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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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marcopic
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1853 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 giugno 2010 : 23:11:44
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Quando tre anni fa decisi di acquistare una videocamera per il mio microscopio, la scelta cadde su un modello digitale senza alcun indugio, anche se mi fu mostrata una videocamera analogica. La motivazione di tanta sicurezza si basava sulla maggiore risoluzione e sulla possibilità di prendere misure con estrema facilità. Per inciso il prodotto da me comprato fu una MOTICAM 1000.
Oggi a distanza di anni tanta fiducia è venuta meno, soprattutto per due motivi.
Le prestazioni del digitale dipendono in parte dal computer a cui è connesso; questo è soprattutto vero per il Il frame rate, cioè il numero di immagini al secondo. Io uso abitualmente un notebook con microprocessore centrino, che ha la peculiarità di consumare meno per far durare la batteria più a lungo. Anche se il portatile monta una scheda video dedicata (ATI), la velocità di immagine è esageratamente bassa: 5-6 fps!!! Sul PC di mio figlio, un desktop di un anno di vita e assemblato con componenti che sopportassero lo stress di videogiochi di ultima generazione, la velocità arrivava ai massimi indicati sul manuale della videocamera: 15 fps. Questo aspetto non mi sembra assolutamente trascurabile per chi si accinge ad acquistare una videocamera digitale. Se il soggetto è fermo, come nel caso delle microalghe, la velocità di frame interessa poco, ma quando l'interesse si sposta sui rapidi ciliati, ad esempio, allora le riprese diventano spesso una frustrazione.
L'altro punto critico che ho riscontrato è la comparsa delle bande orizzontale, un fenomeno noto con il termine di flickering. A dir il vero il manuale della MOTICAM metteva in guardia su questa interferenza, ma è pur vero che altri utenti di questa videocamera non hanno mai visto le bande orizzontali. Alcuni microscopisti (con mio stupore ce ne sono molti tra i periti elettronici) hanno individuato il problema nell'alimentazione in corrente alternata del microscopio. Ed infatti ponendo sotto il condensatore una pila con luce a LED (che illuminazione fantastica dà il LED!!) le bande non erano più visibili. Per la verità giocando con l'intensità dell'illuminazione riuscivo a riprodurre un'immagine pulita. La strada sarà comunque quella di trasformare la corrente da alternata a continua, come mi è stato suggerito dai miei amici elettronici.
Mi sono poi totalmente ricreduto sulla mia scelta di tre anni fa quando il mese scorso sono venuto in possesso (ma temporaneamente) di una videocamera analogica, un modello della olandese Euromex. Le prove sono state entusiasmanti a mio parere. La velocità di immagine era fissa a 25 fps e quindi tutti i soggetti più vivaci (ciliati, rotiferi, etc.) venivano ripresi in tutto il loro fluido movimento.
Ciao Marco
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sapiens
Utente Senior
Città: valeggio sul mincio VR
1339 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 luglio 2010 : 00:00:33
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Certamente una camera analogica da immagini fluide. Non si perde in definizione? Poi bisogna ricordare che per usarle ci vuole una scheda di acquisizione analogica, ed anche li ci sono tanti tipi....o no?
Ciao
La vita non è un gran che ma è sempre meglio di quella dei protozoi (e delle api) Link |
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marcopic
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1853 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 agosto 2010 : 22:09:36
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La videocamera analogica che sto provando in questi mesi era accompagnata da un convertitore del segnale da analogico in digitale; questo apparecchio si collega al PC tramite la porta USB. Non so dire però se questa conversione comporta una perdita di qualità perché non ho provato la videocamera collegata direttamente ad un monitor.
Ciao Marco |
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