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Bluneophron
Utente V.I.P.

Città: LODI
Prov.: Lodi

Regione: Lombardia


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Inserito il - 15 ottobre 2008 : 13:02:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hemerobius:

Messaggio originario di vespa90ss:
...
Particolarmente nelle campagne, dove il rapporto con l'ambiente naturale è quotidiano e continuo, dove esiste la cultura di convivere con gli animali da allevamento e da cortile per poi un bel giorno decidere che è il momento di sopprimerli per nutrirsene, è veramente una lotta improba tentare di far comprendere che la caccia è una pratica da dimenticare.
...

Questo è vero, lo dico per esperienza diretta provenendo io da quel contesto, ma proprio lì comincia a nascere un'atteggiamento di rifiuto di fronte agli scempi ambientali (non solo, e forse non principalmente, dei cacciatori) tanto da far abbandonare il fucile a molti.
Non mi dimenticherò mai un vecchio amico di mio padre, cacciatore da sempre, che mi diceva che ormai andava a caccia per portare a spasso il cane perché tanto "non c'era più niente" e poi (raccontava in dialetto) "dopo il trattamento nelle risaie (non so di cosa, probabilmente di erbicidi - nota mia) l'ho vista io la ranocchia tuffarsi, fare tre bracciate, una, due, ... e alla terza girarsi a pancia in su morta!".
Ormai l'orda dei cacciatori proviene dalle città, spesso senza alcuna conoscenza dell'ambiente, senza alcuna abitudine a frequentarlo, senza alcun rispetto e anche, spiace dirlo, con una certa protervia (sapete hanno un fucile in mano!).

Però ha ragione Beppe, qui nessuno ha la forza di abolire la caccia e bisognerebbe lavorare per trasformarla. Ho sempre l'impressione che le posizioni più radicali impediscano il processo di "trasformazione". Anche perché sarebbe necessario comprendere (mia personalissima opinione) che nel contesto culturale di molti l'esercizio della caccia è veramente dettato da un amore (certo perverso) per la natura.




Quanto queste parole sono vere...Porto anch'io la mia esperienza personale con cacciatori, ma prima di tutto esseri umani di grande sensibilità e conoscenza del "terreno".

Ho infatti anch'io avuto la fortuna di poter creare e sviluppare legami di reciproca stima con alcuni cacciatori. E vero che si trattava di cacciatori un pò all'antica! E tanti di loro avevano già quasi abbandonato il fucile per rifiuto di partecipare o esser assimilati ad altri cacciatori che non stimavano per niente. Parlo del sud-ovest della Francia, e particolarmente della zona dei Pirenei dové da una cinquantina di anni si pratica una caccia a posto fisso per il colombaccio. Un vero buisness del massacro. La crema della crema della stupidita umana, che a tantissimi locali non piace per niente.

La caccia cambia, sicuro, purtroppo mi sembra che si cristalizzi su specie che non richiedono un conoscenza del territorio. Infatti la maggior parte di quelli che vanno sulle creste non sono della zona, e viaggiano in SUV enormi, arroganti. E l'attività venatoria non ricade per niente, economicamente parlando sulla la gente del posto...

Insomma i locali si sentono spossessati della loro propria terra...

Ho anche avuto modo di conoscere alcuni responsabili di un'associazione francese chiamata "Association Nationale pour une Chasse Ecologiquement Responsabile" (ANCER, vi lascio cercare su internet con questa sigla) che promuove una riforma della caccia. Inutile dirvi come sono visti dalle parti più estreme del mondo venatorio...Già, 20 anni fa, parlavano loro dell'acciaio al posto del piombo...

Era solo per dire che anche dalla parte dei cacciatori una riflessione esiste. E merita di esser ascoltata.

Grazie ai moderatori per aver lasciato continuare questo thread.

Bluneophron.

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"Tutto il segreto dello studio della natura risiede nell'imparare come usare i propri occhi".

George Sand.
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 ottobre 2008 : 14:13:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Saper comprendere quando è il momento di dire basta è alla portata di tutti, non solo degli agricoltori che abitano nei luoghi propriamente di caccia.
E' solo una questione di capacità di percezione: chi non la possiede non potrà mai rendersi conto del limite ormai superato.
Qualcuno di voi ha parlato di fuoristrada arroganti. Una splendida definizione che descrive la caparbia perseveranza di chi continua ancora a spremere un limone già abbondantemente sfruttato.
Non è facile trovare il coraggio per arrendersi a quest'evidenza ormai sotto gli occhi di tutti.
Non è facile ma si può fare.
Nell'ultimo periodo della mia esperienza di cacciatore (decisi di chiudere quando ancora si potevano fare buoni carnieri) mi sottoposi di mia iniziativa ad una riduzione del calibro. Misi da parte il mio sovrapposto preferito, quello con le canne da tiro da 74 cm e l'automatico modificato da sette colpi. Scelsi di cacciare con il mio cal 28 ad un solo colpo.
Un solo colpo, già.... una frase che forse vi ricorda qualcosa.
Un solo colpo di calibro piccolissimo per offrire qualche chance in più alla selvaggina.
Era iniziato il mio modo di dire addio al mondo della caccia. Ed è durato un anno ancora così.
Ora sono qui solo a raccontarvelo dopo aver appeso al chiodo sei fucili da caccia. Si può fare.
Ecco perchè si può agire sulla leva della sensibilizzazione e non su quella dello scontro diretto, del divieto assoluto. Ci si può arrivare gradualmente.
Un passo alla volta.
Senza più fuoristrada arroganti ma con scarponi gentili.
Beppe


La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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Cleo
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 ottobre 2008 : 14:30:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beppe hai sempre delle bellissime parole nel raccontare la tua esperienza.
E ogni volta che mi capita di leggerti ne sono profondamente colpita.
Ammiro la tua pacatezza e capacità di analisi nel cercare di farci comprendere meglio il mondo della caccia, a me così lontano.
Capisco e condivido la necessità di discuterne e di cercare soluzioni graduali che portino ad un miglioramento della gestione della caccia, ma, come penso molti, ogni volta che penso ad un cervo, un camoscio, un tordo che con tutte le difficoltà che hanno a sopravvivere al mondo che condividiamo vengono uccisi per sport.... mi bolle il sangue di rabbia e impotenza!
Non ho aggiunto un gran che alla discussione, ma il tema è molto coinvolgente.
Olivia.
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 15 ottobre 2008 : 18:13:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ti ringrazio Olivia per il tuo apprezzamento. La mia capacità di analisi nasce esclusivamente dalla grande esperienza maturata nel mondo dei cacciatori. Oltre ad imparare alla svelta le tecniche di caccia credo di aver saputo osservare ed accogliere tutta una serie di messaggi che la natura mi stava trasmettendo con sempre maggiore insistenza.
Mi sono trovato di fronte al bivio in cui avrei dovuto scegliere se soddisfare la mia voglia di prevaricare la natura o di rispettarla.
E' stato il confronto fra queste due necessità a farmi crescere. Ma solo perchè lo sguardo di qualcuno mi ha prospettato un'alternativa.
Un paio d'occhi che ho potuto scrutare in profondità solo io quella volta, purtroppo. Quelli della mia piccola Marina.

Sono riuscito a liberarmi in buona parte del mio passato. Ma ancora non definitivamente. Queste mie confessioni rappresentano uno degli scotti che devo ancora pagare. Parlo di scotto perché, credimi, non suscitano solo parole di gradimento.

In privato ti invio il link alla pagina del mio blog dove è narrata nel dettaglio questa mia esperienza di vita.


Beppe


La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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Bluneophron
Utente V.I.P.

Città: LODI
Prov.: Lodi

Regione: Lombardia


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Inserito il - 15 ottobre 2008 : 18:41:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

Saper comprendere quando è il momento di dire basta è alla portata di tutti, non solo degli agricoltori che abitano nei luoghi propriamente di caccia.
E' solo una questione di capacità di percezione: chi non la possiede non potrà mai rendersi conto del limite ormai superato.
Qualcuno di voi ha parlato di fuoristrada arroganti. Una splendida definizione che descrive la caparbia perseveranza di chi continua ancora a spremere un limone già abbondantemente sfruttato.
Non è facile trovare il coraggio per arrendersi a quest'evidenza ormai sotto gli occhi di tutti.
Non è facile ma si può fare.
Nell'ultimo periodo della mia esperienza di cacciatore (decisi di chiudere quando ancora si potevano fare buoni carnieri) mi sottoposi di mia iniziativa ad una riduzione del calibro. Misi da parte il mio sovrapposto preferito, quello con le canne da tiro da 74 cm e l'automatico modificato da sette colpi. Scelsi di cacciare con il mio cal 28 ad un solo colpo.
Un solo colpo, già.... una frase che forse vi ricorda qualcosa.
Un solo colpo di calibro piccolissimo per offrire qualche chance in più alla selvaggina.
Era iniziato il mio modo di dire addio al mondo della caccia. Ed è durato un anno ancora così.
Ora sono qui solo a raccontarvelo dopo aver appeso al chiodo sei fucili da caccia. Si può fare.
Ecco perchè si può agire sulla leva della sensibilizzazione e non su quella dello scontro diretto, del divieto assoluto. Ci si può arrivare gradualmente.
Un passo alla volta.
Senza più fuoristrada arroganti ma con scarponi gentili.
Beppe


La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli



Le tue parole sono preziose. Concordo interamente con ciò che scrivi.

Concordo non perchè non sei più cacciatore ma perché mi sembrano parole di gran bella onestà rispetto al percorso che hai deciso di seguire. Fossi ancora cacciatore, ti rispetterei, come ho rispettato e rispetto alcuni cacciatori per la loro conoscenza, la loro voglia di dialogare con parti che spesso vengono messe a priori in opposizione.

So per esperienza, che, purtroppo, frangi estremi nel mondo venatorio esistono. E fanno legge. Ne sono stato il testimone. E ne ho subito "l'ira", sulla mia pelle, per i semplice fatto di contare e studiare a scopo scientifico alcune specie cacciate...

Non voglio spremere il limone. Non mi interessa il confronto diretto e violento. Ho anch'io scarponi gentili.

E li rivendico.





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"Tutto il segreto dello studio della natura risiede nell'imparare come usare i propri occhi".

George Sand.

Modificato da - Bluneophron in data 15 ottobre 2008 18:44:10
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 15 ottobre 2008 : 19:30:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Non voglio spremere il limone. Non mi interessa il confronto diretto e violento. Ho anch'io scarponi gentili.

E li rivendico.


Sto imparando a conoscerti meglio, Bluneophron, nel corso di questa conversazione che forse sta assumendo quasi più i toni del monologo (il mio - e vi prego di intervenire perchè non voglio credere che tutto si sia già detto).
Hai degli scarponi gentili e mi scuso con te se ti ho offerto l'impressione di non essere stato gradito con la tua "provocazione".
E' un argomento scottante, molto scottante il tuo. Un argomento che punta inevitabilmente il dito contro qualcuno e qualcosa. E come forse avrai intuito il nostro forum è un luogo dove non alberga il desiderio di crocifiggere alcuna persona o categoria di persone.
Ciò nonostante non possiamo certo sottrarci dall'affrontare delle tematiche così strettamente interlacciate con il nostro interesse primario: l'amore per la natura.
La conversazione, grazie anche all'intervento di Fabribor ed all'ammirevole spirito d'accoglienza di Occhione, ma soprattutto grazie al senso di responsabilità e di equilibrio che hanno dimostrato i partecipanti alla discussione nel rimuovere gli ostacoli al sorgere delle prime incomprensioni, consente che questo argomento possa essere scavato in profondità ed in sereno equilibrio.
Lo so perfettamente che la nostra è una nicchia di espressione di idee numericamente contenuta quindi non rappresentativa. Oltretutto è piuttosto raccolta in uno spazio riservato agli amanti della natura quindi già interpretabile in maniera preconcetta: gode però di un potente amplificatore garantito dalla serietà che sta dimostrando il nostro forum nel WEB nel corso dei mesi, nonostante tutta una serie di difficoltà incontrate e superate.
Ti ringrazio quindi per il tuo ultimo pensiero e per averci proposto il tuo messaggio.
Beppe


La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 15 ottobre 2008 : 19:47:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io come Beppe sono un ex cacciatore, da oltre 20 anni ho appeso il fucile al chiodo, ricordo bene le sensazioni che provavo, mi stupisco come ho continuato per anni quest'attività.
Quoto tutto quello che ha scritto Beppe ritengo che un carniere di foto dia una soddisfazione ancora maggiore e che il rispetto per la natura nella sua totalità sia un dovere sempre più ineludibile, così come recita il detto siciliano "ogni ficateddu ri musca fa sustanza" ognuno deve dare il suo contributo, per quanto piccolo per la salvaguardia di quell'inestimabile tesoro che sono i vari ecosistemi
Saluti Gigi

Modificato da - gigi58 in data 15 ottobre 2008 19:48:47
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nando57
Utente Senior

Città: Anzio
Prov.: Roma

Regione: Lazio


563 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 ottobre 2008 : 11:37:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tutto molto bello, civile e giusto.
Fa piacere leggere gli ex cacciatori che ora si dedicano alla natura in altro modo, ma poi mi vengono in mente le immagini di quello che succede nel bresciano, nel delta del Pò, oppure andando + lontano a Malta...

Sulle proposte di legge incollo quanto ho scritto su un altro forum:
Sebbene ci sia chi "arriccia il naso" quando si scantona dal report,
(+ o - ) scientifico, sulla specie rara "n", credo che tutti siano (o
dovrebbero) essere consapevoli che il futuro dello studio scientifico
in Italia dell'avifauna dipende da come essa viene tutelata dallo
Stato.

quindi vi invito a partecipare alla iniziativa che segue (io ho leggemente modificato il testo della lettera, quello sotto è il testo originale che ho ricevuto):

Tempestiamo il presidente, i vicepresidenti, i segretari e i membri del PDL della Commissione (è il PDL che propone le nuove norme) di email con le nostre proteste.

PROTESTA DA DIFFONDERE AL MASSIMO, ANCHE ALL'ESTERO

BLOCCO COPIA E INCOLLA:

segr.ufficiostampa@minambiente.it, forzaitaliapalermo@gmail.com, dali_a@posta.senato.it, antonio.dali@senato.it, bruno_f@posta.senato.it, franco.bruno@senato.it, monti_c@posta.senato.it, cesarino.monti@senato.it, deluca_v@posta.senato.it, vincenzo.deluca@senato.it, fluttero_a@posta.senato.it , andrea.fluttero@senato.it, alicata_b@posta.senato.it, bruno.alicata@senato.it, coronella_g@posta.senato.it, gennaro.coronella@senato.it, dellutri_m@posta.senato.it, m.dellutri@senato.it, digilio_e@posta.senato.it, egidio.digilio@senato.it, leoni_g@posta.senato.it, giuseppe.leoni@studioleoni.info, giuseppe.leoni@senato.it, malan_l@posta.senato.it, lucio.malan@senato.it, nessa_p@posta.senato.it, pasquale.nessa@senato.it, orsi_f@posta.senato.it, franco.orsi@senato.it, peterlini_o@posta.senato.it, oskar.peterlini@senato.it, pininfarina_s@posta.senato.it, sergio.pininfarina@senato.it, scotti_l@posta.senato.it, luigi.scotti@senato.it, viceconte_g@posta.senato.it, guido.viceconte@senato.it, redazione.web@governo.it, notizie@governo.it

LETTERA TIPO (MA E’ MEGLIO MANDARNE UNA PERSONALE)

Protestiamo contro i 5 disegni di legge del PDL che mirano a sostituire e stravolgere l'attuale legislazione sulla protezione della fauna e la disciplina della caccia in Italia (legge 157 del 1992).

C'è da augurarsi che almeno il Governo si esprima negativamente su queste proposte salva-bracconieri, che sembrano ritagliate su misura per i cacciatori, per ottenere sempre più voti dalla loro lobby, e non aggiungono alcuna corretta riforma nella gestione del nostro patrimonio faunistico.

Dimostrate di rispettare gli animali e non chi li uccide per "sport". Dimostrate di rispettare la vita anche degli animali non umani, che hanno diritto a vivere nel loro habitat senza rischiare una morte tanto violenta quanto gratuita.

Vogliate tenere infine conto che tutti i sondaggi svolti negli ultimi anni dimostrano che la stragrande maggioranza del popolo italiano è contrario alla caccia.

Nome, cognome, città



Fernando Ferri
Anzio

Modificato da - nando57 in data 16 ottobre 2008 11:46:54
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Bluneophron
Utente V.I.P.

Città: LODI
Prov.: Lodi

Regione: Lombardia


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Inserito il - 16 ottobre 2008 : 14:08:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie ate nando57, faccio girare.

Bl.

( si può essere in totale disaccordo ma rimanere civile; non è sempre facile, lo riconosco: tante volte ho sentito dentro di me che i limiti dell'indecenza erano stati superati...)

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"Tutto il segreto dello studio della natura risiede nell'imparare come usare i propri occhi".

George Sand.

Modificato da - Bluneophron in data 16 ottobre 2008 14:13:00
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Gyps
Utente Senior


Città: Nuoro
Prov.: Nuoro

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Inserito il - 16 ottobre 2008 : 14:58:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di nando57:
Dimostrate di rispettare gli animali e non chi li uccide per "sport". Dimostrate di rispettare la vita anche degli animali non umani, che hanno diritto a vivere nel loro habitat senza rischiare una morte tanto violenta quanto gratuita.

Vogliate tenere infine conto che tutti i sondaggi svolti negli ultimi anni dimostrano che la stragrande maggioranza del popolo italiano è contrario alla caccia.


Secondo me questi due passaggi sarebbero da modificare. Qui si parla di (pessime) modifiche della L. 157, non di quanto sia giusto "andare a caccia".
La caccia esiste (punto).

Un'altra cosa che terrei a scrivere (e che mi è dispiaciuto invece leggere) è che ritengo ingiusto stereotipare il cacciatore.
Non credo alla "categoria", bado di più alle singole persone. C'è il criminale (criminale, non cacciatore!) che fa strage a Malta, e c'è il cacciatore di Siniscola (NU) che ha deciso di lasciare in pace la pernice sarda per un anno..
Ed è da questi ultimi che sarebbe utile avere un parere sulle modifiche, e sulla legge in generale.

Ecco perchè mi piacerebbe, in questa discussione, continuare a leggere, oltre i "NO alla caccia", e la bella testimonianza di Beppe, anche altri messaggi, ad esempio di Andrea "Tetrao".
Non deve esistere in queste occasioni (a mio modesto parere) la divisione tra chi è cacciatore e chi no, ma solo tra chi ha a cuore la salvaguardia dell'avifauna e chi no. Senza estremismi, perchè altrimenti non si va da nessuna parte..

Il "No alla caccia" può essere espresso sempre, e da chiunque, e in qualunque momento, ma, in questa occasione, sinceramente mi pare un pò sterile. (mio parere personale)
Bisognerebbe rimboccarsi le maniche e lavorare assieme, si può fare, non è utopia.

Ora metto un pò di sorrisi, tutti per voi, così non si cadrà nella polemica!



Ciao,
Laura




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"per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]
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Hemerobius
Moderatore


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Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 ottobre 2008 : 17:57:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sembra di percepire (che brutto inizio !) che l'esposizione delle proprie esperienze personali non sia sempre consona agli scopi del forum. Che strano? Pensare che non c'è un ID (qui si prosegue peggio ), un intervento, una polemica che io non faccia basandomi sulle mie esperienze personali.

Allora con le mie esperienze continuo per dire una cosa, molto semplice.

Io sono originario del Delta del Po ferrarese (più o meno Comacchio). Nel mio territorio c'erano due aree di grandissimo valore naturalistico (reale): il Gran Bosco della Mesola ed il complesso delle Valli Bertuzzi. Il primo si era salvato perché riserva di caccia degli Estensi prima e dei potenti di turno poi; il secondo si era conservato grazie agli enormi proventi che la Società proprietaria incassava con l'affitto delle "botti" da caccia.
Il territorio non è stato rovinato dai cacciatori, ma dalla speculazione edilizia e da un modello di agricoltura industriale che ci sta portando alla rovina. L'ultima mia visita è stata sconfortante, desolante, avvilente.

Quello che mi dà veramente fastidio della caccia e dei cacciatori non è la loro pressione antropica (e qui ci sarebbe veramente da discutere), ma la protervia con cui la legge permette loro, per esempio, di entrare senza alcuna autorizzazione nei fondi altrui e di sottrarre alla comunità risorse (per me la selvaggina è una risorsa estetica e mi dà fastidio se la debba godere solo qualcuno togliendola a me) senza pagare un adeguato corrispettivo.
Volete far imbufalire un cacciatore? Ditegli che i costi della sua licenza di caccia sono irrisori, che dovrebbe pagare molto di più il proprio "divertimento", che per sfruttare una risorsa limitata di tutti dovrebbe pagare per garantire la tutela della risorsa stessa.
FACCIAMOLI PAGARE. Diventerà uno sport per soli ricchi? Beh, io mica ho la possibilità di dedicarmi al polo, al golf, alla motonautica, oppure poteri fare solo una di queste cose se fossi veramente appassionato.


Ciao Roberto


verum stabile cetera fumus
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nando57
Utente Senior

Città: Anzio
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 ottobre 2008 : 19:27:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
urge forse qualche chiarimento:

ho riportato un messaggio che proponeva un testo di protesta. (Tra l'altro, come ho scritto, l'ho modificato perchè non rispondeva bene al mio pensiero e ci ho aggiunto un richiamo alle infrazioni in sede EU). chi vuole lo usa e/o lo modifica, amici come prima.

sul delta del Pò: mi riferivo ai filmati di fenicotteri agonizzanti per avvelenamento da pallini di piombo.

è giusto evidenziare l'esistenza di cacciatori che si pongono un minimo di scrupoli, anch'io conosco un collega in ufficio che è un cacciatore + che degno e con cui discuto e parlo di avifauna senza problemi.
Ma quale percentuale ritenete siano questi cacciatori diciamo "all'antica", rispetto al totale SUVdotato ecc. ecc.?
Forse sarò pessimista.

condivido l'idea di alzare i costi della licenza. oltre all'ovvio, ovvero che si dovrebbe potenziare sul serio il controllo del territorio contro il bracconaggio, mettere delle sanzioni pesanti a chi non usa i pallini d'acciaio nelle zone umide (si paga 30 euro mi pare...)





Fernando Ferri
Anzio
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Bluneophron
Utente V.I.P.

Città: LODI
Prov.: Lodi

Regione: Lombardia


213 Messaggi
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Inserito il - 16 ottobre 2008 : 21:43:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Ciao a tutte e tutti,

@gyps e a tutti

Il "No alla caccia" può essere espresso sempre, e da chiunque, e in qualunque momento, ma, in questa occasione, sinceramente mi pare un pò sterile. (mio parere personale)


Che le cose siano bene chiare, dato che ho creato io il "soggetto":

Ho riportato di un DDL che non vorrei venisse attuato come legge vigente. Ho spiegato le mie motivazioni, mi sembra senza usare stereotipi, preconcetti e tenendo un linguaggio corretto anche davanti a reazioni/opinioni chiaramente fuori luogo. Ho parlato brevemente della mia esperienza.

Ora, ho anche fatto una domanda: cosa ne pensate? E a parte Bigeye che è entrato nel merito, vedo quasi solo post che discutano della discussione e di come discuterne...Uffa.......!

In fatti, come lo dici tu, dopo un pò un si stanca davanti alla sterilità rispetto alla riflessione "lanciata" o proposta.

Quando uno ( io) propone un tema di riflessione davanti a un disegno di legge ( scottante, lo posso capire, però ben reale) e che gli viene rimprovato la sua appartenenza a "retaggi ambientalisti" con il tono che penso traspiri nel messaggio, scusami se l'autore del thread si sente un attimino preso in giro, o addirittura stereotipato come meno di niente perché appartiene...bla...bla...bla.

Voglio veramente esser sincero e chiaro perché l'argomento mi sembra molto importante. Non ho chiesto se siete pro o anti caccia, o in mezzo, o se siete della LAC, di Forza Italia...o che ne so? Ho chiesto: cosa ne pensate di quel DDL?

Dici:

Non deve esistere in queste occasioni (a mio modesto parere) la divisione tra chi è cacciatore e chi no, ma solo tra chi ha a cuore la salvaguardia dell'avifauna e chi no. Senza estremismi, perchè altrimenti non si va da nessuna parte.


Va bene. Ok. Però c'è chi caccia e chi non caccia. C'è chi ha un fucile e chi no. C'è chi ne usa e chi ne abusa...C'è chi accetta il dialogo e chi no.

Non ho detto che questo DDL era o no condiviso dai cacciatori. No ho detto che quel DDL verra approvato perchè i cacciatori sono ritardati mentali, in italia oggi. Non ho detto queste cose. Ho detto e scritto delle cose ben diverse.

E sinceramente essere anti-caccia ( o no) non mi sembra che possa far di me o di un'altro, un estremista per forza...Idee pacate e radicali verso qualsiasi argomento non sono idee per natura estremiste.

E per finire: a fur di "diabolisazzare", di "parlare del parlare di...o no", qualsiasi idee, opinione, o voglia di discussione, anche se ancorata nell'esperienza, ci porta solo ad una mediocrità logorica, un consenso nel consenso di dialoghi già annunciati.

Vi ho proposto di riflettere intorno a un testo, che esiste e di cui vale la pena sfogliarne le pagine..


Poi, a ciascuno di rispondere. O no.

Su questo chiudo e vi ringrazio per l'ascolto.

Bl.







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"Tutto il segreto dello studio della natura risiede nell'imparare come usare i propri occhi".

George Sand.
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CP
Utente Senior


Città: Modena
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


1446 Messaggi
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Inserito il - 16 ottobre 2008 : 21:53:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche a me capita di parlare con dei caccitori. Sfortunatamente nei periodi di non caccia, con altri due, facciamo il conteggio degli acquatici in un gioco di caccia.
Da fine inverno inizio primavera "o state lontani dalle rive che iniziana a nidificare". Meta settembre canneto molto alto siamo adati 100 mt avanti sul prato "o venite via stavano arrivando delle anatre che non si sono posate e sono tornate via"(dopo una settimana iniziava la caccia).
Tra le due fasi "o due giorni fa c' erano le pettegole ieri la spatola ecc.
Non capisco come si faccia nel periodo di chiusura della caccia essere attenti osservatori per poi divertirsi (penso che ai giorni nostri sia ormai come uno sparatutto dei videogiochi)uccisori.
Va bene dopo la provocazione ditemi: il Fringuello e la Peppola per fare un esempio sono così dannosi o sovrappopolati da doveli uccidere. Per quello che mi risulta i passeriformi sono in calo drastico (coltura intensiva pesticidi ecc.?)
Mi date una risposta?

Ciao

CP
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Salvatore Caiazzo
Moderatore


Città: Monteveglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 16 ottobre 2008 : 22:56:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho aspettato un pò prima di rispondere di nuovo: come volevasi dimostrare dieci morti per caccia sono una cosa normalissima, tanto da non doverne parlare più.
Che strani metri usiamo a volte per prendere le misure...

Siamo parte della natura - Salvatore
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CP
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Inserito il - 18 ottobre 2008 : 12:21:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fortunatamente sembra che anche le associazioni dei cacciatori siano contrarie a queste aberranti proposte di legge

Ciao

CP
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Icaro
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Inserito il - 18 ottobre 2008 : 21:37:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti.
Innanzitutto voglio lodare Bluneophron per aver proposto un argomento di discussione così importante.
In effetti questo nuovo disegno di legge introduce delle modifiche significative alla legge 157, concedendo ai cacciatori maggiori possibilità d’azione.
Io mi auguro, ma sinceramente ne dubito, che queste modifiche siano basate su studi scientifici che ne prevedono l’impatto sulla fauna e sull’ambiente. Secondo me è molto sbrigativo giustificare la modifica della legge in questo modo

Dal DDL Carrara, Bianconi e Asciutti


<< […] La realta` socio-politica con la quale oggi il legislatore deve misurarsi […]
e` profondamente diversa rispetto a quella con la quale dovette fare i conti il legislatore
del 1992 […]. Quando, nel 1992, fu approvata la legge n. 157, i
cacciatori italiani erano circa un milione e mezzo. Oggi sono la meta` (750.000). Dunque,
e` una cornice diversa;
e` un diverso spazio di intervento legislativo dal quale non si
puo` prescindere. Sedici anni fa si produsse un corpo legislativo modulato, come riferimento
sul punto del prelievo venatorio, sull’esercizio dell’attivita` venatoria da parte di
una platea di un milione e mezzo di cittadini, mentre oggi questa platea vale la
meta`.
Se allora, fermo restando che l’obiettivo primario della legge n. 157 del 1992
era quello di tutelare la fauna selvatica e la sua conservazione, quella legge realizzava
e ha realizzato lo scopo per cui era stata concepita, oggi, con appena 750.000 cacciatori
sparsi sul territorio nazionale, la tutela della fauna non e` soltanto un risultato certo
ed acquisito, ma puo` essere ragionevolmente migliorata.

[…] Oggi un cacciatore italiano puo` in astratto disporre di quel territorio che,
nel 1992, era stato previsto fosse compatibile con l’esercizio del prelievo venatorio da
parte di due cacciatori, ma molti profili rendono indifferibile la modifica della normativa
statale
[…] >>


I tre senatori, come sembra emergere da questo preludio, pare considerino solo la realtà socio-politica, mentre io mi aspettavo che si giustificasse una nuova legge con il fatto che per esempio alcune specie potevano non essere più in pericolo rispetto al ’92, o cose simili. Nessun riferimento alla realtà faunistica e ambientale dell’Italia. Qua si dice soltanto che poiché i cacciatori sono la metà rispetto all’anno dell’entrata in vigore della 157, è giusto che quella metà che è rimasta possa godere di maggiori possibilità di prelievo, mentre non viene chiarito se l’oggetto di questo prelievo, la fauna, è attualmente nelle condizioni di reggere un aumento simile della pressione venatoria.

Detto questo vorrei anch’io dichiarare la mia disapprovazione per quella caccia intesa come divertimento, definita sport da molti, mentre non vedo niente di sportivo nella competizione tra una creatura inconsapevole e inerme, e un uomo che freddamente punta su di essa una doppietta che può ammazzare a distanza. Che sport è questo? Che competizione è?

Sono invece a favore solo di quella caccia praticata ai fini della gestione della fauna, che è utile, anzi, ormai indispensabile per la conservazione delle specie e degli ecosistemi in gran parte del territorio europeo.


Modificato da - Icaro in data 18 ottobre 2008 21:41:25
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CP
Utente Senior


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Inserito il - 19 ottobre 2008 : 14:29:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Salvatore aspettavo che qualcunaltro rispondesse alla tua domanda visto che io sono di parte.
Tutti gli anni all'apertura della caccia si ha il solito bollettino di guerra: qualche morto qualche ferito...
Quello che fa veramente indignare sono le solite risposte anno dopo anno: ho visto muoversi qualcosa dietro il cespuglio e ho pensato che...
Probabilmente non si rendono conto di avere in mano un arma da fuoco sentono muovere qualcosa e nell'indecisione sparano appunto a qualcosa di non determinato: poi uomo specie protetta o cacciabile chi se ne frega era un fruscio nel vento non mi arresterete mica per questo.
Per finire una storia vera: come già scritto faccio i conteggi degli acquatici in un gioco di caccia e mi capita di parlare con di cacciatori. A uno di questi è stato ritirato il porto d'armi perchè per bisogni fisiologici ha lasciato incustodito il fucile e gli è stato rubato (per andare d evaquare c'è bisogno di lasciare un'arma in mezza al sentiero alla portata di tutti?). Probabilmente vivono in un mondo tutto loro, forse virtuale, dove fucili e sangue fanno guadagnare punti.
Poi per finire veramente un suggerimento per i fungaioli dei boschi: se vedete passare un cane da caccia fate casino. Nei pressi c'è il cacciatore ed è maglio fargli capire che non siete selvaggina come successo qualche tempo fà

Ciao

CP
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 19 ottobre 2008 : 18:44:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di CP:

Ciao Salvatore aspettavo che qualcunaltro rispondesse alla tua domanda visto che io sono di parte.
Tutti gli anni all'apertura della caccia si ha il solito bollettino di guerra: qualche morto qualche ferito...
Quello che fa veramente indignare sono le solite risposte anno dopo anno: ho visto muoversi qualcosa dietro il cespuglio e ho pensato che...
Probabilmente non si rendono conto di avere in mano un arma da fuoco sentono muovere qualcosa e nell'indecisione sparano appunto a qualcosa di non determinato: poi uomo specie protetta o cacciabile chi se ne frega era un fruscio nel vento non mi arresterete mica per questo.
Per finire una storia vera: come già scritto faccio i conteggi degli acquatici in un gioco di caccia e mi capita di parlare con di cacciatori. A uno di questi è stato ritirato il porto d'armi perchè per bisogni fisiologici ha lasciato incustodito il fucile e gli è stato rubato (per andare d evaquare c'è bisogno di lasciare un'arma in mezza al sentiero alla portata di tutti?). Probabilmente vivono in un mondo tutto loro, forse virtuale, dove fucili e sangue fanno guadagnare punti.........



Il problema che pone Salvatore (e ripropone Cp) non mi sembra che possa essere considerato esclusivo o prioritario rispetto e tutti gli altri che coinvolgono il mondo della caccia. Muoiono beatamente milioni di animali oltre che quei 10 uomini. Inoltre, qualsiasi attività che svolgiamo è suscettibile di rischio di morte a causa di terze persone, particolarmente quelle che riguardano sport che non siano il gioco delle bocce o della briscola.
Se dovessimo attribuire il peso reale alla vita di un uomo che viene falciato sulla strada perchè vittima di un ubriaco al volante o perchè coinvolto in una rissa da stadio o affettato in immersione dall'elica di un motoscafo, dovremmo vietare tutto e fermare il mondo da un giorno all'altro. Non credo che si possano mettere in pratica tempi di risposta così immediati e strumenti in grado di combattere il cinismo dilagante. Il problema è tremendamente più complesso e più devastante delle dieci morti che pur rappresenterebbero da sole motivo di rinuncia.
La caccia è una bomba che va disinnescata lentamente soffocando le abitudini consolidate fino al punto di far sì che affoghi da sola.
Chiudere la caccia da un giorno all'altro è improponibile. Avremmo 800.000 cacciatori in rivolta per le strade a sbucherellare qualsiasi cosa gli passi per la testa.
Si può però cercare di dissuaderli poco alla volta continuando ad applicare limitazioni sempre più drastiche. Se è vero che da 1.250.000 sono passati ad 800.000 significa che qualcosa sta funzionando. La strada da seguire è quindi solo quella che fino ad oggi ha prodotto frutti: applicare sempre più limitazioni. Quelle stesse limitazioni che i tre senatori desiderano cancellare per offrire una fetta di torta maggiore a minori commensali.
Qualcuno ha proposto il "pagare di più". Questo sarebbe un rimedio che in qualche modo potrebbe abbattere ulteriormente il numero ma conoscendo bene i cacciatori finirebbero per non comprare il motorino al figliolo o rinunciare alle ferie pur di pagarsi la tessera venatoria. E comunque sarebbe un priviligiare le classi più abbienti che se ne fregherebbero di spendere 5000 euro anzichè le cifre attuali.
Le mosse dovranno essere congiunte e indirizzate su più fronti.
La prima la riduzione del calibro (passando dal cal 12 ad uno inferiore - vietando a maggior ragione l'uso dei 12 magnum e supermagnum per anatidi).
La seconda l'eliminazione tassativa dei pallini in piombo per qualsiasi tipo di caccia (non solo per una questione di avvelenamento ma anche di resa balistica nettamente inferiore, come spiegato nel post dedicato a questo problema).
La terza l'aumento dei costi dei tesserini regionali praticando maggiorazioni pesantissime in percentuale sempre maggiore ad ogni tessera acquistata per la caccia nelle altre regioni non di pertinenza.
Questo solo pacchetto farebbe crollare al 50% il numero dei cacciatori.
Purtroppo non credo esistano altri mezzi per convincere un cacciatore a cambiare "sport".
Queste limitazioni dovranno essere giustificate solo ed esclusivamente dalla necessità di salvare il salvabile. Sarà quindi necessaria una campagna di sensibilizzazione anche questa congiunta ed attuata non solo dalla associazioni anticaccia citate in apertura ma da più direzioni di rappresentanza sociale.
La prima che mi viene in mente, un'opera di sensibilizzazione all'interno delle famiglie dei cacciatori attraverso la scuola. Sarebbe efficacissima.
I dieci morti impallinati non impressionano più nessuno. E'un tributo che da sempre viene pagato ad opera degli imbecilli che popolano qualsiasi angolo del nostro mondo. Ormai abbiamo fatto l'abitudine con l'imbecillità.


La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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Salvatore Caiazzo
Moderatore


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Inserito il - 20 ottobre 2008 : 00:25:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...intanto sono diventati tredici....mi auguro che almeno vengano condannati all'ergastolo, gli autori dell'incidente...sportivo.
Se oggi ci vedo ancora lo debbo solo ala fortuna che fece passare a meno di mezzo metro la rosa di pallini che mi sfiorò mentre riparavo le tegole del tetto qualche anno fa.
Consideratelo pure off topic, visto che si discute di come limitare i danni all'ambiente con limature e aggiustamenti di una legge, ma non dimentichiamo che settecentocinquantamila armi mortali girano per le campagne insieme a cercatori di funghi, amanti della natura, e migliaia di altri personaggi armati soltanto dei loro occhi o di una macchina fotografica, o di un cestino di vimini. Inserirei tutti questi soggetti inermi tra le specie in pericolo....

Siamo parte della natura - Salvatore
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