Questa volta parliamo di mangiatoie! Sono utilissime per aiutare i piccoli uccelli che nelle fredde notti invernali possono perdere molto grasso: per essi il grasso è importantissimo, perchè fornisce nutrimento e riparo dal freddo.
Su una mangiatoia si possono offrire semi di girasole, grasso di rognone, lardo, arachidi non tostate, biscotti, panettone... tutto ciò che è grasso e i semi oleosi andranno bene e saranno molto apprezzati. Se poi vogliamo farli impazzire di gioia, basterà dar loro delle "camole", cioè le larve che si vendono nei negozi per pescatori...
Invece sono da evitare il pane e tutti i cibi che possono gonfiare con l'acqua.
ATTENZIONE: le mangiatoie sono rimedi d'emergenza, e vanno usate solo ed esclusivamente in inverno! Quando si inizia a fornire cibo, bisogna proseguire per tutta la stagione fredda: sarebbe un bel guaio se gli uccelli non trovassero più il cibo dove erano abituati a cercarlo... Se si decide di dare cibo in inverno, quindi, bisogna pensare che è un impegno da assolvere con continuità. In primavera, invece, smetteremo i rifornimenti, in modo che gli uccelli possano cercare gli insetti di cui hanno bisogno i loro piccoli
Vediamo come costruire una grande mangiatoia da giardino: è piuttosto complessa, ma quando sarà completata potrà essere usata per molti anni.
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Questo modello di mangiatoia è difficile da costruire... niente paura: se ne possono fare anche di molto più semplici... ne parleremo in seguito .
Per questa mangiatoia serviranno tavolette e listelli di legno spessi 2 cm. L'ideale è un legno resinoso, come il larice, oppure il legno di castagno: resistono più a lungo alle intemperie. Ma anche altri legni faranno al caso nostro, soprattutto se li verniceremo con un impregnante da esterni.
Ci serve anche un palo, lungo almeno 2 metri, che in seguito fisseremo a terra pintandolo saldamente (possiamo usare anche un puntale di metallo: ne vendono di ottimi nei negozi di giardinaggio e fai-da-te).
Per unire i vari pezzi si possono usare i chiodi, ma le viti sono decisamente migliori! Si può fare un buchino di guida col trapano, e poi inserire la vite. Per rendere più saldo l'insieme, si possono aggiungere delle squadrette metalliche negli angoli, soprattutto tra il fondo e il palo.
Questi sono i materiali che serviranno, a cui bisognerà aggiungere i bordi, come vedremo in seguito:
Cliccate sull'immagine per vederla più grande
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Un primo lavoro da fare consiste nella preparazione del palo. A voi la scelta se fare una punta per piantarlo nel terreno, o usare un puntale in metallo (decisamente preferibile).
A 5 cm dalla sommità dobbiamo disegnare un cerchio tutt'attorno al palo. Poi, sulla faccia superiore, disegneremo un quadrato con i lati di circa 7 cm. Dovremo armarci di pazienza e degli attrezzi giusti, perchè bisognerà togliere tutte le parti colorate in chiaro nell'immagine qui sotto:
Alla fine dovremmo ottenere questo risultato:
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Ora bisogna ritagliare delle tacche dai listelli, secondo queste misure: (l'aiuto di un falegname può tornare utilissimo) :
Se avremo tagliato corretamente i pezzi, essi si incastreranno perfettamente sul palo: ecco i due listelli di 40 cm in posizione, pronti per essere fissati con viti, o bulloni passanti, e magari il tutto irrigidito con squadrette metalliche:
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Adesso possiamo sistemare anche gli altri due listelli, che si incastreranno in quelli già posizionati:
E il risultato finale sarà questo:
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Ora lasciamo da parte il palo, e dedichiamoci alla mangiatoia vera e propria. Prendiamo il fondo e avvitiamo i montanti agli angoli, avendo cura di allineare il lato lungo dei montanti con quello corto del fondo: così:
In questo modo, infatti, potremo metterci sopra i triangoli. Per fissarli bisognerà avvitare una vite dall'alto. Ma il sistema migliore è mettere una squadretta metallica a 90° tra il listello e il lato inferiore del triangolo...
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Bene: siamo quasi alla fine della prima parte Ora dobbiamo sistemare il tetto. Per far questo, bisognerà raspare via la parte colorata in chiaro nell'immagine qui sotto. Ci servirà una grossa raspa, oppure possiamo far fare il lavoro a un falegname. Questo passo dovrà essere fatto su tutte e due le falde del tetto.
In questo modo potremo montare il tetto, che avrà una leggera sporgenza sui lati e in avanti, in modo da proteggere meglio dalla pioggia e dalla neve.
Per fissare il tetto si possono usare delle viti, che andranno a piantarsi nei triangoli... ma è decisamente preferibile usare le solite squadrette di metallo, piegate a 90°, e fissate da sotto con delle viti.
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Ed ecco terminata la mangiatoia vera e propria Per rendere il tetto più sicuro, possiamo inchiodare sul colmo una striscia di cuoio o gomma, oppure mettere del materiale impermeabile che coprirà entrambe le falde, ad esempio del linoleum o simili...
Notate anche che sono stati aggiunti dei bordini lungo i quattro lati del fondo: serviranno a non far volare via il cibo al primo colpo di vento. Essi, alti circa 2 cm, lasciano uno spazio su tutti i lati: vedete che infatti non toccano i montanti? Questo spazio servirà a ramazzare via i residui di cibo quando puliremo la mangiatoia.
Qualcuno, anzichè il palo, preferisce usare un altro sistema: fissa due catenelle alle falde del tetto e appende la mangiatoia a un grosso ramo... il sistema funziona benissimo ugualmente
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Se decidiamo di usare il palo, non ci resta che attaccarvi la mangiatoia: nuovamente potremo usare le viti, ma anche qui possono tornare utilissime le squadrette di metallo piegate a 90°... Il fondo è spesso 2 cm: abbastanza da fissare saldamente le squadrette di sotto con viti sufficientemente lunghe...
ABBIAMO FINITO
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Per completare queste istruzioni, ecco la sequenza di montaggio dei vari pezzi... potete vederla quante volte volete, e mettere in pausa per osservare i singoli passaggi...
Poichè la costruzione è piuttosto complessa, ecco una vista dell'insieme: prima tutti i pezzi, pronti da montare... poi i vari passi per giungere al risultato finale.