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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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Friulscottish
Utente V.I.P.


Città: Udine/ Cambridge
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


151 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 febbraio 2010 : 21:43:34 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Prima di tutto spero di non essere OT nella sezione, semmai avessi sbagliato chiedo venia.
Lo spunto per questo post me lo ha dato una discussione avuta oggi con una ragazza VEGA sul sì o sul no della cattività.
Questo è un forum di persone "interessantissime", magari con principi, idee e capisaldi diversi, ma finalmente un forum dove è più facile apprendere di quanto dare.
Per questo vorrei confrontarmi con le vostre posizioni sugli animali in cattività. Dico subito che io sono profondamente contrario ai circhi ed agli zoo di antica organizzazione, ma sono d'accordissimo sul "sacrificio" di qualche animale a scopo didattico, magari in strutture adeguate all'etologia della specie stessa.
Più ancora e perfino entusiasta lo sono per le aree faunistiche. I modelli abruzzesi sono meravigliosi, poco invasivi, didattici e remunerativi per le stesse comunità. Civitella Alfedena, Opi, Bisegna, etc...
Chi passa per un'area faunistica ben organizzata, magari con museo attiguo impara a conoscere meglio delle specie che viste in foto o in vetusti zoo dicono poco o niente. Quando si apprende qualcosa di bello e di importante si impara anche ad apprezzare, e chi apprezza pure rispetta.
Mandiii..

Io me ne vado nella brughiera scozzese, non voglio diventare qua il più ricco del cimitero.

arpax
Utente Senior


Città: Istres

Regione: France


654 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 febbraio 2010 : 21:58:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La penso come te! Sono stato al Bioparco di Roma e devo dire a come era qualche anni fa ha fatto passi da gigante. E' una struttura ben organizzata e i recinti sono molto più abitabili delle vecchie gabbie di una volta... rimane il fatto che vedere un orso in un bioparco da comunque una certa tristezza.
ciao!

Se una sera vedrai all'orizzonte la mia sagoma scura aspetta, osserva, e non muoverti: potrebbe essere l'ultima volta. ( da l'ORSO di G.Boscagli)
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Edoardo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Italy


124 Messaggi
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Inserito il - 23 febbraio 2010 : 23:42:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
parlo in via del tutto personale: un'animale in cattività, soprattutto se ci nasce, se è trattato con i migliori riguardi (etologici e fisiologici) penso se la cavi bene. Non è esposto alla dura legge della selezione, e gli vengono risparmiate molte sofferenze. A questi aspetti bisogna togliere la libertà. noi non sappiamo molto sulla coscienza degli animali, ma alle attuali conoscenze un fenomeno alla "grotta di platone" penso li preservi da uno stress dovuto alla conoscenza della libertà (la cui privazione rende invece molti individui di cattura particolarmente vulnerabili). Questo mi porta a considerare alcuni tipi di cattività molto utili per la sensibilizzazione, a fronte di un costo biologico relativo.

ho studiato per dei mesi come tesista all'interno del Parco Natura Viva di Nussolengo. Lì si facevano molti studi di arricchimento ambientale per studiare le modificazioni di stress da cattività (per tentare di ridurlo il più possibile) e ho visto centinaia di persone rimanere affascinate da animali che altrimenti non avrebbero forse mai visto in vita loro.

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arrampicatoreasociale
Utente V.I.P.


Città: anagni
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


341 Messaggi
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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 02:01:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io sono contrario ai circhi e agli zoo, anche se gli cambiano nome in "bioparco" per farli sembrare migliori. non mi fanno impazzire nemmeno le aree faunistiche a dir la verità.

"Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi"

Link

Modificato da - arrampicatoreasociale in data 24 febbraio 2010 02:02:15
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 04:54:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io credo che tenere un animale in cattività sia in linea di principio una forma di violenza; dal lato pratico, però, dipende tutto dal tipo e dall'origine dell'animale, come hanno detto giustamente prima di me.
Per un animale nato in cattività, come sono gran parte di quelli presenti negli zoo, non c'è lo shock della cattura e del cambiamento di vita e l'unico problema è se la condizione in cui è tenuto sia o no coerente con la sua indole.
Desmond Morris, che con i suoi libri ha fatto conoscere e capire l'etologia comparata a milioni di persone nel mondo, aveva cominciato lavorando allo zoo di Londra, dove era responsabile della sezione mammiferi, e lì aveva concepito le sue idee.
In alcuni dei suoi libri spiega la differenza profonda che c'è tra le varie specie di animali quando sono tenuti in uno zoo; alcuni soffrono molto e inevitabilmente, qualunque sia la sistemazione; altri per niente.
Soffrono, per esempio, le scimmie antropomorfe e gli orsi, mentre una tigre, un bisonte o un coccodrillo, se sono ben nutriti e la temperatura è giusta, non sentono la mancanza della libertà.
E in questo senso serve a poco aumentare di 10 volte la superficie a disposizione di ognuno e arricchirla con un arredamento stimolante; per gli animali curiosi e abituati a spostarsi e ad esplorare il territorio sarà comunque un palliativo misero.
Può darsi addirittura che uno spazio più grande, specialmente se non ci sono rifugi adatti, li faccia sentire più esposti e aumenti lo stress.
Ogni specie di animale andrebbe studiata come caso a sé; comunque, l'approccio più sbagliato è quello di "mettersi nei loro panni" con il nostro sentire e le nostre esigenze di esseri umani; porta quasi sempre fuori strada.
Per quanto riguarda il rovescio della medaglia, credo anch'io che gli zoo siano molto utili per far conoscere gli animali alla gente; in particolare ai giovani. Nessun documentario può dare le stesse sensazioni che dà vedere un animale da vicino.
Non per niente le principali capitali del mondo continuano a tenere in piedi gli zoo; Roma è stata più l'eccezione che la regola.
Il numero di specie presenti a Roma è precipitato e le specie che sopportano peggio la cattività ci sono ancora quasi tutte, meno l'orso bianco.
Io credo che parte delle modifiche apportate siano servite più a non far sentire in colpa i visitatori, nell'ottica che dicevo prima, che a far vivere meglio gli animali ospiti.
luigi

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luposibillino
Utente V.I.P.


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


124 Messaggi
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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 08:49:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono certamente contrario agli zoo e ai circhi che sfruttano animali, per quel che riguarda le aree faunistiche cito le parole di Erick: "d'accordissimo sul "sacrificio" di qualche animale a scopo didattico" sempre che vengano gestite bene, su questo posso dirvi che non posso parlare con entusiasmo delle aree del lupo e della lince di Civitella Alfedena, dove mi sembra che ci sia un po' di bbandono. Qualche mese fa mi trovavo da quelle parti e sono passato a fare una visita, sulla salitella di fianco all'area del lupomi sono inbattuto in un fotografo con la moglie che lanciavano cosci di pollo ai lupi, ho provato a farli ragionare sul gesto sbagliato e mi hanno risposto che non c'erano cartelli di divieto per il lancio di cibo, inoltre mi hanno detto che presso l'area della lince sono stati autorizzati e incentivati al gesto da personale del parco. A quel punto sono andato a segnalare la cosa al museo adiacente e sono rimasto sbigottito: Al mio racconto la persona di turno ha risposto dicendo che non poteva dirgli nulla, che "purtroppo succede" e che è andata bene perchè di solito gli tirano pacchetti di patatine e altre schifezze. Non mi sembra una gran gestione...
A Castelsantangelo sul Nera invece conosco una realtà ben diversa, il centro recupero fauna selvatica, l'area faunistica del cervo ed il museo, tre strutture adiacenti e gestite molto bene dal mio amico Massimo Dell'Orso, L'area è estesa per molti ettari ed ospita per ora dei cervi e qualche capriolo, è l'esatto contrario di uno zoo, gli animali sono molto elusivi, non è facile vederli, il loro comportamento è del tutto simile a quello selvatico, inoltre le visite sono guidate e supportate da persone qualificate, questo significa sensibilizzare e diffondere la cultura del rispetto e della conoscenza della natura.

io sono ucciso ma mai distrutto, io sono il lupo...
Link
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 09:39:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo me circhi e zoo sarebbero da abolire.....perchè,oltre alle violenze che spesso subiscono in det.situazioni,sono contrario ad ogni forma di cattività( anche il gatto di città rinchiuso sempre in casa per me è ...ma rispetto chi ce l'ha,non voglio certo offendere nessuno..)...
..e per quanto riguarda le aree faunistiche recintate,come già scritto da qualcuno,bisognerebbe studiare specie per specie e riuscire,per quanto possibile,a dare all'animale un habitat ideale e dimensionato in base alle sue esigenze...anche se come scritto sopra,essendo contrario alla cattività,pur consapevole della sensibilità che in alcuni potrebbe creare,preferirei lasciare l'animale in libertà.......a meno che l'area faunistica recintata non possa servire a ricreare in parte lo squilibrio creato dall'uomo e ripopolare una popolazione in declino...ma bisogna poi calcolare anche il fatto che potrebbe non avere successo e si farebbe un ulteriore danno...prima della cattura proporrei delle leggi sulla tutela in natura....e se queste però falliscono,valutando tutti i pro ed i contro,allora si potrebbe provare l'area faunistica recintata....
non è facile riuscire ad avere un idea precisa....perchè bisogna veramente calcolare tutto....

"Gli animali,dai più piccoli ai più grandi,sono tutti uguali di fronte agli occhi della natura:
hanno tutti lo stesso diritto di vivere o morire.
Rispettiamo ogni forma di vita vivente."

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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
Prov.: Ancona

Regione: Marche


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 13:36:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io sono favoravole alla cattività.

Viste le pessime condizioni della nostra fauna, penso che avere delle popolazioni "prigioniere" possa solo tornare a vantaggio della specie.
Il sacrificio di alcuni individui è trascurabile rispetto alla sopravvivenza della specie; e questa è anche una legge naturale.
Mi riferisco al caso dell'erpetofauna che negli ultimi anni ha assistito ad un drastico declino.
Costringere rane, rospi, tritoni e salamandre dentro dei terrari di 50cm, ci permette di ottenere migliaia di esemplari da liberare in natura.

Poi bisogna considerare le capacità intellettive dell'animale.
Non credo che un serpente in un terrario ben allestito, possa mai rimpingere la libertà.
Ma questo punto è molto soggettivo.

Infine per me il fattore educativo è fondamentale. E' grazie agli zoo (o alle gabbie con i criceti) che i bambini vengono a contatto direttamente con gli animali. E da questo contatto può nascere l'amore che li spingerà in futuro a rispettare la natura in tutte le sue forme. [E nella società di oggi direi che è fondamentale: per un ragazzo di città i punti di contatto con la natura sono pochissimi.]
Ma perchè ciò avvenga, i bambini devono "possedere" l'animale: lo devono avere vicino, lo devono veder crescere, trasformarsi e purtoppo anche morire.
(O almeno così è stato per me, che mi sono innamorato degli insetti proprio vedendoli svilupparsi dentro piccoli barattoli!)

Ciao

PS per dare maggior visibilità sposterei in L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA o in COMUNICAZIONE E VARIE.


Giacomo
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Friulscottish
Utente V.I.P.


Città: Udine/ Cambridge
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 15:31:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono tanti anni che non riesco ad andare a Civitella Alfedena e se Fabio ha trovato l'Area lasciata a sestessa questo mi rattrista molto molto.
Il concetto di gabbia è profondamente sbagliato, i metodi estremamente coercitivi dei spettacoli circensi sono abberranti, ma porzioni di ambiente recintato dove gli animali riescono a fare anche gli elusivi, non possono che fare bene a chi gli animali non conosce.
Io sono spesso in Scozia ed in England, dove zoo e bioparchi abbondano e la qualità delle strutture è in costante miglioramento, ma quello che è profondamente diverso dell' Italia, è che lì c'è la cultura del rispetto, anche degli animali. In UK non c'è struttura che ospita animali dove io abbia visto dispetti o lanci di cibo (che ci sia o non ci sia il cartello), in Italia invece non c'è zoo che abbia visitato, dove (nonostante i cartelli) io non mi sia furiosamente incazzato con qualcuno.


Io me ne vado nella brughiera scozzese, non voglio diventare qua il più ricco del cimitero.
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filtros
Utente V.I.P.


Città: Formigine
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 15:54:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Discussione senza fine.......la cattività per salvaguardare le specie?
Perchè no, visto i danni fatti e in corso d'opera dalla nostra razza a danno di....tutto il resto

Attrattiva per fare soldi?
Meglio di no, grazie....
Attrattiva travestita da progetto scientifico di tutela delle specie o di studio???....Mamma mia, non c'è di peggio.

Sono un ex allevatore di uccellini....ho maturato negli anni che erano più belli liberi e in volo(la storia che stanno meglio in gabbia perchè non corrono pericoli non l'ho mai nè bevuta, nè propinata; se fosse così Madre Natura li farebbe nascere con le sbarrettine attorno)ma c'è una forte componente attrattiva verso il possesso degli animali.
Credo appartenga a una parte del nostro codice genetico, e francamente non vedo possibile contrastarlo usando solo l'aspetto morale della cosa....si dovrebbe partire da lontano" ambiente/equilibrio di questo, convivenza uomo-animale sia nella fascia antropica che in quella naturale.
Le posizioni estreme(l'uomo DEVE dominare oppure ..guai a far male o toccare qualsiasi creatura) oltre a non essere credibili non porterebbero a nulla.
Almeno questa è la mia modesta opinione.

Sono tutt'ora un acquariofilo...non mi sento in colpa, ma nemmeno un benefattore solo perchè tratto bene i miei pescetti....a loro non ho mai potuto chiedere l'unica opinione degna di attenzione....

Quella dei VEGA è una posizione molto estrema, che rispetto ma che trovo troppo "contro natura"....intendendo la nostra natura umana.

Luciano

Modificato da - filtros in data 24 febbraio 2010 16:13:31
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Friulscottish
Utente V.I.P.


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Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 16:13:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Luciano, tu allevavi uccellini, io tartarughe, di ogni specie. Di terra, di acqua e di tutte due (Terrapene e Cuora), drogato di cheloni......per fortuna sono guarito!!

Io me ne vado nella brughiera scozzese, non voglio diventare qua il più ricco del cimitero.
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filtros
Utente V.I.P.


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 16:20:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Friulscottish:

Caro Luciano, tu allevavi uccellini, io tartarughe, di ogni specie. Di terra, di acqua e di tutte due (Terrapene e Cuora), drogato di cheloni......per fortuna sono guarito!!

Io me ne vado nella brughiera scozzese, non voglio diventare qua il più ricco del cimitero.


Beh..guarito....non è che si tratti di malattia...si migliora( di molto) la propria capacità di avvicinarsi e di relazionarsi con gli animali....il possesso è più semplice dell'osservazione, e di parecchio....

Luciano

Modificato da - filtros in data 24 febbraio 2010 16:21:26
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Friulscottish
Utente V.I.P.


Città: Udine/ Cambridge
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 16:39:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fare migliaia di km in Europa per prendermi una coppia di questa o quella specie e spendere milioni voleva dire essere patologicamente appassionati.
Poi con tutto l'amore che puoi avere, quando ne hai tante non puoi tenerle come dovresti. In un momento di lucidità le ho vendute tutte, a chi aveva strutture migliori delle mie e mi sono tenuto solo le specie "nostrane" che fanno la loro vita, compreso il sano letargo, in un grande giardino.

Io me ne vado nella brughiera scozzese, non voglio diventare qua il più ricco del cimitero.
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filtros
Utente V.I.P.


Città: Formigine
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 16:57:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Erick, è a quello che alludevo
Quando hai questa passione sfrenata, forma di amore(?) discutibile, o che altro, sei parte di quella popolazione che si relaziona così con gli animali...
Non puoi discuterci tenendo posizioni estreme opposte..ci si troverebbe troppo lontani.

Luciano
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 19:15:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di StagBeetle:

Io sono favoravole alla cattività.

Infine per me il fattore educativo è fondamentale. E' grazie agli zoo (o alle gabbie con i criceti) che i bambini vengono a contatto direttamente con gli animali. E da questo contatto può nascere l'amore che li spingerà in futuro a rispettare la natura in tutte le sue forme. Ciao

Giacomo


per quanto mi riguarda,l'essere stato da bambino allo zoo o vedere animali in gabbietta, mi è servito solo per capire quanto fosse crudele e mi ha fatto letteralmente paura,mi ha scioccato dentro...e mi sono allontanato subito da quel "mondo"....tanto che,dopo la prima visita allo zoo ( 6 anni se non ricordo male ) ho chiesto ai miei genitori di non portarmici più....
non parliamo poi del vedere gli uccellini in gabbia....quella per me è la massima pena che si possa dare ad un animale...ho visto canarini aprire e sbattere le ali perchè vedevano al di la delle sbarre uccellini volare....e quanto mi ha fatto stare male...anche se non bisogna "antropizzare" i loro pensieri...credi che un uccello in gabbia non sarà mai felice....ripeto, lo credo io....
Invece mi sono innamorato degli animali ed ho imparato a rispettarli camminando per le foreste con i miei genitori,risalendo i fiumi prendendo in mani girini e rane,andando a funghi con i miei nonni e,pure io,prendendo coccinelle e cavallette per metterle nella bottiglia per godermeli un pò...però poi liberandoli la sera stessa....
ed ora rispetto ogni forma vivente ( zanzare e zecche comprese..più sensibilità di così !! )...
però anche questa è la mia visione personale!

"Gli animali,dai più piccoli ai più grandi,sono tutti uguali di fronte agli occhi della natura:
hanno tutti lo stesso diritto di vivere o morire.
Rispettiamo ogni forma di vita vivente."


Modificato da - Andrea Boscherini in data 24 febbraio 2010 19:21:00
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 19:37:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
[i]..../..e per quanto riguarda le aree faunistiche recintate,come già scritto da qualcuno,bisognerebbe studiare specie per specie e riuscire,per quanto possibile,a dare all'animale un habitat ideale e dimensionato in base alle sue esigenze...anche se come scritto sopra,essendo contrario alla cattività,pur consapevole della sensibilità che in alcuni potrebbe creare,preferirei lasciare l'animale in libertà.......a meno che l'area faunistica recintata non possa servire a ricreare in parte lo squilibrio creato dall'uomo e ripopolare una popolazione in declino...ma bisogna poi calcolare anche il fatto che potrebbe non avere successo e si farebbe un ulteriore danno...prima della cattura proporrei delle leggi sulla tutela in natura....e se queste però falliscono,valutando tutti i pro ed i contro,allora si potrebbe provare l'area faunistica recintata....
non è facile riuscire ad avere un idea precisa....perchè bisogna veramente calcolare tutto....



Per dire la mia prendo spunto dal messaggio di Andrea che per molti punti condivido, ho messo in neretto la frase che ho trovato di spunto maggiore.
No, anche se mosso da nobilissimi principi ripeto più che condivisibili non facciamo di un'erba un fascio e non cadiamo in un antico vizio tutto italiano.
Le leggi caro Andrea le abbiamo e tra le migliori d'Europa e.. in tutti i "campi" che interessano la nostra esistenza, basta vedere le regolamentazioni dei tagli di bosco che citai in altra sezione per darti un'idea, ma gli esempi anche in altri campi anche sociali potrebbero essere molteplici, il problema è attuare un serio rispetto delle leggi già vigenti, cosa che non c'è sull'attuale, ti immagini a farne di nuove?
A mio più che modesto parere in un contesto come quello italiano con aree sempre più antropizzate ben venga la cattività se ben gestita e se può dare la giusta dignità agli animali, prima di veder scomparire certi animali credo sia molto più giusto metterli al sicuro.
Ma occorre riflettere, lo spazio che certe specie hanno a disposizione è sempre minore e sempre più compromesso e credo che il futuro per alcuni dei nostri amici sia solo quello.
Il problema che semmai deve far riflettere è su come faremo a salvare animali che per un verso o per un altro non possono essere allevati o riprodotti in cattività, perchè la conosco bene mi viene in mente di citarvi il dramma che stà attraversando l'Anguilla e di cui nessuno parla,pesce oramai presente nella lista cites, di cui viene ancora permessa la pesca, con misure ridicole e.... bracconata a non finire nel suo stadio giovanile, (noi toscani ne sappian qualcosa..) ma gli esempi (tristissimi) sono molteplici.

Massimo.


Modificato da - Frustone in data 24 febbraio 2010 19:47:58
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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
Prov.: Ancona

Regione: Marche


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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 19:45:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Andrea, tu sei stato fortnato ad essere cresciuto in una famiglia di amanti della natura.
Ma io conosco dei ragazzi che si sono meravigliati nel vedere il tacchino che un mio amico allevava in campagna: lo avevano mangiato ma non avevano idea di che bestia fosse.
Capisco che è un caso estremo, ma temo che molti ragazzi di oggi non siano poi molto diversi...

A me, invece, da piccolo piaceva andare allo zoo per vedere la biodiversità e per confrontarmi con quegli strani animali che avevo visto solo sui libri. (Ci sarò andato 2-3 volte...)
Mi facevano brutto i tristi occhi del gorilla, ma altri animali parevano non soffrire la cattività.


Giacomo
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 21:02:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Discussione stimolante!
Non credo che esisterà una risposta assoluta e definitiva fintanto che non saremo in grado di entrare in possesso dell'anello di Re Salomone e chiedere direttamente agli interessati cosa ne pensano.
A parte gli scherzi, come dice Giacomo, la cattività è a volte l'unico mezzo per tentare di salvare una specie dall'estinzione e magari tentare di allevare un certo numero di esemplari da poi reinserire nel loro ambiente.
Ricordo con entusiasmo una visita al Bois de Boulogne di Parigi, era l'estate del 1969 e avevo tredici anni. Per la prima volta potevo vedere da vicino una Vipera aspis che altrimenti era a me preclusa (ragazzino, ero tenuto lontano dall'osservazione in natura di simili animali pericolosi ). Da adulto, serbo un bel ricordo del rettilario di Salisburgo (visto nel 1987). Gli zoo, per non parlare dei circhi, mi mettono tristezza. Anche gli zoo che cercano di creare le migliori condizioni per gli animali come quello di Goldau o quello di Monaco di Baviera.
Però credo anche nel valore didattico di queste strutture in quanto permettono di avvicinare l'utente comune ad animali che altrimenti continuerebbero a far parte del suo immaginario (e non vi dico le risate che trattengo quando sento padri di famiglia, che mi incuterebbero un po' di soggezione a proposito di campionato di calcio, le risate, dicevo, quando li sento impressionare mogli e proli con disquisizioni tecniche su questa o quella specie). Gli ecoparchi e le aree protette, infine, sarebbero del tutto inutili se fosse generalizzata l'idea che la natura (di cui fa parte anche il ciglio della strada) fosse rispettata la metà di quanto si dice di rispettarla.

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)

Modificato da - orsobblu in data 24 febbraio 2010 21:04:44
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 21:52:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma chi è contrario alla cattività come la mette con quelle specie (e non sono poche) che oggi sopravvivono solo in cattività?

Dario
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Friulscottish
Utente V.I.P.


Città: Udine/ Cambridge
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 22:00:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ehehe.., se tutti avessero avuto i genitori come quelli di Andrea non ci sarebbe stato neanche questo post. Io stesso, amante fin da bambino di tutto quello che non è umano, non sono stato stimolato (ma per fortuna neanche osteggiato) dai miei genitori.....per fortuna che il sangue del nonno highlander primeggia nelle mie vene.

Io me ne vado nella brughiera scozzese, non voglio diventare qua il più ricco del cimitero.
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 22:42:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'uso dell'allevamento in cattività per la salvezza di specie a rischio di estinzione mi sembra un caso estremo che ha poca incidenza negli zoo normali.
Mi viene in mente solo il caso del Condor della California; un caso diverso sono i Licaoni o i Ghepardi allevati per mettere al sicuro un po' di diversità genetica e reimmetterla nelle popolazioni selvatiche.
In genere gli animali allevati non si possono reimmettere in natura, perché non hanno imparato le cose di cui avrebbero bisogno.

E far sopravvivere in cattività una popolazione ormai estinta in natura mi sembra una magra consolazione.

Più semplicemente, per me gli animali sono belli da vedere, affascinanti, nelle loro caratteristiche sviluppate in funzione di un particolare tipo di vita.
Osservare gli animali dello zoo dà emozione, fa riflettere e fa capire.
Secondo me, se una specie non è a rischio di estinzione e quindi i prelievi in natura sono irrilevanti e se viene ambientata in maniera intelligente da chi se ne intende davvero, la possiamo osservare con serenità e senza rimorsi.
Credo anche che se un bambino si intristisce guardando gli animali dello zoo, è perché i genitori gli hanno insinuato qualche idea loro; altrimenti, i bambini si entusiasmano e basta.
luigi
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