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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
gigi58
Moderatore Trasversale
Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
17657 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 ottobre 2010 : 15:07:15
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già con quest'ultimo intervento le cose cominciano a prendere una piega diversa
Gigi |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 ottobre 2010 : 15:42:27
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| Si, ma infatti è curioso Francesco,(permettimi) che uno che conosce così poco i cinghiali. |
Massimo, forse non conosco i cinghiali bene come li conosci tu, ma purtroppo ho dovuto fare i conti con loro e farne la obbligata conoscenza a seguito dei danni che stanno provocando in territori che, storicamente, non ne conoscevano la presenza
| Apra un topic apertamente contrario a questo animale, estendendo il discorso a tutta Italia, cercando di arrogare metodi di contenimento o soluzioni: |
Guarda che il topic e i rimedi "arrogati", lo ripeto, non è contro i cinghiali in genere, ma riguardano i cinghiali alloctoni ed in soprannumero accertato e sono decine ormai le testimonianze anche di altri utenti e le evidenze scientifiche che sono state espresse riguardo la nocività di questo suide, se in soprannumero e/o alloctono.
Ma perchè non capisci? A me i cinghiali stavano anche simpatici, poi un brutto giorno sono arrivati ed hanno distrutto il territorio e gli animali che amavo (una popolazione di testudo hermanni hermanni endemiche della murgia pugliese, dopo che erano sopravvissute ad incendi, macinatura delle rocce, pesticidi, altri predatori etc.)
Vorrei vedere te, quale tipo di topic apriresti se qualcuno immettesse un migliaio di Tirannosausos rex (Alloctoni,) nel tuo territorio, che si mangiano tutti gli animali che ami, compresi i cinghiali!
Ma che ci vogliamo fare, comprendo, è normale: i cinghiali mangiano i rettili, i rettili (italiani) non possono mangiare i cinghiali: io sono erpetologo e tendo a difendere un ambiente naturale in cui prevalentemente i rettili possano vivere naturalmente e tranquilli, tu invece vuoi più bene al cinghiali e tendi a difendere prevalentemente loro.
Solo che i rettili sono degli ottimi bioindicatori della sanità ambientale, i cinghiali alloctoni no!
| Il cinghiale da me lo amano tutti e non solo le categorie che ne traggono attività, se ancora non avete compreso il perchè, ve lo ridico: ! |
Questo lo dici tu.... prova a chiedere a qualche erpetologo.... Perdonami, ma continuerò, unitamente a tutti gli altri utenti che si sono espressi su questo punto, a nutrire un totale e sano scetticismo....
| perchè realmente non danneggia niente! |
Ma come si fà, anche a pensarla una cosa simile! Nella realtà degradata come quella italiana in generale, quando un cinghiale mangia, per esempio, in un solo giorno, e poi, giorno dopo giorno, una nidiata o addirittura una intera popolazione di adulti di Testudo hermanni, che per raggiungere la maturità sessuale ci mettono anche otto nove anni, e devono combattere contro tutto e tutti, ed anche i ratti, non fà un danno, secondo te?
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 ottobre 2010 : 18:48:03
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Francesco,Aspis, perdonami, ma in tutta amicizia seguiti a citare frasi e pezzi di miei messaggi a tuo comodo,ignorando la complessità e la didattica anche fornita in tanti oramai miei msg,dividendo un topic si è creata molta confusione.
Se si rivà nell'altro spezzone di questo topic,ovvero dove era prima,in più di un intervento ho citato e ti ho in più riprese (anche privatamente) detto che odio ogni forma di alloctono.
Quindi quì di cosa parliamo?
Di numeri o di alloctoni?
Lo comprendi (e domani ve lo dimostro) che in molte zone della nostra penisola il cinghiale resiste ancora in forme autoctone? Lo volete concepire che parlare di caccie di selezione numerica allo stato attuale di come son concepite è come sparare sulla croce rossa? I cacciatori non selezionano un bel niente sparano e fanno numero,sono capaci di lasciare femmine ancora pure o comunque "abbastanza" autoctone e lasciare il bulgaro,questo e tanto. Mi dispiace ancora seguitare a ridire le solite cose,ma se voi non vi fidate c'è un solo modo di documentare quanto vi dico,visto che nessuno di voi è stato abbastanza motivato di chiedermi lumi anche telefonicamente,domani di buona lena fotodocumenterò il più possibile in una delle più belle riserve della mia provincia.
Cmq,per terminare,la confusione la state facendo,non me ne volere,io non credo minimamente a quello che è stato postato come opera dei cinghiali,e non l'ho detto solo io,ma è intervenuto il Boscherini,Luciano io ed altri. Altra considerazione,visto che sei un erpetologo, e credo tu sia anche bravo,visto che nella sezione rettili ti leggo con interesse,mi dici come mai nella mia provincia i rettili,in particolare gli ofidi (te l'ha confermato anche il Borri) godano di ottima salute,numerica e di taglia? Mi spiega qualcuno perchè nella Riserva di Tocchi abbiamo orchidee e anfibi oramai rari? Sei un erpetologo,quindi saprai che i rettili da me non stanno male,affatto.
Voglio dire,dove è quest'impatto sugli ofidi ed i rettili nella parte meridionale della Toscana,dimostratemelo,ma con dati certi,visto che conosco professori del dipartimento di scienze naturali e personale del CFS che gestisce le riserve..
In ultimo ti ripeto che io stesso sono un sorvegliante e un pochino permettimi di queste cose mastico...
Poi,il cinghiale,non è l'animale delle mie preferenze te lo assicuro,ma altrettanto vero che lo stò amando di più,da quando leggo certe prese di posizione. Ho anche io preso le distanze sul cinghiale alloctono Aspis,quando ho risposto a Cris Tower sull'esperienza trentina,ma oramai uno deve leggere metà post (l'inizio) su una sezione e l'altra metà su questa..
Ma tantè, il discorso è chiaro dipende dagli habitat e dal tipo di cinghiale,allora il discorso è comprensibile e tutti credo la pensiamo allo stesso modo. Ma per criticare un animale caro Francesco,lo dobbiamo conoscere o perlomeno ascoltare chi ti dice certe differenze.
Ho postato una foto di un Majori,nessuno,dico nessuno ha dimostrato di conoscere questo animale,il solo Milvus ha apertamento riconosciuto la foto di un 'ibrido sulla seconda foto di Zulo.
Massimo. ------------------------
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Modificato da - Frustone in data 29 ottobre 2010 18:52:54 |
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limbarae
Moderatore
Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
12842 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 ottobre 2010 : 18:51:34
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Ribadisco che il problema non è solo per gli erpetologi, ma anche gli orchidologi non sono così felici. Link
"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..." Faber, Hotel Supramonte
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 ottobre 2010 : 18:55:23
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| Messaggio originario di limbarae:
Ribadisco che il problema non è solo per gli erpetologi, ma anche gli orchidologi non sono così felici. Link
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Limba,sul discorso Isola d'Elba permettimi abbiamo già parlato di là,vedi che si è fatto confusione a separare questo topic??
Nell'Isola d'Elba è stato inserito un ceppo interamente alloctono.. Lo sdegno è unanime.
Massimo. ------------------------
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 ottobre 2010 : 23:55:13
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All'inizio avevo scritto un messaggio articolato nel tentativo di contribuire allo sviluppo ordinato di questa discussione. Evidentemente, pochi lo hanno letto o, se lo hanno letto, non hanno interesse a discutere in maniera obiettiva e analitica come avevo suggerito. Non è che pretendo che i miei messaggi siano apprezzati, ma almeno avevo fatto un piccolo sforzo ....... A parte poche eccezioni, gli interventi mi sembrano precipitosi e parziali e non credo che si arriverà da qualche parte muovendoci così. Anche questo è un (brutto) film già visto. Secondo me Aspis aveva fatto bene a riproporre l'argomento in maniera oggettiva e se qualcuno non ha un briciolo di senso dell'umorismo e di propensione alla "leggerezza" nell'affrontare i problemi spinosi, secondo me parla un'altra lingua. luigi
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limbarae
Moderatore
Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
12842 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 ottobre 2010 : 14:35:41
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Posso garantire di aver letto l'altra discussione che ho trovato noiosa nei contenuti da un certo punto in poi, perché si battibecca sulle stesse cose senza cercare punti d'accordo. E vedo che tale procedura si ripresenta qui. Vogliamo parlare di fatti? Il locale serve fino a un certo punto. Io vorrei che si parlasse del generale legando i vari casi locali. Sono contento per coloro che nei loro territori hanno pochi o punto cinghiali, però il problema è ben più vasto!
"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..." Faber, Hotel Supramonte
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 ottobre 2010 : 16:10:18
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Leggendo questa discussione e la sua progenitrice nella sezione dei rettili, mi pare che ci sono due elementi chiavi. Uno, che il problema - o come preferisco, la "situazione" - cinghiale, è stata creata dall'uomo attraverso la sottrazione e la frammentazione del territorio, l'eliminazione dei predatori naturali e soprattutto l'introduzione di specie alloctoni per scopi venatori e di profitto. Due, che c'è un'assenza pressoché totale di dati scientifici, neutrali e affidabili sull'entità e la distribuzione delle popolazioni di cinghiali, il "mix" fra cinghiali alloctoni, autoctoni e ibridi e le loro interazioni con gli altri elementi dei vari ecosistemi impattati (nel bene e nel male). Credo che sia difficile, se non impossibile, di dibattere in modo proficuo la soluzione ad un "problema" di cui non si sa l'entità, a parte da percezioni e sensazioni personali, ampiamente influenzate dalle zone frequentate abitualmente e le preferenze naturalistiche individuali, insieme a dati raccolti un po' qua, un po' là nella stampa o sul web. Sono convinta invece che per affrontare la situazione, il primo passo deve per necessità passare attraverso un censimento delle popolazioni di cinghiali su scala nazionale, fatto non da cacciatori o da agricoltori (che spesso coincidono con i cacciatori) e loro "amici" che hanno tutto da guadagnare da un sovrastima della popolazione e del danno, e nemmeno da erpetologi o orchidofili (con tutto l'affetto che potrei avere per le relative categorie ) che comprensibilmente danno priorità alla salvaguardia di ciò che è più vicino al loro cuore, ma da naturalisti professionisti e soprattutto neutrali con nulla da guadagnare né da un sovrastima, né da un sottostima dei numeri effettivi. Se questo censimento e le analisi conseguenti rivelano che c'è in effetti bisogna di agire per ridurre le popolazioni in certe zone, l'intervento dovrebbe essere attuato da professionisti (per esempio, il Corpo Forestale) seguendo criteri faunistici/naturalistici e in modo da recare il minimo disturbo possibile ad altri componenti degli ecosistemi. Soprattutto, nessuno dovrebbe guadagnare dall'intervento, né attraverso il "piacere" della caccia sportiva, né dal profitto finanziario, per esempio, attraverso la vendita di autorizzazioni per la caccia o della carne, perché una volta che gli interessi dell'uomo si introducono in mezzo, sarà difficile, se non impossibile, garantire la bontà dell'operazione. Allo stesso tempo però, bisogna lavorare in modo convinto per eliminare i fattori strutturali e culturali che hanno originato il disequilibrio, soprattutto con provvedimenti contro l'introduzione di animali alloctoni per scopi venatori. Evidentemente tutto questo presuppone la disponibilità di volontà politica (con la "p" minuscolo ovviamente) e finanziamenti per risolvere il problema in modo serio, senza di quali è tutto fumo buttato nel vento.
Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr
"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould) |
Modificato da - lynkos in data 30 ottobre 2010 16:12:02 |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 ottobre 2010 : 16:15:46
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Francamente non comprendo queste prese di posizione apaprentemente diverse: nella sostanza siamo tutti in accordo contro la massicia presenza di cinghiali alloctoni (dove c sono, ovviamente), dove per "alloctoni" mi permetto di inserire anche la pesenza degli ungulati dove prima non c'erano. Pertanto, data l'unanimità di pensiero (non mi pare che nessuno di noi abbia detto "evviva i cighialoni centroeurpei e incrociati coi maiali"), l'argomento su cui discutere, sarbbe quello di come risolvere (o cercare di risolvere) il problema. La caccia, a detta di Massimo, non è la soluzione più adatta, e le ragioni mi paiono comprensibili, ma qualcuno può anche metterle in discussione. E' su questi argomenti che dobbiamo confrontarci: sulla soluzione del problema.
Ric
P.S. Non avevo letto l'ultimo intervento di Sarah, che condivido appieno e sul quale non ho altro da aggiungere. |
Modificato da - Riccardo Banchi in data 30 ottobre 2010 16:18:59 |
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limbarae
Moderatore
Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
12842 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 ottobre 2010 : 16:55:04
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D'accordo con te, Riccardo, ma come lo fermi un bestione di 150 kg? Le piccole isole sono a mio parere il primo problema da risolvere. Basta il controllo? no! in piccoli ambienti dove questo animale non c'era ed è comparso dal niente tutto l'ecosistema è a rischio, non solo orchidee e rettili. All'Asinara li controllano, ma secondo me non basta. Non so all'Elba. Per me però c'è anche un problema da tenere in considerazione: l'ibridazione. Quante popolazioni pure di cinghiale nostrano esistono in natura. Quanto è compromesso il loro patrimonio genetico? Come agire solo sugli alloctoni senza toccare i nostri?
"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..." Faber, Hotel Supramonte
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 ottobre 2010 : 11:38:04
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| Messaggio originario di limbarae:
Per me però c'è anche un problema da tenere in considerazione: l'ibridazione. Quante popolazioni pure di cinghiale nostrano esistono in natura. Quanto è compromesso il loro patrimonio genetico? Come agire solo sugli alloctoni senza toccare i nostri?
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E' semplice,molto più semplice di quanto non si creda,togliendo la caccia del medesimo ai cacciatori!
Più semplice di così si muore. Mi ripeto,l'ennesima volta; La caccia come oggi è concepita spara sul mucchio, il cacciatore per ovvi motivi preferisce persino sparare all'autoctono, per quali motivi? I più svariati,per questo vi avevo fornito il mio numero telefonico,tutto non si può dire visto che l'argomento può persino nuocere ancor di più al nostro endemico e forse si fermavano diversi discorsi fatti a caso.
Quindi? Dal momento che alla gestione del patrimonio forestale sono subentrate le regioni al CFS, dal momento che a far sorveglianza e sanzioni ci siamo noi GAV, dal momento che il controllo su sversamenti e discariche abusive è in mano alla polizia municipale,quale miglior personale potrebbe essere addetto a tali compiti se non il CFS? Sarebbe a mio modo di vedere una cosa positiva,in quanto al momento si rischia che il CFS venga smantellato,ogni legislazione gli dà una picconata, bene,questo potrebbe essere un ruolo importantissimo per mantenere questi presidi,formati spesso da persone molto competenti.
Mi sono arrogato inteventi conditi da un pizzico di pepe,è vero,ma come non trasalire davanti a certi interventi che manifestamente vogliono parlare di animali e realtà che permettetemi vanno conosciuti,la caccia di selezione è una cosa seria e non da attuare per un mero controllo numerico.
Elleelle,Luigi,dici di essere originario delle mie parti,bene,allora senza dubbio sarai a conoscenza che le squadre di cacciatori al cinghiale della mia provincia siano tra le più determinate e agguerrite,e la tradizione alla caccia al cinghiale quì è insita nel dna delle persone,questo senza dubbio lo sai.
Bene,ti pare che al di là del numero abbiano portato un reale vantaggio al contenimento dell'alloctono,dell'ibrido in termini numerici? No,altrimenti non vedremmo anche da me individui ibridi o "dubbi" (per fortuna pochi),io stesso se voglio postarvi immagini credibili devo andare nelle riserve dello stato,ove il nostro cinghialino prospera.
Ora,credo di non esser stato io l'oggetto di critiche all'argomento visto che indico nel personale qualificato (che sia CFS o polizia provinciale o GaV)la soluzione a questo argomento.
Ma signori,ricorrere ai cacciatori,ossia ai seminatori di piombo e ai responsabili stessi di questa situazione oramai ingestibile, vedendone una soluzione o tendogli una mano è un'ipotesi da scartare subito.
Per il resto credetemi è difficile non trasalire davanti a certi interventi,alcuni senza scherzare (è stato precisato) parlano di farm del cinghiale,bene sapete che tipo di recinzioni occorrono per questi animali? Questi animali sono l'essenza del selvatico,divelgono persino cancellate,è proprio quando si pensa di contenerli che provocano problemi,a non finire.
In ultimis il conteggio di questi animali... Chi davvero li conosce non potrà che ridere dinanzi a questa frase,è impossibile. Come mai?
Perchè è un'erratico,noi abbiamo formule,diverse tecniche di conteggio,le applichiamo al capriolo con relativo successo,al daino con ancor di più, ma il cinghiale no.
Come mai? Ieri stesso ero in riserva,vi avevo promesso un minimo di documentazione e son stato di parola,se non, che a differenza di un Solengo (grosso maschio adulto) non c'era traccia di cinghiali,oramai da una settimana e a caccie ancora chiuse. In poche parole,basta che un Lupo o più lupi si presentino in un tal bosco e i cinghiali senesi dopo due giorni vadano nel fiorentino o nel grossetano o addirittura più lontano.. Comprendete?
Capite la mia ilarità? Questo è un argomento serio,spinoso,non da affrontare con approcci semplicistici o peggio generalizzanti.
In ultimis,le dimensioni di questo animale,non vuol dire che un grosso esemplare non abbia buona genia,la genia la vediamo dai cromosomi e dalla conformazione dell'animale,cranio,collo e posteriore.
Lo stesso Majori ha o forse aveva due "estetiche", da noi poteva arrivare a chilaggi importanti,(sempre comunque al di sotto dei 90 KG) mentre in maremma,causa habitat prettamente diverso,teneva taglie ancor più minute.
E' altresì chiaro che un cinghiale che vive da secoli in ambienti tipo faggete o comunque in boschi molto "puliti" a livello di sottobosco magari in competizione con caprioli o daini o cervi,presentare mole molto più imponente ma senza necessariamente essere un attila o un bulgaro..
Insomma,comprendete che è un argomento importante e anche affascinante?
Poi,ancora ci si chiede come uno possa affezionarsi ad un animale del genere,bene,se un domani avrete la fortuna,(si,io la chiamo fortuna) di vedere per i vostri boschi un Majori,lo capirete. La scrofa fà due cuccioli l'anno,li accudisce gelosamente per due anni,spesso si vedono scrofe che nonostante hanno la seconda cucciolata, tengono e proteggono cinghialotti già sui 20 kg,gli altri cinghiali non fanno questo. Anche questo,carattere,questa preziosità è da difendere,ad ogni costo!
Poi,all' alloctono facciamo pure la guerra, mi ci metto anche io,ma senza fare di un'erba un fascio e senza dire inesattezze. Ciao a tutti.
Massimo. ------------------------
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Modificato da - Frustone in data 31 ottobre 2010 12:16:34 |
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 ottobre 2010 : 11:55:44
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Alcune immagini catturate ieri,la prima è l'unica immagine di cinghiale, l'unico avvistato ieri,ve la posto perchè è un solengo di Majori,interessante,sia per vedere le caratteristiche fisiche di quest'animale,sia per vedere il dimensionale,raccolto,massicchio potente,ma non alto. Come vedete la sua altezza arriva al primo filo spinato,la foto è fatta con il teleobbiettivo,questi animali non ti permettono di andare vicino. Non vi sfuggiranno i caratteri tipici del cinghiale adulto,"criniera" marcata sul collo e zanne si intuiscono,iper dimensionate. Immagine: 113,84 KB
Quest'esemplare è uno splendido verre di majori,rispondendo alla seconda parte del msg di Limbarae,si denota bene,come ad oggi,ci sia ancora il materiale geneticamente valido per reintroduzioni mirate.
Massimo. ------------------------
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 ottobre 2010 : 12:12:31
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altra inesattezza di cui mi potrete dar modo di argomentare per lo meno a scopo didattico; I danneggiamenti agli alberi,bene,se cè una categoria di alberi che questi animali danneggiano,(quì non faccio distinzioni tra animali autoctoni e alloctoni,in quest'abitudine son tutti identici) sono i pini,o comuque le essenze fortemente resinose,abeti ed altri.
Le querce,le nostre sughere,i lecci,i faggi e i castagni accusano il colpo quando sono esamplari in difficoltà per malattie,in specialmodo la quercia e il leccio sono del tutto immuni a questi sfregamenti.
Nella riserva che ieri mi ha ospitato,ci sono dei pini alloctoni,roba arrivata negli anni sessanta. Bene, questo è un pino: (nota curiosa è che cmq il pino ha un'ottima chioma ed è così da oltre 6 anni)
Immagine: 147,95 KB
Questa è una roverella,badate bene,si vede da colore chiaro che è oggetto di sfregamento,semplicemente ne è immune.
Immagine: 162,96 KB
Perchè questo? Per onore di verità e di corretta informazione che dobbiamo dare,il cinhiale non danneggia gli aberi autoctoni del centro penisola. Questo mi sia concesso.
Ho altro materiale,ma mi fermo mi aspetto dei vostri interventi,e invito tutti a leggere con attenzione i miei interventi,in specialmodo dal terz'ultimo. Buona festività a tutti voi.
Massimo. ------------------------
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Modificato da - Frustone in data 31 ottobre 2010 12:26:47 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 31 ottobre 2010 : 13:38:35
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| Messaggio originario di lynkos:
Leggendo questa discussione e la sua progenitrice nella sezione dei rettili, mi pare che ci sono due elementi chiavi. Uno, che il problema - o come preferisco, la "situazione" - cinghiale, è stata creata dall'uomo attraverso la sottrazione e la frammentazione del territorio, l'eliminazione dei predatori naturali e soprattutto l'introduzione di specie alloctoni per scopi venatori e di profitto. Due, che c'è un'assenza pressoché totale di dati scientifici, neutrali e affidabili sull'entità e la distribuzione delle popolazioni di cinghiali, il "mix" fra cinghiali alloctoni, autoctoni e ibridi e le loro interazioni con gli altri elementi dei vari ecosistemi impattati (nel bene e nel male). Credo che sia difficile, se non impossibile, di dibattere in modo proficuo la soluzione ad un "problema" di cui non si sa l'entità, a parte da percezioni e sensazioni personali, ampiamente influenzate dalle zone frequentate abitualmente e le preferenze naturalistiche individuali, insieme a dati raccolti un po' qua, un po' là nella stampa o sul web. Sono convinta invece che per affrontare la situazione, il primo passo deve per necessità passare attraverso un censimento delle popolazioni di cinghiali su scala nazionale, fatto non da cacciatori o da agricoltori (che spesso coincidono con i cacciatori) e loro "amici" che hanno tutto da guadagnare da un sovrastima della popolazione e del danno, e nemmeno da erpetologi o orchidofili (con tutto l'affetto che potrei avere per le relative categorie ) che comprensibilmente danno priorità alla salvaguardia di ciò che è più vicino al loro cuore, ma da naturalisti professionisti e soprattutto neutrali con nulla da guadagnare né da un sovrastima, né da un sottostima dei numeri effettivi. Se questo censimento e le analisi conseguenti rivelano che c'è in effetti bisogna di agire per ridurre le popolazioni in certe zone, l'intervento dovrebbe essere attuato da professionisti (per esempio, il Corpo Forestale) seguendo criteri faunistici/naturalistici e in modo da recare il minimo disturbo possibile ad altri componenti degli ecosistemi. Soprattutto, nessuno dovrebbe guadagnare dall'intervento, né attraverso il "piacere" della caccia sportiva, né dal profitto finanziario, per esempio, attraverso la vendita di autorizzazioni per la caccia o della carne, perché una volta che gli interessi dell'uomo si introducono in mezzo, sarà difficile, se non impossibile, garantire la bontà dell'operazione. Allo stesso tempo però, bisogna lavorare in modo convinto per eliminare i fattori strutturali e culturali che hanno originato il disequilibrio, soprattutto con provvedimenti contro l'introduzione di animali alloctoni per scopi venatori. Evidentemente tutto questo presuppone la disponibilità di volontà politica (con la "p" minuscolo ovviamente) e finanziamenti per risolvere il problema in modo serio, senza di quali è tutto fumo buttato nel vento.
Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr
"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould)
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Sono completamente d'accordo!
Ma se impostiamo le discussioni in maniera così razionale, non si riesce più a litigare e il divertimento svanisce ("La discussione non è bella se non è litigarella " luigi
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Andrea Boscherini
Moderatore
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
5114 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 ottobre 2010 : 14:39:09
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come già detto da Riccardo e Elleelle, condivido in tutto e per tutto quanto a scritto Sarah!
- tasso annuale di deforestazione: 17 milioni di ettari globali ( 0,8% ) - tasso annuale scomparsa zone umide: 0,5% ( 50% nell'ultimo secolo! ) - tasso annuale di distruzione terreno fertile: 0,7% - tasso annuale di desertificazione: 60.000 km2 - tasso annuale marino di Overfishing: 60% - tasso giornaliero di estinzione: 3,4 specie ( circa 1000 volte maggiore del naturale ) - numero di ettari globali pro-capite: 1,7; Impronta ecologica globale pro-capite: 2,2 ettari = Deficit - numero di sostanze chimiche NON naturali presenti nel nostro corpo: circa 500.
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Modificato da - Andrea Boscherini in data 31 ottobre 2010 14:46:57 |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 ottobre 2010 : 15:15:06
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non vorrei entrare nel merito della discussione perchè non ne sarei in grado; però, se può servire come documentazione alla discussione: prateria quasi sommitale, appennino marchigiano.
Immagine: 171,94 KB
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 ottobre 2010 : 16:42:35
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| Messaggio originario di elleelle:
Ma se impostiamo le discussioni in maniera così razionale, non si riesce più a litigare e il divertimento svanisce ("La discussione non è bella se non è litigarella " |
Ooops, non volevo fare la guastafeste .
P.S. Andrea .
Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr
"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould) |
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 novembre 2010 : 10:26:21
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| Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
non vorrei entrare nel merito della discussione perchè non ne sarei in grado; però, se può servire come documentazione alla discussione: prateria quasi sommitale, appennino marchigiano.
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maurizio ____________________
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Ecco,questa postata da Maurizio è interessante,è evidente che non parliamo degli stessi cinghiali,sia per mole che numericamente.
IO posto un'immagine di prato ci fondovalle,in riserva chiusa alla caccia,come vedete da voi,i danni non sono paragonabili,è chiaro che piccoli rivoltamenti come questi che vi posto non possono che giovare ad un prato,altra cosa è la realtà di Maurizio..
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Massimo. ------------------------
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Modificato da - Frustone in data 01 novembre 2010 10:27:27 |
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 novembre 2010 : 21:44:58
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Sono stato assente qualche giorno .... (mi scuso per non aver avvertito)... e trovo tanta ciccia al fuoco. Mi prendo un po' di tempo per assimilare le varie cose ... e per dire la mia nel modo più pacato possibile. Qualche piccola considerazione iniziale: credo che Francesco abbia fatto bene ad aprire la discussione in questa sezione ... e credo che l'ironia del post introduttivo non sia assolutamente fastidiosa; Faccio i miei più sentiti complimenti a Sarah ... che ha individuato le necessarie informazioni propedeutiche al disquisire sull'argomento con maggior cognizione di causa ....
| Messaggio originario di lynkos: ..... c'è un'assenza pressoché totale di dati scientifici, neutrali e affidabili sull'entità e la distribuzione delle popolazioni di cinghiali, il "mix" fra cinghiali alloctoni, autoctoni e ibridi e le loro interazioni con gli altri elementi dei vari ecosistemi impattati (nel bene e nel male) .... |
credo invece che contributi di devastazioni come il seguente .... non portino niente di costruttivo (non si sa di quali entità e razze si sta parlando) ...
| Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
non vorrei entrare nel merito della discussione perchè non ne sarei in grado; però, se può servire come documentazione alla discussione: prateria quasi sommitale, appennino marchigiano.
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... così come ritengo non serva a niente documentare la scarsità o limitatezza dei danni in contesti particolari ... o comunque locali;
penso che dobbiamo fare i conti (oltre che con evidenti e deprecabili episodi di introduzioni clandestine) anche con fenomeni di espansione naturale che forse state sottovalutando;
credo che molte specie che sono state favorite da mutate condizioni ambientali e/o faunistiche .... sono o diventeranno un problema da gestire (lupo compreso).
Concludo augurandomi la cessazione di messaggi pro e contro cinghiale ... perchè come detto da qualcuno il cinghiale è un animale selvatico come tanti altri ... ne buono ... ne cattivo! C'è ... e dal momento che l'uomo lo ha gestito finora in modo pessimo ... dobbiamo farci i conti ... senza demonizzarlo troppo ... e senza difenderlo a priori; dobbiamo cercare di individuare le possibili soluzioni per cercare di limitarne la diffusione ... di eliminarne la presenza dalle zone dove era assente (e dove non è arrivato tramite espansione naturale) ... e di impedire in tutti i modi il ripetersi di fenomeni di introduzione o lanci di ripopolamento .... e di foraggiamento selvaggio.
Ciaoo.
P.s. per essere "qualche piccola considerazione" ... forse ho esagerato! (Un saluto a tutti dai partecipanti al campo sul lupo nel PNFC)
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 novembre 2010 : 10:28:15
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mah, non so, Luciano; io credo che l'entità, la frequenza, la localizzazione delle tracce lasciate in generale dagli animali possa, agli occhi di un esperto, dare qualche elemento in più almeno per una stima della popolazione, che, immagino, provenga poi da tante altre tecniche che ovviamente non conosco...di questo sono abbastanza certo; su "chi" (hai parlato di razza) abbia lasciato quelle tracce non so dirti, ma non prenderle in considerazione solo per questo motivo o affermare che non servano ad inquadrare il fenomeno, mi sembra eccessivo... in effetti non ho dato un giudizio a quello che ho documentato (devastazione, come dici), però, se devo riflettere su che cosa è successo in questi ultimi 30 anni di frequentazione con le mie montagne, posso, senza tema di smentita, affermare cdhe "arature" di questa entità si sono cominciate a vedere da 15-20 anni a questa parte, e si sono intensificate in frequenza e ampiezza negli ultimi anni; o osservazioni di questo tipo non servono? io credo di sì, a prescindere dall'interpretazione che del fenomeno (tu ne citi svariate, tutte possibili) se ne vorrà o potrà, scientificamente però, dare.
ciao
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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