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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Federico Marini
Utente V.I.P.
Città: Prato
328 Messaggi Tutti i Forum |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 giugno 2011 : 06:58:22
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se trovo un pò di tempo nella fine settimana vedo di dare un'occhiata; però da quello che mi ricordo il range di profondità di deposizione per alcune formazioni che i vari autori riportano è davvero molto ampio (tipo: "da 50 a 200 m" per la formazione x, ad esempio)
possono comunque esserti utili dati di questa natura?
intanto prova a dare un'occhiata qui, se trovi qualcosa Link
ciao e buona giornata a tutti
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Federico Marini
Utente V.I.P.
Città: Prato
328 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 giugno 2011 : 16:44:14
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Ciao Maurizio, anzitutto grazie della segnalazione. Mi servirebbero però delle stime della paleobatimetria più che delle indicazioni sul paleoambiente (anche se è comunque utile anche l'indicazione del paleoambiente). Comunque grazie |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 giugno 2011 : 06:45:19
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Come immaginavo; eccoti quanto riportato, in sintesi, su vari lavori sull’U.M: Corniola: l'ecologia dei foraminiferi bentonici dimostra che, nelle sequenze normali ed estese, il fondo marino non era al di sotto dei 200 m né al di sopra dei 50 m Marne del serrone: rappresenterebbero il momento in cui il bacino giurassico U-M raggiunse la massima profondità; questa, solo occasionalmente, avrebbe però superato i 200 m; Calcari e marne a Posidonia: l’ambiente di sedimentazione sarebbe rimasto entro la zona fotica, tra quello degli alti strutturali, situato a poche decine di metri di profondità, e quello delle aree più profonde che sarebbero comunque rimaste ben al di sopra dei 200 m Calcari diasprini: è la formazione più “discussa” di tutta la U-M; al di sotto della CCD che, però, nel passato era forse più elevata della posizione attuale…. Dalla maiolica alla Scaglia cinerea: un generico ambiente “pelagico” (100, 200 m di profondità?)
Il Massiccio di base (sia delle sequenze complete che condensate o ridotte) è da supra a inter-sottotidale (“acque basse” di piattaforma), ma tra quello del M.Nerone e del Burano devono esserci state comunque notevoli “differenze”)
ciao e buona giornata a tutti
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Federico Marini
Utente V.I.P.
Città: Prato
328 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 giugno 2011 : 19:10:40
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comunque, a titolo puramente informativo a questo punto vi dico quali profondità di sedimentazione mi ha indicato uno dei massimi studiosi dei carbonati, ormai in pensione. Calcare massiccio: da pochi metri a poche decine di m. Còrniola: 100 m Marne M. Serrone: 200 Calcari e marne a Posydonia: 400 Calcari diasprigni: 700 m Maiolica, Marne a fucoidi e scaglia: >700 m e <1000 m Bisciaro: 1200 m Schlier: 1500 Marnoso-arenacea: 3000 m
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Modificato da - Federico Marini in data 12 giugno 2011 19:11:34 |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 giugno 2011 : 21:32:24
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la sequenza di profondità di sedimentazione che riporti riflette un progressivo approfondimento del bacino di sedimentazione dell'UM; e questo è vero in linea generale, ma il bacino (anche solo giurassico) ha visto notevoli variazioni del livello marino a fasi alterne;
il dato sulle cosiddette emipelagiti di avanpaese mi sembra un pò eccessivo, così come quello relativo alla marnoso arenacea; tieni conto che si tratta sempre di una serie depositata su un elemneto di crosta continentale;
ma certamente la ricerca in questi anni sarà andata molto avanti, io sono rimasto alla bibliografia che leggevo da studente
ciao
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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