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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


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Inserito il - 30 dicembre 2009 : 20:56:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nanni, non sono sicuro di capire bene cosa mi vuoi dire; eventualmente correggimi pure, se ritieni che risponda in modo non pertinente alle tue domande.

Acipenser facci capire, tu pensi che una <piccola> variazione di questo flusso , possa essere meno significativa per noi del gasdotto che ci porta il metano dalla Russia ? Io no.


Se ti riferisci all'insieme delle correnti oceaniche, posso dirti che ritengo che esista una certa soglia oltre la quale una variazione di flusso assume per noi rilevanza (in termini di rischio estinzione?) maggiore del gasdotto russo.

Ed ancora, secondo voi l'aumento della durata della vita (nei paesi sviluppati ovviamente) è dovuto più ai tanto declamati progressi della medicina o al fatto che le nostre case sono più calde di 50/100 anni fà ? Io la seconda.


Ad entrambi fattori, direi. E chiaramente anche ad altri che adesso non stiamo considerando.

Voi pensate (come me) che potremmo essere gli ultimi testimoni di tanta bellezza, che ci ha prodotto ?


È praticamente certo che la diversità biologica dell'immediato futuro costituisca un sottoinsieme di quella attuale. I nostri figli avranno un numero minore di specie da osservare. Quindi credo di poter rispondere affermativamente a questa tua domanda.


Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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theco
Utente Super




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Inserito il - 30 dicembre 2009 : 21:08:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se avessi avuto un euro ogni volta che un pragmatico mi ha dato del filosofo me la passerei meglio

Allora Nanni, scendiamo nell'agone della prassi. Ti chiedevi se possa essere la conoscenza la chiave di volta del cambiamento, salto a piè pari le considerazioni gnoseologiche che pure mi piacerebbe fare e passo subito alla mia conclusione: no.

Non credo che ci stiamo avviando verso una rottura dell'equilibrio perchè la gente non se ne rende conto oppure non ne è informata. Credo che ci stiamo andando perchè solo lì può condurci l'attuale modello di sviluppo economico.
Il modello occidentale (che poi in realtà è mondiale) funziona solo se produce una crescita economica continua (non lo dico io, ma Adam Smith), la nostra economia è quindi un modello di retroazione positiva e in quanto tale destinato al disequilibrio, una volta che le risorse naturali non siano più in grado di sostenerlo.

La soluzione sarebbe passare ad un modello economico di decrescita progressiva ma, per come la vedo io, credo che sarà più semplice colonizzare altri pianeti per trovare nuove risorse, piuttosto che invertire la direzione dell'economia mondiale.

Leggi questo testo: Link

Ciao, Andrea
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Inserito il - 30 dicembre 2009 : 22:52:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eppure, un bel giorno, questo modello economico dovrà essere sostituito da un altro se si vorrà trovare un equilibrio. E sarebbe meglio se lo scegliessimo invece di subirlo.
Oppure non si troverà nessun equilibrio e si dovrà tornare al rimedio antico: una guerra distruttiva e poi si potrà ricominciare a crescere come nel gioco dell'oca .....

luigi



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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 30 dicembre 2009 : 23:27:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Acipenser. Allora siamo d'accordo sull'importanza delle correnti senza bisogno di una laurea in oceanografia. Si parlava di <quanto> importanti.. e questo lo vedremo, sia noi che gli scienziati. Questo film ci informa intanto sul crollo del pescato mondiale (probabilmente dovuto al prelievo industriale). E che un uomo su 5 dipende dal pesce come unico apporto proteico. Allora forse già qualcuno si sta accorgendo di quel <quanto> importanti..
Grazie Theco. Mi citi uno dei miei testi <formativi>! ...Speriamo che molti lo leggano. Ed a proposito della conoscenza (e comunicazione), vorrei far notare che questo film "Home" è in rete da giugno e che abbiamo molti amici francesi che forse avrebbero potuto segnalarcelo. Io ne sono venuto a conoscenza perché e stato presentato all'istituto di studi francesi a un km da casa. Un mio amico è stato incaricato di curare i sottotitoli in italiano.. eppure mi piacerebbe definirmi attento a quanto viene prodotto in questo campo. Come sicuramente siete tutti voi partecipanti a questo forumNM.. ed allora? Vogliamo continuare a prendercela con i media che continuano a parlarci del gasdotto e delle centrali nucleari... soltanto? O non dobbiamo sentirci impegnati a dare il massimo risalto a queste informazioni sullo stato del pianeta ormai sufficientemente comprovate e disponibili ? Avete letto gli sponsor dell'operazione film Home ? Sono le più importanti griffes dell'alta moda !
Questo film probabilmente non ci dice niente di nuovo.. a parte il grave <aggiornamento> sui tempi prevedibili per la... metteteci voi la parola che vi piace.
Dimenticavo

È praticamente certo che la diversità biologica dell'immediato futuro costituisca un sottoinsieme di quella attuale. I nostri figli avranno un numero minore di specie da osservare. Quindi credo di poter rispondere affermativamente a questa tua domanda.

Esattamente che cosa ci fa pensare che sia possibile una <biodiversità><sottoinsieme> di quella attuale e che ciò sia compatibile con la vita dei Vostri figli ?

Modificato da - nanni in data 30 dicembre 2009 23:38:22
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 30 dicembre 2009 : 23:33:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre piuttosto interessante leggervi .... un po' più complicato riuscire a dire qualcosa in una discussione così "a ranghi ristretti" e un po' "elitaria".

Ciaoo.

Link
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


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Inserito il - 30 dicembre 2009 : 23:40:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luciano l'elite in questo momento è composta da chi vuol parlare di un film..
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 03:17:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esattamente che cosa ci fa pensare che sia possibile una <biodiversità><sottoinsieme> di quella attuale e che ciò sia compatibile con la vita dei Vostri figli ?


Per pensare questo, dobbiamo valutare solo il futuro immediato; dobbiamo considerare cioè una finestra temporale sufficientemente piccola da poterci consentire di trascurare la divergenza dei vari taxa. In tale sistema, si assisterebbe ad una rilevante frequenza di estinzione. Se supponiamo che il numero di specie attuali sia pari ad n, quelle presenti in un prossimo futuro saranno n - k, dove k è pari al numero di specie estinte. Gli n - k elementi risultanti saranno tutti appartenenti all'insieme di partenza, il quale contiene invece k elementi che non figurano nell'insieme di arrivo.
Sulla compatibilità di tale situazione con la vita dei posteri non mi pronuncio, le variabili sono troppe per farlo sensatamente.

Certo è che se consideriamo il mondo bello perché vario, le prossime generazioni avranno senz'altro un mondo più brutto .



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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 03:50:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
-In un mondo che da il Nobel per la scienza a chi inventa la bomba atomica..
-In un mondo che da il Nobel per la pace a chi manda soldati in paesi lontani..
- E chiunque può organizzarsi per buttare giù un aereoplano...
NON sarà forse il ForumNM a fare una grande differenza. Ci arrivo anche io.
- Theco sono convinto delle cose che dici... ma non penso che vuoi aprire una sezione "fantascienza"...
- e ricordando che la nostra è stata definita <civiltà commerciale>, che si esprime cioè, e vive, talora attraverso il voto ma sempre con quello che compra o vende o desidera.. a tutte le latitudini..
- ebbene io, stanotte che non riesco a dormire, ...sì penso che se le griffe dell'alta moda arrivano prima e meglio di una community di aspiranti naturalisti, nel denunziare il disagio del pianeta e dei suoi abitanti..
Ebbene allora tutto questo <catastrofismo> sarà davvero colpa degli scienziati che vogliono farsi pubblicità.. perché gli icebergs alla deriva sono belli e ci consentiranno grossi sviluppi ..turistici...
scusate.. torno a fotografare moschine..

Modificato da - nanni in data 31 dicembre 2009 03:52:50
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 04:09:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
nanni, io capisco l'astio nei confronti di eventuali responsabili del degrado della biosfera, ma perché dirigerlo verso i fruitori di NM? Forse ritieni NM colpevole di "non denuncia"? Se anche ci fossero state carenze in questo senso, adesso siamo qui a parlarne.


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elleelle
Moderatore Trasversale

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Flora e Fauna

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 09:59:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedo che questo è uno di quei temi che non fanno dormire ....

Io credo che sia stato più che giusto dare il Nobel a chi ha inventato la bomba atomica. E' sempre meglio conoscere i fenomeni invece di averne paura.
Poi, basta non usarla.
Con quella scoperta si è imparato ad usare anche l'energia nucleare per le centrali, e questo ha ritardato di molti anni l'emergenza effetto serra di cui stiamo parlando.
Se in tanti (purtroppo, "altri") paesi del mondo non si fossero impiegate largamente le centrali nucleari negli ultimi decenni, il tasso di CO2 e l'inquinamento atmosferico oggi sarebbero molto più alti.
L'Italia ha fatto una scelta strampalata e solitaria e ora deve pagare per il mancato rispetto del protocollo di Kioto ....
Per non parlare degli operai dell'Alcoa e delle tante altre migliaia che hanno perso il lavoro per il costo eccessivo dell'energia elettrica ...

Non sono d'accordo invece per il Nobel per la pace "di incoraggiamento", ma andiamo troppo fuori tema.

Per rientrare nel tema, io credo che il problema sia proprio l'ignoranza di troppa gente che pensa che "se le cose sono andate bene finora, anche in futuro si aggiusteranno", senza capire che oggi stiamo rischiando di superare i punti di irreversibilità.

Per quanto riguarda il numero delle specie, io credo che non sia solo una questione di numero. Se consultiamo la galleria tassonomica troviamo (per esempio tra gli eterotteri e gli omotteri) tante specie simili che sono difficili da distinguere anche per gi esperti.
Se il numero di queste specie (che spesso condividono perfino le stesse nicchie ecologiche) si dimezzasse, i più non se ne accorgerebbero.
Diverso è se scomparissero interi ecosistemi, come per esempio le zone umide o le foreste tropicali o le savane dell'Africa centrorientale.
E sono prospettive tutt'altro che remote se continuiamo a crescere di numero e di consumi come oggi ....
luigi




Modificato da - elleelle in data 31 dicembre 2009 10:02:50
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nanni
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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 10:28:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo Acipenser che dovremo fare di più ! Luigi! In un mondo in cui gli esperti litigano fra chi pensa che conosciamo il 10% degli esseri viventi e chi l'1%.. (?!).. Se tu fossi al posto di Noè, chi metteresti sull'arca ? ...e le scorie dei reattori possiamo metterle dietro casatua ? Theco ognuno di noi è un <sistema> economico ! L'unico astio è contro di me quando non riesco a spiegarmi...
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elleelle
Moderatore Trasversale

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Flora e Fauna

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 13:07:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Nanni,

Tu forse è la prima volta che intervieni in una discussione come questa che tocca i massimi sistemi, e ti senti frustrato.
Io ne ho frequentate altre e mi ci sono abituato. In questo tipo di discussioni, per ogni risposta si possono trovare tanti punti da contestare e si aprono tanti altri interrogativi; se si seguissero tutte le piste non si finirebbe mai.
Secondo me, il bello di queste discussioni non è che si raggiunge una linea comune condivisa; è piuttosto che si imparano tante cose leggendo quello che scrivono gli altri e, alla fine, se non riusciamo a metterci d'accordo, almeno condividiamo le informazioni
luigi



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Luciano54
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 13:28:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di nanni:
...sì penso che se le griffe dell'alta moda arrivano prima e meglio di una community di aspiranti naturalisti ....


Dove sono arrivate prima e meglio? .... forse è questo che non ho capito

Messaggio originario di nanni:

Luciano l'elite in questo momento è composta da chi vuol parlare di un film..


Questo mi interesserebbe ..... linkami la discussione dove si diquisisce del film ... così magari riesco ad esprimere il mio giudizio (da umile non esperto) .... ma neanche da "devoto seguace" che applaude ogni generalista demagogia!
Ciaoo.

Link
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Acipenser
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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 14:52:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un link al film è presente nel primo intervento della discussione. L'idea di questo topic nasce però nella seguente discussione :

Link




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Acipenser
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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 14:55:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto riguarda il numero delle specie, io credo che non sia solo una questione di numero.


Ovviamente concordo. Citavo tale dinamica perché, anche da sola, costituisce un esempio valido di "riduzione di bellezza".


Tautò tèni zon kài
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 16:02:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Frustrato ? Luigi a me avevano detto che ogni essere vivente è unico, portatore di un'eredità nuova ed irripetibile e tu che sei una firma autorevole del forum mi hai appena detto che esistono intere specie <doppioni>, inventate per lo sfizio dei tassonomi... Sono confuso, richiedo ufficialmente un "giro di opinioni". Grazie.
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elleelle
Moderatore Trasversale

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Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 17:44:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non dico che ci siano specie doppioni; solo molto simili e, forse, ecologicamente intercambiabili; comunque, non sono un esperto.
Ho solo letto alcune discussioni sul forum sul concetto di specie, sottospecie ecc... e mi sembra che gli studiosi non siano tanto concordi.
Sicuramente, da quando ero ragazzo a oggi, tante sottospecie sono state promosse a specie e viceversa e quindi è una materia in evoluzione.
Probabilmente, se parliamo in generale di "biodiversità" ci svincoliamo da queste definizioni.
luigi



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theco
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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 18:08:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per Luciano: il post ha preso una piega piuttosto tecnica, ma nulla ci vieta di chiacchierare basandoci solo sul buon senso

Allora Nanni, capisco perfettamente il tuo scoramento di fronte ad una reazione 'tiepida' vista l'enormità di quanto ti sta a cuore... vorrei però ritornare al tema della comunicazione ed esporti alcune mie perplessità.

Negli anni '70 (austerity) ricordo che fu abbondantemente denunciato il fatto che i giacimnti di idrocarburi si sarebbero esauriti velocemente, in un decennio al più. Non è accaduto nulla del genere e la gente ha cominciato a dubitare del catastrofismo degli ambientalisti.
Poi ci sono stati decenni dove l'attività principale degli ambientalisti è stata denunciare, sensibilizzare le coscienze sui temi della salvaguardia ambientale, quella grande e quella spicciola. Però sempre sempre l'attività degli ambientalisti ha lanciato il suo importante messaggio colpevolizzando la gente, cercando di convincerli che non facevano abbastanza nel loro personale.
Infine scelte politiche talvolta discutibili, unite alle ancor più discutibili attività di frange estremiste dell'ambientalismo hanno fatto il resto.

Le macchine non si sono fermate, le tv non si sono spente e la gente si è stufata di ascoltare un gruppo di cassandre che non fa altro che dargli la colpa della fine imminente. La gente non è stupida, Nanni, se non ascolta un determinato messaggio ha le sue ragioni. Come vedi c'è già una certa diffidenza qui, in un forum di persone sensibili al tema ambientale, che magari già fanno raccolta differenziata e rifuggono dai consumi superflui... figurati fuori.

Il film in questione aggiunge immagini seducenti e aggiorna i dati, ma il messaggio è vecchio di quarant'anni. Cosa c'è di nuovo che possa far cambiare idea alla gente? e purtroppo poco importa se le cose che dice il film sono vere.

Anch'io sono rimasto colpito dalla presenza di un gruppo di sponsor che rappresentano una delle vette più alte del consumismo e del superfluo. Immagino che il loro contributo sia stato necessario per la realizzazione del film, che sicuramente avrà avuto costi di produzione non indifferenti, però mi chiedo perchè spendere tanto per realizzare un prodotto di comunicazione e poi non preoccuparsi di diffonderlo in modo adeguato?

L'insieme di quel gruppo di brand della moda avrebbe potuto far passare il film in prima serata in tutti i paesi più industrializzati, spendendo una cifra irrisoria del loro budget pubblicitario ed ottenendo in cambio un'enorme risonanza promozionale. Perchè non l'hanno fatto? a chi è diretto quel film? se non è stato pensato per la gente allora per chi... non credo che le comunità di naturalisti fossero l'obiettivo.

A proposito: il film è già sottotitolato in italiano (io non lo vedo) o lo sarà solo in futuro?

Ciao, Andrea
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 18:42:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo con la tua analisi, Andrea. Credo che gli ambientalisti si dovrebbero "trasversalizzare". Staccarsi dalle posizioni di protesta estrema e diventare "consulenti" di chi governa - chiunque sia.
Avere la natura all'opposizione è veramente disastroso.
Inoltre, si dovrebbero concentrare sui temi più importanti, invece di "correre dietro a tutte le palle" calcisticamente parlando, fino a difendere perfino i cani randagi.
Se no, saranno (o dovrei dire saremo?) sempre meno ascoltati.
Altra impostazione sbagliata, come hai detto tu, è quella di colpevolizzare i singoli, che spesso non possono fare quasi niente. Nel frattempo gli enti e gli organismi politici, compresi quelli comunitari, continuano ad incentivare i consumi o, quanto meno, a lasciar correre senza regolamentare o tassare gli sprechi.
Basti pensare allo sviluppo perverso che hanno avuto i condizionatori d'aria negli ultimi anni senza uno straccio di regola o di tassa aggiuntiva.
luigi



Modificato da - elleelle in data 31 dicembre 2009 19:00:06
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nanni
Utente Senior

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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 18:51:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Theco abbiamo mandato la traduzione all'autore, per avere il consenso.. e si pensavo di avere un riscontro diverso. Direi che ci meritiamo quel che abbiamo.
Grazie a tutti non vi importunerò più.
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