Grazie per la segnalazione. Pare sia abbondante nell'area "circumbaldense" ma per il resto, anche "scatenando" google, ho ricavato solo poche citazioni: - e' segnalato "raro" per la ZPS "Monti Lessini - Pasubio - Piccole dolomiti vicentine", senza meglio specificare - "localmente presente" negli ostrio-querceti termofili del M.Summano (mi sa che e' il precedente) - sul bordo meridionale del M.Grappa (Romano e Pove) E' infine presente sui colli Euganei, il piu' "mediterraneo" fra i nostri rilievi, e qualche residuo bosco costiero, sempre chiaremante residuale.
Molto interessanti queste informazioni, sia sui licheni che sui boschi termofili. Da quello che riesco a leggere dalle pur scarne notizie trovate non penso che l'assenza di Cochlostoma philippianum sia dovuto a carenza di pabulum(licheni) ma piuttosto alla distruzione del biotopo durante le glaciazioni, situazione che si può osservare ancora oggi. Sarà interessante cercare se ve ne sono piccole popolazioni residue nei pochi tratti di lecceta segnalati in zona. Quando Enrico potrà valutare le differenze genetiche tra le popolazioni dei due areali si potrebbe tentare di valutare i tempi di separazione tra i due areali anche se in maniera approssimativa.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo