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 Il cinghiale: problema o risorsa?
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


12842 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2010 : 20:50:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro, ma io il messaggio l'ho letto e ho letto anche gli altri.
Il punto è che demonizzare un animale dannoso a volte è comprensibile.
Io demonizzo principalmente l'uomo, poi l'animale alloctono.
Il mio sfogo nasce dal fatto che tu non accetti l'idea che si usino due termini accostati, problema - risorsa, che invece sono da tenere in considerazione.
Ricordo che nel parco nazionale dell'Asinara è già da alcuni anni che il problema cinghiale introdotto è diventato risorsa cinghiale in salsicce.
Il tema del post era questo o no?


"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme
Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano
cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..."
Faber, Hotel Supramonte
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2010 : 21:42:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di limbarae:

Caro, ma io il messaggio l'ho letto ....


No Giacomo, .... altrimenti non mi avresti ritenuto responsabile di cose dette da altri (vedi cinghiale sardo)

... Il punto è che demonizzare un animale dannoso a volte è comprensibile ....


Secondo me non lo è ... perchè la "dannosità" non è mai innata ma è conseguente a manipolazioni antropiche; io questo lo vorrei semplicemente poter dire, tutto qui .... o ritieni che tutti possano maledire a loro piacimento e io non possa neppure dire che non sono d'accordo?


... Il mio sfogo nasce dal fatto che tu non accetti l'idea che si usino due termini accostati, problema - risorsa, che invece sono da tenere in considerazione ...


Non accetto l'uso dei due termini in modo esclusivo; Il cinghiale è innanzitutto un animale selvatico ... spesso vittima di carneficine e angherie d'ogni tipo da parte dell'uomo ... poi può anche essere un problema ... o una risorsa ... ma solo in seconda istanza.
Le introduzioni o reintroduzioni, sconsiderate e di origine antropica riguardano sottospecie alloctone, ... il cinghiale come specie è autoctono della penisola Italiana ... non facciamo quindi parallelismi con specie alloctone.
Posso comunque esprimere disaccordo (senza venire continuamente attaccato) .... o è una prerogativa che non mi appartiene.
Ciaoo

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


33000 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2010 : 21:58:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti, mi sembra che molti messaggi non rispondano ad altri messaggi, ma siano delle affermazioni isolate.
E comunque, non capisco perché ci si deve scaldare parlando di cinghiali.
Immagino che nessuno di noi sia un cinghiale travestito o abbia cinghiali nella sua cerchia parentale o tra i suoi affetti più cari.
Mi sembra che stiamo parlando semplicemente di ecologia, e anche i termini "problema" e "risorsa" erano intesi per gli ecosistemi e non certo per l'economia umana.
Secondo me, è vero che gli animali hanno tutti pari dignità e meritano lo stesso rispetto (soprattutto come specie, più che come individui), ma questo non implica che se degli ecosistemi si squilibrano gravemente noi stiamo a guardare.
E dicendo che non dobbiamo stare a guardare non dico che dobbiamo imbracciare la doppietta; non l'ho detto io e non l'ha detto nessun altro. Un conto è definire un problema e un altro conto è indicare delle soluzioni.
Evidentemente, tra di noi ci sono solo appassionati; non certo decisori politici o amministrativi, e quindi le nostre discussioni lasciano il tempo che trovano.
Perché allora non cerchiamo di godercele scambiandoci informazioni, piuttosto che sentimenti?
luigi

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2010 : 22:08:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:
.... e anche i termini "problema" e "risorsa" erano intesi per gli ecosistemi e non certo per l'economia umana. ....


In questo caso allora non avevo capito bene io ....

Messaggio originario di limbarae:
... è diventato risorsa cinghiale in salsicce ...


Mi associo comunque al tuo pensiero Luigi, ... bisogna però rendersi conto che indicare a gran voce un problema come drammatico ... lanciando maledizioni o altro ... non porta a nulla di positivo ... come ho scritto in questa discussione: .. Link
Ciaoo

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2010 : 22:30:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A titolo di semplice spunto di riflessione, riporto qui un frammento di una bella discussione iniziata da Andrea (theco) che si intitola "Le 10 regole di manomissione dell'informazione ambientale" (chi fosse interessato alla versione "integrale" ... la trova a questo link: Link

Messaggio originario di theco:
.... lista delle 10 regole di manomissione dell'informazione ambientale, .... ------

...............

La seconda regola è la strategia del "falso problema".
«Si crea un problema, per causare una reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia quest’ultimo il mandante delle misure che si desidera far accettare».
Ad esempio si possono ingigantire e lasciare dilagare le voci sui danni provocati dagli ungulati selvatici per far accettare come un male necessario il loro abbattimento a scopi puramente ricreativi.

...................
...................



Si è verificato in varie zone per il cinghiale;
si sta verificando per daino, cervo e capriolo in molte aree;
si è già verificato anche per l'orso e per il lupo in altri paesi;
si verificherà a breve per il lupo (e forse anche per l'orso) anche in italia.

Questo vuole essere solo uno spunto di riflessione
Ciaoo



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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


33000 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 11:17:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione. Il titolo probabilmente era inteso così all'inizio (così, almeno, lo avevo letto io), ma poi, in effetti, ci si è scherzato sopra parlando anche di risorsa economica e alimentare.

Certo, queste discussioni si accavallano molto; tra affermazione serie e scherzose (a volte senza dichiararle tali) - e qui faccio anche "mea culpa" - si perde il senso e non si capisce neppure dove vuole andare a parare ogni singolo intervento, a parte correggere le inesattezze dei precedenti.
Si potrebbe ripartire dall'intervento di Sarah e sviluppare i vari filoni ....

luigi

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 11:22:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:
... bisogna però rendersi conto che indicare a gran voce un problema come drammatico ... lanciando maledizioni o altro ... non porta a nulla di positivo ... come ho scritto in questa discussione: .. Link ....


Chiedo scusa .... ma mi sono ritrovato di nuovo un messaggio cancellato (ovviamente ancora senza nessun preavviso) ... ed è quello a cui indendevo fare riferimento ... linkando la discussione.
Mi risesrvo ovviamente di riportare in questa discussione il contenuto del messaggio cancellato ... nel frattempo mi scuso di nuovo con tutti i visitatori di questo subforum, ... sia per essersi ritrovati in una discussione che fa spesso riferimento ad un'altra senza però palesarne i contenuti a cui ci si riferisce ... sia per avervi indotti a visualizzare l'altra discussione ... senza che poteste leggere il post a cui mi riferivo.

Ciaoo.



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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


1715 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 14:59:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Hai ragione. Il titolo probabilmente era inteso così all'inizio (così, almeno, lo avevo letto io), ma poi, in effetti, ci si è scherzato sopra parlando anche di risorsa economica e alimentare.

Certo, queste discussioni si accavallano molto; tra affermazione serie e scherzose (a volte senza dichiararle tali) - e qui faccio anche "mea culpa" - si perde il senso e non si capisce neppure dove vuole andare a parare ogni singolo intervento, a parte correggere le inesattezze dei precedenti.
Si potrebbe ripartire dall'intervento di Sarah e sviluppare i vari filoni ....

luigi




Mi sembra che hai le idee un po' confuse.........
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


1715 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 15:09:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Soprattutto dopo quello che leggo qui,nel tuo penultimo messaggio...

Messaggio originario di elleelle:

In effetti, mi sembra che molti messaggi non rispondano ad altri messaggi, ma siano delle affermazioni isolate.
E comunque, non capisco perché ci si deve scaldare parlando di cinghiali.
Immagino che nessuno di noi sia un cinghiale travestito o abbia cinghiali nella sua cerchia parentale o tra i suoi affetti più cari.
Mi sembra che stiamo parlando semplicemente di ecologia, e anche i termini "problema" e "risorsa" erano intesi per gli ecosistemi e non certo per l'economia umana.
Secondo me, è vero che gli animali hanno tutti pari dignità e meritano lo stesso rispetto (soprattutto come specie, più che come individui), ma questo non implica che se degli ecosistemi si squilibrano gravemente noi stiamo a guardare.
E dicendo che non dobbiamo stare a guardare non dico che dobbiamo imbracciare la doppietta; non l'ho detto io e non l'ha detto nessun altro. Un conto è definire un problema e un altro conto è indicare delle soluzioni.
Evidentemente, tra di noi ci sono solo appassionati; non certo decisori politici o amministrativi, e quindi le nostre discussioni lasciano il tempo che trovano.
Perché allora non cerchiamo di godercele scambiandoci informazioni, piuttosto che sentimenti?
luigi




Perdonami,ma io non ci capisco più nulla!
Ok un po' d'ironia ogni tanto,
ma quando è troppa,è facile venire fraintesi e sorgono poi i problemini.
Sei sicuro di voler ripartire dall'intervento di Sarah,che tu hai sì condiviso,ma soprattutto deriso,quando affermi che lo stesso non avrebbe più dato occasioni di bisticciare?

Io veramente non capisco più come ci si deve avvicinare a certe discussioni.
Ma forse è un mio problema.


ciao

quando poi dici che".... le nostre discussioni lasciano il tempo che trovano....",
mi chiedo che cosa ci sto qui a fare,
senza dubbio è più utile ritornar a spaccar legna per l'inverno,
e così faccio subito






Modificato da - carolan in data 07 novembre 2010 15:23:52
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


33000 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 16:46:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottima idea!

A parte le battute, che una tira l'altra, e scusami se sono stato sgarbato ....

Io, in questa discussione intervengo con difficoltà, perché percepisco più voglia di contrapposizione che voglia di capirsi. Per questo, a volte scrivo dei messaggi poco pertinenti e di carattere generale, giusto per cercare di resettare questa tensione che si è creata.

E' un fatto che, quando si parla di mammiferi, molti di noi sono presi da sentimenti forti di simpatia o antipatia, ma soprattutto di simpatia, e fanno il tifo per gli animali che amano, difendendoli da ogni attacco palese o sospetto.

Se qualcuno proponesse di sterminare tutti i ragni del Lazio io sarei contrario, e argomenterei a favore dei ragni come parte importante della biodiversità, ma non metterei in una battaglia del genere il cuore e l'anima come molti mettono nelle discussioni sui mammiferi.

Molti autori, tra cui Desmond Morris, che ha raccolto, sintetizzato e reso più comprensibili lavori precedenti, hanno dato buone spiegazioni di questo fenomeno, che si basa su una serie di fattori, tra cui la somiglianza fisica e comportamentale con gli uomini e anche alcune caratteristiche più "curiose". Per esempio, gli animali con la testa tonda ci piacciono perché la testa tonda è una caratteristica infantile. E così via .....

Quando dico che le nostre discussioni lasciano il tempo che trovano non sto dicendo che sono inutili, ma semplicemente che nessun pubblico amministratore aspetta di leggere le nostre conclusioni per decidere cosa fare, e questo penso sia un dato di fatto.

E così via; non mi sembra di aver detto cose tanto incongruenti. Sicuramente, non ho idee fisse, ma non credo neppure di averle tanto confuse; se mai articolate.

In alternativa all'intervento di Sarah si potrebbe ripartire dal mio; il primo che ho scritto in questa discussione, dove, una volta tanto, non avevo scherzato mai (a parte riprendere all'inizio la battuta sul "porci").

luigi

P.S. la parola "deridere" nel mio vocabolario non esiste e sono sicuro che Sarah non si è sentita derisa
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 18:53:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tranquilli ragazzi!
Lasciate a me il ruolo di spacca....ni!

Carolan non ti devi meravigliare se la discussione è poco chiara ... questo è conseguente al fatto che se ne è parlato anche in altre sezioni (peraltro non sempre "pubbliche") .. e ciascuno di noi si porta poi dietro (o dentro) frammenti di discussione non note ai più; questo genera un po' di confusione e di fraintendimenti.
Ritengo Luigi una persona molto positiva ... e credo che il suo principale intento fosse quello di ricondurre la discussione entro binari più tranquilli.
Mi raccomando ... boni! .... e fate un bel brindisi, ... magari col vino di Carolan .... (non so se Luigi sia un "produttore" di vini .... nel qual caso mi autoinvito ad un assaggio)
Ci si aggiorna

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 19:29:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono solo un modesto bevitore , e mi piacciono le bollicine ...
luigi
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larthia
Utente V.I.P.

Città: montevarchi
Prov.: Arezzo


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 20:26:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sto seguendo con molto interesse questa discussione, anche perchè nella mia zona gli incontri con i cinghiali sono molto frequenti. Adesso io non credo di avere le competenze necessarie per disquisire sull'argomento con sicurezza, però intanto ho avuto lo stimolo a saperne di più, perchè le conoscenze approssimative non mi soddisfano. In qualche momento della lunga discussione Luciano ha parlato di una espansione naturale, e spesso si parla di "luoghi in cui il cinghiale non era storicamente presente". Sarebbe interessante per me definire cosa si intende, perchè da quello che ho letto il cinghiale era presente quasi in tutta Italia fino almeno al XV-XVI sec., dopo di che il suo areale si è gradualmente ristretto, fino ad arrivare alla prima metà del '900 quando era scomparso da molte zone. Mi domando quindi che cosa si deve intendere per "presenza storica".
Ciao

lucia
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 22:15:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Lucia
hai posto delle interesanti questioni; ti inserisco (a mo di citazione) alcune notizie storiche che avevo preparato (assieme ad altri docenti) per le lezioni relative al corso di formazione per i cacciatori di cinghoiale in squadre organizzate (provincia FC), avevo anche delle cartografie che illustravano i vari areali ... ma essendo la cosa piuttosto datata .. erano su lucido e non le ho ritrovate, ... dovrai quindi accontentarti del testo; ovviamente le notizie storiche non sono farina del mio sacco ... ma sono conseguenti a una serie di ricerche storico-bibliografiche:

Distribuzione storica e attuale in Italia


I cinghiali, o meglio i loro antenati, sono arrivati in Italia probabilmente nel 6.000 a.C. al seguito delle popolazioni turche che in quei periodi colonizzarono la Sardegna. Dall’isola venne diffuso nel continente anche se non sono da escludere migrazioni naturali dal centro Europa.
Ritrovamenti fossili danno ad esempio il cinghiale presente in Provincia di Forlì-Cesena nel periodo 1.500-1.000 a.C..
In epoca storica recente il cinghiale era diffuso in tutte le regioni italiane fino alla metà del 1.800, anche se già nel 1.700 era iniziata una certa rarefazione dovuta alla caccia da sempre praticata, ma in quel periodo intensificata per la competizione creatasi con le coltivazioni agricole e zootecniche.
Dalla seconda metà dell’800 la distribuzione era limitata ad alcune località dell’Appennino Campano Calabro e della Basilicata, nella Maremma tosco-laziale e in poche aree dell’Appennino centrale e centro-settentrionale.
Nei primi decenni del nostro secolo (1919) ricompare nell’Italia settentrionale per l’immigrazione di soggetti provenienti dalla Francia; inizia quindi a colonizzare le Prealpi piemontesi e l’Appennino ligure.
Nonostante questa rapida espansione avvenuta in 4-5 anni, il cinghiale rimase piuttosto localizzato in Italia fino al 1950 e precisamente: nelle Alpi e Prealpi del Piemonte occidentale, nella parte occidentale della Liguria, nella Maremma toscana e laziale, nei territori appenninici tra Campania, Basilicata e Calabria, in Sardegna, in Molise e Puglia (Gargano).
Fu dagli anni ‘50 che la specie ebbe una sorta di esplosione demografica e rioccupò praticamente tutti i territori forestati dell’antico areale di distribuzione con l’eccezione delle zone alpine centro- orientali dove al 1980 esistevano solo pochi nuclei artificialmente reintrodotti.
Attualmente la distribuzione del cinghiale risulta la seguente: Valle d’Aosta, Alpi occidentali e marittime, Appennino ligure, Emiliano-romagnolo, Toscana e dorsale appenninica dall’Umbria alla Calabria. In Sardegna l’occupazione è diventata completa. Inoltre il Cinghiale è comparso in Friuli per immigrazione dalla Jugoslavia.


Ovviamente quando si parla di distribuzione "attuale" .. si fa riferimento al periodo in cui questo materiale è stato utilizzato (1990 - 1998) .... la situazione attuale è meglio rappresentata dal già citato testo "Banca dati Ungulati".
Dal punto di vista storico, non so se ciò che ho scritto è quello che risulta anche a te, ... in caso contrario fammelo sapere che magari ci confrontiamo.

Ciaoo

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larthia
Utente V.I.P.

Città: montevarchi
Prov.: Arezzo


197 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 novembre 2010 : 06:36:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Luciano,
più o meno le notizie che ho trovato coincidono con le tue, anche sulla questione "cinghiale maremmano- sottospecie o ecotipo".
Purtroppo problemi urgenti mi distolgono per il momento da uno scambio che credo molto interessante e quindi devo rimandare per qualche giorno (spero pochi).
Ciao

lucia
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giip
Utente Senior


Città: Palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 novembre 2010 : 15:23:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io penso che l'approccio corretto sia quello di Frustone: il cinghiale non è una risorsa e neanche un problema. Se in alcune regioni si sono instaurati equilibri diversi dal passato, questi nuovi equilibri, o temporanei squilibri, vanno studiati e misurati con serenità senza aprire campagne di demonizzazione su una specie.

Non ho misurato le variazione di biodiversità siciliana degli ultimi decenni, ma la mia attività escursionistica mi ha consentito di fare una semplice osservazione: la costante crescita delle tracce dei cinghiali in montagna non ha comportato una contestuale variazione permanente e significativa nella estensione o densità delle popolazioni di orchidiacee, liliacee, anarillidacee, ecc... Anzi l'osservazione è di segno opposto, proprio alcune orchidiacee sembrano essere localmente favorite da quei "disturbi", antropici e non, che inibiscono la crescita di piante perenni...

Riguardo ai danni all'agricoltura ho parlato spesso con persone che hanno dovuto difendere l'orto dai cinghiali con recinzioni speciali,.. o col fucile..., ma tali colture erano piccoli orti a ridosso di querceti, in aree in semiabbandono e persino all'interno di parchi regionali... o riserve naturali.

Un naturalista dell'Ottocento di Castelbuono (Madonie), Francesco Minà Palumbo, scrive che il cinghiale ai suoi tempi 1850 circa è abbondantissimo sulle Madonie, eppure gli endemismi botanici che egli stesso disegnava e raccoglieva in erbario non sembra risentissero troppo di quella massiccia presenza.

In una regione, la Sicilia, in cui il numero di capre, pecore e vacche è stato sempre elevatissimo, con una altissima antropizzazione del territorio, strade carrozzabili, cave e movimenti di terra fino alle cime dei monti, pensare che il cinghiale possa essere messo in cima alla lista "dei cattivi" mi sembra se non altro una approssimazione.

giip
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 novembre 2010 : 10:54:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giip:

Io penso che l'approccio corretto sia quello di Frustone: il cinghiale non è una risorsa e neanche un problema. Se in alcune regioni si sono instaurati equilibri diversi dal passato, questi nuovi equilibri, o temporanei squilibri, vanno studiati e misurati con serenità senza aprire campagne di demonizzazione su una specie.

Non ho misurato le variazione di biodiversità siciliana degli ultimi decenni, ma la mia attività escursionistica mi ha consentito di fare una semplice osservazione: la costante crescita delle tracce dei cinghiali in montagna non ha comportato una contestuale variazione permanente e significativa nella estensione o densità delle popolazioni di orchidiacee, liliacee, anarillidacee, ecc... Anzi l'osservazione è di segno opposto, proprio alcune orchidiacee sembrano essere localmente favorite da quei "disturbi", antropici e non, che inibiscono la crescita di piante perenni...

Riguardo ai danni all'agricoltura ho parlato spesso con persone che hanno dovuto difendere l'orto dai cinghiali con recinzioni speciali,.. o col fucile..., ma tali colture erano piccoli orti a ridosso di querceti, in aree in semiabbandono e persino all'interno di parchi regionali... o riserve naturali.

Un naturalista dell'Ottocento di Castelbuono (Madonie), Francesco Minà Palumbo, scrive che il cinghiale ai suoi tempi 1850 circa è abbondantissimo sulle Madonie, eppure gli endemismi botanici che egli stesso disegnava e raccoglieva in erbario non sembra risentissero troppo di quella massiccia presenza.

In una regione, la Sicilia, in cui il numero di capre, pecore e vacche è stato sempre elevatissimo, con una altissima antropizzazione del territorio, strade carrozzabili, cave e movimenti di terra fino alle cime dei monti, pensare che il cinghiale possa essere messo in cima alla lista "dei cattivi" mi sembra se non altro una approssimazione.

giip


Non avevo letto questa tua risposta,sono felice che finalmente qualcuno abbia compreso il senso dei miei interventi.

Purtroppo ci sono aree d'Italia che hanno subito in maniera devastante cambiamenti ad opera dell'uomo e subito un'antropizzazione che è andata a cambiare i connotati di specie che hanno un forte successo riproduttivo.

Mi immagino l'amico pugliese (Aspis) che aprì questo topic cosa direbbe se oltre ad aver cinghiali in Murgia,avesse anche gli altri abitanti del bosco, vedi Caprioli,Daini o Istrici...

Forse si auspicherebbero topic come Daino:risorsa o problema....
O Istrice: trivellatore di bulbi e distruttore di orti...

Io credo che dobbiamo riflettere sui disboscamenti perpetrati in maniera selvaggia in certe regioni e su cosa l'uomo ha combinato nei secoli,modificando in maniera tale certe zone da non permettere più ad un cinghiale,ad un capriolo o ad un Istrice di potersi muovere nei suoi ambienti senza essere definito un nocivo, un animale da togliere a priori, ergendoci a paladini di cosa è giusto o no.
Questo,senza ascoltare chi è bene o male dentro "il problema", come me (dialogo e partecipo con gli enti e faccio il volontario) o gente come il Luciano 54, che da anni bazzica certi animali.

Se le riserve che ho citato da sempre ospitano nell'ordine:Daino (l'ungulato più impattante verso il sottobosco),Capriolo,Cinghiale e Istrici in quantità(L'istrice è una vera e propria piccola "Motozzappa"..) e seguitiamo ad avere ricca biodiversità anche e soprattutto a livello di specie vegetali, è chiaro che qualcosa nelle analisi e negli interventi degli altri utenti che vedono nel cinghiale il principale imputato nella riduzione di rettili e specie vegetali nelle loro regioni a me fà ridere e di molto...

Con la quantità di ungulati che abbiamo nella Toscana meridionale e i roditori.. non non dovremmo avere più alcuna riserva naturale o parco che presenti un seppur minimo interesse di biodiversità, quando è aimè (per fortuna) il contrario, visto che nelle riserve biogenetiche di Siena,incontro abitualmente naturalisti da tutta europa..

Credo e quì mi riallaccio al tuo intervento che i problemi veri,seri, siano altri, in primis le deforestazioni e l'impatto antropico.Spero tanto di non veder più da questa tribuna topic indirizzati a fazioni pro o contro certi animali.
Pensa da quando è stato aperto questo topic , io sono stato persino indicato come un'amante del cinghiale e qualcuno ha anche pensato che io ci "tiri" dei soldi...

Semplicemente io osservo e studio tutti gli animali della mia realtà,senza preferenze particolari o stupide, e sono abituato a non individuare come colpevoli di atti sconsiderati fatti dagli uomini (deforestazioni o immissioni)gli animali, in special modo se sono pure autoctoni.

Ciao

Massimo.
------------------------

Modificato da - Frustone in data 18 novembre 2010 11:01:35
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 21 febbraio 2011 : 11:18:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cari Amici, rispolvero questo topic in quanto vorrei insieme a voi,o perlomeno insieme a chi diceva certe cose.. cominciare a togliermi qualche "sassolino" dalle scarpe (me lo permetterete)!

Togliamo di mezzo la polemica,non è assolutamente mia intenzione, ma anzi poniamo la luce sulla nostra passione che senza dubbio ci accomuna:ovvero la passione per i nostri ambienti e per i nostri animali.

Questo topic a tratti molto interessante venne scisso, partì dalla sezione rettili e poi venne giustamente spostato quì,nella sezione del nostro Luciano,in quanto oramai l'argomento era solo il suide con sconfinamenti verso altri ungulati,cmq, diciamo che l'argomento riguardava svariate sfaccettature,da un ipotetico problema legato al sovrannumero al metodo individuato come idoneo per porne rimedio.

Venne fuori una bella discussione,a volte maschia a volte sentita, in certi casi gli interrogativi e i dubbi rimasero tali.
Io per quanto mi riguarda tralascio di rammentare il mio pensiero in merito,chi vuole rilegga il tutto, quello che però nella mia esperienza avevo notato era il metodo e l'attuabilità dei metodi usati per un contenimento delle specie denominate "nocive".

Alcuni utenti per rispondermi mi citarono link di documenti dell'Atc di Siena e altri enti che in qualche modo additavano il suide come protagonista indiscusso dello sfacelo dell'agricoltura e dei nostri boschi..
Bene, credo che anche io finalmente a difesa di ciò che sostenevo ho diritto di mettere questo link di cui sotto, che stà diventando un'operazione estesa a macchia d'olio in tutta la Penisola, ma ripeto l'intenzione spero si intuisca è solo di far aprire gli occhi e di condividere.


Tornando a noi io avvertìì subito dal prendere le distanze da documenti usciti da certe categorie, rispondendo come di solito faccio,ovvero invitando sul posto a verificare la bellezza e l'integrità dei boschi Toscani,e invitando a non credere a associazioni direttamente interessate,perchè di interessi e di soldi parliamo.

Ma non scadiamo in polemica,questo è solo un prologo degli eventi che vedono i nostri ambienti protagonisti.
In poche parole da Siena stanno partendo indagini che si stanno allargando in tutta Italia (specialmodo al Nord) che stanno facendo emergere quello che io da tempo segnalo (evidentemente chi vi parla non era proprio avulso dall'argomento)e cioè la vergogna della gestione che c'è dietro gli abbattimenti nelle Riserve Naturali e cosa stà venendo fuori..

ecco un link, ma la notizia è di pubblico dominio e tante altre province sono sotto indagine;

Siamo certi quindi che allo stato (tutto italiano delle cose) invocare gli abbattimenti sia la strada da percorrere?
E soprattutto sono davvero necessari?

Quà sono stati abbattuti persino i Cervi che di sicuro da noi in sovrannumero non sono.

In ultimis un saluto a tutti e una mano tesa,verso Aspis e verso altri utenti che aimè non compresero la natura dei miei interventi e forse ora comprendono che non parlavo tanto per farlo,siamo tutti dalla stessa parte,questo conta!!

P.S. il Problema (se cercate in rete lo vedete) riguarda tutti, non è un solo problema toscano, anzi.




Link

Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 21 febbraio 2011 11:28:15
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 febbraio 2011 : 11:55:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai fatto bene, Massimo, ha mettere in evidenza questa notizia. A prescindere che appattimenti selettivi siano giusti o meno (non ho la competenza per dirlo, ma logicamenete sarebbe una scelta amara), qui il discorso è diverso: non erano affatto legalizzati!
Come spesso accade, spesso certe problematiche vengono "cavalcate" solo per interesse personale.

Ric
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Carlo SML
Utente V.I.P.

Città: S.Margherita Ligure
Prov.: Genova

Regione: Liguria


100 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 febbraio 2011 : 12:53:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Porto la mia testimonianza che riguarda esclusivamente le zone dove vivo e frequento. Nel Parco di Portofino purtroppo rappresentano un problema serio, negli ultimi 20 anni si sono moltiplicati a dismisura per questo territorio e in estate quando il cibo scarseggia li si ritrova in paese spesso e vlentieri fino a buttare giù i cassonetti dell'immondizia. E' purtroppo vero che demoliscono i muretti a secco degli uliveti cercando le radici e diversi boschi oramai non si riconoscono neanche più. Credo appartengano alla razza centroeuropea e raggiungono dimensioni molto ragguardevoli, si ha notizia di 2 capi intorno ai 200 kg. Sono spuntati da un giorno all'altro chiaramente immessi da chi lo potete immaginare e bisogna anche dire che sbagliano anche le persone che li nutrono regolarmente, certi gruppi sono ormai diventati domestici. Nel nostro territorio non c'erano mai stati e non è in grado di "reggerli", sono davvero troppi.Tra l'altro non si sa come risolvere il problema vista la conformazione del parco. Situazione simile si riscontra nelle periferie della stessa città di Genova dove ormai sono presenza costante nei pressi dei palazzi creando talvolta rischi alla circolazione. Discorso diverso per l'appennino dove possono vivere in modo molto + naturale in spazi molto più vasti e adatti e dove rappresentano senz'altro una risorsa non solo per i cacciatori ma soprattutto per il lupo. Di sicuro il cinghiale ha avuto un ruolo chiave nella ripresa della popolazione di lupi appenninici.
Secondo me bisogna valutare molto bene le singole situazioni evitando sicuramente di demonizzarlo ma anche di sottovalure quello che, in certi contesti, è sicuramente un problema.

"sono tormentato dal fiume"
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