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 Fenicotteri nel Delta del Po
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italianbirder
Utente Senior


Città: Gorino
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 25 ottobre 2006 : 21:46:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiornamento: siamo a quota 11.488 Fenicotteri nel Delta del Po !


Si è svolto in data 24 ottobre 2006 il primo censimento mensile dei Fenicotteri dell’Emilia-Romagna e del Delta del Po organizzato da Asoer (Associazione Ornitologi Emilia-Romagna). Sono state visitate tutte le zone idonee dalle saline di Cervia alla Foce dell'Adige. Il totale dei Fenicotteri censiti è stato di 11.488, di cui 4.638 in Emilia- Romagna e 6.850 nel Delta Veneto. Tutti i Fenicotteri erano presenti in zone dove la caccia è vietata o dove comunque non vengono disturbati dall'attività venatoria o da disturbo diretto. Sono stati letti un totale di 254 anelli, di cui 10 nelle Valli di Comacchio (Fe) e 244 in Valle Sagreda (Ro). Dei 244 di Valle Sagreda, 201 erano 1cy nati ed inanellati nel 2006 nelle colonie di Comacchio (141), Sardegna (4), Camargue (42) e Delta dell’Ebro (14), mentre vi era un totale di 10 Sardi, 54 Francesi e 17 Spagnoli. Inoltre, fra gli individui più anziani di un anno, vi erano 4 Fenicotteri turchi. Una curiosità: un giovane Fenicottero francese letto in data 17 ottobre a Valle Pozzatini (Ro) era stato osservato 6 giorni prima in un chiaro a Peretola, vicino Firenze, tappa lungo il suo viaggio di trasferimento dalla Camargue al Delta del Po. Il censimento mensile dei Fenicotteri del Delta del Po sarà ripetuto anche in novembre (data da stabilire nella decade centrale) ed il dicembre (giorno venerdì 8).
Ciao a tutti


Menotti Passarella
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"e molto più per i soli boschi i selvatichi ucelli sovra i verdi rami cantando, a chi gli ascolta piacere, che per le piene cittadi, dentro le vezzose et ornate gabbie non piacciono gli ammaestrati"

Modificato da - italianbirder in data 25 ottobre 2006 21:51:52
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italianbirder
Utente Senior


Città: Gorino
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 26 ottobre 2006 : 21:09:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' scesa la nebbia nel Delta, che tutto avvolge ;-) Difficile contare i Feni, ancora più difficile leggere gli anelli. Consoliamoci con due foto d'epoca, entrambe realizzate a Ca' Pisani (Rovigo). La prima illustra alcuni Fenicotteri sul ghiaccio insieme ad un gruppo di anatre. Questa foto, realizzata nel gennaio 2002 quando vi erano nel Delta poco più di 100 individui, rappresenta la chiave di lettura del successivo incremento del Fenicottero nel nostro territorio. Solo oggi ho realizzato cosa stavano facedo i Fenicotteri vicino alle anatre e di conseguenza mi spiego il motivo per cui non morivano o non se ne andavano via ;-).

Immagine:
Fenicotteri nel Delta del Po
70,54 KB

La seconda immagine è invece del 31 marzo del 2004, quando a Ca' Pisani erano presenti oltre un migliaio di individui. In quella data per la prima volta potei leggere 61 anelli diversi. Si trattava della maggior parte dei giovani Fenicotteri nati nella Salina di Comacchio (Fe) nel 2003, con alcuni nati negli anni precedenti (sempre a Comacchio), una parte dei giovani nati in Camargue nel 2003 e qualcuno sempre francese ma di età superiore, qualcuno proveniente dalla Sardegna e qualcuno con anello bianco (non letto) di origine non nota. Questi Fenicotteri con anelli bianchi potevano essere sia Sardi sia Spagnoli oppure provenire dal lontano oriente, come si è dimostrato in seguito.

Immagine:
Fenicotteri nel Delta del Po
51,57 KB




Menotti Passarella
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Modificato da - italianbirder in data 26 ottobre 2006 21:13:18
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maumau50
Utente V.I.P.


Città: brescia


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Inserito il - 02 novembre 2006 : 13:00:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
11488...meno 5!! ciao Menotti ieri ho gironzolato in bici lungo la strada che divide valle Sagreda da valle Pozzatini e ...a parte vedere poco e male il gruppone di fenicotteri a causa della foschia e della loro lontananza dall'argine, incontro un tipo della Lipu che ci chiede se avevamo visto fenicotteri morti e dove. Lui ne aveva contati 5, siccome uno l'avevo individuato anche io, sembrava un sacchetto di plastica galleggiante!, gli ho dato l'esatta posizione e ho fatto presente che, essendo facilmente recuperabile, era meglio se lo prendeva per fare analizzare la causa della morte...dato che la nostra conversazione era costellata da spari continui a distanza ravvicinata...in pratica dall'altra parte dell'argine c'era una contraerea che neanche durante il D-Day!! poco prima avevo visto un airone grigio scappare "urlando" contemporaneamente ad uno sparo! la bestia è volata via e anche il suo collega tranquillamente poggiato su una pianta! volavano regolarmente e non sembravano feriti!!! cose da pazzi!

ritornando indietro, in valle Pozzatini nell'angolo formato con la strada principale che porta ad Albarella, vedo un altro fenicottero morto in acqua e uno immerso fino al ventre con la testa ciondoloni in evidente stato di sofferenza...non sono riuscita a dilungarmi perchè mi faceva pena, aveva gli occhi semichiusi! poco distante c'era questo qui che sembrava sano e normale insieme ad altri due o tre individui, evidentemente isolati e molto lontani dai due grossi gruppi della valle accanto

Fenicotteri nel Delta del Po

La domanda è questa: come mai le bestie morte si trovavano quasi tutte molto vicine in uno specchio d'acqua abbastanza circoscritto? tutte vittime di cacciatori? a me è anche venuto il dubbio, vedendo l'animale morente, che magari in quella zona ci fosse finita ( versata dalle solite mani ignote) qualche sostanza velenosa...ne sapete qualcosa in zona? per questo era molto importante il recupero dei cadaveri. Che ne dici? Si può saperne di più?
Attendo notizie.
ciao mau

P.S. ho dormito due notti ( come tante altre volte) nel porto di Gorino che adoro e ho quasi scoperto dove abiti...una di queste volte ti vengo a trovare!! ..scherzo!! non disturbo inutilmente i signori per bene! salutami il Po
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italianbirder
Utente Senior


Città: Gorino
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 02 novembre 2006 : 20:43:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche oggi c'erano almeno 5 Fenicotteri morti che galleggiavano in Valle Sagreda, e circa 2.500 vivi in Valle Pozzatini. Secondo me ci sono due possibilità: o sono stati sparati dalla strada di notte (!?) ma credo sia poco probabile perchè di notte se ne vanno (a meno che qualcuno resti e non sia stato facile bersaglio grazie alla presenza della luna...). Oppure sono rimasti vittima di collisioni notturne con ostacoli aerei a causa della nebbia... Rimane il fatto che gli individui morti sono concentrati molto vicino alla strada ma anche alla barriera di filo spinato che delimita la laguna...
Bisognerebbe raccogliere gli individui morti per farli analizzare...
Ciao a tutti
P.S. Maura, potevi venire a farmi visita, tanto che c'eri

Menotti Passarella
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maumau50
Utente V.I.P.


Città: brescia


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Inserito il - 03 novembre 2006 : 08:34:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
porca miseria! potrebbe trattarsi di individui già deboli o ammalati? altrimenti sarebbe logico aspettarsi altri tipi di uccelli presi di mira dai vari rambo locali. a chi andrebbe segnalata la cosa per il recupero e l'analisi dei cadaveri? sarebbe logico alla direzione del parco...ma non so quanta efficacia avrebbe!!!
ciao Menotti, la prossima volta che passo magari ti faccio un saluto....paura eh??
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


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Macrofotografia

Inserito il - 03 novembre 2006 : 12:03:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella foto la tua Mau; fenicottero in solitaria meditazione

Gianfranco
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italianbirder
Utente Senior


Città: Gorino
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 03 novembre 2006 : 14:09:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di maumau50:

a chi andrebbe segnalata la cosa per il recupero e l'analisi dei cadaveri? sarebbe logico alla direzione del parco


Questa mattina alcuni tecnici della provincia sono entrati con le barche in Valle Sagreda per il recupero delle spoglie dei Fenicotteri deceduti per le successive analisi. Non mi meraviglierei che a questo punto fosse ipotizzato ciò che nessuno di noi vorrebbe sentir dire...

Menotti Passarella
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maumau50
Utente V.I.P.


Città: brescia


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Inserito il - 03 novembre 2006 : 16:07:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Questa mattina alcuni tecnici della provincia sono entrati con le barche in Valle Sagreda per il recupero delle spoglie dei Fenicotteri deceduti per le successive analisi. Non mi meraviglierei che a questo punto fosse ipotizzato ciò che nessuno di noi vorrebbe sentir dire...


...men che meno io!!! la prossima volta vado anche io armata da quelle parti...e spero di avere buona mira!!! ...magari l'ignoranza si estirpasse a colpi di mitra!!! ...scherzi a parte, tienici informati perchè la cosa ci sta a cuore e se poi ci scappasse anche un bell'articoletto sui giornali...che dici?

grazie Gianfranco per l'appezzamento: si tratta di una digiscopia fatta ..in bici! nel senso che io e il mio compagno di disgrazie ( il marito) abbiamo trasporatao cannocchiale, treppiede, macchine fotgrafiche ecc. negli zaini in bici per goderci meglio il panorama sugli argini...ma appena ci fermavamo, anche stando attenti, gli uccelli se la filavano a distanza di sicurezza...cioè centinaia di metri...e non so dargli torto! questo e altri due o tre esemplari, forse per l'ora tarda , la nebbia e la poca visibilità erano tranquilli a una relativa distanza dalla strada. Insomma le mie foto migliori le ho fatte stando dentro al camper accostato in situazione da codice penale a bordo strada!! di quello gli uccelli non hanno paura...per ora! ma appena apri la portiera scappano più veloci della luce...si vede che siamo in Italia vero? buona giornata a tutti mau
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italianbirder
Utente Senior


Città: Gorino
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 04 novembre 2006 : 21:40:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi informo che il personale della Provincia di Rovigo che ieri mattina si è recato in barca in Valle Sagreda ha potuto recuperare 5 Fenicotteri morti e 2 debilitati. I morti sono stati portati presso l'Istituto Zooprofilatico di Adria (Ro) per essere analizzati, mentre i 2 vivi sono stati condotti presso il CRAS provinciale. Due degli animali avevano anelli colorati. Da un primo esame sarebbero escluse sia le fucilate che traumi di altro tipo, per cui nessun impatto.
Ciao a tutti

Menotti Passarella
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maumau50
Utente V.I.P.


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Inserito il - 05 novembre 2006 : 12:57:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie per le notizie, in parte rassicuranti, sui nostri amici zampelunghe ma anche preoccupanti per i motivi veri della strana moria. Aspettiamo altre precisazioni sull'esito delle analisi.
A proposito vorrei segnalare un altro fatto negativo capitatomi in questi pochi giorni di vacanza nel Delta. Riguarda la valle Cannavié vicino a Volano: i due ingressi ( che conosco io almeno)accanto a due ristoranti sono chiusi da cancello e catena e sono scomparsi anche i cartelli esplicativi dell'oasi. Di fatto l'oasi è chiusa perchè sono chiusi i due ristoranti: Ma l'oasi esite ancora o è proprità privata dei due ristoranti? Siccome finora sono sempre entrata liberamente e siccome i camminamenti sono anche ben fatti e c'è un capanno che permette di osservare e fotografare comodamente avocette e cavalieri, la cosa mi ha irritata non poco! quancuno ne sa qualcosa?
A questi indirizzi Link e Link
risulta che l'oasi è proprità della Regione emilia romagna e gestita dalla provincia di Ferrara e che è visitabile tutto l'anno, come in effetti è sempre stato...che è successo? di fatto ora i due ristoranti decidono l'apertura e la chiusura in base ai loro periodi di attivittà!! boh??

grazie per tutte le info che potrete dare e per la pazienza che avete nei miei confronti! ciao a tutti mau
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italianbirder
Utente Senior


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Inserito il - 05 novembre 2006 : 13:31:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di maumau50:

grazie per le notizie, in parte rassicuranti, sui nostri amici zampelunghe ma anche preoccupanti per i motivi veri della strana moria. Aspettiamo altre precisazioni sull'esito delle analisi.


Mentre su Canneviè ti rispondo a parte, riporto un trafiletto comparso oggi sul Gazzettino ed una foto di un Fenicottero morto scattata da Eddy Boschetti del Wwf di Rovigo ieri 4 novembre 2006 alle ore 07:45 (quindi dopo la raccolta degli individui morti effettuata da personale della provincia di Rovigo).

"All'interno delle valli Veniera-Sagreda i volontari del Wwf segnalano che sono stati recuperate alcune carogne di fenicotteri che galleggiavano. Secondo il Wwf alcuni esemplari sono stati recuperati dal personale dell'assesorato alla Caccia e pesca della Provincia al fine di verificare in laboratori accreditati le cause del decesso. Nel comprensorio da mesi staziona una nutrita colonia di circa 8000 fenicotteri".

Immagine:
Fenicotteri nel Delta del Po
65,85 KB

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Modificato da - italianbirder in data 05 novembre 2006 13:43:20
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italianbirder
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Inserito il - 05 novembre 2006 : 13:38:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
1.000 Fenicotteri anche nella Laguna di Venezia


Jesolo, 31 ottobre 2006 (dal giornale il Gazzettino)
Laguna jesolana invasa dai Fenicotteri rosa e l'Ans chiede l'istituzione di un Parco Regionale. È spettacolare lo scenario offerto in questo periodo dalla Valle Dragojesolo, osservata dal nuovo ponte sul Sile-Piave Vecchia. Nelle acque basse della sacca che si protende fino al margine dell'abitato del centro jesolano e che costituisce l'oasi della riserva di caccia valliva, sostano migliaia di uccelli. E tra questi spiccano i fenicotteri rosa. Secondo quanto riferito dall'Associazione naturalistica sandonatese, questa "Indescrivibile rappresentazione che evoca la natura primordiale delle lagune venete", ha dei numeri: 200 aironi bianchi maggiori, oltre 5mila anatre di specie diverse, circa 3mila folaghe e, per l'appunto i Fenicotteri rosa, circa un migliaio.

"I Fenicotteri , in particolare - spiega il presidente dell'Ans, Michele Zanetti - sono giunti nella valle da alcuni giorni e provengono dal Delta del Po. Essi costituiscono una frazione della complessiva popolazione di 6mila individui, insediatasi nel delta padano nell'ultimo decennio. La loro presenza costituisce un "valore aggiunto" all'ambiente lagunare locale di notevolissimo interesse, potendo essi diventare un autentico elemento nuovo del paesaggio vallivo. È peraltro opinione diffusa, tra i naturalisti ornitologi, che la specie possa stanziarsi definitivamente nelle valli della laguna nord di Venezia e creare colonie riproduttive stabili. Gli stessi fenicotteri rosa costituiscono comunque solo una componente nella ricchissima avifauna lagunare di questo periodo, che coincide con la fase migratoria in assoluto più intensa". I naturalisti dell'osservatorio florofaunistico dell'Ans, che hanno segnalato la presenza degli stessi fenicotteri a Valle Dragojesolo, svolgono un'attività permanente di monitoraggio della biodiversità dell'intero Veneto Orientale. E questo non fa che aumentare l'amarezza (e la successiva richiesta) per la mancanza di un Parco Regionale. "Suscita amarezza - conclude Zanetti - il fatto che, a fronte di tanta straordinaria ricchezza, di difficilissima fruizione sociale in quanto mancano percorsi protetti e punti di osservazione, la laguna di Venezia sia priva di un istituto di tutela adeguato. Qualsiasi altra nazione al mondo ne avrebbe fatto un Parco Naturale e Culturale dell'Umanità; nel Veneto, invece, non è neppure Parco Regionale".


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Modificato da - italianbirder in data 05 novembre 2006 13:39:35
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maumau50
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Inserito il - 05 novembre 2006 : 19:06:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono assolutamente d'accordo sull'esigenza dell'istituzione di un parco nelle valli di Jesolo, tanto più dopo l'arrivo dei fenicotteri. Speriamo che i colorati uccelli attirino l'attenzione anche dei più distratti e facciano smuovere le acque ( molto stagnanti dato che si tratta di laguna )
L'anno scorso ero da quelle parti proprio in questo periodo e non ne ho visto traccia, quindi la cosa mi fa immenso piacere anche se non vorrei ( sono troppo maligna!) che lo spostamento fosse imputabile all'evidente disturbo arrecato ai nostri amici nel Delta e che , per loro disgrazia, non siano caduti...dalla padella alla brace!
Colgo l'occasione per ribadire la bellezza e la ricchezza di questa zona, per l'esattezza alle spalle del litorale del Cavallino, tra il paese di Treporti e Lio Piccolo. E' un paesaggio da favola e , per ora, incontaminato ma, come si vede, del tutto indifeso. La cosa non mi era sfuggita e ne avevo fatto un piccolo resoconto fotografico qui Link (...non so se sia off topic).

Resto sempre in attesa di altre info riguardo ai fenicotteri morti nel Delta e ringrazio il gentilissimo Menotti per questo. Buona serata mau
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italianbirder
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Inserito il - 05 novembre 2006 : 21:44:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di maumau50:

Sono assolutamente d'accordo sull'esigenza dell'istituzione di un parco nelle valli di Jesolo (...) L'anno scorso ero da quelle parti proprio in questo periodo e non ne ho visto traccia, quindi la cosa mi fa immenso piacere anche se non vorrei ( sono troppo maligna!) che lo spostamento fosse imputabile all'evidente disturbo arrecato ai nostri amici nel Delta


Valle Dragojesolo è una valle "storica" per i Fenicotteri del Nord-Est: i primi furono visti anni fa e oramai la specie vi fa tappa più o meno regolarmente. Da quel "trampolino" si sono spinti fino alle Valli Cavanata e Artalina nel Friuli e addirittura alle Saline di Sicciole in Slovenia. Chiaramente dalle letture di anelli sappiamo esservi un interscambio fra i Fenicotteri dell'estremo Nord-Est e quelli del Delta.


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italianbirder
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Inserito il - 06 novembre 2006 : 20:09:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prosegue la moria dei Fenicotteri nel Delta del Po . Oggi in Valle Pozzatini, Rosolina, Rovigo, ce n'erano almeno 5.000 di vivi ed almeno 1 di morti . La foto che vedete è stata scattata oggi verso le ore 16:00 mentre passavo lungo la strada che costeggia la Valle sul lato sud. L'individuo era stato inanellato nel 2005 in Camargue e non era stato ancora letto in precedenza nel Delta: trattasi forse di un nuovo arrivo ?

Nota per Clotilde: uno dei giovani Fenicotteri francesi che avevi letto il 23 settembre di quest'anno ad Orbetello l'ho visto il 24 ed il 30 ottobre ne Delta !

Immagine:
Fenicotteri nel Delta del Po
67,07 KB

Ciao a tutti

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Clotilde
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Inserito il - 06 novembre 2006 : 21:21:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Menotti, dopo tanta tristezza...
...una notizia veramente piacevole!
Leggere un anello e conoscere la storia di quel Fenicottero è veramente emozionante!!!
Voglio brindare con te e con tutti a questa notizia!
clo
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italianbirder
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Inserito il - 09 novembre 2006 : 18:41:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dal giornale il Gazzettino di oggi, apprendiamo che, seppur in via ufficiosa, il settore Risorse faunistiche e vigilanza della Provincia di Rovigo ha raccolto le prime indicazioni dell'Istituto Zooprofilattico regionale che escluderebbero, come causa di morte, gli effetti del saturnismo (ingestione o assimilazione dall'ambiente di forti dosi di piombo e il conseguente avvelenamento). Resta sospeso il risultato del test sulla presenza nelle carcasse del virus H5N1, la variante più aggressiva e pericolosa anche per l'uomo del famigerato virus dell'Influenza Aviaria (altrimenti detta Influenza dei Polli). Servono sei giorni per l'analisi completa e i risultati si sapranno solo nel fine settimana.

Menotti Passarella
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Modificato da - italianbirder in data 09 novembre 2006 18:48:42
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maumau50
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Inserito il - 09 novembre 2006 : 19:15:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie Menotti per le info, aspettiamo quindi qualche giorno per saperne qualcosa di più sperando di non veder ricominciare la pantomima dell'aviaria!! con conseguenze ancor più preoccupanti per i nostri pollastroni rosa, come già visto lo scorso anno coi famosi cigni!
buona serata a tutti mau
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italianbirder
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Inserito il - 14 novembre 2006 : 18:17:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La Provincia di Rovigo fa dietrofront: Fenicotteri uccisi dal saturnismo


Contrariamente a quanto dichiarato in precedenza dalla Provincia, i Fenicotteri (almeno una ventina, non una decina come riportato) sarebbero morti per saturnismo, una malattia collegata all'ingestione di pallini da caccia in piombo che a tonnellate sono presenti nelle valli del Delta del Po, frequentati dai Fenicotteri per l'alimentazione. Ecco l'articolo di oggi sul giornale Gazzettino di Rovigo.

I Fenicotteri trovati morti nel Delta potrebbero essere stati avvelenati dal piombo dei pallini da caccia. La notizia è ancora ufficiosa però ieri l'assessore provinciale alle Risorse faunistiche Gino Sandro Spinello ha confermato che contrariamente a quanto era emerso all'inizio si vanno manifestando certezze su una diffusa infezione al fegato riscontrata negli animali morti. La causa sembra quindi essere il saturnismo, l'avvelenamento da piombo dovuto al fatto che gli uccelli, grufolando sul fondo delle lagune, ingurgitano anche i pallini delle cartucce sparate dai cacciatori che finiscono nel fango. Un fenomeno nuovo per le aree deltizie che non avevano mai fatto registrare in passato episodi di questo tipo. Una casistica che è invece diffusa in altre aree d'Europa dove viene fatto divieto addirittura di cacciare se non sparando cartucce con pallini di materiali diversi dal piombo che non inquinano le acque. Va da sé che il minor peso specifico dei materiali alternativi rende meno precisi i colpi e minore la gittata dei fucili. Divieti comunque che in Gran Bretagna sono tanto rigorosi da imporre anche ai pescasportivi piombature acciaiose o in piombo rivestito. Non va escluso che i fenicotteri morti possano aver ingoiato il piombo in zone diverse dal Delta polesano, vista l'ampia area di spostamento giornaliero.

Menotti Passarella
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Modificato da - italianbirder in data 14 novembre 2006 18:31:28
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maumau50
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Inserito il - 15 novembre 2006 : 09:11:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie, come sempre, per le info sull'argomento. A dire il vero questa ipotesi mi lascia un pò perplessa. Il saturnismo nell'uomo è una malattia ad andamento lento o cronico, negli uccelli non so, anche perchè l'avvelenamento in questo caso avverrebbe principalmente per ingestione dei pallini e quindi passaggio del piombo attraverso el mucose gastriche e intestinali, nell'uomo principalmente per inalazione.
Mi pare comunque strano che gli animali morti fossero tutti in una zona ristretta e anche in un lasso di tempo breve se non simultaneo, se ne ritroverebbero altri e soprattutto molto lontani gli uni dagli altri. Boh? comunque per accertare il saturnismo (a quei livelli poi) basta un esame del sangue, se non erro. Mah! spero che la cosa si chiarisca davvero.
A proposito, ne sono stati trovati altri o la cosa è finita lì?

ciao mau
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