché riflettono nel visibile parte dell'ultravioletto, rendendolo visibile e perciò definiti, guarda un po' FLUORESCENTI.


Detto ciò ribadisco che Sarah applica un metodo buono, replicabile e condivisibile.
Poi la sua fatica viene vista con un monitor starato o illuminato da una luce ambientale strana e il micologo o chiunque altro dice: "quella sfumatura di lilla mi sembra strana". Inoltre lo stesso fungo, fotografato in momenti diversi è stato illuminato da luci diverse (la luce BIANCA non esiste, è una convenzione) e quindi ha riflesso luci diverse. Se equalizzo su un grigio riporto QUEL cartoncino di nuovo sul grigio. Ma non so niente di quello che lo circonda. Posso dire che io lavoro sempre così e che questo è il massimo che posso ottenere, ma non ho strumenti per dire quale dei due funghi sia il più VERO.
All prossima


Bruno

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Giorgio Gozzi
Utente Super


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


7792 Messaggi
Micologia

Inserito il - 14 novembre 2006 : 19:57:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Amanita puffonia....,
no qui decisamente è migliore la prima che rispecchia il bianco reale.

ciao giorgio

....in breve tutto è ammirabile nella creazione,ma questi esseri ci sembrano ancora più meravigliosi in quanto tali non si giudicherebbero a prima vista;solo il microscopio ce ne rivela l'intiera struttura,mettendoci sotto l'occhio un mondo nuovo,ed insegnandoci ad apprezzarne le recondite bellezze...
don G.bresadola 1847-1929
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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
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Inserito il - 14 novembre 2006 : 20:14:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giorgio gozzi:

Amanita puffonia....

Uffa... stavo proprio per scriverlo .
Questo dibattito è stato veramente interessante e sembra quasi di portare ad un paradosso. Se so il fungo e quali sono i caratteristici determinanti, il modo migliore di fotografarlo è il modo che sottolinea quei caratteristici!!
Comunque, credo che nel mio caso specifico, la strada migliore sia di continuare di bilanciare le foto usando la procedura sopra, così almeno sono coerenti con se stesse! Per il resto, mi affido come sempre alla vostra pazienza.

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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Giorgio Gozzi
Utente Super


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7792 Messaggi
Micologia

Inserito il - 14 novembre 2006 : 20:35:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se so il fungo e quali sono i caratteristici determinanti, il modo migliore di fotografarlo è il modo che sottolinea quei caratteristici!!

Hai capito perfettamente...capisco che però un inesperto non capisce quali siano i caratteri da evidenziare(ecco perchè odore,habitat ecc.,possono aiutare moltissimo).Guarda a grandi linee in un fungo con tubuli e pori(quindi senza lamelle)è di estrema importanza evidenziare se vi è o no presenza di reticolo sul gambo e alla sezione evidenziare eventuali viraggi.
Nei funghi a lamelle,la colorazione delle stesse è la prima base di partenza,eventuali residui di velo,anello,tipologia della volva ed altri caratteri particolari che si notano vanno sempre evidenziati nel miglior modo possibile.Vorrei ricordare che quando un fungo viene determinato come sp.non vuol dire che la foto non esprima al meglio i particolari,ma che è proprio impossibile andare oltre.Io ho tantissime immagini di Inocybe sp.....non le ho mai postate in quanto sò che difficilmente qualcuno azzarderebbe in quanto necessitano di controllo microscopico.
Ad ogni modo in qualsiasi modo fotografi sai che sono sempre un tuo estimatore.

ciao giorgio

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lynkos
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Inserito il - 14 novembre 2006 : 20:37:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giorgio gozzi:

Io ho tantissime immagini di Inocybe sp.....non le ho mai postate in quanto sò che difficilmente qualcuno azzarderebbe in quanto necessitano di controllo microscopico.

Sai Giorgio, sono talmente principiante nel campo micologico, che è già una grande conquista di sapere il genere e se non è possibile di andare oltre, per adesso non è un grande problema. Continuerò a fare il meglio possibile .

Sarah


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Giorgio Gozzi
Utente Super


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Micologia

Inserito il - 14 novembre 2006 : 21:04:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Naturalmente e fai benissimo,
il primo passo da fare è quello di risalire al genere,vedrai che un pò alla volta diverrà tutto più facile,tu apprendi e noi godiamo delle tue immagini.

ciao giorgio

....in breve tutto è ammirabile nella creazione,ma questi esseri ci sembrano ancora più meravigliosi in quanto tali non si giudicherebbero a prima vista;solo il microscopio ce ne rivela l'intiera struttura,mettendoci sotto l'occhio un mondo nuovo,ed insegnandoci ad apprezzarne le recondite bellezze...
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 14 novembre 2006 : 22:21:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Poi la sua fatica viene vista con un monitor starato o illuminato da una luce ambientale strana e il micologo o chiunque altro dice: "quella sfumatura di lilla mi sembra strana". Inoltre lo stesso fungo, fotografato in momenti diversi è stato illuminato da luci diverse (la luce BIANCA non esiste, è una convenzione) e quindi ha riflesso luci diverse. Se equalizzo su un grigio riporto QUEL cartoncino di nuovo sul grigio. Ma non so niente di quello che lo circonda. Posso dire che io lavoro sempre così e che questo è il massimo che posso ottenere, ma non ho strumenti per dire quale dei due funghi sia il più VERO

Ok, evito di scherzare e parlo seriamente:

- lasciamo da parte gli spostamenti di frequenza (fluorescenza e simili), che io ritengo comunque poco significativi (mi hanno falsato realmente i colori solo delle orchidee, in particolare i Phalenopsis), la questione era, ripeto, trovare il miglior metodo per effettuare il bilanciamento del bianco, e a questi effetti non c'è soluzione con metodiche alla portata di tutti, quindi che ne parliamo a fare?

- che si parli di bianco o di grigio è esattamente la stessa cosa, dato che ci interessa la tonalità e non l'intensità, e si intende un colore che possieda le seguenti caratteristiche: intensità uguale dei tre canali R G B e maggiore di 0, tanto più è elevata tanto più piccoli diventano gli errori casuali (come il rumore)

- se equalizzo su un cartoncino grigio, è proprio per tener conto di quello che lo circonda: il cartoncino riflette la stessa luce (lo metto accanto) che riflette il fungo, quindi, cancellando le dominanti dal cartoncino (e dal fungo) ottengo il risultato di vedere grigio un fungo grigio, e di vedere del suo colore (definibile come quello che apparirebbe se il fungo fosse illuminato con luce bianca, cioè di tonalità neutra, cioè in cui le tre componenti R G B avessero lo stesso valore) un fungo colorato

- se lo stesso fungo è illuminato da luci diverse in momenti diversi, sottraendo le dominanti di ciascuna di queste luci ottengo sempre lo stesso risultato, e quindi ottengo una tonalità confrontabile (l'ha già detto Sarah quando faceva notare che la luce che dava il flash, ben diversa dalla luce ambiente riflessa dagli oggetti circostanti, era praticamente indistinguibile da quest'ultima dopo il processo di equalizzazione); cosa si intenda per fungo più VERO può essere oggetto di definizione: per me è semplicemente ciò che mi appare illuminandolo con una luce a tonalità neutra (vedi prima)

- certo, se nel processo includiamo anche monitor starati, luce ambiente che falsa i colori e operatore daltonico, finiamo per complicare inutilmente il problema; a questo si può ovviare spendendo, ad esempio, circa 2400 euro per un monitor Eizo ColorEdge CG21 e calibrando il colore (il monitor è dotato di paraluce superiore per schermare la luce ambiente), ma rimane la considerazione statistica che, se si parte da un'immagine bilanciata al meglio si minimizza comunque la probabilità di avere un risultato scadente sui monitors e nelle condizioni più disparate



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