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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 11 maggio 2010 : 12:32:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:

La "landlockizzazione" (se mi si passa il termine blasfemo) può avvenire nel giro di una generazione. Ora non parlo di trote, ma faccio un discorso più ampio e (ahimè) più vago..... mi riferisco alle cheppie, che se intrappolate in acqua dolce danno luogo a popolazioni residenti che cambiano nome, e non sono più "cheppie" ma "agoni".... è accaduto nel lago Omodeo (sbarramento del Tirso, se non ricordo male) in Sardegna.
Stessa cosa per lo storione cobice, del quale si vagheggia una riproduzione naturale a monte di Isola Serafini, di cui francamente non si sa cosa pensare... ma è data per certa la residenza stabile in acqua dolce nel Drin (bacino del Lago di Scutari), a monte di uno sbarramento ritenuto invalicabile.
Tutta roba avvenuta nel giro di pochi anni, e non certo in tempi geologici...
L'idea che mi sono fatto è che le specie che noi definiamo "anadrome" sono estremamente paracule, diventando monodrome d'acqua dolce in un batter di ciglia se le condizioni lo richiedono e lo consentono.
Forse sbaglio, forse no.



Credo che non sbagli,l'unica cosa è che non lo fanno per scelta...
Io non parlerei di condizioni che consentono o meno di modificare i propri comportamenti ad una specie anadroma,ma di eventi o opere che li obbligano a farlo.
Mi spiego meglio,le specie anadrome non modificherebbero mai o neanche tenterebbero di modificare così a fondo i propri comportamenti se non fossero sottoposti a questo dall'uomo che al solito altera la natura di laghi e corsi d'acqua, infatti queste cose il più delle volte le osserviamo ove l'uomo è intervenuto aimè pesantemente sull'ambiente.
Dighe,sbarramenti etc, creano un vero è proprio scompenso e spesso gli impianti di sbarramento sono quasi sempre sprovvisti di scale di monta o di risalita...
In questi casi sicuramente i pesci si affidano al loro spirito di sopravvivenza,e le provan tutte,come dici tu,a volte con fortuna... altre meno.
L'uomo,sempre l'uomo provoca questo.
Nei casi sempre minori in cui l'habit è rimasto integro o comunque non ha subito modifiche di rilevo,non si presentano mai alterazioni nel comportamento degli anadromi.

Comunque parlando di Storione, finchè isola serafini mostrerà quell'architettura costruttiva ogni progetto come fu appunto il Cobicelife,è destinato alla morte già prima del suo inizio,come ben sai quell'invaso fece più danni della grandine e nonostante tutto è ancora privo di scala di monta..

Massimo.
------------------------
No alla diga sul Farma Merse,no ieri,no domani, mai!!!
Acque dolci della Sardegna e Trote di mare

Modificato da - Frustone in data 11 maggio 2010 12:39:12
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


2252 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 maggio 2010 : 13:05:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ah, ho capito, intendevi dire che le fario "atlantiche" immesse in Italia ed hanno manifestato tendenza alla discesa in mare potrebbero aver fondato popolazioni dulcacquicole "di ritorno" in corsi d'acqua diversi da quelli di immissione.
Personalmente ritengo questa ipotesi poco probabile: le trote atlantiche "marine" a mio parere non janno un vero comportamento migratorio che implica, oltre alla discesa in mare (dimostrata) anche la risalita in un fiume deliberatamente scelto fra altri (non dimostrata) a scopo riproduttivo. Il comportamento delle fario può rientrare in quel comportamento noto in ornitologia come "erratismo", ovvero una migrazione non diretta ma casuale e (di solito) su breve distanza.

NO all'autostrada in Maremma!
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milofin
Utente Junior

Città: Helsinki


71 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2010 : 16:07:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Devo essermi spiegato particolarmente male.

Ovvio che le specie diventano landlocked in una generazione (sono costrette) e quelle molto plastiche come i salmonidi sono ancora piu' adattabili.

Quello che volevo dire e' che con specie molto plastiche e' dura affermare che una caratteristica (nel nostro caso la migrazione verso il mare) sia andata completamente persa in qualche migliaio d'anni.
Cosi' come sono rapide ad adattarsi alla nuova condizione (essere bloccate in un bacino) potrebbero essere altrettanto plastiche nel ritornare alla condizione iniziale (anadromia, o quantomeno migrazione al mare).

Potrebbe essere semplicemente che avendo pochissimi campioni di trote di mare dal mediterraneo non abbiamo mai preso trote di ceppo mediterraneo.
Sembra stupido ma la statistica puo' essere freghereccia.

Oppure dovremmo provare, su base genetica o altro, che la strada e' facile da percorrere in un senso e molto piu' difficile nell'altro.


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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


2252 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 maggio 2010 : 21:23:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello che dici è sensato, d'altra parte però si potrebbe obiettare che, se la tendenza a tornare al mare è geneticamente determinata almeno in parte, questa caratteristica sarebbe fortemente selezionata in senso negativo. Un pesce che scenda in mare, ammesso e non concesso che sia poi in grado di tornare nel corso alto di un fiume e che trovi partner disponibili in loco, avrebbe senza dubbio una fitness minore di uno che restasse tutta la vita nel luogo natale. Infatti il "neo-anadromo" avrebbe in mare una disponibilità trofica molto maggiore ma pagherebbe questa abbondanza con il trascorrere anni in un ambiente pullulante di predatori (praticamente assenti nei torrenti). Senza contare i pericoli della risalita.

NO all'autostrada in Maremma!
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milofin
Utente Junior

Città: Helsinki


71 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2010 : 13:27:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Quello che dici è sensato, d'altra parte però si potrebbe obiettare che, se la tendenza a tornare al mare è geneticamente determinata almeno in parte, questa caratteristica sarebbe fortemente selezionata in senso negativo. Un pesce che scenda in mare, ammesso e non concesso che sia poi in grado di tornare nel corso alto di un fiume e che trovi partner disponibili in loco, avrebbe senza dubbio una fitness minore di uno che restasse tutta la vita nel luogo natale. Infatti il "neo-anadromo" avrebbe in mare una disponibilità trofica molto maggiore ma pagherebbe questa abbondanza con il trascorrere anni in un ambiente pullulante di predatori (praticamente assenti nei torrenti). Senza contare i pericoli della risalita.

NO all'autostrada in Maremma!


Si ma l'anadromia e' generalmente considerata una scelta molto vantaggiosa per i salmonidi, i vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi.

In questo caso non e' tanto questione di quale sia la strategia migliore dal punto di vista dei salmonidi quanto il fatto che alcune caratteristiche o potenziali caratteri siano saldamente radicati nel genotipo delle trote.

Se ammettiamo la ragionevole ipotesi che alcune trote siano migrate in mare durante l'ultima glaciazione fino a costituire "specie" a se stanti nelle isole e' ragionevole supporre che la caratteristica "migrazione al mare" sia almeno in parte conservata nel genotipo delle trote di ceppo mediterraneo.
Che sono molto plastiche e quindi si sono adattate molto in fretta, creando popolazioni o ceppi locali un po' dappertutto.

Quanto questa "capacita' latente" sia effettivamente utilizzata o utilizzabile lo possiamo sapere soltanto se:
- sappiamo se il processo plastico e' reversibile o se una delle due direzioni evolutive e' piu' "facile da percorrere" dell'altra
- troviamo effettivamente trote di quel ceppo in mare (ma appunto al momento non ce ne sono, e con numeri bassi e' difficile essere sicuri)
- facciamo un esperimento forzando le trote in ambienti sempre piu' salini e le liberiamo in mare al termine dell'adattamento

Cosi' a naso direi che se seguissimo l'ultima strada otterremmo delle trote di mare perfettamente normali ed argentee, pur non provando che questo avviene regolarmente in natura.

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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


12842 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 maggio 2010 : 20:56:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il comune della Sardegna dove stanno tentando di allevare ceppi puri di trota "sarda" si chiama Sadali.
Proprio sabato c'era un convegno riguardante la trota "macrostigma".


"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme
Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano
cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..."
Faber, Hotel Supramonte
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