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 E se montassimo un LED al posto della lampada ?
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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 23 maggio 2010 : 18:55:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riprendendo il nostro schema originale, abbiamo parlato dei vari componenti, ma abbiamo rimandato il calcolo del valore delle resistenze.

Ne abbiamo tre che abbiamo chiamato RM, Rm e RP.

RM è la resistenza che determina la corrente massima che il nostro alimentatore potrà fornire. La si determina dividendo 1,25 (è una costante tipica dell'integrato LM 317) per la corrente massima (0,7 Amper per il nostro LED), quindi 1,25/0,70 = 1,43 = 1,5 Ohm come valore commerciale. La sua dissipazione sarà di 1,25x0,70 = 0,9 che arrotondiamo per sicurezza a 2W.

Rm è invece la resistenza, anzi più propriamente il potenziometro, che determina la corrente minima per il nostro alimentatore. La si determina nello stesso modo quindi, ricordando che volevamo un minimo pari a 30 mA, avremo 1,25/0,030 = 42 = 47 Ohm come valore commerciale. Sceglieremo allo scopo un potenziometro a filo lineare da 47 Ohm. In questo caso la potenza da dissipare è meno importante per la bassa corrente che scorre, ma abbiamo scelto un potenziometro a filo proprio per la sua maggior "potenza".

RP è la resistenza di protezione del LED, il suo compito è smaltire l'eccesso di tensione che il nostro alimentatore fornisce. Ricordando che l'alimentatore da 10 Volt CA, una volta raddrizzati diventavano 12 Volt CC, e che il LED ne utilizza al massimo 7 Volt, avremo: (12-7)/0,7 = 7 Ohm e come potenza dissipabile (12-7)x0,7 = 3,5 che arrotondiamo per sicurezza a 5 Watt.

Con questo abbiamo dimensionato tutti i componenti da acquistare, come avete notato spesso abbiamo arrotondato i valori calcolati, ai relativamente pochi valori commerciali disponibili, ad esempio il condensatore da 2000 microFarad in realtà sarà da 2200, perchè questo è il valore commerciale più vicino disponibile. Il potenziometro da 42 Ohm non esiste, il negoziante ci dirà che ha solo valori da 39 o da 47 Ohm. Pertanto lo prenderemo da 47 Ohm, che è il valore più vicino e più "sicuro", ecc.



Per vostra comodità, riporto di seguito il riepilogo dei componenti con una breve sintesi delle funzioni e del calcolo per valutarli.

T1 Trasformatore, abbassa la tensione di rete al valore a noi necessario, ma ricordate che la tensione aumenterà una volta raddrizzata.
D1 ponte di diodi, raddrizza la tensione CA in CC, il valore della tensione aumenta di un fattore pari a 1,2. Va sovradimensionato sia per la tensione (anche il triplo), sia per la corrente (anche il doppio).
C1 Condensatore di livellamento, dimensionato con circa 1000/2000 microFarad per ogni Amper da livellare.
I1 Integrato regolatore, va scelto in base alla corrente da regolare, il LM 317 sopporta al massimo 1A se ben dissipato. Per correnti maggiori scegliere altri integrati o aggiungere un servo transistor di potenza.
RM resistenza che limita la corrente massima disponibile, RM=1,25/Amp.
Rm resistenza variabile che regola la corrente tra il minimo ed il massimo già fissato con la RM, Rm=1,25/Amp.
RP resistenza di protezione che deve salvare il LED dagli eccessi di tensione, RP=(V_alim-V_led)/Amp.
LED da scegliersi in base alla luminosità: tensione, corrente e rendimento luminoso.
Dissipatori, necessari sia per l'integrato regolatore, sia per l'eventuale servo transistor di potenza, sia per il LED.



Vi ricordo che in caso di forte mal di testa, una bella passeggiata in giardino è altamente indicata.

Cordiali saluti





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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
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Inserito il - 23 maggio 2010 : 23:11:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mamma mia, mi sono scoppiati anche gli ultimi due che ancora mi seguivano . . . .


E' finita, non c'è più nessuno !





Andrea ---> Link

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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 24 maggio 2010 : 07:46:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusatemi, ho seguito tutto con attenzione ma purtroppo in questo campo non ci capisco niente di niente quindi non ho elementi per discutere e controbattere!

In attesa di approfondire e imparare qualcosa penso che per ora mi convenga comprare alimentatore, led e tutto l'occorrente per il mio scopo ed eseguire il lavoro "meccanico" con i criteri indicati da Enotria che contatterò in privato per avere "la lista della spesa", a meno che questa non sia di interesse comune. Il mio scopo sarebbe quello di sostituire la lampada alogena da 100 watt, quando questa mi abbandonerà definitivamente

Marco F.
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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 24 maggio 2010 : 10:17:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
x Aphyllo:
d'accordo per discutere privatamente sull'alimentazione del 100 W, ma prima non ti farebbe mica male farti un po' di esperienza con i LED meno costosi !


Cordiali saluti

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Soccring
Utente nuovo

Città: Roma
Prov.: Livorno

Regione: Liguria


3 Messaggi
Micologia

Inserito il - 17 settembre 2013 : 23:20:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di enotria:

Le speciali lampade per microscopia sono sempre più difficili da reperire e sempre più spesso ci viene il desiderio di sostituirle con un LED di potenza.

Non è una operazione difficile, vediamo assieme come si potrebbe fare.

La soluzione più semplice è quella di sostituire pari pari la lampada con il LED, in modo da lasciare perfettamente funzionanti le regolazioni di centraggio ed il porta lampada.

Misuriamo esattamente la distanza fra il bordo dello zoccolo e il filamento, in modo da poter poi posizionare il LED in modo corretto.

Prendiamo una lampadina bruciata e rompiamo il vetro facendo attenzione a non tagliarci, puliamo i due supporti dagli ultimi residui del filamento e diamo una grattata con carta vetrata.

Procuriamoci un LED tipo 5050 (eBay, negozio di elettronica) che costa pochi centesimi e che fa anche troppa luce per le nostre necessità. Magari prendetene anche qualcuno di scorta, non si sa mai !


Immagine: Lampada Zeiss
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
57,3 KB

Saldate i reofori della lampadina ai lati del LED, dove vi sono i contatti, tre per parte. La distanza tra il LED ed il bordo dello zoccolo deve rimanere la stessa di prima.


Immagine: Zeiss
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
25,37 KB

A questo punto potete alimentare il vostro LED inserendo in serie una resistenza da 47 Ohm 1W di protezione e collegandolo con un alimentatore stabilizzato, se l’avete, oppure con il normale trasformatore della lampada originale.

Nelle foto vedete la sostituzione di una classica lampada Zeiss 6V 15W con il metodo appena descritto ed altri casi di sostituzione di altrettante lampade di difficile reperibilità.


Immagine: Leitz e Olympus
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
48,37 KB


Per vostra nota: danni al microscopio non ne potete fare, al massimo bruciate il LED che costa pochi centesimi, in ogni caso val la pena provare.
Come vedete il LED non ha alcun radiatore termico, per cui non tirategli troppo il collo altrimenti salterà.
Anzi, meglio ancora, avendo un paio di led di scorta, aumentate la tensione fino a farlo saltare. Così avrete una idea della luce che è in grado di fare e di quali sono i suoi limiti.

Ora però sostituite il LED e non fate più i somari !




Cordiali saluti





Andrea ---> Link

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Microscopia è lo strumento scientifico in cui si può installare LED. ciò è molto importante per mettere attentamente. in modo che siano esperti può essere assunto con cautela. l'intero sistema di led installazione è molto duro lavoro.

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Guido Gherlenda
Utente Senior


Città: Oderzo
Prov.: Treviso

Regione: Veneto


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Inserito il - 19 settembre 2013 : 00:56:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sulla quale indagare troppo è perdere tempo


Enotria potrebbe riprendere la discussione sui led di potenza, magari con uno schemino più adatto alle potenze oggi disponibili.


Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 09:17:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Comunque, mi ha fatto molto piacere rivedere questo vecchio post, non era affatto male, anche se oggi nuovi problemi sui led stanno comparendo all'orizzonte.

Mi riferisco non tanto ai led in se stessi, ma alla loro alimentazione.

Alcuni anni fa il problema led era abbastanza semplice: se ti serviva una certa potenza c'era il led adatto che funzionava a circa 3 Volt ed una corrente relativamente ridotta.
Se ti serviva una potenza doppia, i costruttori di led semplicemente duplicavano le giunzioni sul substrato e le collegavano in serie.

E così sono stati prodotti led da 10, 20, 50 Watt formati da piastre piene di giunzioni e funzionanti con tensioni sempre più alte, in modo da mantenere basso l'assorbimento.

Immagine: Led da 50 Watt formato da ben 50 giunzioni collegate in serie/parallelo e funzionante a 35 Volt, in questo modo la corrente si mantiene sotto ai 1,5 Ampere
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
37,14 KB

Ma, così facendo, si sono ottenuti dei led di alta potenza con due gravi difetti: una superficie esagerata, per cui erano utili solo per illuminazione di ambienti ed una delicatezza costruttiva micidiale, infatti basta che vi sia una sola giunzione più debole delle altre, che sotto carico salta ed, essendo in serie, tutto il led è da buttare.

Poi sono comparsi i primi led di potenza con giunzioni molto più potenti e collegate fra loro in parallelo.

Ricordo fra i primi i Seoul, con il potente P7 ed oggi, i vari Cree altrettanto prestanti. Come vedete, ancora una volta, una tecnologia USA, ma uno scontro produttivo tra Corea e Cina.

Immagine: Alcuni tipi di led a confronto
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
34,06 KB

In questa immagine vedete le varie tecnologie, ed in particolare come i 10 Watt di potenza possano essere raggiunti con led ad alta tensione e bassa corrente, il tipo E, oppure con bassa tensione ma alta corrente nel tipo D.
La potenza assorbita è la stessa, ma l'efficienza è ben diversa: il P7 ha una luminosità emessa che è tre volte quella del led con le giunzioni in serie.

Allora tutto a posto, basta acquistare i nuovi led a giunzioni parallele e siamo tutti felici e contenti !

C'è solo un problemino, piccolo piccolo: gli alimentatori commerciali che trovate normalmente su eBay e simili, sono progettati per fornire circa 30 Volt, con correnti dell'ordine di 3 Ampere massimi.

Questo significa che quando gli avete collegato un P7 o un Cree, il vostro alimentatore ha già raggiunto il suo limite e se i costruttori faranno dei led ancora più potenti degli attuali, i comuni alimentatori non riusciranno più a gestirli.

Se vogliamo continuare su questa strada, gli attuali alimentatori da 30 Volt 3 Ampere dovranno essere presto sostituiti da nuovi strumenti con 5 Volt di tensione, ma 20/30 Ampere di corrente !

Ed allora, finché la produzione industriale non sarà pronta con i nuovi progetti, i microscopisti evoluti cosa devono fare ?
In questo periodo di transizione, beati gli auto costruttori che, con quattro soldi ed un po' di lavoro, risolveranno più che bene il problema.




Andrea ---> Link

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geppe
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 10:26:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ottimo !!
allora visto che dobbiamo arrangiarci, fuori schemi e consigli.

io non sono a casa e ho tutto sull'altro PC, ma quando torno posterò le mie prime esperienze fatte con i led della Cree.

intanto magari Guido può metterci al corrente delle sue.

Giuseppe


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geppe
Moderatore


Città: lesmo
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 10:40:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
inizio a dare un primo consiglio:
se utilizzate questi led ad alta potenza, occhio alla dissipazione termica.

altrimenti, prima che il led venga danneggiato dalla temperatura, lo stesso si autodissalda dalla piastrina .

e risaldarlo poi è proprio un casino, specie con i piccolissimi Cree XP-G.

serve proprio un bel dissipatore termico abbondante.

questo per esempio è quello che ho fatto per un braccetto di illuminazione macro montato sulla mia canon.

è ricavato da un blocco di alluminio , per un Led da 1000 lux.

il led è fissato con le due vitine e abbondante pasta termica .

Immagine:
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
41,24 KB

Giuseppe


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gippo
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 15:03:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io non sono molto entusiasta della mia illuminazione a led,salvo la maggior durata,il led o meglio i led sono quelli del tipo (D) (pari pari pure la marca) e se non utilizzo il filtro diffusore, che ho visto abbassa parecchio la luminosità,mi ritrovo sul diaframma di campo in uscita l'immagine dei 4 led con annessa croce meno luminosa in mezzo,con una messe di aloni giallini o azzurrini in oculare e in camera,si puo' risolvere col filtro bianco satinato esterno ma tantè,la luminosità cala tale e quale all'uso del diffusore,sto' pensando di oliare il filtro bianco ma credo tornerei al punto di prima,aumento di luminosità ma anche visibilità dei singoli led e aloni.

Stò cercando di studiarci sopra ma forse qualche risultato migliorativo si può ottenere...con l'olio...mumble mumble

Chi si accontenta gode...e sono c...occi suoi!

Modificato da - gippo in data 19 settembre 2013 15:35:24
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geppe
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 16:51:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gippo:

Io non sono molto entusiasta della mia illuminazione a led,salvo la maggior durata,il led o meglio i led sono quelli del tipo (D) (pari pari pure la marca) e se non utilizzo il filtro diffusore, che ho visto abbassa parecchio la luminosità,mi ritrovo sul diaframma di campo in uscita l'immagine dei 4 led con annessa croce meno luminosa in mezzo,con una messe di aloni giallini o azzurrini in oculare e in camera,si puo' risolvere col filtro bianco satinato esterno ma tantè,la luminosità cala tale e quale all'uso del diffusore,sto' pensando di oliare il filtro bianco ma credo tornerei al punto di prima,aumento di luminosità ma anche visibilità dei singoli led e aloni.

Stò cercando di studiarci sopra ma forse qualche risultato migliorativo si può ottenere...con l'olio...mumble mumble



per me qualunque diffusore in microscopia è deleterio.

perchè non provi semplicemente a cambiare il led ?

Giuseppe


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gippo
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 18:01:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di geppe:

Messaggio originario di gippo:

Io non sono molto entusiasta della mia illuminazione a led,salvo la maggior durata,il led o meglio i led sono quelli del tipo (D) (pari pari pure la marca) e se non utilizzo il filtro diffusore, che ho visto abbassa parecchio la luminosità,mi ritrovo sul diaframma di campo in uscita l'immagine dei 4 led con annessa croce meno luminosa in mezzo,con una messe di aloni giallini o azzurrini in oculare e in camera,si puo' risolvere col filtro bianco satinato esterno ma tantè,la luminosità cala tale e quale all'uso del diffusore,sto' pensando di oliare il filtro bianco ma credo tornerei al punto di prima,aumento di luminosità ma anche visibilità dei singoli led e aloni.

Stò cercando di studiarci sopra ma forse qualche risultato migliorativo si può ottenere...con l'olio...mumble mumble



per me qualunque diffusore in microscopia è deleterio.

perchè non provi semplicemente a cambiare il led ?



Il sistema di alimentazione e regolazione è interno al micro e non ho i parametri operativi...Qualcosa di elettronica la mastico ma non vorrei restare al momento senza microscopio,giusto per la passione che voi avete alimentato...servirebbe un led con superficie estesa ed una lente abbinata non troppo curva...credo questo post sia utilissimo,per cui in seguito cerchero' di darvi alcune immagini del mio problema in diaframma di campo in oculare e in camera...

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Guido Gherlenda
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 18:17:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il problema della croce l'ho avuto anch'io con i Seoul P4 e P7, con il Cree XML da 10w ho risolto il problema, ho provato ad usare dei filtri diffusori, a suo tempo, i risultati migliori li ho ottenuti con uno in plexiglass con finitura tipo vetro acidato su di un solo lato, si vede ancora perfettamente a fuoco la sagoma led e non c'è un calo significativo di luminosità.

Guido Gherlenda
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gippo
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 18:37:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di G55:

Il problema della croce l'ho avuto anch'io con i Seoul P4 e P7, con il Cree XML da 10w ho risolto il problema, ho provato ad usare dei filtri diffusori, a suo tempo, i risultati migliori li ho ottenuti con uno in plexiglass con finitura tipo vetro acidato su di un solo lato, si vede ancora perfettamente a fuoco la sagoma led e non c'è un calo significativo di luminosità.


E' quello che ottengo io oliando il filtro bianco esterno e ripulendolo con cura (diciamo graduandolo)...disassando la serie di led fino ad ottenere uno dei quattro come centrale,naturalmente accettando come contropartita una certa dose di vignettatura...troppo complessa la cosa per la mia atavica pigrizia....visto il tuo suggerimento mi pare sia il caso di munirsi di una vecchia pellicola radiografica e cartavetro 00


porcamiseria che thread!!!

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Modificato da - gippo in data 19 settembre 2013 18:40:55
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Guido Gherlenda
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Inserito il - 19 settembre 2013 : 20:18:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sostituire il led richiede pochi minuti, se il tuo è alimentato a corrente costante potresti montare un Cree da 12W, molto uniforme, l'alimentatore fornirà ne' più ne meno di quello che può, ovviamente se è del tipo a corrente costante, in altri casi rischi di surriscaldarlo, in alternativa ci sono molti led da 3W o 5W uniformi quanto basta.

Guido Gherlenda
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gippo
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Inserito il - 22 settembre 2013 : 15:00:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
---Risolto il problema degli aloni blu-giallo sull'Optika---

Mi riaggancio a questo thread invece che crearne un'altro,e perchè merita,e perchè per attinenza mi pare più giusto.

Dal precedente mio post ricorderete mi angustiava il problema,degli aloni Blu-giallo,
qualora non usassi il filtro diffusore in dotazione all'Optika B600-tph,filtro interno,inseribile-disinseribile,naturalmente con notevole attenuazione della luminosità.

Dopo aver sondato mentalmente mille ipotesi di soluzione (es. utilizzare una bustina per cd opaca, cartavetrare con cura un plexiglass,oliare un filtro frost da mettere sul condens.di campo)...

l'ILLUMINAZIONE...

"Ma non è che nello sgabuzzino ho quel vecchio filtro antialiasing per monitor Eizo???"

Non trattasi di fuffa ma di uno schermo che al tempo (10 anni fa...costo' oltre 120 euro per 21 pollici)
(Eizo L997),ed era decisamente efficace.

Progettato appositamente per ridurre l'aliasing sui monitor per ritocco fotografico,
col minimo di attenuazione della luce... non necessario sui nuovi modelli,(Cg210 che utilizzo)


Cerca che ti cerco l'ho trovato ben protetto fra due fogli di polischiuma...l'ho ripulito dai residui di mille sigarette.

Ritagliatone un pezzo ho creato un piccolo schermino lattiginoso,sagomato alla grossa,da pigro-rozzo che sono,
da porre subito avanti ai led,all'interno del sistema di illuminazione...
scomparso ogni alone....illuminazione pressochè intonsa (attenuazione minima della luce)
Geppe ed altri storceranno il naso...comunque trattasi di un diffusore...anche io storco il naso per l'accrocchio interposto,

ma tantè...

fra una fonte diretta con aloni terrificanti...un filtro diffusore interno con attenuazione paurosa
a scorno della telecamera...un diffusore frost esterno oliato periodicamente,vicino ai punti di fuoco...
e attrattore indefesso di lerciume pulverulento
questa è la migliore soluzione!!! a questo punto vale più qualche foto che mille spiegazioni...

Con diffusore interno
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Senza diffusore
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Con frost esterno oliato e illuminatore decentrato
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La soluzione...
il sistema di led
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Applicazione dello schermo Eizo
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Con filtro interno Eizo
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i due filtri Frost vs Eizo a confronto
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A confronto luce diretta Sn contro Eizo DX
Immagine:
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
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come potete notare Il filtro antialiasing Eizo è decisamente più trasparente di un filtro frost

Naturalmente... se necessita o interessa qualche pezzo di schermo Eizo contattarmi in privato,nessun problema,sopratutto pecuniario!!!

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Modificato da - gippo in data 22 settembre 2013 15:34:59
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greenalga
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Città: r. calabria


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Inserito il - 22 settembre 2013 : 17:20:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Davvero interessante. ...

------------------------
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gippo
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Inserito il - 22 settembre 2013 : 21:21:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sono andato a dare un'occhiata alla struttura superficiale del frost e dellEizo
entrambe 200x luce laterale

filtro frosted...probabilmente un trattamento acido del vetro
Immagine:
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
148,14 KB

Filtro mio...trattamento identico su entrambe i lati...che sia un polimero una vernice?boh!
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Guido Gherlenda
Utente Senior


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Regione: Veneto


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Inserito il - 23 settembre 2013 : 00:30:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto l'interesse per la questione dei led vorrei esporre la mia soluzione, premetto che ho poca pratica di elettronica, cerco di copiare e, nel migliore dei casi, adattare alle mie esigenze quanto si trova in rete, lungi da me l'idea di poter insegnare qualcosa in elettronica.

La mia necessità è avere un alimentatore che possa garantirmi una corrente costante variabile per le varie potenze di led che normalmente utilizzo senza correre il rischio di superare il valore massimo ammesso da ognuno di questi, in rete si trovano degli ottimi e semplice generatori di corrente costante per la ricarica di batterie, lo spunto l'ho preso da questo link: hLink" target="_blank" >ttp://Link
consiglio di darci un'occhio in quanto, a differenza mia, viene spiegato ampiamente da persona capace.

Ad ogni modo questo è lo schema dopo le modifiche apportate per adattarlo alle mie esigenze, la potenza massima erogabile è fissata in 3A, il circuito può gestire correnti molto più alte, il limite è la potenza dell'alimentatatore, per certo passeranno diversi anni prima che appaiano led con giunzioni in parallelo con potenza superiori a quanto può erogare un alimentatore da pc sui 5V.


Immagine:
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Non c'è molto da dire: il potenziometro "POT" è collegato, tramite un commutatore a sei posizioni, a dei trimmer (TR-TR6), questi determineranno la potenza massima disponibile per il led, ad ogni posizione del commutatore corrisponderà il fondo scala che avremo stabilito, il valore di questi trimmer è di 500Kohm (a dir la verità per avere una regolazione più fine andrebbero via via di valore sempre più piccolo), l'altro capo del potenziometro, a differenza dello schema originale, va a massa per poter spegnere completamente il led.

Q1 è un Darlington (nello schema il simbolo è errato) adeguato ai voltaggi e potenza richiesti, assolutamente non critico, d'obbligo che sia fissato su un dissipatore.

L'alimentazione è la parte più importante, io ho utilizzato un alimentatore da pc tipo atx, l'uscita a 5V è indicata per i nostri scopi, utilizzando led da 3~3.7V la caduta di tensione è poca e quindi anche la potenza dissipata in calore, con i 12V avremo oltre 20W in più da dissipare, praticamente una stufetta.

L'unico problema è la taratura, con un voltmetro amatoriale, con portata sui 20A, introduciamo una resistenza che, visti i valori in campo, determina un errore tale da non poter essere utilizzato, possiamo aggirare l'ostacolo eseguendo la taratura con 12V, da fare in fretta per la questione del riscaldamento che potrebbe danneggiare il nostro darlington.

E' tutto più semplice di quanto sembri, il circuito si può facilmente fare su una basetta millefori.

La scelta del led è caduta sul Cree XM L2 T6 3B bianco 5.000-5.250°K con stella in rame, perfettamente uniforme (Gippo !!!)

Tutti i miei led sono fissati su un supporto magnetico con spine di centraggio che permettono una rapida sostituzione senza dover ripetere la centratura ad ogni cambio.

Immagine:
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
175,45 KB
Questo è il Cree da 10W con un dissipatatore probabilmente esagerato.

Per poter avere una sola fonte di alimentazione anche per i led che utilizzo in episcopia a basso ingrandimento ho aggiunto due uscite regolabili in tensione da 0-12V, sempre prelevandoli dall'alimentatore per pc, e posteriormente ho delle prese per alimentare la fotocamera, il tutto retroilluminato per non prendere granchi nella penombra.

Immagine:
E se montassimo un LED al posto della lampada ?
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La foto è vergognosa comunque si vedono le due regolazione sulla sinistra per le uscite a corrente costante, ho usato dei commutatori a due vie per poter avere una corrispondenza tra le potenze selezionate e dei led posti sulla scala, questo per ridurre il rischio di errori.
A destra due semplici regolazioni di voltaggio per i led, o gruppi di questi, da 3 o 5mm.

Nulla vieta di utilizzare altri sistemi, i led di potenza richiedono un controllo a corrente costante, questo è molto importante per i led multigiunzione, per quelli monogiunzione si può anche operare con un PWM e una resistenza in serie al led, questa soluzione anche se molto comoda perchè praticamente non ha necessità di dissipazione di calore (l'elettronica, il led ne ha sempre) in alcune fotocamere (la mia ad esempio) provoca dei disturbi in determinate posizioni.

P.S. Grennalga, spero tu comprenda il perchè dei miei tempi

Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E

Modificato da - Guido Gherlenda in data 23 settembre 2013 01:22:32
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geppe
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Inserito il - 23 settembre 2013 : 07:51:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bellissimo Guido, bel lavoro.
complimenti !

ma le scritte incise sul pannellino le hai fatte tu ?

con gli alimentatori da PC, ci si può fare proprio di tutto, e si trovano veramente a pochi euro.
tu che ci pastrugni un pò, perche non lo modifichi internamente per regolarlo in tensione e corrente ?
ci vuole veramente poco, solo un pò di attenzione.
in rete trovi molto materiale o se vuoi ti mando qualche nota io.

Giuseppe


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