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 La fascia costiera a nord della foce dell'Ombrone
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vespa90ss
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Inserito il - 26 settembre 2007 : 18:58:21 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Nazione: Italia Regione: Toscana Provincia: GR Comune: Localitŕ:

La fascia costiera a nord della foce dell'Ombrone


Come avevo promesso in precedenza desidero condividere con voi l’esperienza che ho maturato in agosto quando ho compiuto questo percorso situato in prossimità della foce del fiume Ombrone (GR). Nonostante il periodo d’alta stagione sconsigliasse qualsiasi tipo di esplorazione ho dovuto verificare che la presenza dell’uomo non interferisce eccessivamente sull’ambiente, anzi, in taluni sporadici casi l’aiuta.
Questo tratto di costa interessa la parte costiera a nord della foce e si estende fino all’abitato di Principina a Mare. Una cittadina ad aspirazione balneare che penetra con gentile e morigerata presenza fino all’interno della pineta del Tombolo, senza aggredirla né offenderla pesantemente.

Link



termine della Pineta

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



nel Parco della Maremma

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone


Le abitazioni in effetti non superano la chioma dei pini marittimi, ultime propaggini di questa splendida pineta..
Gli stabilimenti balneari si interrompono all’improvviso proprio al confine con la Riserva Naturale: la spiaggia prosegue quindi
senza soluzione di continuità per qualche chilometro fino allo sbocco dell’Ombrone sul mare.



termine degli stabilimenti balneari

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Il tratto sabbioso si estende molto in profondità in alcuni punti anche per un centinaio di metri, tanto da consentire alla fauna ed alla flora ampia possibilità di sopravvivenza e di tolleranza a qualsiasi tipo di pressione antropica. Le guardie forestali, percorrendo le piste del Parco Naturale della Maremma con la jeep, esercitano una buona azione di controllo: armati di binocolo, tengono d’occhio dai punti più sopraelevati delle dune il comportamento dei visitatori.
Un ottimo esempio di esercizio delle proprie funzioni così come spesso ho potuto anche verificare all’Isola d’Eba. Una sensazione di vigilanza che lascia ben a sperare.
D’agosto la presenza umana è fortissima in quanto, nonostante gli stabilimenti balneari cessino d’essere presenti sul limitare dell’abitato di Principina, è invalsa la consuetudine di passeggiare per chilometri lungo la battigia in direzione sud, quindi penetrando all’interno del Parco fino alla foce dell’Ombrone per poi tornare indietro.


la battigia contesa tra bagnanti e cicindele

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Questo comportamento purtroppo infastidisce la nutritissima presenza delle cicindele ( Calomera littoralis nemoralis ) che sono costrette a cedere il passo agli umani che percorrono a frotte lo stesso tratto di spiaggia bagnata, più compatto, lungo il quale questi rari coleotteri esercitano la propria attività predatoria e riproduttiva .



una cicindela Calomera littoralis nemoralis che ha catturato una coccinella spiaggiata dal mare

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Calomera littoralis nemoralis alle prime luci del mattino

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone
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le potenti mandibole

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Questi piccoli cicindelidi si nutrono di tutti quegli insetti spiaggiati dalle onde o dei microcrostacei e dei ditteri che frequentano la battigia dove le alghe ed altri organismi entrano in putrefazione.
I moscerini rappresentano il loro pasto preferito. Spesso capita di vederle affollate intorno a pezzi di lombrico abbandonati dai tantissimi pescatori di fondo.



cicindele aggrediscono un lombrico

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Quasi tutta la lunghezza della spiaggia è popolata da suggestive capanne costruite sfruttando rami e tronchi arenati sulla sabbia dopo le piene dell’Ombrone. Vengono utilizzate per trascorrervi all’interno la notte e per ripararsi dal sole nelle ore più calde.



i pescatori

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




l'interno di una capanna

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



il villaggio di capanne abbandonate

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




chi ha preferito farlo all'addiaccio....

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




...perchè questo è il loro paradiso...:

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




...che può cullarti per una notte intera...:

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






...senza chiedere pegno d'amore

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






.........

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




..........

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





.........

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Passando dalla fascia di battigia, bagnata dall’onda che è ricca di organismi viventi, si attraversa un tratto piuttosto breve ma desertico e senza forma di vita.
Si ritrova presenza di organismi viventi sull’inizio della duna dove la vegetazione comincia ad essere presente. Le ammophila costituiscono uno dei primi sabarramenti all’azione del vento e del salso. Immediatamente accanto a fare da contrafforte le Echinophora spinosa.



duna ad Ammophila

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Ammophila littoralis

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Alle loro spalle si forma un retroduna piuttosto interessante perché popolato da tutta una schiera di varie essenze vegetali quali la Calystegia soldanella il Pancratium maritimum, l’ Eryngium maritimum, l’ Euphorbia paralias e l’Euphorbia peplis, lo Xanthium italicum e la Medicago marina, la Typha latifolia e l’Agropyron junceum. E ancora piante di Ammphila littoralis sparse un po’ ovunque.



Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




frutti di Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Echinophora spinosa

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Euphorbia peplis

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Eryngium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Euphorbia paralias

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Euphorbia paralias - fiore

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Calystegia soldanella

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone







Medicago marina

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Questa ricca vegetazione diventa ottimo nutrimento e nascondiglio per tutta una serie di piccoli vertebrati ed insetti. A fare la parte del leone sono le Pimelia bipunctata che tra i coleotteri sono coloro che riescono a sfruttare meglio di tutti il magro cibo che può offrire una duna, non da ultimo…gli escrementi umani che chiaramente, “dietro la duna” abbondano.





Pimelia bipunctata che mangia un frutto di Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




coppia di Pimelia bipunctata che divora un fiore di
Pancratium maritimum


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



La fame è tanta e la sete pure. Il caldo è terribile nel retroduna e solo adattandosi ad un comportamento aggressivo si riesce a sopravvivere.



Pimelia bipunctata che divora una chiocciola

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





formiche che divorano una farfalla notturna

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Ma poi esiste una certa quantità di ditteri, imenotteri e lepideotteri, che nonostante la stagione avanzata, ancora sopravvivono allo schianto del sole.





dittero su Echinophora spinosa

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




un ortottero

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





una Mutilla scava in cerca di prede

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone


Terminata questa fascia di bassa vegetazione erborea inizia quella arbustiva composta per lo più da ginepro che va a ad insinuarsi con progressione nella parte boschiva retrostante.




Juniperus oxicedrus ?

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Continuando a percorrere la lunghezza delle spiaggia in direzione sud verso la foce dell’Ombrone si incontrano delle pozze d’acqua salmastra dunali. Non sarebbe corretto definirle retrodunali in quanto tra loro ed il mare non esiste alcunchè se non un leggero avvallamento che consente questo formarsi di ristagno praticamente perenne.


si intravedono le prime pozze dunali

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




ci stanno salutando ...

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






qui si cammina chiedendo letteralmente permesso alle cicindele

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Le loro rive sono popolatissime di Calomera littoralis nemoralis. In quel punto siamo già abbondantemente dentro il Parco.
Al contrario, procedendo verso l’interno, a circa duecento metro dalla linea di battigia, esistono delle formazioni acquitrinose , le Paludi della Trappola, di cui ho scoperto la presenza – al ritorno dalle ferie – curiosando su Gooogle Maps.

Link


Si troverebbero immediatamente alle spalle del boschetto che appare dalla spiaggia. Ma se non ci si inoltra non è possibile notarle.
Il mio percorso per il momento si arresta qui in attesa di una escursione per visitare la foce vera e propria dell’Ombrone e le paludi circostanti.

Tutte le foto sono state eseguite con la mia Pentax K10D. Per le immagini in macro ho utilizzato un obiettivo Sigma 105mm Macro.

Un ringraziamento particolare lo devo a Margherita (Ametista) che mi ha.... praticamente determinato le piante e mi ha dato l'input col suo bellissimo lavoro.


Chiedo una cortesia ai moderatori: correggete senza problemi gli eventuali errori di determinazione. Molte specie non ho avuto il tempo di determinarle con esattezza. Datemi gentilmente una mano. Qualsiasi critica o suggerimento sarà ben accetto.

Grazie per l'attenzione,
Beppe Miceli





....... , ......


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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Modificato da - vespa90ss in Data 26 settembre 2007 19:44:42

FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 26 settembre 2007 : 19:16:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beppe,

sono appena arrivata da un escursione in tempo per ammirare questo bellissimo post, so quanto ci hai lavorato, un'intera estate, rubando del tempo alle tue vacanze e al tuo riposo.

Ci hai documentato nei minimi dettagli questa parte di costiera dunale, in parte a noi sconosciuta, devo solo ringraziarti, e spero sia di esempio per tanti di noi.

simo



Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 26 settembre 2007 : 19:24:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Simo, sei veramente gentile....ma ad essere onesti non è documentata proprio nei minimi dettagli. Sai quanti ditteri, imenotteri, lepidotteri ho tralasciato per dedicare più spazio alle piante ed al paesaggio? Poi lo sai...le Cicindela sono la mia vera passione per cui tanto tempo se n'è andato via con loro.
Vedi quando il tempo è poco e devi fare di tutto un po', stare a dare la caccia alle farfalle o ai ditteri e gli imenotteri per fare delle macro perfette sotto il sole è un po' dura.....credimi.
Ma ora che conosco il posto spero di poter integrare presto le cose che non ho postato. Ho anche tante orme...

Grazie ancora,
Beppe



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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2007 : 21:53:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che bel reportage!
A mio avviso il mar Tirreno con le sue dune, gli stagni e la macchia alle loro spalle è lo spettacolo unico e più affascinante che si possa trovare in Italia.
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hraffy
Utente V.I.P.

Città: Sorbara
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 27 settembre 2007 : 08:03:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottimo lavoro....complimenti!!!!!
....che bei luoghi.....
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zodiac
Utente Senior

Città: Sesto Fiorentino
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 27 settembre 2007 : 22:39:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissima documentazione!!!

attendiamo l'anno prossimo la seconda parte ch eintegra questa con insetti, farfalle, rettili, uccelli, mammiferi ecc....


Stefano

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ecolab
Moderatore

Città: lucera
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


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Inserito il - 27 settembre 2007 : 23:38:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti per la bella documentazione! Interessante la presenza massiccia delle cicindele.
Mi sorge spontaneo un confronto con le fasce costiere adriatiche e ioniche, ma preferisco completare la documentazione in mio possesso.
la posterò al più presto.
Attendiamo ulteriori documentazioni.
Nel frattempo sto preparando un lavoro simile perle zone costiere ioniche.
Un po' di tempo e lo presenterò.
giampaolo
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 28 settembre 2007 : 00:02:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedete ragazzi,
ho eseguito quel percorso nel mese di agosto...
i fiori ormai erano praticamente tutti secchi tranne quelli dell'Echinophora spinosa che ancora richiamavano alcuni ditteri ed imenotteri. Ma per lo più erano le solite Scolia, Xilocopa, Bombus. Sicuramente c'era da trovare qualcosa di particolare perseverando, ma il tempo di cui disponevo è stato
relativamente breve: due mattine di 4 ore l'una.
La temperatura era così elevata poi che non era facile avvicinarsi, in quanto erano tutti molto attivi. Ogni appostamento richiedeva diversi minuti ed era un rincorrere inutile. Le prime ore più fresche le avevo spese per fotografare le cicindele intorpidite, altrimenti assolutamente inavvicinabili.
In primavera avanzata sarà bello per i floricoli. Vi prometto che avrete una documentazione "abbondante"

Grazie per le dritte,
Beppe



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Velvet ant
Moderatore


Città: Capaci
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2007 : 10:10:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Beppe per questo tuo reportage e per il tuo impegno!
Il mutillide che hai fotografato è una femmina di Nemka viduata, una specie legata proprio agli ambienti dunali, parassitoide di altri Imenotteri della duna (in particolare Bembecinus sp. e altri Sfecidi sabulicoli).
Aldo l'aveva incontrata nell'Oasi WWF di Macchiagrande a Fregene, dove è riuscito a documentare un evento veramente raro da osservare in natura: un maschio (alato) che trasporta la femmina durante la copula (vedi qui).

Come hai giustamente osservato a proposito degli insetti che popolano le dune "...la fame è tanta e la sete pure. Il caldo è terribile nel retroduna e solo adattandosi ad un comportamento aggressivo si riesce a sopravvivere..."
Persino coleotteri dal "carattere" apparentemente mite come le Pimelia manifestano questa aggressività nel momento della ricerca e della spartizione del poco cibo disponibile.
Mi permetto di aggiungere un breve filmato, da me realizzato fra le dune alla foce del Fiume Belice (TP), che mostra questo particolare comportamento aggressivo da parte di due Pimelia grossa, specie strettamente imparentata e molto simile alla Pimelia bipunctata da te fotografata.









Marcello


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone
 
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 28 settembre 2007 : 13:31:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Marcello,
devo ringraziarti per il contributo che hai voluto inserire nel mio post che, oltre ad arricchirlo, evidenzia in maniera chiara la capacità di sopravvivenza di questa specie di tenebrionidi.
Vorrei aggiungere che nel mio caso della chiocciola ho notato un atteggiamento simile a quello dei carabidi che aggrediscono le chiocciole ancora vive. Quell'esemplare era perfettamente vivo ed emetteva saliva per proteggersi dall'attacco. Forse l'animale voleva solo bere la saliva, ma l'attacco era evidente e non lasciva adito a dubbi circa un comportamento di aggressività che mai fino a quel momento avevo notato.
Interessante il tuo post sulla Nemka viduata. Pensavo di riproporre la foto singolarmente, estrapolandola dal contesto per fare un nuovo post. Tra l'altro dovrei avere un secondo esemplare fotografato a Roccamare a 200 mt dal Residence estivo di Prodi (eheheh). Scappava di corsa.....

Beppe






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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
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Inserito il - 29 settembre 2007 : 05:29:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un post veramente notevole su molti livelli. I miei complimenti più sinceri.

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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vespa90ss
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Inserito il - 29 settembre 2007 : 09:24:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarah,
gradisco particolarmente il tuo commento positivo. Ti stimo molto per cui queste tue parole le custodirò con cura. Ho ancora molto da perfezionare ma vedo che sono sulla buona strada.


Beppe



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ametista
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Prov.: Padova

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Flora e Fauna

Inserito il - 30 settembre 2007 : 16:10:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao beppe complimenti per questo tuo lavoro
fatto davvero bene. questa documentazione ci mostra
come fortunatamente in alcuni luoghi resistano ancora
gli ambienti dunali, e alcune aree non siano state
interamente "spazzate via" dal turismo balneare.
bisogna tutelare questi preziosi ambienti!
ciao ciao




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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 30 settembre 2007 : 21:18:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ametista:

.......questa documentazione ci mostra
come fortunatamente in alcuni luoghi resistano ancora
gli ambienti dunali, e alcune aree non siano state
interamente "spazzate via" dal turismo balneare.
bisogna tutelare questi preziosi ambienti!
ciao ciao



grazie per i complimenti Marghe.
Chissà quanto ti sarebbe piaciuto farti questa girata insieme a me tu che adori questo ambiente ma non è detto che qualche volta non si possa organizzare una bella escursione in più persone suddividendoci i compiti a seconda degli interessi specifici.
Fortunatamente laddove vedi terminare gli stabilimenti balneari inizia il Parco Naturale della Maremma. Credo che costituirà un argine abbastanza solido contro le speculazioni.
Divertiti ad usare i link su Google Maps che ho inserito e studiati la zona: vedrai quante cose interessanti riesci a trovare dall'alto.

A presto,
Beppe



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ametista
Moderatore


Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 01 ottobre 2007 : 00:01:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non è detto che qualche volta non si possa organizzare una bella escursione in più persone suddividendoci i compiti a seconda degli interessi specifici.


mi prenoto per la flora
non l'avresti mai detto, eh?!



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vespa90ss
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Inserito il - 16 ottobre 2007 : 22:16:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

13 ottobre 2007 - breve visita


A distanza di circa sessanta giorni dalle foto che avete visto nel post precedente, sono ritornato sugli stessi luoghi ed ho potuto verificare alcuni cambiamenti:

la presenza della Calomera littoralis nemoralis è cessata. Percorrendo la battigia i frequentissimi voli che accompagnavano il proprio incedere sono svaniti. Con ciò non intendo dire che tutti gli esemplari abbiano cessato la propria attività (forse qualcuno è ancora presente), ma pur effettuando un'esplorazione della battigia nell'ora di massima insolazione e nonostante la giornata fosse bellissima, di esse nemmeno la traccia.


le piante di Pancratium maritimum hanno aperto i propri frutti ormai maturi e disperso tutt'intorno i loro semi neri. Uno spettacolo interessante e molto suggestivo.



frutti maturi con semi di Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




semi di Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



semi già dispersi al suolo

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



I fiori sono tutti secchi oramai tranne quelli della Solidago litoralis dove ancora qualche raro insetto fa capolino. Purtroppo ho potuto documentare solo ciò che mi consentiva di riprendere il mio soffietto per la macro spinta con un tele 135mm montato sopra.




La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Carpocoris mediterraneus

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Le cavallette continuavano a compiere i loro salti mimetizzandosi nella sabbia.
Erano sopravvissute sempre molto numerose insieme alla presenza di sporadiche locuste.




Ortottero del gen. Oedipoda

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Non ho più notato la benchè minima traccia di Pimelia bipunctata tranne qualche cadavere a pancia all'aria simile ai resti dei carri armati bruciati nel deserto irakeno



carcassa di Pimelia bipunctata

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






Le chioccioline sterminate in gran numero dalla siccità di quest'anno particolarmente prolungata ed insistente.



La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Durante il breve sopraluogo ho avuto la possibilità di poter verificare la presenza di altre piante che mi erano sfuggite durante la prima visita:




Salsola kali

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Centaurea sp.

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Anthemis maritima

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Lentamente la duna comincia ad addormentarsi ripiegandosi addosso la coltre dell'inverno. Tra poco non resterà più nulla di ciò che ancora si muove.
Solo le piante conserveranno un minimo di aspetto vitale. Qualcuna è già nata, pronta ad affrontare la futura stagione. Forse lo ha fatto fin con troppo anticipo.


....una speranza di nuova vita che affiora tra le dune sfruttando l'umidità della notte per germinare ....


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone









ma...durante l'inverno..... torneremo a vedere cosa starà succedendo.....



La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



a presto, Beppe








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Modificato da - vespa90ss in data 16 ottobre 2007 22:43:33
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lynkos
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Inserito il - 17 ottobre 2007 : 05:41:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto bello Beppe, questo viaggio attraverso le stagioni.

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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FOX
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Inserito il - 17 ottobre 2007 : 08:57:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beppe,

molto belle queste foto e documentazione aggiunta...

Non dimenticare le promesse...

simo



Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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vespa90ss
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Inserito il - 17 ottobre 2007 : 22:31:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tornare negli stessi luoghi seguendo l'alternarsi delle stagioni è un modo completo ed onesto per esplorare e descrivere un determinato habitat.
Non lo si fa solo per scoprire quali specie siano presenti ma anche per viverne e respirare appieno l'essenza che questo luogo emana. Un'essenza che non è fatta solo di profumi, ma di forme, di colori, tepori, risonanze, vibrazioni, sottili percezioni .
La spiaggia comincia a rilassarsi e lentamente a distendere le rughe del suo volto. Il vento soffia il sonno sulle dune e poggia la sua mano pietosa su tutto ciò che nel frattempo ha compiuto il suo ciclo e ci ha lasciati, ricoprendolo con un nuovo strato di vissuto.
E'nel riuscire a cogliere questi cambiamenti che scopri il nuovo volto stirato delle dune, senza più orme nè passi confusi che ti indirizzano nel caos.
E' nel riuscire a vivere i silenzi profondi pennellati solo dalla battigia e dal soffiare del primo timido vento senza più il ronzare affannato dei ditteri e degli imenotteri sugli ombrelli dei fiori, mentre tentano di scavalcare il vociare dei bagnanti in lontananza che si pressano in mezzo agli ombrelloni.
E' nel seguire con pietosa accoglienza gli ultimi voli delle farfalle con le ali ormai tarpate e scolorite che hanno sfidato i volteggi agli aquiloni sorretti dalle mani dei bimbi.

Ottobre avanza è tutto si attenua in un dolce degradare di emozioni.
Basta imparare a cogliere anche questi ultimi messaggi d'amore...

beppe





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FOX
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Inserito il - 17 ottobre 2007 : 22:52:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beppe,

forse ora, in questo attimo di pace e transitorio è il vero momento per vedere, sentire e assaporare le vere emozioni...
quando tutto è fiorito e in vita resta più facile farsi coinvolgere da tanta bellezza e da facili emozioni...

simo



Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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vespa90ss
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Inserito il - 17 ottobre 2007 : 23:18:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì Simonetta. Ora che tutto è meno intenso e più sfumato non è facile interagire con la natura. Bisogna affinare un qualcosa che non è più nemmeno un sesto senso. E' extrasensorialità pura. E'scambio totale di essenze. Mi spiego meglio....Vivere con tale intensità lo scambio emotivo che non ti accorgi più dove finisce il confine dell'uomo ed inizia quello della duna, perchè tutto si fonde e si armonizza. Sei disteso su di essa e diventi sabbia al sole.

Non dubitare Simo.
Beppe mantiene le promesse. Penso che sia interessante organizzare un'escursione dalla mattina alla sera, meglio se su due giorni, nel periodo tra maggio/giugno. Inviteremo amici dalla Toscana e chi altri vorrà aggregarsi a noi. Margherita (Amretista) si è già prenotata per ciò che riguarda il mondo vegetale.
Ci sarà chi vorrà fotografare insieme a me gli insetti e chi cercherà uccelli acquatici. Magari anche qualcuno per rettili ed anfibi come il nostro caro Stefano (Zodiac).
Ecco il luogo che maggiormente mi incuriosisce. E' tutto da esplorare. Ma potremmo già in inverno andare, noi soliti tre (Vespa, Fox, Zodiac) a fare un sopralluogo. Che ne dici?

beppe

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