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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
Carlo Maria Bartoli
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
271 Messaggi Tutti i Forum |
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francesco longo
Utente Super
Città: Partinico
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
6632 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 16:53:59
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Inserisci una unità di misura per farci capire le dimensioni.
Vedi anche di fornirci qualche altra informazione.
Ciao
Franco |
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Carlo Maria Bartoli
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
271 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 19:55:30
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giusto : appare come un conglomerato di arenaria; Immagine: 50,15 KB Immagine: 27,85 KB se si urtano tra loro mandano un suono tra il metallico e il vitrale ;non sono friabili e non sono facilmente scalfibbili.Lo sterro è effettuato praticamente al livello del mare dal momento che a poca distanza scorre il Tevere;erano insieme a molti altri pezzi rotti che non ho preso;presentano una midolla centrale leggermente più scura ma credo sempre dello stesso materiale.
Carlomaria |
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 22:26:13
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Secondo me sono folgoriti, corpi che si formano per fusione e vetrificazione della sabbia in seguito alla caduta di fulmini.
NO all'autostrada in Maremma! |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3513 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 22:29:55
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ciao carlo, ciao francesco;
al momento non saprei cosa pensare, quindi ti facco qualche domanda ;
hai la possibilità di fare una foto dello "scasso"? gli altri "pezzi" avevano la stessa forma, dimensione (più o meno) e consistenza? li hai raccolti come "frammenti" che si presentavao molto più consistenti dell'ammasso che li conteneva?
i "nuclei" che sporgono dalle estremità più grandi, sono di granulometria diversa? (a prima vista a me sembravano piccoli "ciottoli" allungati, ma evidentemente no)
ciao
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2011 : 00:42:39
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Se hai un frammento o se te ne puoi procurare uno sarebbe anche interessante una foto della frattura. Com'è l'interno?
NO all'autostrada in Maremma! |
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francesco longo
Utente Super
Città: Partinico
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
6632 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2011 : 08:26:55
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Sono d'accordo con maurizio.
Ciao
Franco |
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Carlo Maria Bartoli
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
271 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2011 : 09:49:55
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l'ipotesi di Etrusko quasi mi convince. Settembre scorso, sono entrato nell'area dei lavori(transennata)per una "esigenza" impellente;ho preso i due pezzi più belli eintegri ma ricordo che molti altri non erano a forma di lancia ma a cannelli di diversa taglia e lunghezza e sinceramente ,forse data la situazione contingente e l'area vietata all'accesso,il "bip" del ricercatore curioso mi è scattato solo in parte.Ieri ho fatto un salto sul posto e noto che ci stanno costruendo un'area di servizio. Vi posto un disegno di come era durante lo sterro ;l'area più scura al centro (una nicchia sotto il livello del terreno) è quella del ritrovamento.Appena trovo una pellicola Ektacrome ,ora fuori commercio,magari vi mando qualche foto al binoculare. Scusate la prolissità e grazie ciao
Immagine: 13,22 KB
Carlomaria |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3513 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2011 : 21:44:10
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| Messaggio originario di Carlo Maria Bartoli: Appena trovo una pellicola Ektacrome ,ora fuori commercio,magari vi mando qualche foto al binoculare. Scusate la prolissità e grazie ciao
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questo può sicuramente essere utile... senza dubbio il tuo è solo un disegno, Carlo, ma voglio ugualmente chiederti una cosa, se sei in grado di ricordartela (e magari con la foto si risolve immediatamente): queste "losanghe" erano tutte disposte con la stessa orientazione (magari verticale, come sembrerebbe dal tuo disegno) sul taglio che hai visto?
anche una localizzazione su una mappa farebbe al caso, in modo da avere qualche informazione sul contesto geologico; nelle foto che alleghi, sembrerebbero intravedersi piccoli cristalli (neri) di pirosseni e l'aspetto generale potrebbe ricordare quello di una roccia vulcanica effusiva
ciao
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Carlo Maria Bartoli
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
271 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2011 : 09:46:14
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Ciao Maurizio 1) si gli oggetti erano disposti tutti verticalmente,in una nicchia di circa m2 di diametro, con la punta rivolta al terreno;quelli raccolti erano ancora in situ nell'arenaria a circa m 1,5 dal piano di calpestio 2)ti invio la zona del rinvenimento,tratta da una mia vecchia (non credo siano cambiate) carta geologica ,foglio 144-Palombara Sabina II ed. 3)ti mando 2 foto ,1 a luce azzurra radente(venuta male) ciao Immagine: 201,36 KB
Immagine: 128,32 KB
Immagine: 290,73 KB
Carlomaria |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3513 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2011 : 10:50:18
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non riesco as capire se il primo dei due oggetti in queste foto sia uno di quelli iniziali: me lo immaginavo più conico, meno schiacciato... confermi che si tratta dello stesso oggetto?
ciao
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
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Carlo Maria Bartoli
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
271 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2011 : 19:31:35
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Maurizio,te ne mando una di profilo ciao
Immagine: 193,36 KB
Carlomaria |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3513 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2011 : 20:56:24
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mah... per quanto di forma singolare sono portato a considerarle parti più consolidate del "sedimento" (le virgolette le spiego dopo) sembrerebbe improbabile che un taglio più o meno verticale (come quello che descrivi) esponga esattamente, secondo la lunghezza e con la stessa orientazione (verticale), dei corpi che, se fossero quelli cui fa riferimento etrusko, mi immagino abbiano orientazioni più disperse (anche orizzantale) e debbano percciò essere tagliati secondo più sezioni...di nuovo servirebbe un'immagine chiarificatrice; nell'oggetto più grande si vede in sezione quella superficie più ossidata che potrebbe significare una stasi nel processo di accrezione (come la superficie rossastra che espongono attualmente);
nell'area che hai cerchiato è compreso anche un lembo di beta t (purtroppo non c'è una legenda sulla carta), termini con i quali di solito si indicano rocce vulcaniche; ti ricordi la localizzazione precisa?
ciao
maurizio ____________________
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“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Flavior
Determinatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
758 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2011 : 11:23:46
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Io parto da questa considerazione: nei depositi di argine e di piana inondabile, si possono osservare strati di fango (alternati a strati sabbiosi) bioturbati da radici. Quindi, da inesperto mi domando, è possibile che quelle siano concrezioni formatesi all'interno di queste cavità un tempo occupate da radici e quindi riempite dalla sabbie dello strato superiore |
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Federico Marini
Utente V.I.P.
Città: Prato
328 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2011 : 16:36:22
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| Messaggio originario di Flavior:
Io parto da questa considerazione: nei depositi di argine e di piana inondabile, si possono osservare strati di fango (alternati a strati sabbiosi) bioturbati da radici. Quindi, da inesperto mi domando, è possibile che quelle siano concrezioni formatesi all'interno di queste cavità un tempo occupate da radici e quindi riempite dalla sabbie dello strato superiore
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Se l'ambiente di deposizione è continentale sì, l'ambiente attorno alla materia organica in decomposizione di una radice può far precipitare la calcite. Stando ala localizzazione sulla cartina si tratta di sedimenti continentali. |
Modificato da - Federico Marini in data 23 gennaio 2011 16:40:57 |
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francesco longo
Utente Super
Città: Partinico
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
6632 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 gennaio 2011 : 07:18:01
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Potrebbero essere delle bioturbazioni di organismi bentonici. Oppure dei barrow riempite di sedimento successivamente induritosi per diagenesi.
Queste sono le mie ipotesi.
Ciao
Franco |
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Carlo Maria Bartoli
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
271 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 gennaio 2011 : 11:17:45
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sinceramente non so cosa fornirvi ancora,a parte le foto che seguono forse più nitide delle precedenti,per arrivare alla soluzione.In realtà le nostre "armi del mestiere" sono identiche: gli elementi chimici e le reazioni chimico-fisiche. Dall'osservazione degli oggetti posso ipotizzare un modello dinamico di reazione come si potrebbe realizzare in laboratorio ma non so come ciò sia possibile in natura. All'osservazione si tratta di una sostanza organica (rizomi,radici,galle con insetti ??) o inorganica (colloidale ???) che colliqua in seguito ad un intervento chimico-fisico e/o termico,sembrerebbe intorno ad un asse (della stessa natura o di natura differente ma che poi assume la stessa composizione e cioè sabbia)?)e che sembrerebbe subire questo processo di "fossilizzazione" in maniera relativamente lenta (ciò spiegherebbe la forma a goccia capovolta e la dinamizzazione laterale in quanto il processo è più veloce in alcuni punti ( colata a V)e meno in altri;supponiamo ad esempio un cannello di silicone condensato intorno ad un asse centrale che viene solubilizzato (ex.cloroformio)e poi raffreddato rapidamente durante il processo di colatura;oppure ad una soluzione colloidale che in seguito ad azione elettrolitica si addensa su un polo raffreddandosi poi lentamente al cessare dell'energia elettrolitica (nel mio modello corrente elettrica).Boh?? ...E pensare che credevo fosse una comune formazione geologica a me ignota. Grazie a tutti e ciao
Immagine: 99,16 KB Immagine: 186,08 KB Immagine: 110,77 KB
Carlomaria |
Modificato da - Carlo Maria Bartoli in data 25 gennaio 2011 11:20:43 |
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 gennaio 2011 : 23:23:01
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la forma dell'oggetto ricorda quella delle concrezioni calcaree di grotta, le stalattiti, con la differenza che questa è costituita chiaramente da un sedimento sabbioso cementato. La mia idea, tutta da verificare, è che una sabbia altrimenti sciolta si sia cementata in quei punti dove, goccia a goccia, arrivava dall'alto poca acqua satura di carbonato di calcio. l'apice del lato più bombato, assimilabile ad una mini-stalagmite) dovrebbe corrispondere alla posizione più recente della goccia, che ha subito nel tempo piccole oscillazioni evidenziate dalle "gobbe" secondarie, mentre l'apice acuto sarebbe il punto più profondo raggiunto dalla percolazione stessa in quel punto ... che ne pensate?
giip Link |
Modificato da - giip in data 26 gennaio 2011 23:26:12 |
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giip
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3135 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 gennaio 2011 : 21:59:14
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non mi avete dato opinioni sulla mia ipotesi... c'è nessuno?
giip Link |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3513 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 gennaio 2011 : 20:42:01
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ciao giip,
purtroppo in casi come questi, è spesso il "contesto" che conferisce significato e…il contesto non c’è più..
è vero, una forma richiama sempre il meccanismo che l’ha generata, ma in questo caso separare il contenuto dal contenitore (l’affioramento) ci priva del 90% delle informazioni, a mio avviso;
come avevo detto, per quanto strane, anche per me si tratta di forme concrezionali dovute ad una cementazione differenziale del sedimento; sul tipo di meccanismo che ha originato questa cementazione e soprattutto la forma, si possono formulare varie ipotesi (anche la tua), verso le quali però si possono trovare “dieci” argomenti a favore e dieci contrari (faccio per dire), in mancanza delle “condizioni al contorno”; ad esempio: sembra (sottolineo sembra) che se raccordi e richiudi fino all’orlo superiore i lembi più esterni delle ”pannocchie” (almeno in una), il piccolo bulbo sporgente a cui fai riferimento dovrebbe costituire il nucleo più vecchio della cementazione attorno all’asse verticale…tieni anche conto che Carlo ha riferito di altri oggetti simili di varia lunghezza e forme diverse…chissà che cosa ci avrebbero potuto raccontare queste forme;
a proposito, sai cos’è la proboscide di un elefante?
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Carlo Maria Bartoli
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
271 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 gennaio 2011 : 10:03:37
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| Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
ciao giip,
purtroppo in casi come questi, è spesso il "contesto" che conferisce significato e…il contesto non c’è più..
è vero, una forma richiama sempre il meccanismo che l’ha generata, ma in questo caso separare il contenuto dal contenitore (l’affioramento) ci priva del 90% delle informazioni, a mio avviso;
come avevo detto, per quanto strane, anche per me si tratta di forme concrezionali dovute ad una cementazione differenziale del sedimento; sul tipo di meccanismo che ha originato questa cementazione e soprattutto la forma, si possono formulare varie ipotesi (anche la tua), verso le quali però si possono trovare “dieci” argomenti a favore e dieci contrari (faccio per dire), in mancanza delle “condizioni al contorno”; ad esempio: sembra (sottolineo sembra) che se raccordi e richiudi fino all’orlo superiore i lembi più esterni delle ”pannocchie” (almeno in una), il piccolo bulbo sporgente a cui fai riferimento dovrebbe costituire il nucleo più vecchio della cementazione attorno all’asse verticale…tieni anche conto che Carlo ha riferito di altri oggetti simili di varia lunghezza e forme diverse…chissà che cosa ci avrebbero potuto raccontare queste forme;
a proposito, sai cos’è la proboscide di un elefante?
maurizio
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appena il tempo migliora ,farò un sopralluogo e andrò a "ruspare" fra alcuni cumuli di sterro sabbioso che ho notato qualche giorno fa. Maurizio,sono curioso,che cos'è la proboscide di un elefante ?
Carlomaria |
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