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 Forum Biologia Marina - Mare Mediterraneo
 PORIFERI
 Un quesito su Spongia officinalis
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Neto
Moderatore


Città: Dozza
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2826 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 21 luglio 2012 : 07:07:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
....... io abbia denunciato più volte l'accaduto alla guardia costiera mi è stato detto che era tutto in regola...

Queste sono le incongruenze legislative del nostro Paese, che per non scontentare alcune categorie permettono queste cose, ci sono decine di esempi, tipo la pesca del corallo, la caccia "regolamentata" a specie riconosciute in via di estinzione ecc
E' sconfortante per chi ha un'altra visione sulla conservazione della natura

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paolinoB
Moderatore

Città: Favignana
Prov.: Trapani


1165 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 21 luglio 2012 : 21:45:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso che la visione della conservazione della natura sia solo una! Preservare il più possibile! Specie protette e non.. La natura va rispettata in ogni sua forma. Le incongruenze si verificano li dove non c'è una sinergia negli interventi che vengono effettuati. Comunque, la questione è molto più articolata.
Sera
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pinctada
Utente Junior

Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


47 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 23 luglio 2012 : 12:20:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le informazioni sto incominciando a capirci qualche cosa, comunque, mentre per i ricci di mare il regolamento sembra chiaro, seppur enormemente incongruente:

1) in maggio e giugno è assolutamente vietata la raccolta;
2) il diametro minimo di cattura di ogni esemplare è di cm 7 aculei compresi;
3) la pesca è consentita in apnea e manualmente;
4) è consentito pescarne massimo 50 esemplari al giorno per i pescatori sportivi subacquei e 1.000 esemplari per i pescatori professionisti*

Sul Web non ho trovato nulla che spieghi in cosa consista la regolamentazione della pesca delle spugne.


Buona giornata.

Gianpiero

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Ro
Moderatore

Città: Taranto
Prov.: Taranto

Regione: Puglia


1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 23 luglio 2012 : 17:44:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti le "regole" per come e quando pescare spugne da bagno non sono chiare.
Posso solo dire che il mese scorso a Gallipoli ho visto, esposte in un negozio della città vecchia, spugne da bagno piccolissime (diametro di circa 5 cm). Credo che ogni pescatore "autorizzato" preleva tutto ciò che trova, sia spugne grandi sia piccole, pur di venderle.

P.S.: nello stesso negozio erano in vendita numerosi gattucci imbalsamati...una scena raccapricciante...

Rossella
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pinctada
Utente Junior

Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


47 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 24 luglio 2012 : 10:02:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rossella

Ho visto spugne di anche 3 cm., regolarmente in vendita in farmacie, profumerie e anche nei supermercati.

Allego il regolamento ufficiale che regola la pesca sportiva e subacquea.

Mi sembra la fiera delle contraddizioni, prima si dice che il pescatore subacqueo non può raccogliere coralli e molluschi (non si parla però di spugne, si può legittimamente pensare che ciò che non è vietato sia consentito).

Successivamente si dice che si possono pescare i cefalopodi, polpi seppie e calamari, nonché la misteriosa ”lumachina di mare”, sono normalmente pescati e venduti vari tipi di gasteropodi, ad esempio i murici, in Sardegna è molto ricercato un gasteropode che chiamano “Bocconi” credo si tratti della Thais haemastoma.

Ho scritto più volte al sito della Guardia Costiera per chiedere chiarimenti ma non mi hanno mai risposto, inoltre non ho mai visto sulle nostre coste della cartellonistica con i regolamenti e non c’è nulla nemmeno nei siti dei comuni costieri, all’estero invece, ad esempio in Egitto e Madagascar, ce ne sono molti e chiarissimi, affissi anche nelle camere degli alberghi.

Tornado alla Spongia officinalis, come ti ho già detto, conosco tratti di mare dove ne ho viste parecchie ed in ottime condizioni, non so se si può pensare di utilizzare per ripopolare zone di mare dove sono scomparse, tu che ne hai studiato il ciclo riproduttivo, credo potresti valutare tale possibilità, non sono un esperto ma penso che anche un piccolissimo pezzo di spugna ne possa generare una.

Gianpiero



Allegato: Un quesito su Spongia officinalis Pesca sportiva e subacquea.pdf
47,08 KB

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Ro
Moderatore

Città: Taranto
Prov.: Taranto

Regione: Puglia


1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 26 luglio 2012 : 17:39:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Senza parole per il regolamento che sembra uno scherzo...
Riguardo il ripopolamento di Spongia offocinalis, io stessa ho realizzato uno studio durato 3 anni nell'AMP di porto cesareo per ripopolare un'area dove ormai la specie era del tutto assente. Dallo studio è emerso che frammenti di esemplari (ma non piccolissimi devono essere almeno grandi quanto un pugno) prelevati e trasportati nel sito, mostrano una buona capacità di ripresa cicatrizzandosi in breve tempo e con un tasso di mortalità praticamente pari a zero. Il problema è che anche dopo tre anni non abbiamo trovato nuove giovani spugne nel sito oltre quelle trapiantate. Sebbene le spugne producessero gameti sia maschili che femminili, non c'è stata nessuna larva che si sia insediata nelle vicinanze e abbia dato origine ad una nuova spugna.

Rossella
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pinctada
Utente Junior

Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


47 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 27 luglio 2012 : 11:09:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Credo che comunque il successo del trapianto sia positivo, sul fatto che non si siano trovate nuove giovani spugne, azzardo l’ipotesi che il sito si soggetto a forti correnti che hanno spinto lontano le larve, che comunque possono essersi insediate in altre zone, oppure che i gameti delle spugne trapiantate rimangano “immaturi” per un certo tempo.

Non sono un biologo e posso aver detto enormi stupidaggini.

Credo che i regolamenti sia spesso scritti da assolti incompetenti, mi è capitato di leggere il regolamento della raccolta dei funghi di un comune piemontese, dove vi era scritto che era consentita la raccolta di non più di 10 esemplari di Boletus cesarea, strano ibrido tra Boletus edulis ed Amanita cesarea.

Gianpiero
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Ro
Moderatore

Città: Taranto
Prov.: Taranto

Regione: Puglia


1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 27 luglio 2012 : 13:40:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ti sbagli sulla possibilità del trasporto delle larve con le correnti, anche se la vita planctonica delle larve di Spongia officinalis è brevissima (larve lecitotrofiche). La specie tende infatti a formare gruppi aggregati di esemplari che preferiscono insediarsi nelle vicinanze dei genitori.

Rossella
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pinoparisi
Utente V.I.P.


Città: palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


270 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 maggio 2015 : 15:32:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' cambiato qualcosa rispetto al divieto di pesca delle spugne marine?

Vedo siti di vendita di spugne vendita di spugne mediterranee (ed atlantiche) con le diciture:

"Le spugne naturali sono pescate nel rispetto della natura: vengono raccolte incidendo un taglio poco sopra la radice per consentire alla base di svilupparne la ricrescita.

Contrariamente a quanto si pensa, il taglio delle spugne facilita e favorisce la dispersione di spore e la ricrescita di nuovi insediamenti nell’area circostante."

o ancora:

" Le spugne sono considerate sia eco-compatibili, che sostenibili, in quanto la cura dei pescatori è quella di tagliare la spugna e non strapparla dal fondale, in modo da non rovinare la radice che ne permette una ricrescita più rigogliosa. Mantenendo intatta la base della spugna, esse ricresceranno in pochi anni, spesso più grandi e forti di quelle pescate. Studi effettuati dimostrano che la pesca corretta delle spugne marine permette di incrementare la densità delle stesse.

E' nel nostro prioritario interesse assicurare la sostenibilità a lungo termine delle spugne di mare, nel loro ambiente naturale."

E' mai possibile????

Link

Modificato da - pinoparisi in data 14 maggio 2015 15:39:22
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Ro
Moderatore

Città: Taranto
Prov.: Taranto

Regione: Puglia


1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 29 maggio 2015 : 14:56:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il prelievo di Spongia officinalis (che resta specie protetta) è regolamentato per legge e affidato solo a chi ha delle autorizzazioni. Se la spugna non viene strappata dal substrato, può effettivamente rigenerarsi, ma è necessario lasciare attaccata al fondo una consistente porzione. Dire addirittura che il prelievo favorisca il ripopolamento mi sembra però eccessivo...

Rossella
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Protesilao
Moderatore


Città: La Maddalena
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


1938 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 07 giugno 2015 : 11:52:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dove vivo è un parco nazionale,ma lo "sport locale" è la continua ed incessante depredazione del mare da parte sia di pescatori professionisti incuranti delle regole,sia dei locali che,convinti che l'isola sia di loro proprietà, si sentono autorizzati a raccogliere e pescare di tutto, in aggiunta i turisti fanno anche di peggio,raccolta di Pinna nobilis,e "raschiamento" dagli scogli affioranti di tutto ciò che vive, Patella ferruginea compresa! I bambini che vanno in spiaggia raccattano di tutto coi loro retini,granchi,paguri,pescetti sotto lo sguardo incoraggiativo dei loro idioti genitori! Questo è il quadro e non è possibile mettere un guardiano accanto ad ogni persona..più chi sorveglia i "guardiani", e sull'isola abbiamo forze dell'ordine in pluriabbondanza a cui si sono aggiunte anche guardie ambientali volontarie con tanto di formazione e diritto di sanzionare, purtroppo tra questi,fatte salve rare eccezioni,vi sono anche noti predoni. E' l'Italia che non funziona,una società ipocrita che considera il furbo come un personaggio da imitare e chi rispetta le leggi alla stregua di un imbecille che non conta nulla e che non ha "padrini" e nelle scuole si continua ad insegnare catechismi e recite cretine! Che speranza abbiamo in un Paese che sforna leggi a palate ma non ne comprende,ne rifiuta le finalità?

Antonio Colacino
Protesilao
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Ro
Moderatore

Città: Taranto
Prov.: Taranto

Regione: Puglia


1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 08 giugno 2015 : 16:38:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
D'accordo su tutto, la triste situazione che hai descritto avviene anche sulle coste pugliesi, e credo ovunque in Italia e non solo... Condivido anche che nella scuola italiana non si insegnino i principi fondamentali di educazione ambientale ma si spendano molte energie e tempo a insegnare nozioni inutili. Le speranze di un cambiamento in questo modo sono minime

Rossella
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