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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 aprile 2010 : 00:17:55
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Il condensatore è forse la parte meno conosciuta e meno curata di ogni microscopio.
Strano, forse l’equivoco nasce dal fatto che è attraversato da semplice luce, non vi sono immagini prima, non vi sono immagini dopo.
Ma siete proprio sicuri ?
Vi ricordate la storiella di quello scultore, un certo Michelangelo, che si scherniva dei complimenti asserendo che la scultura era già dentro il marmo, lui aveva solo tolto quello che c’era in più ?
Il condensatore fa qualche cosa di molto simile, ci fornisce il raggio di luce che contiene la nostra immagine, sarà poi il vetrino a separarla e l’obiettivo a portarla a dimensioni percettibili.
Ma se il condensatore ci da un fascio di luce troppo stretto o poco omogeneo o comunque difettoso, mai e poi mai la nostra immagine potrà essere perfetta.
Abbandoniamo ora questa immagine un po’ romantica e poco razionale del condensatore e ritorniamo con i piedi per terra: non è un caso che chi si dedica ai massimi risultati in microscopia ritiene il condensatore importante tanto quanto l’obiettivo nel concorrere a formare l’immagine tecnicamente ottimale. E’ un binomio che lavora in perfetta sinergia: l’obiettivo non ci potrà mai dare ciò che il condensatore non gli fornisce.
Proviamo allora a dare una occhiata ai condensatori ed in particolare vediamo come possiamo accertarci che le loro prestazioni siano per lo meno decorose e quali i difetti più comuni.
Immagine: Aberrazioni cromatiche 9,48 KB
La prima verifica la vediamo subito quando facciamo la regolazione secondo Kohler: se notiamo degli anelli di colore attorno al diaframma di campo che variano dal rosso bruno al blu violetto a seconda della messa a fuoco,è evidente che la correzione del colore lascia molto a desiderare, non sarà certo un acromatico ed il punto a fuoco che illuminerà il nostro vetrino avrà certamente delle dominanti di colore che ritroveremo puntualmente, specie agli alti ingrandimenti, attorno ai bordi netti e molto contrastati.
Immagine: Polline di nocciolo 38,56 KB
Poi dovremo vedere come la luce viene distribuita all’interno della zona illuminata, l’uniformità della illuminazione. Vi sono condensatori che hanno una forte luminosità centrale, ma con una notevolissima caduta di luce alla periferia.
Immagine: Condensatore in H2O 11,67 KB
Per scoprirli montiamo tutto come per guardare un vetrino, ma dopo la messa a fuoco spostiamo il campione togliendolo dal campo inquadrato. Ora montiamo una lente di Bertrand (quella che si usa per l’allineamento del CdF) al posto di un oculare e mettiamo bene a fuoco la pupilla di uscita dell’obiettivo e vediamo come è illuminato.
Immagine: lo stesso, ma a secco: notare il calo di apertura 10,66 KB
Non fidatevi dei vostri occhi, non valgono nulla ed il vostro cervello ancora meno, quindi scattate una foto, meglio se sottoesposta (scura) e poi esaminatela: la presenza di un centro piuttosto luminoso e di una periferia molto più scura non è certo un buon segnale di qualità, per tentare di correggere sarete costretti a diaframmare ed a perdere in risoluzione.
Nello stesso modo, con la lente di Bertrand, potremo poi vedere eventuali vuoti nella illuminazione, vuoti che si possono manifestare in condizioni diverse: in immersione, a secco oppure anche a bassa apertura numerica.
Immagine: Noto condensatore immerso in H2O 13,61 KB
Immagine: Lo stesso, ma a secco. 10,12 KB
Immagine: Lo stesso a secco, con scamotto. 8,33 KB
La presenza di vuoti di luce è molto difficile da scoprire, apparentemente il cono luminoso “sembra” pieno, solo il telescopietto di Bertrand ci permette di vedere il difetto, altrimenti noteremo solo il risultato: una apertura numerica reale molto inferiore a quella apparente. Ricordatevi di lasciare il diaframma di apertura al massimo e quello di campo sufficientemente aperto in modo da non ostacolare l’illuminazione.
Quasi tutte le prove, se non indicato diversamente, sono fatte con obiettivo con a.n. 1,25 ad immersione in acqua, condensatore immerso in acqua se ad apertura numerica superiore a 1. I condensatori testati sono stati Nikon, Leitz e Zeiss, peccato che non mi ricordo più in che ordine ho fatto le foto !
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Volvox
Utente Senior
Città: Pisa
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
3685 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 aprile 2010 : 09:42:58
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Andrea, fai venire i brividi! Pare che i nostri strumenti siano fonti inesauribili di magagne. E io che, con il mio calesse, ci dovrei fare un documentario serio! Ma mi facci il piacere !!! Il mio condensatore, già con il 40x, dà aloni sconvolgenti che debordano dal diaframma di campo, che, in pratica, s'intuisce soltanto; con il 100x il diaframma di campo nun se vede proprio: è grave? A proposito: cosa sarebbe lo "scamotto"?
Volvox
"Omnia ab ovo". Le còcce, pe' piacere, ner biologgico! |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 aprile 2010 : 10:26:12
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X Volvox: scamotto è un termine generico, deriva dal francese "escamotage" ed indica un trucco furbo, una soluzione che risolve un problema difficile, ecc.
Indica la possibilità di mettere fuori asse la lente frontale del condensatore, in questo modo l'apertura numerica crolla a valori molto bassi, 0,30 o meno, ed il condensatore illumina correttamente anche gli obiettivi meno potenti.
Soluzioni simili sono attuate da altri condensatori aggiungendo una lente intemedia, oppure svitando la lente frontale, ma lo scamotto resta sempre la soluzione più comoda.
Immagine: Condenzatore Zeiss a.n. 0,90 49,12 KB
Intanto che l'avevo fuori per fotografarlo, ho fatto il test anche allo Zeiss 0,90 con scamotto, il risultato lo vedete di seguito: notate l'ottima copertura anche se non completa (lo Zeiss è 0,90 di a.n., l'obiettivo se ricordate è da 1,25 di a.n.) e l'ottima uniformità di illuminazione.
Immagine: Zeiss 0,90 a.n. 9,16 KB
Immagine: Lo stesso, ma con scamotto 7,72 KB
Cordiali saluti e . . . . Buona Pasqua
Andrea ---> Link
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geppe
Moderatore
Città: lesmo
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
5397 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 aprile 2010 : 12:22:34
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devo proprio trovare la lente di Bertrand, Enotria, non è che si può costruirla utilizzando lenti ricavate da oculari vari ? magari utilizzando un metodo grafico ? sarebbe molto più divertente che comprandola
se hai qualche indicazione, sono tutto orecchi
con il mio condensatore l'illuminazione non mi sembra malvagia, ma ho degli enormi aloni azzurrini
anche a me, a 100x quasi coprono il diaframma di campo e rendono difficile focalizzarlo.
visto che al momento non ne ho altri , proverò ad adattare provvisoriamente quello del piccolo Watson, solo per vedere la differenza
Giuseppe |
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 aprile 2010 : 10:04:31
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Nel CX-41 si notano proprio degli anelli di colore attorno al diaframma di campo che variano dal rosso bruno al blu violetto a seconda della messa a fuoco.
Questa è una cosa che mi fece notare il Dr. Sini l'anno scorso. Tuttavia l'alone di cui parli anche a 1000 ingrandimenti non si vede o si percepisce appena. |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 aprile 2010 : 18:32:59
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X Geppe e Gazzaniga:
Da questo schema si vede bene come si formano gli aloni colorati e perchè variano con la messa a fuoco:
Immagine: Ab. Cromatica in condensatore 24,34 KB
Le diverse lunghezze d'onda vanno a fuoco ad altezze diverse, per cui a seconda della messa a fuoco del condensatore, avrai dei colori diversi che ti disturbano l'immagine del campione.
A seconda dei colori predominanti propri del soggetto, puoi trovare delle posizioni in cui i colori della cromatica disturbano di meno, confondendosi con quelli reali.
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 aprile 2010 : 20:17:42
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| Messaggio originario di enotria:
A seconda dei colori predominanti propri del soggetto, puoi trovare delle posizioni in cui i colori della cromatica disturbano di meno, confondendosi con quelli reali.
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Si, io gioco proprio in questo modo, almeno quando mi ricordo e quando il campione è particolarmente pulito.
Se devi fotografare un'unica diatomea (per fare un esempio) al centro di un vetrino con null'altro o quasi intorno è chiaro che vale la pena prestarci un po' d'attenzione. |
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 aprile 2010 : 20:19:20
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| Messaggio originario di enotria:
scamotto è un termine generico, deriva dal francese "escamotage" ed indica un trucco furbo, una soluzione che risolve un problema difficile, ecc.
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Io ho un Leitz del 1950 su cui si è adottato questo espediente. |
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