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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
ninocasola43
Utente Super
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 gennaio 2012 : 11:28:34
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Claudio, datti da fare che stanotte la Befana è passata di nuovo!!!
nin
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 gennaio 2012 : 11:50:30
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Ciao Claudio, io penso che alla fine le specie trovate dovrebbero superare le 200. Ne ho già postate 83, quelle che sto "lavorando" sono più o meno altrettante, e piano piano arriveranno anche loro. Poi c'è un elenco, che presto inserirò, di specie che non fotograferò perchè non ne vale la pena; sono specie sicuramente determinate, ma da frammenti o da esemplari molto malconci di conchiglie più o meno comuni. Ed infine ci sono alcune specie che non ho trovato, ma che hanno trovato gli amici del mio gruppo (mi vengono in mente Epitonium celesti o Zonaria pyrum) che conto di farmi prestare per completare l'opera. Io personalmente ho raccolto almeno una decina di secchi, ma qualcosa ho poi ceduto. Attualmente si trova ancora materiale spiaggiato, ovviamente meno denso (vedi le foto che ho inserito un paio di mesi fa). Ma dopo cinque anni...(a proposito, proprio oggi!). Ma se capiti a Pescara non ci sono problemi, ti darò un po' di ciò che mi è rimasto (poco).
Stefano |
Modificato da - Stepa in data 06 gennaio 2012 11:52:18 |
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luigi g
Utente Senior
Città: Terracina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1667 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 gennaio 2012 : 12:28:09
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Ciao Stefano,ti ringrazio e ti faccio i complimenti per questo tuo lavoro assolutamente straordinario,interessantissimo sotto tutti i punti di vista.Lodevole per il tuo entusiasmo e per la tue indubbie conoscenze malacologiche.
luigi g |
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Ferdinando Giovine
Utente V.I.P.
Città: villa san giovanni
Prov.: Reggio Calabria
Regione: Calabria
142 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 gennaio 2012 : 15:14:43
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Due cose veloci. Ho letto del dubbio sul nome specifico da attribuire ad Hadriania. In questi due link c'è praticamente la storia travagliata del nome da attribuire: Link Link Io ho forti dubbi che possa essere applicato l'art. 63 dell'ICZN come proposto da Bouchet in quanto BDD hanno semplicemente accordato il nome al nuovo genere Hadriania e quindi non si tratta di un nuovo nome per la specie. Vokes, nel 1964, cercò di tagliare la testa al toro e, dopo aver valutato una serie di nomi che erano sinonimi SOGGETTIVI, decise che il meglio era dare un nome nuovo che fosse sinonimo OGGETTIVO e propose craticuloides. In effetti i nomi dati da De Gregorio hanno parecchi problemi: sono stati dati come nomi varietali e quindi sono anche potenzialmente sinonimi soggettivi, sono riferiti a forme fossili e tutti, meno uno, non hanno il tipo (vado a memoria solo trisa mi pare abbia il tipo che è una figura di D'Ancona). Da quanto sopra deriva (in via speculativa) che non c'è certezza che i nomi dati da De Gregorio corrispondano alla specie attuale, così come il nome delicatulus Ruggieri. Il nome ideale sarebbe stato provencalis di Risso, ma Arnaud fece un gran casino nel designare il tipo e quindi anche di questo è meglio il non uso. Io resto del parere che la soluzione Vokes sia la migliore.
seconda cosa: i Calliostoma dubium postati qui non credo che lo siano, o per essere più chiari ed espliciti, non corrispondono a quello che Philippi intendeva per la specie. Corrispondono più o meno a quello che Gofas chiama planatum (che oltre a non essere utilizzabile perchè pre-occupato da altro T.planatus, non è comunque corrispondente a descrizione e figura di Philippi). |
Modificato da - Ferdinando Giovine in data 06 gennaio 2012 15:18:34 |
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Murex76
Moderatore
Città: Palermo & Jesi (AN)
1917 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 gennaio 2012 : 20:45:46
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Ciao,
riguardo, ad Hadriania, il problema sta tutto nel Brocchi, che illustra e descrive la specie con il nome Murex craticulatus, attribuendola a Linnaeus, il cui nome Murex craticulatus è però da assegnare ad una specie esotica: Turrilatirus craticulatus (Linnaeus, 1758). Per omonimia primaria il nome di Brocchi non può essere utilizzato e Vokes, 1964, rinomina in modo inequivocabile la specie in Tritonalia craticuloides, per tutta una serie di problematiche legate anche ad altri presenti e non sinonimi. In via pesonale anche io sarei propenso all'uso di questo nome, come Hadriania craticuloides (Vokes, 1964), senonchè l'articolo 67.13.1 dell'ICZN, indica che se un autore fissa la specie tipo di un nuovo genere, una specie precedentemente identificata in modo errato da altro autore, il nuovo binomio proposto, diviene proprio un nuovo nome per la specie..... (caos totale......) Quindi dato che B.D.D., 1882, assegnano la specie del Brocchi al nuovo genere Hadriania, indicando che è la specie tipo, e che non è la specie linneiana come erroneamente intesa da Brocchi, il nuovo binomio Hadriania craticulata diviene un nuovo nome per la specie.
Con buona pace di tutti..... la specie si chiama Hadriania craticulata B.D.D., 1882.
Giuseppe
Chi semina vento, raccoglie tempesta |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 gennaio 2012 : 23:06:27
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| Messaggio originario di luigi g:
Ciao Stefano,ti ringrazio e ti faccio i complimenti per questo tuo lavoro assolutamente straordinario,interessantissimo sotto tutti i punti di vista.Lodevole per il tuo entusiasmo e per la tue indubbie conoscenze malacologiche.
luigi g
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Innanzitutto voglio ringraziare Luigi per le belle parole che spende nei miei confronti, ma.... Entusiasmo si, e da sempre, indubbie conoscenze malacologiche....forse un po' meno. Ho tante, ma tante lacune, cerco sempre di migliorare, in questo mi aiutano la passione e gli ormai tanti amici del forum, loro si veramente competenti, ma la strada è lunga.... Poi, sempre a Luigi, ricambio i complimenti per quanto ci sta facendo vedere da Terracina, e confesso che qualche volta sono stato colto da un pizzico d'invidia per quanto ha postato.
E adesso le due "cose veloci" di Ferdinando. Alla prima penso che abbia risposto esaurientemente l'amico Giuseppe, e la sua competenza in fatto di Muricidae non si discute. Alla seconda non sono io il soggetto più adatto per rispondere. Sono andato a rivedere descrizione e disegno di Philippi, ho dato una sbirciata all'articolo di Gofas, e la mia confusione nei riguardi di questa specie è aumentata. Oltretutto il CLEMAM non la riconosce valida e la riconduce a Calliostoma conulus. Io credo che finchè non si farà piena luce sull'inquadramento di questa entità, continuerò a chiamarla Calliostoma dubium.
Stefano |
Modificato da - Stepa in data 06 gennaio 2012 23:08:06 |
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Ferdinando Giovine
Utente V.I.P.
Città: villa san giovanni
Prov.: Reggio Calabria
Regione: Calabria
142 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 07 gennaio 2012 : 09:32:28
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Vorrei chiarire che io ho scritto soltanto che l'applicazione dell'articolo 67 dell'ICZN in questo caso mi sembra un po' forzata per vari motivi che è troppo lungo esporre (uno dei tanti che osterebbe all'uso è la presenza del taxon provencalis di Risso che è comunque precedente a quello di BDD: basterebbe una decisione con pieni poteri dell'ICZN su questo taxon per rendere vana la forzatura di Bouchet) e questo prescinde dal conoscere i murici o meno, ma è un problema di interpretazione del Codice. D'altra parte Bouchet ci ha abituato alle forzature del Codice (vedi il caso di Triphora perversa). Che poi sia io che Giuseppe PREFERIREMMO l'uso del taxon di Vokes appartiene alle considerazioni personali che nulla hanno a che vedere col Codice, ma all'eleganza della soluzione.
Problema dubium. Il fatto che tu non riesca attraverso la descrizione e figura di Philippi a riconoscere il dubium vuol dire che quelli che hai non sono dubium. E' un po' come certe descrizioni di Monterosato che sembrano strane finchè non hai davanti un esemplare e poi ti appaiono luminose nella loro semplice chiarezza. |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 gennaio 2012 : 16:11:32
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Specie n. 84 Pitar rudis (Poli, 1795)
85,9 KB
83,92 KB Ho trovato un buon numero di valve di questa specie, la più grande di 24 mm.
Stefano |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 gennaio 2012 : 20:22:54
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Specie n.85 Solecurtus scopula (Turton, 1822)
62,22 KB
67,66 KB Una dozzina di valve per questa specie. Dimensioni fino a 57 mm.
Stefano |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 gennaio 2012 : 20:53:12
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Specie n. 86 Acteon tornatilis (Linneo, 1758)
66,02 KB
54,7 KB Di questa specie un buon numero di esemplari stranamente quasi tutti giovanili. Il più grande, comunque, misura 13 mm.
Stefano |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2012 : 19:57:55
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Specie n.87 Turbonilla acutissima (Monterosato, 1884)
64,86 KB
49,3 KB Dopo tanti dubbi (pusilla, gradata, pseudogradata) spero di averla determinata correttamente. Pochi individui. L'esemplare più grande, a cui manca l'apice, misura oltre 6 mm.
Stefano |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11324 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2012 : 20:17:41
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direi anch'io ma per esserne sicuro devi verificarne le proporzioni (v. qui)
ciao
ang |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2012 : 00:54:37
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Ciao Angelo, ho riesaminato il tutto e, considerando anche le proporzioni, mi sembra che i conti tornino, dovrebbe essere lei, Turbonilla acutissima, ma.....tra le piccole, ce ne sono un paio che hanno i primi giri lisci, e se non erro dovrebbero rientrare in quella che è la..
Specie n. 88 Turbonilla acuta (Donovan, 1804)
28,96 KB Misurano entrambe 4 mm. Inserisco anche una foto dove è possibile apprezzare le differenze tra le due specie e i relativi primi giri (a sinistra acutissima)
39,32 KB
Stefano |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11324 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2012 : 22:25:23
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sì, finora questa caratteristica è considerata esclusiva di acuta e permette di distinguerla velocemente dalle altre
ciao
ang |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 gennaio 2012 : 23:27:22
Classe: Bivalvia Famiglia: Cuspidariidae Genere: Cuspidaria Specie:Cuspidaria rostrata
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Specie n. 89 Cuspidaria rostrata (Spengler, 1793)
53,43 KB
82,03 KB
Decisamente più rara delle "cugine" trovate in questo detrito. Di questa specie solo poche valve, grandi fino a 22 mm.
Stefano |
Modificato da - Estuans Interius in data 31 gennaio 2012 10:59:33 |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 gennaio 2012 : 20:51:19
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Specie n. 90 Fustiaria rubescens (Deshayes, 1826)
97,18 KB
101,46 KB Non troppi esemplari, grandi fino a 33 mm.
Stefano |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 gennaio 2012 : 18:26:07
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Specie n. 91 Acirsa subdecussata (Cantraine, 1835)
47,73 KB Finora ho trovato un solo esemplare di questa specie, che misura 17 mm.
Stefano |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 20:54:35
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Specie n. 92 Eulimella ventricosa (Forbes, 1844)
35,59 KB Di questa specie un solo esemplare di 4 mm.
Stefano |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11324 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 21:10:43
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mai vista una cosa del genere; certamente non ventricosa per via della protoconca, classicamente posseduta solo da acicula e da scillae; escludendo l'ultima per la forma non conica della teleoconca rimarrebbe solo acicula, ma con una columella così arcuata e i giri così convessi non ne ho mai incontrate attendiamo i big
ciao
ang |
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Ràzgriz
Utente Senior
Città: Valmontone
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1761 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2012 : 22:04:20
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Ang secondo me può benissimo rientrare in acicula somiglia molto all'esemplare di questa foto Link
Daniel
Viaggiando tra la storia della natura, scopriamo che l'evoluzione è solo un diverso tipo di adattamento. |
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