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 LA NATURA NELLE PAROLE
 Il marinaio e la barca
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Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2006 : 20:57:57 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un giorno un marinaio pieno di esperienza e di croci sul mare, stanco della sua sventura e di vedere le sue barche affondare, passeggiava per la spiaggia in cerca di un motivo per vivere. Affiancando una barca con su scritto il nome di una donna, la guardò meravigliato della bella forma e delicati lineamenti: << Ha le anche larghe...reggerà un cattivo mare...buona barca!>>

rivolse lo sgardo in avanti e riprese la camminata quando alle spalle ode una voce... si una voce che veniva proprio da quella barca ammirata:<< vuoi farti un giro?...portami nell'oceano, ti regalerò emozioni che hai perso! Ti prego...fammi assaporare il vero mare..in te vedo abilità e forza per portarmi dove voglio!>>

Il marinaio si fece prendere dalla bellezza del sogno che la barca gli voleva regalare, salì sopra e quella mattina salpò...

Il vento magnanimo favorì il corso verso il largo , velocemente la spiaggia andava sparire e così la tristezza del marinaio che finalmente aveva il suo mare..la sua barca.. i suoi sogni!

ma una volta portato la dove non vi è null'altro che mare... la vdove esiste solo oceano ... l'uomo si legò sempre più alla barca perchè era l'unica cosa che si vedeva..che si toccava..che si udiva...

ma il vento ed il mare spesso litigano, e nascono tempeste a cui barche e capitani devon fronteggiare... ma la barca inesperta era così impaurità nella sua prima tempesta che non seppe come reagire...

<< affonderemo!!! oddio... finirò in fondo all'oceano!>> disse la barca << scendi in acqua..senza di te ho più speranze di sopravvivere..scendi subitoooo>>
Il marinaio ormai indebolito dai giorni passati in pieno mare senza bere e mangiare cadde in acqua al primo scrollone della barca....

Il marinaio cercò di nuotare con le ultime energie rimaste ma erano poche e tante erano le miglie da qualcosa a cui aggrapparsi...

intanto la barca che aveva quel bel nome di una donna svaniva all'orizzonte... senza voltarsi... in preda alla paura del mare...


_____________________________

Ma non sono forse i macelli, gli allevamenti intensivi e i laboratori di ricerca, così accuratamente nascosti alla nostra vista, le Auschwitz di oggi? Dolore, violenza e sofferenza sono più accettabili solo perché inflitti ad animali innocenti che a persone innocenti?
- Steward David, sopravissuto all'Olocausto nazista

Il marinaio e la barca

Modificato da - Whitedragon in Data 28 settembre 2006 21:09:51

Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:01:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non ho scritto il finale di questa storiella perchè aspetto i vostri finali...

come finireste questa storia?

vediamo chi trova il finale più bello....

_____________________________

Ma non sono forse i macelli, gli allevamenti intensivi e i laboratori di ricerca, così accuratamente nascosti alla nostra vista, le Auschwitz di oggi? Dolore, violenza e sofferenza sono più accettabili solo perché inflitti ad animali innocenti che a persone innocenti?
- Steward David, sopravissuto all'Olocausto nazista

Il marinaio e la barca
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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:07:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... io la finirei con un finale grandioso...di quelli vissero felici e contenti..
La barca pentita torna indietro a cercare il suo bel marinaio...


Simo


Il marinaio e la barca


Amare la natura è come amare te stesso....
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Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:11:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:

... io la finirei con un finale grandioso...di quelli vissero felici e contenti..
La barca pentita torna indietro a cercare il suo bel marinaio...


Simo


Il marinaio e la barca


Amare la natura è come amare te stesso....


eeheh credevo che fossi io quel irrimediabile sognatore fannullone... ma credo che tu sia più sognatrice di me...

un abbraccio ed un bacio per il viaggio amica mia cara

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Ma non sono forse i macelli, gli allevamenti intensivi e i laboratori di ricerca, così accuratamente nascosti alla nostra vista, le Auschwitz di oggi? Dolore, violenza e sofferenza sono più accettabili solo perché inflitti ad animali innocenti che a persone innocenti?
- Steward David, sopravissuto all'Olocausto nazista

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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:15:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto che siamo in barca....cerchiamo di salvarlo...

Però non l'avrei mai fatto salire quel.....

Simo


Il marinaio e la barca


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Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:17:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:

Visto che siamo in barca....cerchiamo di salvarlo...

Però non l'avrei mai fatto salire quel.....

Simo


Il marinaio e la barca


Amare la natura è come amare te stesso....


e già... un vecchio capitano di lungo corso ripeteva sempre una frase...molto bella e vera...

E' un buon marinaio colui che riesce ad affrontare la tempesta
ma è ancor più bravo quello che la sa evitare

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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:18:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giustissimo... sacre e sante parole!

Simo


Il marinaio e la barca


Amare la natura è come amare te stesso....
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

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Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:19:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Porterò il tuo racconto nei miei sogni stanotte e cercherò di seguirlo. Se riesco, scriverò il finale che mi ha raccontato. Sarah.


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:21:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:

Giustissimo... sacre e sante parole!

Simo


Il marinaio e la barca


Amare la natura è come amare te stesso....


la gent edi mare la sa lunga..sul mare e sull'amore...

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Whitedragon
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Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:21:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Porterò il tuo racconto nei miei sogni stanotte e cercherò di seguirlo. Se riesco, scriverò il finale che mi ha raccontato. Sarah.


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)


si dai...vediamo chi fa il finale più bello... :)

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Sirente
Moderatore


Città: Gilly ( Belgio) - - - Castel di Ieri (Italia)
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:36:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In AMORE , tra il dire e il fare ... cè un mare di dare ....
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Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2006 : 21:50:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di sirente:

In AMORE , tra il dire e il fare ... cè un mare di dare ....




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Il marinaio e la barca
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AndreaHarringer
Utente V.I.P.


Città: perugia

Regione: Umbria


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Micologia

Inserito il - 29 settembre 2006 : 13:01:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sarebbe troppo bello se questa storia finisce bene, ma ne ho dei dubbi - sono diventato molto realista con il passare dei anni

la mia fine
il marinaio muore per la stanchezza e la delusione di questo bel amore non riuscito bene e la barca con quel bel nome da donna se ne va alla ricerca del prossimo marinaio, al quale promette di realizzare i suoi sogni piu nascosti.
lo trova e cosi lo porta fuori al largo.
solo che questa volta quel marinaio non ha visto "solo" la bellezza della barca, con le belle anche larghe, ma ha visto le cose anche da tante altre perspettive e cosi, appena sono cominciate le prime tempeste e la barca per la paura di affondare voleva abbandonare il suo compagno in mezzo al mare, lui si è rifiutato di scendere e dopo infinite discussioni hanno trovato una soluzione!
e ancora oggi girano insieme in mezzo al mare e sono contenti e felici ogni volta che riuscono a supperare un altra tempesta !

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Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2006 : 13:12:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di AndreaHarringer:

sarebbe troppo bello se questa storia finisce bene, ma ne ho dei dubbi - sono diventato molto realista con il passare dei anni

la mia fine
il marinaio muore per la stanchezza e la delusione di questo bel amore non riuscito bene e la barca con quel bel nome da donna se ne va alla ricerca del prossimo marinaio, al quale promette di realizzare i suoi sogni piu nascosti.
lo trova e cosi lo porta fuori al largo.
solo che questa volta quel marinaio non ha visto "solo" la bellezza della barca, con le belle anche larghe, ma ha visto le cose anche da tante altre perspettive e cosi, appena sono cominciate le prime tempeste e la barca per la paura di affondare voleva abbandonare il suo compagno in mezzo al mare, lui si è rifiutato di scendere e dopo infinite discussioni hanno trovato una soluzione!
e ancora oggi girano insieme in mezzo al mare e sono contenti e felici ogni volta che riuscono a supperare un altra tempesta !





finale razionale... accidenti!!!
stanno uscendo tante di quelle idee...

un abbraccio e via col concorso ancora...

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lynkos
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Inserito il - 29 settembre 2006 : 15:25:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, ci provo. Perdonatemi, vi prego, se ho fatto troppi casini grammaticali. Non sono abituata a scrivere questo genere di cosa e ho dovuto scrivere in fretta, senza il tempo di perfezionarlo come avrei voluto , Sarah.

Per un giorno e una notte il marinaio lottava contro le onde del mare e il vento salmastro che gli strappava la carne dalle ossa. Ma la sua era la forza di un uomo solo e all'alba del secondo giorno, riconobbe nelle nuvole la faccia della sua morte. Non lottò più, si abbandonò al movimento del mare, galleggiò e si lasciò portare dal corrente. Così, in pace, attese la fine.
Apersi le labbra per dire un'ultima preghiera, ma la voce che uscì non era la sua. Era la voce di entrambi un uomo e una donna, era il ruggito del leone ed era il canto dell'usignolo. E invece di una preghiera, vennero fuori parole imparate nel grembo della donna chi lo partorì e una musica trovata nel corpo della donna che amava.
Sentendo quel canto vecchio quanto la Terra stessa, il mare si placò, la frusta del vento si trasformò in una carezza e gli uccelli del mare vennero a fargli ombra con le loro ali.
Riacquistò la sua forza, e non era più la forza di un uomo solo, perché adesso era anche la forza del mare e del vento.
Ma c'era ancora qualcosa che gli mancava e che non gli dava pace. Doveva assolutamente trovare quella barca con quel bel nome di una donna. Così fino a quando la luna piena tornasse a diventare piena un'altra volta, l'uomo divenuto onda attraversava l'oceano e dovunque passava, il mare sentiva il suo canto, si calmava e si innamorava di lui, sussurrandogli parole d'amore per farlo rimanere. Ma niente mitigava la sua solitudine, finché un giorno all'orizzonte non vide la sua barca che ancora lottava contro la mareggiata.
Anche la piccola barca vide l'uomo divenuto onda che l'avvicinava, più alto del cielo, più scuro degli abissi, più violento dell'uragano e in preda al panico, scappava sempre più veloce.
Poi l'uomo divenuto onda la chiamò nella sua voce che era entrambi di un uomo e di una donna, e al suono di quel canto vecchio quanto la Terra stessa, la barca si fermò, smise di tremare e l'attese, vibrando in ogni la sua parte.
Così l'uomo divenuto onda la raggiunse, la travolse e riportò in lei la musica che fu strappato dal suo corpo dalla paura.
Adesso la loro forza era completa, perché era la forza di un uomo e di un donna, era la forza d'amore, che è la forza della vita stessa e il suo futuro.



"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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Whitedragon
Utente Senior


Città: Terralba (OR) - Tornato in Sardegna

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2006 : 15:45:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Beh, ci provo. Perdonatemi, vi prego, se ho fatto troppi casini grammaticali. Non sono abituata a scrivere questo genere di cosa e ho dovuto scrivere in fretta, senza il tempo di perfezionarlo come avrei voluto , Sarah.

Per un giorno e una notte il marinaio lottava contro le onde del mare e il vento salmastro che gli strappava la carne dalle ossa. Ma la sua era la forza di un uomo solo e all'alba del secondo giorno, riconobbe nelle nuvole la faccia della sua morte. Non lottò più, si abbandonò al movimento del mare, galleggiò e si lasciò portare dal corrente. Così, in pace, attese la fine.
Apersi le labbra per dire un'ultima preghiera, ma la voce che uscì non era la sua. Era la voce di entrambi un uomo e una donna, era il ruggito del leone ed era il canto dell'usignolo. E invece di una preghiera, vennero fuori parole imparate nel grembo della donna chi lo partorì e una musica trovata nel corpo della donna che amava.
Sentendo quel canto vecchio quanto la Terra stessa, il mare si placò, la frusta del vento si trasformò in una carezza e gli uccelli del mare vennero a fargli ombra con le loro ali.
Riacquistò la sua forza, e non era più la forza di un uomo solo, perché adesso era anche la forza del mare e del vento.
Ma c'era ancora qualcosa che gli mancava e che non gli dava pace. Doveva assolutamente trovare quella barca con quel bel nome di una donna. Così fino a quando la luna piena tornasse a diventare piena un'altra volta, l'uomo divenuto onda attraversava l'oceano e dovunque passava, il mare sentiva il suo canto, si calmava e si innamorava di lui, sussurrandogli parole d'amore per farlo rimanere. Ma niente mitigava la sua solitudine, finché un giorno all'orizzonte non vide la sua barca che ancora lottava contro la mareggiata.
Anche la piccola barca vide l'uomo divenuto onda che l'avvicinava, più alto del cielo, più scuro degli abissi, più violento dell'uragano e in preda al panico, scappava sempre più veloce.
Poi l'uomo divenuto onda la chiamò nella sua voce che era entrambi di un uomo e di una donna, e al suono di quel canto vecchio quanto la Terra stessa, la barca si fermò, smise di tremare e l'attese, vibrando in ogni la sua parte.
Così l'uomo divenuto onda la raggiunse, la travolse e riportò in lei la musica che fu strappato dal suo corpo dalla paura.
Adesso la loro forza era completa, perché era la forza di un uomo e di un donna, era la forza d'amore, che è la forza della vita stessa e il suo futuro.






oddio...



il concorso per il miglior finale è appena iniziato ma...
devo dire che faranno fati a trovare finale più incredibile...

l'uomo che divenne onda... potrebbe essere il titolo di un libro meraviglioso...

un abbraccio ed una lacrima...

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Il marinaio e la barca
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giubit
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Inserito il - 30 settembre 2006 : 08:29:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il marinaio si accorse di essere, ancora una volta, solo in mezzo all’oceano, così come lo era stato tante volte nella sua vita e dal cuore partì una preghiera: "Signore del cielo e della terra, padrone di tutto il creato, Dio dei venti e delle acque, aiuta me derelitto a tornare a casa e fa in modo che anche la barca col nome di donna si salvi"...
In un attimo il vento smise di soffiare e la tempesta si placò; dalle scure acque dell’oceano risalì un delfino che lo soccorse e lo trasportò per molte miglia fino a raggiungere la barca col nome di donna, che ormai ondeggiava tranquilla...
Il marinaio ringraziò il Signore ed il delfino suo messaggero e salito nuovamente a bordo ricondusse la barca in porto.
Poi, rivolgendosi alla barca col nome di donna il marinaio, amaramente le disse: "tu che sei stata fatta per solcare i mari e reggere ai marosi ed alle tempeste hai avuto paura ed egoisticamente mi hai abbandonato nel momento del bisogno, mentre io nel momento del bisogno mi sono ricordata di te ed ho pregato perché anche tu ti salvassi"...
Io ti ho voluto bene per davvero, come solo un marinaio sa fare per il proprio amore, la propria barca. Specialmente per te, che hai il nome di donna.

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Whitedragon
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Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 30 settembre 2006 : 12:32:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giubit:

Il marinaio si accorse di essere, ancora una volta, solo in mezzo all’oceano, così come lo era stato tante volte nella sua vita e dal cuore partì una preghiera: "Signore del cielo e della terra, padrone di tutto il creato, Dio dei venti e delle acque, aiuta me derelitto a tornare a casa e fa in modo che anche la barca col nome di donna si salvi"...
In un attimo il vento smise di soffiare e la tempesta si placò; dalle scure acque dell’oceano risalì un delfino che lo soccorse e lo trasportò per molte miglia fino a raggiungere la barca col nome di donna, che ormai ondeggiava tranquilla...
Il marinaio ringraziò il Signore ed il delfino suo messaggero e salito nuovamente a bordo ricondusse la barca in porto.
Poi, rivolgendosi alla barca col nome di donna il marinaio, amaramente le disse: "tu che sei stata fatta per solcare i mari e reggere ai marosi ed alle tempeste hai avuto paura ed egoisticamente mi hai abbandonato nel momento del bisogno, mentre io nel momento del bisogno mi sono ricordata di te ed ho pregato perché anche tu ti salvassi"...
Io ti ho voluto bene per davvero, come solo un marinaio sa fare per il proprio amore, la propria barca. Specialmente per te, che hai il nome di donna.




molto da film su Mosè... :)

interessante finale!!! :)

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Whitedragon
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 ottobre 2006 : 15:13:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mentre il marinaio perdeva le speranze e con quelle le sue forze... ode in lontananza le urla di uomini che abbandonano una bella barca per cercare riparo nei gommoni di salvataggio...

E l'imbarcazione piangeva disperata... "non abbandonatemi al destino!!!" gridava disperata...

Ma il destino era infinitamente giusto con lei perchè così il marinaio riuscì a trovare le forze per raggiungere la nuova barca...

"ehi... aiutami a salire!" chiedeva il marinaio...

La barca incredula di trovare un nuovo equipaggio si immerse nel mare per farlo salire più faccilmente .. e poi.. e poi un salto verso il cielo ... fino a volare...

Solo dall'alto delle nuvole si poteva vedere cosa successe alla vecchia barca... e cosa successe al vecchio equipaggio dell'imbarcazione che ora volava col marinaio.


Morale della favola... per quanto ti sembri crudele il destino... c'è sempre un altra persona a cui tale sembrava ... ma in realtà è tutto un giro... tutto un grosso ingranaggio... che permette a due persone di incontrarsi!

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