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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 ottobre 2011 : 00:00:06
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Proseguo con le foto:
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Immagine: 53,95 KB |
Modificato da - Kaiman in data 13 ottobre 2011 00:00:58 |
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 ottobre 2011 : 16:34:57
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Nessuno osa? |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 ottobre 2011 : 16:45:15
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ciao kaiman; se non sbaglio avevi già accennato, non mi ricordo in quale post, a questa questione, forse di traverso, non ricordo;
non saprei aiutarti nello specifico dei foraminiferi, data la qualità delle immagini, però posso porti un paio di domande che, penso, possono aiutare a chiarire un po' meglio la cosa:
1) i sedimenti a che profondità rispetto al fondo disseccato li hai prelevati? 2) da quanto tempo è lì il lago artificiale?
ciao
anche l'aspetto morfologico attuale dei luoghi puo' essere d'aiuto rispetto all'ipotesi di un invaso precedente;
ciao di nuovo
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 ottobre 2011 : 21:53:11
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La prima foto ritrae un foraminifero bentonico...forse genere Uvigerina La seconda foto un foraminifero planctonico probabilmente del genere Globigerinoides, si vede infatti una apertura secondaria... Probabilmente i foraminiferi, protozoi marini, sono contenuti nei sedimenti argillosi neogenici dell'area.
Link |
Modificato da - giip in data 14 ottobre 2011 21:54:14 |
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 ottobre 2011 : 23:33:52
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X Maurizio: Tutti i laghi della Sila, che sono artificiali, hanno avuto un precedente arcaico. Con te credo di aver parlato del Cecita che tu hai visitato e di un altro lago della presila di piccole dimensioni.
In questo caso si tratta di un lago artificiale creato negli anni 30. Il materiale scuro l'ho raccolto sul fondo in una zona dove non si è accumulato sedimento. E' una parte rocciosa con incassata una striscia scura di qualche centimetro tipo torba Purtroppo, pensavo di si, ma non ho fotografato questa formazione. In realtà sono abbastanza sicuro (molti studiosi lo confermano) che è esistito un lago arcaico, come in effetti suggerisce la morfologia del suolo. La mia speranza è andare oltre e dimostrarlo con certezza e magari riuscire a ipotizzarre l'epoca in cui è esistito.
x Giip:
Si anch'io, guardando le foto sulla rete, avevo ipotizzato che si trattasse di Uvigerina e Globigerina. Ma questi fossili sono marini? Possono trovarsi in acqua dolce? Io non credo che ci siano sedimenti marini in Sila ad oltre 1000 metri di altezza. Se ci troviamo davanti a degli organismi marini la cosa si complica e credo farò un altra analisi del materiale non vorrei che io abbia contaminato i vetrini con tracce precedenti imprigionate nel filtro.
Grazie per le risposte
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 ottobre 2011 : 09:24:28
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Posto la foto di una sezione di uno dei laghi silani. Maurizio, ci vedi qualcosa di particolare?
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 ottobre 2011 : 14:47:33
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| Messaggio originario di Kaiman: Io non credo che ci siano sedimenti marini in Sila ad oltre 1000 metri di altezza. Se ci troviamo davanti a degli organismi marini la cosa si complica e credo farò un altra analisi del materiale non vorrei che io abbia contaminato i vetrini con tracce precedenti imprigionate nel filtro.
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Se per "sedimenti marini" intendi soltanto quelli attuali, o al più degli ultimi due milioni di anni (Pleistocene), allora è effettivamente più raro trovarli a 1000 metri di quota, ma se consideri che quasi tutti i rilievi d'Italia, e ben oltre i 1000 metri, sono costituiti proprio da sedimenti marini, la cosa è diversa. Il genere Globigerinoides inizia ad essere abbondante nei sedimenti marini a partire dall'oligocene (circa 30 milioni di anni fa). Per farti un esempio qui in Sicilia sedimenti oligocenici arrivano anche a 1912 metri s.l.m. Poi il genere domina i sedimenti marini fino ad oggi (discorso simile per il bentonico...). Per cui non è strano che a 1000 metri si possano trovare oggi in erosione affioramenti di argille, magari mioceniche che vanno a depositarsi nel bacino lacustre... Questi foraminiferi non sono sicuramente di acqua dolce... l'unica altra spiegazione alla loro presenza è l'"inquinamento del campione" di cui adesso sospetti.
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 ottobre 2011 : 19:24:44
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dirò una banalità, ma in ossequio al principio che "tutti i laghi finiscono per essere riempiti", quello che mostri potrebbe essere interpratata come una piùo meno tipica sequenza deposizionale a tendenza regressiva, con una granulometria crescente verso l'alto e la facies di margine che ricopre quella di centro lago (qui non visibile);
a quello che ha detto giip aggiungo che purtroppo datazioni errate dovute al rinvenimento di fossili in realtà rimaneggiati non sono rare; perdipiù talvolta la risedimentazione ha riguardato formazioni non più affioranti perchè completamente asportate dall'erosione;
potrebbe pertanto essere utile (ecco che torna di nuovo l'aspetto geologico-geomorfologico) vedere se rispetto al paleolago affiorino, in un intorno significativo, formazioni dalle quali questo rimaneggiamento possa avere avuto origine
ciao e buon fine settimana a tutti
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 ottobre 2011 : 18:56:02
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Sono scomparsi! Ho rifatto le osservazioni per due volte con un nuovo campione pulendo accuratamene contenitori e filtro e stavolta di foraminiferi neanche l'ombra. A questo punto l'ipotesi della contaminazione della prova precedente è la più probabile. Mi vergogno per l'incidente ma deve essere questa la soluzione. Infatti non credo che la Sila negli ultimi 30 milioni di anni sia stata sommersa e non ci sono depositi miocenici o più recenti nella zona.
Ci sono, più a valle, quota mille, dei sedimenti classificati oligocenici ma penso siano legati alla sedimentazione fluviale. Sarà cosi anche per il caso, citato da Giip, dei edimenti siciliani a quota 1912?
Comunque,trovo interessante la questione dei laghi arcaici nella zona e spero di riprendere il discorso con elementi significativi.
Saluti
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 ottobre 2011 : 22:23:19
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| Messaggio originario di Kaiman: Infatti non credo che la Sila negli ultimi 30 milioni di anni sia stata sommersa e non ci sono depositi miocenici o più recenti nella zona. Ci sono, più a valle, quota mille, dei sedimenti classificati oligocenici ma penso siano legati alla sedimentazione fluviale. Sarà cosi anche per il caso, citato da Giip, dei sedimenti siciliani a quota 1912?
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Sono andato a dare un occhiata ad una carta geologica silana (foglio 561) e ho visto che rocce mioceniche Serravalliano-Tortoniano sedimentarie marine. arrivano a 6-700 metri slm.. Ad Acquafredda - Caccuri rocce plioceniche della Formazione di Caccuri, "trasgressive" sul Miocene arrivano anche m922 metri...
Le rocce siciliane dell'Oligocene cui ti accennavo sono proprio marine e affiorano estesamente su buona parte dell'appennino siculo a quote superiori ai 1500 metri.
Questo ovviamente non significa che debbano esserci necessariamente rocce mioceniche marine anche nell'area da te presa in considerazione. Sul'altopiano c'è un deposito miocenico considerato accumulo "continentale" di detriti risultato del disfacimento del granito... la Formazione di Castelsilano...
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 ottobre 2011 : 11:55:58
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Caccuri e Castelsilano sono ai margini dell'Altopiano Silano. Caccuri possiamo considerarlo già nella presila crotonese. E' vero che tra il lago in considerazione e questi due comuni non ci sono poi tanti chilometri di distanza, però ci sono ben 300 metri di dislivello. Il lago è "poggiato" sul cristallino silano ad una quota vicina ai 1300 metri.
Posso chiederti quale carta geologica hai usato? In quella online 50k, la formazione di Castelsilano è assegnata al Pliocene-Pleistocene.
Ciao e grazie per le precisazioni
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 ottobre 2011 : 12:20:18
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errore mio: ho scritto miocene al posto di pliocene...
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 ottobre 2011 : 19:07:19
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è probabile che la situazione sia spiegabile in uno dei modi che abbiamo detto;
però, aldilà del caso specifico, la questione che questo post in un certo senso solleva è profonda; e cioè, in che modo si riesce a stabilire “quando” (o meglio, a partire da quando) una certa area si è definitivamente trovata in condizioni di continentalità? il criterio base è, certo, l’assenza di sedimenti marini…ma un’assenza è sempre meno significativa di una presenza, e la presenza dovrebbe essere quella di sedimenti continentali chiaramente databili (la formazione di Castelsilano lo è?);
considerando poi che quel tratto della Calabria ha girovagato in lungo e in largo per il Mediterraneo da solo o in compagnia negli ultimi 30 m.A. e che il sollevamento di tutta quell’area è attivo e consistente, mi verrebbe da dire, ad esempio, che 300 m di dislivello tra le quote di affioramento di sedimenti marini miocenici e dei graniti/basamento non siano poi così tanti…;
mi ricordo che un mio collega/amico di Cesena mi disse che, in escursione proprio sulla Sila ai tempi dell'Università, sentì il compianto Sartori dire che il sollevamento di quella parte della Calabria era stato di almeno 1000 m nell’ultimo milione di anni…
qui vicino a noi (Abruzzo) sedimenti miocenici affiorano fino a 2400 m di quota..
sempre per restare in ema e alimentare ulteriori dubbi , se quei ciottoli biancastri fossero poi calcarei (ma la foto può ingannare) sarebbe ad esempio lecito chiedersi se a quote superirori dei 1300 m del lago affiorino sedoimenti calcarei dal cui dsfacimento potrebbero provenire;
Kaiman, perchè non inserisci una localizzazione da google del sito, che non ho ancora ben presente di preciso dove sia ciao
maurizio ____________________
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 ottobre 2011 : 22:14:06
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Ciao Maurizio,
la Sila è considera dagli studiosi come una delle zone emerse più antiche d'Italia. Adesso mi fate venire dei dubbi . Preciso che la zona dove ho raccolto il campione sottoposto (nella mappa di Google vedere quadratino blu)e diversa da quella relativa alla sezione del lago postata (quadratino rosso). I sassi non sono calcarei, siamo in piena zona granitica intrusiva. Appaiono bianche perchè la foto è sovraesposta.
Negli altri due laghi (in basso nella mappa), però, è presente calcare. Ma si tratta di pietre metamorfizzate, marmo a tutti gli effetti.
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Già che si sono vi posto anche una foto di un sasso di arenaria preso in una zona classificata come olocene a 1100 metri di livello. Sono riuscito a trovare delle tracce di una conchiglia non so però se marina.
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Buona notte |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 ottobre 2011 : 22:37:41
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ho capito dove ti trovi, sono andato a vedere su google, credo di esserci passato quella volta che ti dicevo...
sulla roccia che presenti non saprei
ciao
maurizio ____________________
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giip
Utente Senior
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3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2011 : 00:58:51
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Quelle linee pensi siano il modello esterno delle costolature di un bivalve? Dalla foto non si capisce. Forse con una foto macro?
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2011 : 15:37:31
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Ciao Giip, la figura è di 4/5 mm e più della foto che segue non riesco a fare. Tieni conto che metà delle presunte costolature erano inglobate nella roccia e le ho liberate con un punteruolo. Quindi la forma è coeva alla formazione dell'arenaria ed è naturale anche il colore scuro che è quel che resta della probabile conchiglia.
Non ci sono bivalve evidenti nelle rocce della zona o almeno non ne appiaono e i resti che pubblico sono quasi unici. Ho trovato un'altra traccia ancora più labile: le costolature sono più sottili (vedi foto 2), riesco a vederle con una lente ma nella foto si notano appena appena (quadrato blu)
Mi piacerebbbe sapere se la formazione sedimentaria è marina o fluviale ma purtroppo le tracce sono labili.
saluti
Immagine: 162,62 KB
Immagine: 81,98 KB |
Modificato da - Kaiman in data 21 ottobre 2011 15:40:19 |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2011 : 20:47:39
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| Messaggio originario di Kaiman:
Già che si sono vi posto anche una foto di un sasso di arenaria preso in una zona classificata come olocene a 1100 metri di livello. Sono riuscito a trovare delle tracce di una conchiglia non so però se marina.
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ciao kaiman, nella fretta mi era sfuggita la presunta datazione olocenica del frammento, avevo letto miocene;
beh, diciamo che se a 1100 m di quota trovi sedimenti marini di diecimila anni fa, allora a 1300 il miocene c'era con tutto il suo spessore
scherzo, ovviamente; il fatto è che da noi l'olocene è quasi sempre "sciolto"; credo non si tratti di sedimento continentale, è troppo diagenizzato, troppo cementato, troppo "a scheletro chiuso";
ma l'hai prelevato da un affioramento del substrato o come frammento? nel secondo caso hanno magari cartografato come olocenico un accumulo (frana, detrito..);
maurizio ____________________
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2011 : 22:13:52
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Purtroppo non ho foto digitali della zona. Si tratta di una cava di sabbia, quindi se ne può osservare una sezione. in bassa c'è la sabbia abbastanza fine e parti con ciottoli, poi in alto si trovano le rocce arenarie che sono di due "grana" diverse. Quindi il sasso che ho preso non è erratico ma fa parte delle rocce a grana più fine o forse più fresche. Contengono caacare che cementa le particelle di quarzo del granitico disfatto.
Nella mappa geologica 50k la descrizione generica è questa:
Ghiaie sabbie, peliti in riempimenti di canali e corpi tabilari, generalmente ricchi di strutture sedimentarie, da corrente. Livelli torbosi discontinui e suoli organici sepolti; eventuali coperture detritiche tipo debris flow. Pedogenesi variabile con l'età. Spessore 1-10 m. OLOCENE
In vecchia mappa geologica 25K, invece la zona viene classificata come miocenica:
Arenarie grossolane grigio-chiare, brune all'alterazione, localmente conglomeratiche .... Miocene Medio-Superiore
Spero di avere una foto e di postarla presto.
Saluti
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Modificato da - Kaiman in data 21 ottobre 2011 23:10:00 |
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Kaiman
Utente Senior
Città: Cosenza
741 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2011 : 23:18:56
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Ciao maurizio, ho trovato 2 foto della zona del "secolo scorso". La prima mostra la cava con un zona a conglomerato. La seconda una formazione particolare con le rocce di arenaria. Già che ci sono ti chiedo se, secondo te, gli incavi centrali nelle rocce sono naturali o antropici. Volevo aprire un post sulla questione ma approfitto e anticipo.
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