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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 ottobre 2006 : 12:32:49
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| Messaggio originario di aspis:
...., ma qualcuno l'ha mai visto ( e fotografato) mentre beve il latte?
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E' una leggenda quella del latte, aspis: e tu lo dovresti sapere bene! I serpenti sono attratti dal latte solo se a quest'ultimo viene aggiunta un po' di grappa, oppure del miele... ma il latte da solo dubito possa piacere a un cervone. Per tornare semiseri, la leggenda del serpente "pasturavacche" è diffusa anche in altre parti del mondo: nel sud America, per esempio, si crede che il "caninana" (Link) si attacchi addirittura alle mammelle per succhiare il latte. E qui una domanda sorge spontanea: tale frottola si è diffusa prima in Europa e da lì è stata poi esportata dagli spagnoli in America latina insieme alla sifilide, oppure ci sono state due linee evolutive differenti, di frottole cioè che hanno casualmente preso lo stesso percorso verso la "suzione al capezzolo"?
L'origine di tali dicerie è invece così evidente che mi ci voglio soffermare poco e solo con alcuni rapidi esempi: la frequenza con cui i serpenti si rifugiano nelle stalle, il fatto che un serpente può occasionalmente mordere un capo di bestiame al ventre, il fatto non del tutto assurdo che un serpente assetato possa essere stato scoperto mentre beveva (e perché mai no?) proprio del latte, ecc., ecc. Ritenete quest'ultima possibilità fuori da ogni logica per un serpente davvero assetato, in una zona mediterranea arida o semidesertica? Su questo forum ho letto proprio ieri un post interessante sulla deposizione in cattività di una mantide religiosa. Dopo la deposizione, alla mantide assetata, veniva offerto un pollicione inzuppato nell'acqua e la mantide religiosa, scusate il gioco di parole, non si faceva mica pregare per bere dal dito... a mio avviso avrebbe bevuto anche del latte in quelle condizioni... Figuriamoci un serpente, notoriamente ghiotto di latte ! |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 ottobre 2006 : 12:38:18
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Le dicerie sono tante e poi tante..
La peggiore è quella di riintrodurre le vipere con l'aereo o l'elicottero..
E' dura a farlo capire!!
Simo
Amare la natura è come amare se stesso....
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Modificato da - FOX in data 26 ottobre 2006 12:38:40 |
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salvob
Utente Senior
Città: Trabia
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
1569 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 ottobre 2006 : 15:58:43
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Quello che è strano è la leggenda del "u 'mpasturavacchi" esiste ed è ancora diffusissima in Sicilia, dove il Cervone a quanto ho capito non è presente! Che il famoso mpasturavacchi sia scomparso ma la sua legenda continui a vivere??? |
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nazzza
Utente Junior
Città: benevento
Prov.: Benevento
Regione: Campania
23 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 ottobre 2006 : 22:37:13
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Anche negli USA c'è il serpente che si beve il latte... I triangulum, meglio conosciuti come milksnake, proprio per la loro "famosa" voglia di latte! Io sono sicuro che siano miti sviluppatisi per vie differenti, proprio per quei motivi spiegati da Zoroaster. C'è invece un' altro leggenda che non riesco proprio a capire come sia nata. Su un libro di Silvio Bruno (mi sembra) ho letto di una credenza secondo cui i gongilo sono soliti infilarsi la coda in bocca e rincorrere rotolando il malcapitato di turno, per morderlo e ammazzarlo con il suo potentissimo veleno. Una credenza simile è diffusa in USA, anche se non ricordo se il malvagio rettile yankee sia una lucertola o un serpente. Per quanto riguarda le vipere volanti, c'era un tizio che collaborava con la forestale che mi giurava di aver visto elicotteri della forestale lanciare damigiane piene di vipere nella foresta, e anche su wikipedia avevano scritto questa boiata (naturalmente ho midificato la voce) ciao nazzza
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 ottobre 2006 : 11:54:54
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Riconsideravo queste due leggende, quella del serpente che succhia il latte dalle mammelle, e quella del lancio di vipere dagli elicotteri, e credo che la genesi delle due sia radicalmente diversa. Pensiamo al serpente che si attacca ad un capezzolo... dapprima ci può sembrare una cosa del tutto impossibile, e invece, forse, non è neanche altamente improbabile. E' possibile che un serpente inghiotta un uovo di marmo ? O una lampadina ? O che un serpente inghiotta addirittura la maniglia tondeggiante di una porta e vi rimanga impigliato ? L'"impasturamaniglie" per intenderci.... Ebbene, del primo caso (Pituophis con lampadina in pancia) ho letto proprio l'articoletto con foto su un vecchio numero di Airone, e sono quasi sicuro di aver letto o sentito anche di serpenti che tentarono di inghiottire maniglie "tondeggianti" di porte, scambiandole per uova...
Pensiamo ad una stalla della Macedonia, fra boschi, in un ambiente ricco di colubridi di ogni tipo... una mucca malata è stesa sul fieno con le mammelle odorose bene in vista, oppure una pecora grassa e tarchiata riposa facendo strusciare le mammelle quasi all'altezza del terreno: cosa impedisce ad un'Elaphe di turno di "annusare" un capezzolo e di scambiarlo, banalmente, per un mammifero di taglia adeguata ? Da qui all'attacco il passo è davvero breve, e le probabilità che i primi eventi si verifichino sono tutt'altro che basse!
Bisognerebbe fare un'indagine a tappeto fra le varie stalle del sud e centro Italia, sperando che il pastore o l'allevatore da noi interrogati non ci rispondano, come spesso accade: "Io un serpente attaccato alla mammella non l'ho mai visto, ma mio cugino...."
Altra possibilità sarebbe compiere uno studio sperimentale con 500 capi di bestiame e 500 cervoni, liberi di vagare nella mega-stalla. Lo studio naturalmente dovrebbe essere condotto in "doppio cieco", secondo i più moderni standard scientifici: i cervoni non dovrebbero cioè sapere delle mucche, e le mucche non saprebbero se le munge il pastore o l'"impasturavacche"....
Due parole sulla leggenda del lancio o liberazione di vipere. L'origine di tale leggenda, invece, non è legata a mio avviso a qualche fondamento reale, ma è basata su un istinto primordiale dell'uomo: quello di attribuire a qualche "terza parte" o "capro espiatorio" la colpa di situazioni che non ci piacciono. Infatti, se notate, questa fola vi viene sempre raccontata da persone a cui i serpenti fanno parecchio schifo...
Una persona che detesta i serpenti, che abbia un grado di cultura medio-basso, e che incontri un paio di serpenti nel bosco sotto casa, dove non le era mai capitato di incontrarne, può pensare due cose soltanto:
a) Questo bosco è l'habitat ideale per i serpenti, e mi stupisco solo di non averne mai incontrati prima;
b) qualcuno (wwf, lega ambiente, o chi so io) ha liberato dei serpenti nel mio bosco!
E, paradossalmente, quasi tutte le persone tendono a prendere in maggior considerazione la seconda ipotesi: la loro mente rifiuta cioè di credere che un essere cosi "strano e disgustoso" come un serpente possa far parte dell'equilibrio della natura.
"Ecco: sono stati buttati dall'elicottero che tre giorni fa volava sopra al paese !!!"
Non siete d'accordo con me? Vi racconto allora questo fatto, capitato a me personalmente. Io ho la possibilità di fare qualche camminata, di tanto in tanto, in una zona dell'Appennino settentrionale dove studiò e preparò la sua tesi di laurea, negli anni '80, uno degli attuali maggiori esperti di vipere italiane. Conosco bene il paesino dove questa persona alloggiò spesso, spiegando a tutti il tipo di studio che stava compiendo (censimento dei serpenti), e ho anche parlato con i contadini che conobbero ai tempi l'erpetologo. Premetto che in questa zona abbondavano vipere e colubridi, e che oggi giorno i serpenti sono diventati più rari per le ovvie ragioni che noi conosciamo (aumento del traffico stradale, aumento del turismo, ecc.).
Ebbene, questo fu il mio dialogo con uno di questi contadini:
ZOROASTER: Buongiorno, Signor X, si ricorda ancora di quando veniva qui a studiare i serpenti il Dott. Y ?
CONTADINO: Certo che mi ricordo ! Era un bravissimo ragazzo, e a volte dormiva anche in tenda nei campi... mi dicono che adesso vada in giro in giacca e cravatta, sono contento per lui!
ZOROASTER: E di vipere, ce ne sono ancora da queste parti?
CONTADINO: No, eh! Da quando il Dottore ha finito i suoi studi, di vipere non ne abbiamo più viste: sa, era lui che le portava!!!
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Modificato da - Zoroaster in data 27 ottobre 2006 12:17:32 |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 ottobre 2006 : 12:26:46
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