Leggendo un libro di Mauro Corona, mi ha incuriosito un aneddoto del tempo in cui l'artista e scrittore lavorava come operaio nella cava di marmo del monte Buscada, aneddoto che parla di certe pietre sferiche, di colore nero lucente, che di tanto in tanto si trovavano all'interno dei blocchi di marmo e che venivano pagate "a peso d'oro" dai collezionisti. I cavatori le chiamavano "gli occhi del pescecane" perchè qualche operaio fantasioso aveva ipotizzato che fossero occhi fossilizzati di squali preistorici. Lo stesso aneddoto parla anche di una pietra simile, ma anzichè nera azzurra, rarissima e preziossima, tanto da rendere ricco il fortunato operaio che l'avesse trovata spaccando i blocchi. I cavatori pensavano che fosse solo una leggenda inventata dal padrone per indurre gli operai a lavorare più alacremente, ma poi la pietra viene trovata veramente da un lavoratore che ne ricava una fortuna. L'autore non spiega cosa fossero in realtà queste preziose "perle" nere e azzurre nascoste nel cuore della montagna, ma la cosa mi ha reso terribilmente curioso...