Dopo le ultime escursioni effettuate alla Diaccia Botrona (Castiglione della Pescaia - GR) ho potuto verificare una massiccia presenza di fenicotteri nella parte centrale del padule. Erano divisi in due gruppi enormi, non molto distanti l'uno dall'altro, sicuramente costituiti da più centinaia di esemplari ognuno. Purtroppo quest'anno si mantengono sempre a distanze esageratamente lontane da qualsiasi punto d'osservazione consentito, creando uno strano effetto prospettico che li fa ritenere vicini al lato del padule contrapposto a quello in cui ci si trova ad osservare. Allora tu pensi: ora li frego io... Monti in macchina, fai il periplo della Diaccia Botrona e vai dalla parte diametralmente opposta. Giungi lì e li vedi invece vicinissimi a dove ti trovavi prima!!! E' chiaramente un effetto ottico incredibilmente buffo che può essere bypassato semplicemente prendendo delle mire di traguardo per ricostruire poi su Google maps la posizione abbastanza precisa facendo incrociare le mire sulla mappa, cosi come si usa fare nel mondo marinaro. Dalle mie valutazioni i due gruppi stazionano nella parte centrale del padule in una zona più o meno equidistante dai bordi esterni. Una zona di cui non conosco le caratteristiche in quanto assolutamente inavvicinabile per via degli ovvi divieti e comunque per i guadi impossibili da poter effettuare con le attrezzature ordinarie. Ritengo che fisicamente sia possibile avanzare ancora un buon mezzo chilometro all'interno dai luoghi classici di osservazione ma non mi sembra assolutamente il caso di farlo, non soltanto per i divieti ma per non disturbare quegli animali che avranno i loro buoni motivi per sostare costantemente da giorni e giorni nella parte centrale del padule. La mia curiosità è questa: come mai quest'anno rimangono lì e non si spostano disperdendosi in branchetti nelle zone più periferiche? Perchè sono quasi quintuplicati nel numero? Potrebbero forse aver cominciato a nidificare in forma permanente e non soltanto occasionale? Con la quasi totale certezza posso supporre che siano per la maggior parte esemplari giunti da altri luoghi nei mesi invernali e che ancora stentino ad accasarsi. Probabilmente il centro del padule li rassicura ed offre nutrimento maggiore. Ma potrebbe dipendere anche dal fatto che abbiano individuato una condizione ottimale per nidificare. E' questo il momento? A queste domande non sono in grado di ofrire risposta. Sarei quindi curioso di conoscere le costumanze migratorie, nutrizionali e riproduttive di questi animali che sto cominciando a seguire con una certa attenzione.