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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse.
Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
Prov.: Estero


431 Messaggi
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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 10:54:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Frustone:
...in alcuni casi che gli animali,i rettili in special modo vanno saputi vedere?



Le Testudo, anche in quelle zone della Toscana dove ancora negli ani '80 erano facilmente incontrabili durante una passeggiata, sono in drammatica riduzione..
Se non ci sono non si vedono..per dirla alla Lapalisse..
Numerosi studi convergono sul contributo dato dalla abnorne proliferazione dei cinghiali.
Ecco una femmina di Hermanni maremmana, si riconosce dal guscio ublungo, prima e dopo la rimozione delle parti di cheratina necrotizzate.
Scampata dalle fauci di un cinghiale o comunque da un grosso predatore.

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Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
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Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 ottobre 2010 : 11:02:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non conosco la situazione italiana e tanto meno quella delle diverse regioni, quindi non entro nel merito.
Qui, il cinghiale è una realtà recente, benché fosse attestato nel XVI secolo, è scomparso per poi riapparire nel 1981 in alcune zone del Malcantone, proveniente dalla provincia di Varese. Nel 1988, quando qui si aprì per la prima volta e sperimentalmente la caccia a questo suide, se ne abbattè un esemplare di 200 kg, oggi esposto al Museo cantonale di Storia naturale. Poi la sua popolazione è esplosa di colpo e ora credo che stia premendo anche sull'alto Canton Ticino malgrado la caccia sia regolarmente aperta durante un certo periodo e, talvolta riaperta per contenere il numero di questi animali.
Non so di quale ssp. si tratti, ma credo che si tratti dei discendenti di animali introdotti per l'attività venatoria.

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 11:12:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per rispondere a Betalfa,dico che le testudo si vedevano poche negli anni che cita ('80) e se ne vedono poche oggi.
Se comunque le voglio vedere le vedo ancor oggi,nella costa conosco dei siti e anche quì nel Senese ci sono...

Cmq, ribadisco il mio pensiero.
Noi abbiamo molti cinghiali e allora,come mai abbiamo anche molti rettili?
Evidentemente quest'equazione non è affatto lapalissiana oppure è fonte di pregiudizio.
In ultimis i dati di nascita che fornite,sono francamente risibili e non riguardano affatto i cinghiali che io conosco.
L'anno passato alcune femmine di Majori hanno fatto quì da noi una sola cucciolata,alcune 2...
Una femmina osservata più volte ha accresciuto 3 cinghialini, l'altra in due cucciolate una totalità di 8.
Di quali dati parliamo quindi?

Ribadisco,che fino a novembre inoltrato posso portare sul campo sia a veder vipere che cinghiali Autoctoni...
Chi vuol venire è il benvenuto,gli offro anche il pranzo.

Mi dispiace, ma tanto a parole non si convince nessuno,quindi vi invito sul campo.
Alcuni di Voi abitano anche vicino sicchè è fattibile,ma non alimentiamo nè leggende nè la caccia agli elfi.

Massimo.
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32995 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 ottobre 2010 : 12:08:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa, Frustone (ti devo chiamare così perché il nome non me lo ricordo e la funzione sul forum per trovarlo non è più attiva).

Se leggi tutti gli interventi, vedrai che le esagerazioni erano già state ridimensionate e, per esempio, anch'io avevo scritto i dati che hai messo tu.

Quindi, secondo me, è meglio evitare di riferirsi agli interventi e conviene approcciare direttamente i fatti.

I cinghiali sono molto più numerosi di 50 anni fa. Mio zio buon anima cacciatore, negli anni 50 e 60, doveva andarli a cercare nelle macchie di Frosini e Pentolina, per citare località che dovresti conoscere. Non ne aveva mai visto uno in terreno "normale" dove andava a cacciare lepri e fagiani.
Io non ho mai cacciato, ma sono sempre andato volentieri per i boschi fino da ragazzo e interi boschi e pinete "arati" dai cinghiali in maniera sistematica li ho visti solo in tempi recenti.
I rettili si vedono, ma è anche vero che abbiamo imparato a vederli per fare le foto e per il maggiore interesse che c'è oggi rispetto a questi animali. Comunque, ricordo che, quando ero ragazzino, catturavo i biacchi con le mani perché ce n'erano tantissimi. E parlo degli orti intorno alla città.
Rispetto a quei tempi (da ragazzo facevo collezione di insetti) mi sembra anche che gli insetti e i ragni siano diminuiti.
Certo, sono sensazioni e la diminuzione può essere dipesa anche da insetticidi, modifica delle colture e tante altre ragioni.

Proviamo a ricapitolare.

I cinghiali sono più diffusi e più numerosi di qualche decennio fa; se ne arrivino a maturazione 20 o "solo" 2 o 3 all'anno, fa poca differenza. Essendo animali robusti e praticamente senza predatori, basterebbe un solo figlio all'anno per provocare un'esplosione demografica.

I cinghiali, certamente mangiano tutti gli animali che incontrano nel loro grufolare; considerando qual'è il fabbisogno energetico di un animale del genere e il fatto che li sa scovare col fiuto, i piccoli animali mangiati sono un'enormità. Questa è la regola; i sopravvissuti sono l'eccezione.

Può darsi che, nonostante questa pressione, nessuno di questi piccoli animali si estingua; ma, anche se è così, che ce ne facciamo di boschi pullulanti di cinghiali e poveri di altri animali?

Per non ingenerare sospetti, escludiamo pure la soluzione "caccia". Si potrebbero catturare, macellare secondo le norme di legge e devolvere in beneficienza, come si faceva una volta con i piccioni di Piazza del Campo quando diventavano troppi.

Ripeto che, per non dare soddisfazione a certe categorie antipatiche, si rischia di negare l'evidenza e tollerare situazioni che vanno a compromettere la biodiversità.

luigi



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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 ottobre 2010 : 13:40:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:

Messaggio originario di Frustone:
...in alcuni casi che gli animali,i rettili in special modo vanno saputi vedere?



Le Testudo, anche in quelle zone della Toscana dove ancora negli ani '80 erano facilmente incontrabili durante una passeggiata, sono in drammatica riduzione..
Se non ci sono non si vedono..per dirla alla Lapalisse..
Numerosi studi convergono sul contributo dato dalla abnorne proliferazione dei cinghiali.
Ecco una femmina di Hermanni maremmana, si riconosce dal guscio ublungo, prima e dopo la rimozione delle parti di cheratina necrotizzate.
Scampata dalle fauci di un cinghiale o comunque da un grosso predatore.

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Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
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Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
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Questo tipo di lesioni( purtroppo molto comune), è compatibile all'azione di un cane, che blocca la testuggine con le zampe anteriori e la rosicchia come fosse un osso. Mi immagino che un cinghiale agisca sul guscio a mò di "schiaccianoci, non potendola bloccare con gli unghielli
ciao
Stefano
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 14:55:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispondendo ad Elleelle, Luigi, ti devo dire in tutta tranquillità che la situzione è la medesima che citi.
Sò che conosci i miei posti,mi citi località e anche tu sei di origine senese se non erro.
Bene,è tre sabati consecutivi che porto amici e parenti a funghi porcini,mi reco nella Montagnola,comune di Sovicille.
Come ben sai è una zona boschiva immensa,bene in tre giornate passate nel bosco da mattino a sera non abbiamo visto un cinghiale che sia uno.

Allora? Come fai a dire che quì da noi sono così aumentati negli ultimi anni?
Di giorno non si vedono,è molto difficile incontrarli,mentre si scovano molte più tracce di Istrici,che per gli animali che citate (e per gli insetti) è un animale ben più pericoloso,ma di cui io non mi sogno di consigliare eradicazioni.

Se dovessi,accompagnare qualcuno per far vedere cinghiali nostrani in pieno giorno,devo recarmi in due,massimo 3 località, di cui una è una riserva dello stato e l'altra è Pentolina,quella che citi tu,ove si recava tuo nonno appunto.

Ripeto,diamo un informazione sbagliata e tendenziosa,anche quella testudo è molto più facile che sia oggetto di mascelle "canine" che di cinghiale..

Ma tantè...

Massimo.
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 ottobre 2010 : 15:14:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa mi sembra un'osservazione interessante e utile a circoscrivere bene il fenomeno.

Diciamo allora che il fenomeno è particolarmente preoccupante nei parchi; in effetti, le mie osservazioni si riferiscono soprattutto a quelli. Per esempio, la situazione mi è sembrata più grave sui monti dell'Uccellina che sull'Argentario.
E a questo punto bisognerebbe prima di tutto cambiare le modalità di gestione dei parchi: da gestione orientata al "patrimonio faunistico" a gestione orientata alla biodiversità

luigi
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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
Prov.: Estero


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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 15:56:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Link
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 16:11:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:

Link

Citarmi questo link è perfettamente inutile.
I cacciatori sono i primi a lamentarsi dei cinghiali,appellandosi a tutto,incidenti automobolistici compresi pur di sparargli.

Datemi retta, quando passate dalle mie parti,chiamatemi;
Vi farò vedere recinzioni aperte di proposito,riserve con filo spinato riaggiuntato talmente tante volte da essere completamente inutile.

Queste cose, questi tagli in aree che li contengono,secondo voi da chi sono fatti?
Rifletteteci.

Per Luigi,un altra condiderazione che mi permetterai.

La gestione dei Parchi;
Da noi c'è una delle più belle riserve d'Italia,ovvero la riserva Biogenetica di Tocchi;
Bene,visto che da noi è endemico, mi dici (in amizia si intende) il motivo per cui il SuS Scrofa Majori non ci dovrebbe più stare visto che abita quelle foreste da millenni e per di più nei numeri che ti ho citato, e detto e che vi posso far vedere portandovici?

Rovina i boschi?
Alla Biogenetica abbiamo Cerrete d'Alto fusto,faggeta relitta,per non parlare di felci rare e sfagni, oltrechè salamandre e altre autentiche rarità.
Il Sottobosco?

Agrifoglio allo stato selvatico,Ginepri e macchia mediterranea,in poche parole abbiamo una biodiversità naturale e vegetale che è una rarità a livello internazionale,in poche centinaie di metri incontri una faggeta degna delle alpi e in basso macchia mediterranea degna della migliore costa tirrenica..

Ripeto tutto questo non è astratto o invisibile,ma visitabile previo appuntamento.

Io credo che quanto state esponendo e lo dico senza avercela con esso,da noi in Toscana riguardi più L'istrice che il nostro amato suinide,in altre realtà credo invece che l'ungherese sia davvero una piaga,ma non quì.

P.s. voi dovete credere ai vostri occhi, non a quello che viene scritto dai gestori delle doppiette, ora ce l'hanno con Daini e Caprioli, vi garantisco che guarda caso,prima vengono liberati dalle recinzioni,tagliando reti, poi si corre al giornale, venitemi a trovare sarò felice di farVi vedere la verità delle cose.
Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 19 ottobre 2010 16:16:22
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 16:52:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
i cinghiali sono più diffusi e più numerosi di qualche decennio fa; se ne arrivino a maturazione 20 o "solo" 2 o 3 all'anno, fa poca differenza. Essendo animali robusti e praticamente senza predatori, basterebbe un solo figlio all'anno per provocare un'esplosione demografica.

I cinghiali, certamente mangiano tutti gli animali che incontrano nel loro grufolare; considerando qual'è il fabbisogno energetico di un animale del genere e il fatto che li sa scovare col fiuto, i piccoli animali mangiati sono un'enormità. Questa è la regola; i sopravvissuti sono l'eccezione.

Può darsi che, nonostante questa pressione, nessuno di questi piccoli animali si estingua; ma, anche se è così, che ce ne facciamo di boschi pullulanti di cinghiali e poveri di altri animali?

Per non ingenerare sospetti, escludiamo pure la soluzione "caccia". Si potrebbero catturare, macellare secondo le norme di legge e devolvere in beneficienza, come si faceva una volta con i piccioni di Piazza del Campo quando diventavano troppi.

Ripeto che, per non dare soddisfazione a certe categorie antipatiche, si rischia di negare l'evidenza e tollerare situazioni che vanno a compromettere la biodiversità.


Luigi, mi hai tolto le parole di bocca!!

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stefanovet1958
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Flora e Fauna

Inserito il - 19 ottobre 2010 : 17:03:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

messaggio di Frustone
Allora? Come fai a dire che quì da noi sono così aumentati negli ultimi anni?
Di giorno non si vedono,è molto difficile incontrarli,mentre si scovano molte più tracce di Istrici,che per gli animali che citate (e per gli insetti) è un animale ben più pericoloso,ma di cui io non mi sogno di consigliare eradicazioni.



Da quando in qua gli istrici sono diventati consumatori abituali di rettili e insetti???
Penso che come al solito la discussione sta andando fuori tema: dalla Maremma i cinghiali non sono mai scomparsi, e se c'è un simbolo per quei territori da scegliere fra gli animali che lo caratterizzano, bè, quello è proprio il cinghiale, e va conservato gelosamente. Il problema che ha esposto Aspis riguarda un territorio che ha caratteristiche peculiari, dove il suide manca da svariate centinaia di anni e vi ha fatto riorno da una decina, e che probabilmente (ma questo vale per tutto il territorio nazionale)non è mai stato così abbondante come adesso. I boschi del centro Italia probabilmente riescono a sopperire (entro certi limiti) all'impatto di una popolazione che negli ultimi 300 anni non è mai stata così abbondante ( ma vale per tutti gli ungulati), la Murgia barese, che ha un territorio meno ricco di boschi (diciamo pure povero) riesce a soddisfare le esigenze di un carico di 2,2 cinghiali per ettaro, senza creare danni importanti alla biocenosi locale??
secondo i ricercatori, si, ma sarà vero?
ciao
Stefano
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 17:46:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di stefanovet1958:

[quote]
messaggio di Frustone
Da quando in qua gli istrici sono diventati consumatori abituali di rettili e insetti???
Penso che come al solito la discussione sta andando fuori tema: dalla Maremma i cinghiali non sono mai scomparsi, e se c'è un simbolo per quei territori da scegliere fra gli animali che lo caratterizzano, bè, quello è proprio il cinghiale, e va conservato gelosamente. Il problema che ha esposto Aspis riguarda un territorio che ha caratteristiche peculiari, dove il suide manca da svariate centinaia di anni e vi ha fatto riorno da una decina, e che probabilmente (ma questo vale per tutto il territorio nazionale)non è mai stato così abbondante come adesso. I boschi del centro Italia probabilmente riescono a sopperire (entro certi limiti) all'impatto di una popolazione che negli ultimi 300 anni non è mai stata così abbondante ( ma vale per tutti gli ungulati), la Murgia barese, che ha un territorio meno ricco di boschi (diciamo pure povero) riesce a soddisfare le esigenze di un carico di 2,2 cinghiali per ettaro, senza creare danni importanti alla biocenosi locale??
secondo i ricercatori, si, ma sarà vero?
ciao
Stefano


Ma,tu puoi anche ridere Stefano,puoi ridere quanto vuoi,è un tuo diritto,ma L'Istrice oltre a mangiare vegetali si ciba anche di altre cose,arrivando spesso ad essere onnivoro.

Io fossi in te le faccine non le metterei proprio,ma cercherei di conoscere l'Istrice un pochino meglio,poi forse le faccine le metto io,ok?

Permettimi,non ti offendere,ma l'Istrice lo conosco bene,visto che da le mie parti è ovunque e da sempre sappiamo e monitoriamo i suoi comportamenti anche alimentari.
E' chiaro è di prefernza vegetariano,ma è altrettanto facile osservare proprio in questa precisa stagione una sua preferenza verso altri alimenti.

Allora se parlate seriamente e di Murgia,va bene,sono daccordo persino con voi,,ma siccome la mia regione e in particolar modo la mia provincia è stata citata,ho risposto per le conoscenze che ho e per i titoli che ho.
Faccio sorveglianza e collaboro da sempre con il CFS quindi?
A me piacerebbe che qualcuno di voi rispondesse con argomenti al mio ultimo msg, in cui ho citato precise condizioni di habitat per di più molto delicato.
Siccome sento dire che rovina i boschi.. vorrei proprio capire su che basi dite questo;

Poi,altro argomento che se non fosse per me e pochi altri non avreste toccato;
La generalizzazione di questo animale,bene, Siena non è in Maremma caro Stefano, per cinghiale Maremmano si intende il Majori,questo cinghiale un tempo abitava un pò tutta la regione,poi adesso è concentrato in due province,la mia e quella di Grosseto.

Bene,questo nostro endemismo non vi sembra da tutelare?
O si stermina ogni cosa?

Davate per scontate queste differenze?
In tal caso chiedo scusa,ma francamente e rileggendo tutto questo topic non le avevo notate.

Inoltre non lo trovate facilmente uno che ama comprovare le cose che dice invitando le persone sul campo,io difendo le mie idee con foga,ma è altrettanto vero che non amo nascondermi affatto,anzi vi metto in bella mostra anche il mio numero,almeno forse qualche scettico potrà anche chiedermi di persona notizie sugli istrici e vi posso anche raccontare qualche fatto riguardo certi enti che in pubblico è proprio meglio non dire;
Massimo 339/3961075.

Per il resto vi lascio, avete la vostra idea,come detto prima da Luciano 54 vi citate a vicenda e non sentite o non volete sentire ragioni diverse,credo a questo punto che sia davvero inutile proseguire un topic che trovo molto diseducativo.




Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 19 ottobre 2010 17:53:36
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stefanovet1958
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Flora e Fauna

Inserito il - 19 ottobre 2010 : 18:09:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma,tu puoi anche ridere Stefano,puoi ridere quanto vuoi,è un tuo diritto,ma L'Istrice oltre a mangiare vegetali si ciba anche di altre cose,arrivando spesso ad essere onnivoro.


E quali sarebbero le "altre cose?

Io fossi in te le faccine non le metterei proprio,ma cerchereri di conoscere l'Istrice un pochino meglio,poi forse le faccine le metto io,ok?


Non ti arrabbiare(come fai sempre) hai detto un'esattezza descrivendo un roditore come un " flagello di fauna minore" e la risata era d'obbligo

Permettimi,non ti offendere,ma l'Istrice lo conosco bene,visto che da le mie parti è ovunque e da sempre sappiamo e monitoriamo i suoi comportamenti anche alimentari.


So bene che la "spinosa" dalle tue parti è oggetto di grande attenzione( anche e sopratutto culinaria)

E' chiaro è di prefernza vegetariano,ma è altrettanto facile osservare proprio in questa precisa stagione una sua preferenza verso altri alimenti.

è esclusivamente vegetariano gli unici " alimenti" di origine animale di cui è noto il consumo, sono ossa di ungulati, consumo spiegato con l'esigenza di consumare gli incisivi, o, più probabilmente con la necessità di assumere calcio e altri elementi minerali (Scaramella 1981; Amori et al. 2002)
Ma mi sa che siamo un pò OT, si parlava di cinghiali e testuggini.
p.s.Ho curato diverse Istrici, non mi è mai passato per la testa di alimentarle con alimenti di origine animale, sai, la fisiologia digerente della "spinosa" equivale a quella di un coniglio, che è risaputo, non "preda rettili"
ciao
Stefano

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Frustone
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Prov.: Siena

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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 18:18:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io credo che in giro puoi prendere te stesso in quanto mi sembra che hai perso molto tempo credimi.

L'istrice si nutre di tutto quello che trova a terra,mi semra molto curioso che tu non lo sappia.
Smuove pietre e quello che riesce a mangiare lo mangia,la dentura che possiede non è specifica,ma lo fà, e c'è un universo di bibliografia dietro.
Guarda semplicemente in rete (non wikipedia) e documentati.
Sul fatto che per i rettili sia nocivo è altrettanto oramai assodato il fatto e non sono certo io a dovertelo documentare, vuoi link,vuoi pubblicazioni?
Cosa vuoi?

Per il resto,io mi arrabbio con la gente come te,che porta avanti le proprie idee perentoriamente non argomentando dimostrando una reale non conoscenza del selvatico preferendo deridere gli altri,quando ti dovresti deridere in prima persona.

Massimo.
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

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Inserito il - 19 ottobre 2010 : 22:16:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
in provincia di roma e nelle campagne romane l'impatto che posso documentare personalmente ai danni dell'erpetofauna da parte del cinghiale è più rivolto al disturbo dei siti di svernamento e alla distruzione sistematica dei siti di riproduzione. personalmente non ho mai assistito ad una predazione. in zona maccarese ho notato una diminuzione degli esemplari di erpetofauna negli ultimi due anni, ma la attribuirei più ad una naturale oscillazione demografica e all'abbandono dei siti di riproduzione per disturbo antropico o per i motivi sopracitati. in altre zone che ho potuto visitare ripetutamente ho riscontrato dei danni alle pozze (molte delle quali storiche) colonizzate da anfibi per riproduzione (gli interventi di ripristino sono continui e sempre necessari, in alcuni casi si è pensato di recintare o si è recintato). tali interventi precedentemente non erano necessari, e lo sono diventati in seguito all'esplosione demografica del cinghiale nelle zone. a testimonianza del fatto che i responsabili sono loro ci sono esemplari intenti a rotolarsi nelle pozze ritratti in foto, impronte ecc.ecc.
per quanto riguarda i danni al cotico erboso, posso documentare con foto scattate nel corso di tre anni che in seguito a rivisitazioni da parte del cinghiale, le zone "devastate" sono rimaste tali o sono perfino peggiorate. basta fare una passeggiata nella riserva di castel fusano, in particolare la zona devastata dall'incendio alcuni anni fa, per rendersi conto della situazione e dei danni al territorio causati dal sovrannumero di questi animali. comunque li non ho notato una diminuzione di rettili e anfibi, anzi, serpenti e sauri sono numerosi e in salute, si trovano anche esemplari di dimensioni notevoli (vedi discussione "rettili fusani"), e quest'anno ho avuto anche una piacevole sorpresa...

"te li stai a prende tutti sti Tonni dar mare, ne lasci uno pe le generazioni future?"

"e che quarcuno duecento anni fa s'è preoccupato de lasciamme un Bisonte a me?"

Link
giuliano petreri
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Tutti i Forum

Inserito il - 19 ottobre 2010 : 23:23:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Torno anche io sull'argomento per fare un'ammenda in pubblico e scusarmi dei miei toni;
Io e il buon Stefano 1958 ci siam chiariti in privato a volte una scornata è sana e può far bene.
Entrambi ci siamo chiariti e entrambi ci siamo scambiati preziose informazioni.
Sia chiaro,se ho deciso di intraprendere la passione per la vigilanza dei nostri ambienti è chiaro che io non ce l'ho con l'Istrice,spero non sia passato questo messaggio.

E' solo che come in certe zone della nostra penisola voi vi ritrovate interi boschi arati da cinghiali ungheresi e notate dei danni, nella mia ancora questa emergenza non c'è, i msg da me scritti in precedenza lo testimoniano,quei posti sono davvero ricchi e pieni di biodiversità e anzi il nostro cinghialino endemico è per noi molto prezioso e i nostri boschi non ne sono affatto danneggiati.

Altra cosa è trovarsi 4,5 o in alcuni casi al limite del credibile anche 6 istrici per Km quadro e questo se volete ve lo posso anche fotodocumentare.
Un certo impatto a mio modo di vedere lo provocano,poi ripeto quello che ho detto a Stefano,questo era il mio senso.
Poi si sà, l'eccesso di ilarità ha fatto il resto,ma senza dubbio è l'amore per la natura che ci porta a questo.

Ciao Stefano.

Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 19 ottobre 2010 23:28:19
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 ottobre 2010 : 00:33:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bene. Vediamo se è possibile raccogliere gli elementi di condivisione, piuttosto che quelli di disaccordo.

In provincia di Siena sembra che il cinghiale non sia in soprannumero. Lo dice Massimo che opera nella zona e, effettivamente, nessuno ha denunciato il contrario.
Vuol dire che il problema è altrove; A Castelfusano, dove ho fatto le foto io e dove hanno costruito le reti anti cinghiali, nella Murgia e in altre località.

Il caso di Siena, piuttosto, potrebbe essere preso ad esempio per individuare soluzioni anche per le località critiche. Perché lì la popolazione dei cinghiali si mantiene entro limiti tali da non essere una minaccia per la biodiversità? E' una questione di caccia più intensiva, di predatori naturali o ci sono altre spiegazioni?

Ad ogni modo, mi sembra che nessuno abbia parlato di sterminare i cinghiali (neppure quelli alloctoni) ma semplicemente di tenere sotto controllo il loro numero per evitare che sterminino o comunque comprimano troppo le popolazioni di altri animali o alterino l'equilibrio delle specie vegetali.

Detto questo, volevo ricordare anche un altro problema che non è stato affrontato per mancanza di interlocutori: la minaccia alle popolazioni di uccelli. Ci sono molte specie che nidificano sul terreno, dall'albanella all'allodola alla starna (specie endemica o quasi) ecc... e queste specie evidentemente rischiano la distruzione dei nidi.

luigi



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Frustone
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Inserito il - 20 ottobre 2010 : 00:55:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Bene. Vediamo se è possibile raccogliere gli elementi di condivisione, piuttosto che quelli di disaccordo.

In provincia di Siena sembra che il cinghiale non sia in soprannumero. Lo dice Massimo che opera nella zona e, effettivamente, nessuno ha denunciato il contrario.
Vuol dire che il problema è altrove; A Castelfusano, dove ho fatto le foto io e dove hanno costruito le reti anti cinghiali, nella Murgia e in altre località.

Il caso di Siena, piuttosto, potrebbe essere preso ad esempio per individuare soluzioni anche per le località critiche. Perché lì la popolazione dei cinghiali si mantiene entro limiti tali da non essere una minaccia per la biodiversità? E' una questione di caccia più intensiva, di predatori naturali o ci sono altre spiegazioni?

Ad ogni modo, mi sembra che nessuno abbia parlato di sterminare i cinghiali (neppure quelli alloctoni) ma semplicemente di tenere sotto controllo il loro numero per evitare che sterminino o comunque comprimano troppo le popolazioni di altri animali o alterino l'equilibrio delle specie vegetali.

Detto questo, volevo ricordare anche un altro problema che non è stato affrontato per mancanza di interlocutori: la minaccia alle popolazioni di uccelli. Ci sono molte specie che nidificano sul terreno, dall'albanella all'allodola alla starna (specie endemica o quasi) ecc... e queste specie evidentemente rischiano la distruzione dei nidi.

luigi



Ma sai Luigi,dipende con chi parli,ci sarà sempre chi ti dirà che son troppi,senza far neanche distinzione tra autoctoni e alloctoni.
Il discorso è che quì a mio vedere e scambiandoci opinioni anche con volontari di province limitrofe,le squadre al cinghiale fanno il loro lavoro in modo abbastanza egregio.
Una parte di essi sono davvero persone coscienziose,che niente hanno a che vedere con la minoranza che apre varchi nelle reti delle riserve per poi lamentarsi, ho visto aprire una recinzione esattamente davanti ad un'area di addestramento cani,per poi dopo pochi giorni sentirli lamentare che i cani non possono esercitarsi... dando dietro ai Daini!!
In più il Lupo è tornato oramai da qualche anno in numero cospicuo e costante, e io stesso tempo fà postai una foto di quel che restava di una femmina di cinghiale,ma per quanto?
Uno l'anno scorso è stato impallinato e già da tempo il presidente del CIA (agricoltori) si lamenta dei lupi...
Quindi?
Diciamo che io vado molto per boschi e di giorno non ne vedo quasi mai,contrariamente a quello che succede in altre regioni..

Ma per quanto tempo sarà così?
Ti ho detto,se torna il Lupo esso da noia,se vedi due cinghiali in un prato, il giorno dopo diventan 10 specialmente davanti ad un bicchiere di quello bono...
Voglio dire,i "miei" boschi stanno bene,danni li fanno di più i boscaioli a dire il vero,ma quanto durerà?
Il lupo avrebbe riportato un certo equilibrio, ma già da noia..

Considera per farti capire che qualche Cervo dal casentino si è affacciato nel nostro Chianti.. le doppiette si son già allertate gridando allo scandalo.


Massimo.
------------------------

Modificato da - Frustone in data 20 ottobre 2010 00:57:44
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milvus1
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Inserito il - 20 ottobre 2010 : 08:56:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francamente una discussione così accesa me la sarei aspettata in un forum di cacciatori e non qui, ma evidentemente il suide provoca passioni profonde pro o contro. La mia esperienza ultradecennale acquisita dove il cinghiale, autoctono, c'è da millenni, ovvero le zone limitrofe a Castel Porziano icono tuitt'altro.
Le densità tutto sommato si autoregolano nel tempo, ma è chiaro che in zone dove è tornato da poco necessitano di un pò di tempo per trovare un'equilibrio.

L'impatto sui boschi è salutare: il grofolare spesso contiene specie invasive coem il rovo ma soprattutto il pungitopo, permettendo così una diversità maggiore. Al contrario qui è ifficile valutare l'incidenza della predazione sulla fauna minore, perchè fra migliaia di cani, incendi, circolazione fuoristrada, discariche, raccolta diretta ecc, è un pò difficile capire chi ha fatto sparire le hermanni.....

Su Castel Fusano, permettemi, ma l'ultimo dei problemi è il cinghiale. Valutare che in un'area così devastata, dall'incendio dalle discariche, ma anche dalla frequentazione umana di decine di migliaia di persone, molte col cane, il cinghiale possa rappresentare un problema è sinceramente ridicolo.

Un'ultimo inciso sull'istrice: sono letteralmente "malato" per questa specie, e la osservo a decenni, ma non ho mai potuto confemrare che mangi altro che vegetali, in primis Arum italicum.
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elleelle
Moderatore Trasversale

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Inserito il - 20 ottobre 2010 : 10:33:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di milvus1:

L'impatto sui boschi è salutare: il grofolare spesso contiene specie invasive coem il rovo ma soprattutto il pungitopo, permettendo così una diversità maggiore. Al contrario qui è ifficile valutare l'incidenza della predazione sulla fauna minore, perchè fra migliaia di cani, incendi, circolazione fuoristrada, discariche, raccolta diretta ecc, è un pò difficile capire chi ha fatto sparire le hermanni.....

Su Castel Fusano, permettemi, ma l'ultimo dei problemi è il cinghiale. Valutare che in un'area così devastata, dall'incendio dalle discariche, ma anche dalla frequentazione umana di decine di migliaia di persone, molte col cane, il cinghiale possa rappresentare un problema è sinceramente ridicolo.



Mi sembra un punto di vista "faunistico" che non tiene conto della perdita di biodiversità a livello di artropodi e di altri piccoli animali.
Io incontro più serpenti nel parco della Caffarella, alle porte di Roma (dove i cinghiali non ci sono) che a Castelfusano.
L'incendio ha fatto danni tanti anni fa, ma, paradossalmente, ha creato un ambiente di boscaglia che prima non esisteva e che ha aumentato la biodiversità. Le discariche di quel tipo (materiali ingombranti, ma non inquinanti) sono brutte per noi, ma non danno alcun fastidio agli animali.
I cinghiali, invece, come i visitatori col cane, i danni li fanno tutti i giorni e la natura non ha il tempo per reagire.
La considerazione che rivoltare il terreno fa bene al bosco e combatte le specie infestanti (i rovi e il pungitopo sono infestanti?!?!?!?!? Le macchie di rovi sono la culla della biodiversità ...) è indice di una mentalità agricola più che naturalistica.
Comunque, il problema è già stato trattato e le cose da dire sono state dette; per parte mia, eviterò di insistere per non alimentare polemiche, che peraltro non capisco neppure dove vogliono andare a parare e quali misteriosi interessi vogliano difendere ...
luigi


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