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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
Andrea Boscherini
Moderatore
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
5114 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 febbraio 2012 : 14:13:48
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| Messaggio originario di Riccardo Banchi:
Senza voler entrare in conflitto con nessuno (e davvero, credetemi, è l'ultima cosa che desidero), l'analisi generale (sottolineo "generale") di Antonio Romano la trovo ragionevole e nella sostanza la condivido, incluso la considerazione dell'ultima sua riga.
Ric
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ri-riquoto
Link |
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Andrina
Utente V.I.P.
Città: Trento
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
329 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 febbraio 2012 : 17:10:38
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Premettendo che non volevo offendere l'operato di nessuno, sono d'accordo con tutto quello che ha scritto Antonio tranne che per una cosa. I lavori sulla descrizione di una specie a rischio sono NECESSARI per conservarla è innegabile giustissimo evidenziarlo, ma un conto è pubblicarli e un altro conto è renderli disponibili a tutti. Personalmente cercando sul web ho trovato nel giro di 2 minuti il materiale sufficiente per trovare le sottospecie in questione. Come ben sapete il controllo sul prelievo in quelle zone è totalmente inesistente e se uno volesse potrebbe senza problemi prelevare esemplari e portarli a casa, questo vi sembra giusto? Io avrei preferito che quelle pubblicazioni fossero state solo consultabili in forma cartacea in qualche biblioteca scientifica e non disponibili sul web e così facilmente rintracciabili, sbaglio? |
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Antonio Rom
Utente Junior
Città: Latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
99 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 febbraio 2012 : 18:10:52
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Andrea non sbagli forse sul caso specifico (che non ho capito qual'è, forse perchè non ho letto l'intera discussione), ma tralasciando la singola questione ci addentriamo in una dissertazione probabilmente più filosofica quanto mai attuale, ovvero se è giusta la libera circolazione del sapere. Io credo - con le dovute accortezze - di sì, e non posso professarlo solo per i campi che non mi sono vicini, sarebbe troppo di comodo. Considera che molta letteratura scientifica è ormai reperibile liberamente on line, e se non lo è liberamente lo è a pagamento. Nell'economia globale della cosa poi non so se ha più vantaggi (anche moralmente), per la tutela della fauna, la difesa di un antico privilegio "accademico" (l'aver accesso esclusivo alle riviste scientifiche)o la libera circolazione delle informazioni.Io sinceramente non ho grosse certezze. Credo comunque che il nostro breve scambio di idee possa fornire a tutti, noi compresi, il pretesto per una accorta riflessione sull'argomento. Chiedo scusa fin d'ora perchè probabilmente nei prossimi giorni non potrò proseguire nell'eventuale protrarsi della discussione. Cordialmente Antonio Romano
| Messaggio originario di Andrina:
Premettendo che non volevo offendere l'operato di nessuno, sono d'accordo con tutto quello che ha scritto Antonio tranne che per una cosa. I lavori sulla descrizione di una specie a rischio sono NECESSARI per conservarla è innegabile giustissimo evidenziarlo, ma un conto è pubblicarli e un altro conto è renderli disponibili a tutti. Personalmente cercando sul web ho trovato nel giro di 2 minuti il materiale sufficiente per trovare le sottospecie in questione. Come ben sapete il controllo sul prelievo in quelle zone è totalmente inesistente e se uno volesse potrebbe senza problemi prelevare esemplari e portarli a casa, questo vi sembra giusto? Io avrei preferito che quelle pubblicazioni fossero state solo consultabili in forma cartacea in qualche biblioteca scientifica e non disponibili sul web e così facilmente rintracciabili, sbaglio?
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