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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


1263 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 dicembre 2009 : 16:17:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie....

Ci sono iniziative rivolte alla salvaguardia di alcuni endemismi.... spippolando sul web ho trovato iniziative in questo senso per Trota marmorata, Trota sarda, Storione Cobice, Temolo italico (che non è una specie ma un fenotipo) ma il grosso delle specie a rischio è tuttora ignorato.... nella maggior parte dei casi non servono nè all'acquariofilo, nè al pescivendolo, nè al pescatore sportivo...

Non metterti a ridere ma a pochi passi da noi (Slovenia) sono un bel po' avanti... lì ci sono alcune specie, ritenute a rischio, che sono protette, nel senso che non si possono pescare e basta. Un segnale forte. Da noi vige ancora (tanto per fare un esempio) la misura minima per l'Anguilla (che è in CITES da marzo 2009) ...... Confido nell'iniziativa del singolo, perchè la pubblica amministrazione, purtroppo, non ha la possibilità nè la volontà di farsi carico di un problema che interessa solo pochi di noi.


"...lì ci troverai i ladri gli assassini/ e il tipo strano/ quello che ha venduto per tremila euro/ sua figlia a un nano..."
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 08 gennaio 2010 : 21:37:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti segnalo un piccolo pescetto: Barbo di Sumatra.
Premetto, non conosco niente di questo nuovo piccolo inquilino dell'Ombrone nè so quanto sia diffuso, ma ho catturato personalmente 4 esemplari di questo piccolo intruso nell'Ombrone in estate, nelle famose gole nel tratto che da sotto Montalcino va nel maremmano, precisamente sotto Salceta.
Non avevo idea di che pesce fosse, poi un amico negoziante mi ha svelato l'arcano,lo conosci?Quì se ne sa poco, non ho idea di quando è statto gettato, ma oltre a me, sò di numerose catture sempre estive.. (purtroppo!)
Resiste all'inverno che tu sappia? O è stata una meteora (spero!)

P.s. sulla Marmorata confermo, ho potuto proprio quest'anno constatare un ottimo lavoro fatto in Friuli.Bellissimo pesce, permettimi inoltre un'appunto.
Sullo storione il tentativo (e costoso) è stato fatto proprio sul Po,ed è anche purtroppo famoso il disastro ottenuto (che ti posterò appena ho tempo) il problema nel grande Fiume oltre all'inquinamento è lo sbarramento di Isola Serafini... ma appena ho tempo posterò con più dettaglio di notizie.
Ciao

Massimo.

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No alla diga sul Farma-Merse, no ieri, no domani, MAI!!

Modificato da - Frustone in data 08 gennaio 2010 21:45:44
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Hippolais
Utente Senior


Città: Carità di Villorba
Prov.: Treviso

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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2010 : 13:13:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho mostrato la tua check list al mio prof che l'ha trovata molto interessante (come me, del resto) e mi diceva di chiederti: ma per considerare una specie alloctona parte delle specie italiane (ed essere quindi inserita in check), basta che ne sia pescato qualche individuo o deve esserne stata confermata la riproduzione o l'avvenuta acclimatazione in acque italiane??

Luca Boscain
Villorba (TV)
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 13:15:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il barbo di Sumatra?
Sarà qualche acquariofilo troppo bravo che ha ottenuto qualche figliata di troppo e non ha trovato da venderli...
Dubito che nelle nostre acque possano resistere ai rigori invernali ma si credeva lo stesso anche della Caulerpa taxifolia...
Tienici informati! (foto ne hai?)

NO all'autostrada in Maremma!
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 15:12:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Il barbo di Sumatra?
Sarà qualche acquariofilo troppo bravo che ha ottenuto qualche figliata di troppo e non ha trovato da venderli...
Dubito che nelle nostre acque possano resistere ai rigori invernali ma si credeva lo stesso anche della Caulerpa taxifolia...
Tienici informati! (foto ne hai?)
NO all'autostrada in Maremma!


No, foto non ne ho in quanto oramai nell'Ombrone non la porto neanche più dietro la macchina fotografica in quanto tolto il paesaggio l'Ombrone Senese non offre più niente.
Le carpe le trovo più belle e in salute da altre parti, il resto francamente tolto qualche cavedano bello è...aimè desolante.
SI andò con la fissa a vedere lo stato dei ciprinidi e non ti dico;
tolto qualche barbo spagnolo poi entrarono sotto i gatti e i carassi...
poi dopo un'oretta abboccarono questi pescetti (erano sui 5/6 cm) di livrea zebrata bianca e nera con arancio.. sono proprio quelli classici di acquario!
Da quello che mi dicono non possono svernare in quanto tollerano 20 gradi di minima mi dicono...
Ma oramai quel fiume è davvero mal messo, ma il fatto che in un'ora ne catturai 4,un pò mi impressionò! Ora visto le condizioni meteo è impossibile fare un confronto temporale, ma sì Massimiliano a primavera torneremo a far passata e se li prendiamo faremo foto e video in quanto sarebbe inaudito che questi piccoli ciprinidi si siano adattati.
Ma dando un'occhiata ho visto che anche su Wikipedia si parla di questo piccolo intruso (digitando Fiume Ombrone Wikipedia), quindi qualcun'altro oltre che me e miei conoscenti sembra averlo pescato...

Messaggio originario di ugandensis:
Confido nell'iniziativa del singolo, perchè la pubblica amministrazione, purtroppo, non ha la possibilità nè la volontà di farsi carico di un problema che interessa solo pochi di noi.


Nicola scusa la citazione ma è importante che tu quì faccia chiarezza,ci leggono in molti e fraintendere è spesso possibile.
E' bene ricordare che è severamente vietato immettere qualsivoglia specie ittica in fiumi e bacini anche se questo fosse fatto con materiale Autoctono.Occorrono controlli delle ASL e Autorizzazioni per fare ciò altrimenti non solo si va contro la legge e ci mettiamo al pari di chi immette siluri, ma corriamo il rischio di immettere materiale non controllato a livello sanitario o peggio (vedi barbi) fare un gran casino!
Intuisco che non era tua intenzione dire questo, ma è bene ricordare e sarai senza dubbio daccordo con me che è vietato immmettere qualsiasi pesce nei nostri corsi d'acqua e laghi.

Massimo.

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Modificato da - Frustone in data 09 gennaio 2010 15:17:57
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2010 : 15:32:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Frustone:

Ti segnalo un piccolo pescetto: Barbo di Sumatra.
Premetto, non conosco niente di questo nuovo piccolo inquilino dell'Ombrone nè so quanto sia diffuso, ma ho catturato personalmente 4 esemplari di questo piccolo intruso nell'Ombrone in estate.


Urka!!!
Tu ne avessi visto uno, ti direi di non farci caso, ma se gli avvistamenti sono diversi va approfondito perchè la tua è una segnalazione nuova. Cerca di scoprire da quanto tempo è nota la specie lì, se ci sono più classi di età, insomma segnali di superamento della stagione invernale e quindi di acclimatazione.
Su qualsiasi libro, rivista o forum troverai che la specie ha una biologia non compatibile con il nostro clima e quindi l'acclimatazione è da escludere.

Però lo si è detto di diverse specie che alla fine ci hanno sbugiardato...la cosa è degna di attenzione, non perdiamola di vista che le 88 specie potrebbero diventare 89.... tienici al corrente, anzi quest'estate portami a vedere che ci facciamo una sessione di pesca a tetrazona

Grazie per la segnalazione


P.S= all'ultima frase del tuo ultimo messaggio....ci mancherebbe altro!!!! Si dà per scontato, mi riferivo all'iniziativa del singolo nel senso di evitare di fare fritture o zuppette di barbi canini, cobiti o cavedani etruschi o arrosti di trote sarde o lucci italici, anche quando e dove è consentito.... ancorchè stupido. Solo in quel senso.

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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2010 : 15:52:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hippolais:

Ho mostrato la tua check list al mio prof che l'ha trovata molto interessante (come me, del resto) e mi diceva di chiederti: ma per considerare una specie alloctona parte delle specie italiane (ed essere quindi inserita in check), basta che ne sia pescato qualche individuo o deve esserne stata confermata la riproduzione o l'avvenuta acclimatazione in acque italiane??

Luca Boscain
Villorba (TV)


A questo proposito non esiste una convenzione che metta daccordo tutti, e bisogna andare un po' a buon senso.... infatti dire "presente in Italia" è un po' vago.
Un esempio: l'Amur non si riproduce, la sua presenza è frutto di massiccia immissione, gli individui sono perfettamente acclimatati (riuscito acclimatamento) ma la specie no (mancata acclimatazione)... una volta sospese le immissioni l'Amur prima o poi sparisce; al momento attuale però è diffusissimo in tre quarti d'Italia (anche in acque pubbliche, a volte con popolazioni numerose) e fra l'altro è una specie molto longeva.... che si fa?
Non credo che abbia molto senso ignorarlo, e nella lista l'ho inserito, ma qualcuno potrebbe trovarlo discutibile.
Altro esempio: c'è una piccola colonia di Trote, in una regione del Sud, acclimatata da decenni in un piccolo fiume, che credo sia una specie mai segnalata in Italia. Aspetto di esserne sicuro, e se fosse così la segnalo come presente, anche se la presenza è davvero puntiforme; però la specie è di fatto acclimatata in acque libere e la popolazione, per quanto piccola, è stabile.
Altri pesci che si incontrano occasionalmente qua e là, evidentemente liberati da acquari o altro, non hanno rilevanza finchè non dimostrano di autosostentare una popolazione, ma questa non è una "regola tecnica", ma piuttosto una linea che mi sono dato da solo, e che non è detto piaccia a tutti.
Il tetrazona di Massimo di qui sopra è l'esempio perfetto: se salta fuori che c'è una popolazione strutturata e in grado di sostenersi, secondo me va citato; se è una manciata di pescetti buttati lì chissà come, incapaci di superare l'inverno e di riprodursi, allora la considero presenza occasionale e temporanea, e non ce la metto.


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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

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Flora e Fauna

Inserito il - 11 gennaio 2010 : 16:15:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti sinceri per questo topic!
Parlo da persona poco informata, ma penso che siate dei tosti.

Ric
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

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Inserito il - 11 gennaio 2010 : 22:38:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ha ragione Nicola,ovvero ugandensis, và comprovata l'acclimatazione delle specie prima di poterle definire come "alloctone pure".
Infatti la prima e importante cosa da vedere è lo svernamento e la seconda la riproduzione, perdonate i miei termini "ruspanti",ma è proprio così, come giustamente dice Nicola, bisogna vedere questi due aspetti.

Il nostro Uga cita l'amur... Lo sai Nicola che io sono tra i molti scettici che presentano dei dubbi circa la mancata riproduzione dell'Amur lungo le nostre acque oggi?
Parlo senza prove,intendiamoci, ma oramai i casi di piccoli Amur apparentemente non gettati comincia davvero a far riflettere, appena ho risolto un problemino di salute ti citerò anche una pubblicazione di un noto autore di libri pregevoli sulla nostra ittiofauna che presenta anch'esso dei forti dubbi.
Ma ecco che assume importanza il tuo topic e di conseguenza l'aspetto -"tolleranza di certe specie", personalmente ritengo l'Amur un pesce molto,molto utile in certi casi,vedi bacini con basso livello di acque quindi con alto pericolo di eutrofizzazione, in certi casi l'amur si è davvero rivelato splendido regolatore e brucatore di alghe in eccesso.
Certo, se come si credeva negli anni '50 la mancata riproduzione dello stesso fosse imputabile a 2-3 gradi di temperatura... ora (purtroppo per via dell'effetto serra) ci saremmo pure...
P.s. appena recupero il testo pubblicherò l'autore, ma forse è proprio l'Amur,questo bestione dell'ex Urss che io amo di più tra gli alloctoni e.. sono un pò di parte.

In ultimo mi accodo ai complimenti di Riccardo, questa sezione dei pesci è veramente ben fatta e scritta da persone competenti, anche io faccio i complimenti a chi mi ha preceduto e... sopporta la mia presenza, ma non mi pareva vero che esistesse un forum del genere!


Massimo.

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Modificato da - Frustone in data 11 gennaio 2010 22:48:18
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ugandensis
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 gennaio 2010 : 10:25:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La riproduzione spontanea dell'Amur infatti è un'ipotesi che circola, anzi, ora non ritrovo più il link ma mi ricordo che un evento è stato documentato in Italia nell'estate 1976.... eventi puntiformi non mi sento di escluderli a priori (anzi, a priori non bisogna escludere mai NULLA), ma la specie si può ritenere acclimatata solo se rileva una continuità, e se la popolazione si presenta con diverse classi di età dove si può ragionevonevolmente escludere l'ipotesi di introduzione artificiale.

Aneddoto: nel lago di Sartirana (Lombardia) l'Amur è stato immesso per controllare lo sviluppo eccessivo di vegetazione, e ha svolto il suo compito così bene che ne è stata pianificata l'eradicazione perchè spolverava tutto, mettendo a rischio specie vegetali protette come la castagna d'acqua (Trapa) che, guarda caso, è alloctona.... a volte le cose fanno a cazzzotti con se stesse...

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."
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etrusko
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Inserito il - 12 gennaio 2010 : 11:50:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A mio avviso la mancata riproduzione dell'amur in Italia non è da imputarsi alle basse temperature (avete visto dov'è il fiume Amur? In Siberia...) ma al fatto che ha uova e giovanili planctonici trasportati dalla corrente, adatti quindi a corsi d'acqua lunghi o lunghissimi (dove esiste il plancton fluviale, assente da tutti i nostri fiumi). Un uovo di amur deposto nell'Ombrone finirebbe in mare prima di essersi schiuso...
L'amur non è così tanto una benedizione, lo squilibrio ecologico del lago dell'Accesa, presso Massa Marittima, è stato attribuito in gran parte a questi pescioni (che alieuticamente apprezzo anche io), il fatto che non esistano specie autoctone algovore (si dirà così) dovrebbe farci riflettere sull'inopportunità di immetterne di esotiche in ambienti evolutisi in assenza di consumatori di questo tipo forse.

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Frustone
Utente Senior

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Inserito il - 12 gennaio 2010 : 12:12:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
no,no lo so bene.
Il discorso è da prediligerlo per il compito che deve fare in certi ambienti, che magari hanno perso di pregio.
Tra eradicare e triturare le canne d'acqua con certi macchinari come vidi fare anni fa nella Bruna (letteralmente fecero a pezzi numerosi lucci e... rane) e L'Amur.. va da sè che preferisco l'Amur.
Attenzione, nei laghi il problema è solo dell'uomo, in quanto nei nostri laghi non si riproduce, e se immesso in pochi esemplari è solo grasso che cola.
In quanto con l'alzamento della temperatura rispetto a qualche decennio addietro le alghe e piante anche alloctone (come dice Uga) prolificano molto di più di alcuni anni fa, diciamo che il suo uso va centellinato in quanto la natura non aveva previsto questo,ovvero che l'uomo la distruggesse!!!
Comunque anche se il fiume Amur nasce in siberia è garantito che il pescione necessita di temperature molto alte per prolificare, per questo in natura le uova discendono quel fiume,schiudendosi in un area letteralmente torrida in estate...
Ma non mi stimolate, si va fuori topic e Uga bacchetta!
Uga, mi sfugge una cosa forse, i Gatti dell'Ombrone si sono acclimatati alla grande, li hai messi in lista? Quelli ce ne sono a tonnellate, li hanno presi anche in dicembre...

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Modificato da - Frustone in data 12 gennaio 2010 12:17:07
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etrusko
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Inserito il - 13 gennaio 2010 : 11:22:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tonnellate? Non essere così modesto

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ugandensis
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Inserito il - 14 gennaio 2010 : 10:17:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I gatti dell'Ombrone sono i Channel?
Se son quelli si possono ritenere acclimatati quasi ovunque nei nostri corsi d'acqua, con popolazioni che "esplodono" inizialmente e poi si aggiustano, così come sta accadendo per il Siluro, e come accadde qualche decina di anni fa per il gatto melas.
Lo sapevate che a pochi passi da casa abbiamo anche il blue catfish (nordamericano pure lui)? Me l'hanno segnalato di recente, ma la prima segnalazione attendibile (anche se non ufficiale) di popolazioni strutturate nell'Arno pisano è del 2005.... passa inosservato perchè da piccolo somiglia molto al Channel e per riconoscerlo bisogna saper cosa guardare, poi quando si avvicina ai 50 Kg non lascia più dubbi.... segnalazioni sparse ci sono pure nell'area padana.
Sto aspettando conferme anche su indiscrezioni circa un altro gatto ancora, (White catfish), sempre in Toscana... il problema è che la determinazione sicura non è alla portata del normale pescatore sportivo, e la presenza facilmente passa inosservata.... insomma si sente ancora parlare di gatti "nostrani" (Ameiurus) e di gatti "americani" (Ictalurus), quando in realtà sono tutti americani e in Italia abbiamo SICURAMENTE almeno tre specie di Ameiurus e due di Ictalurus... argomento complicato.

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etrusko
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Inserito il - 14 gennaio 2010 : 11:07:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho fatto classificare dal prof. Bianco qualche decina di "gatti americani" (che in Maremma vengono chiamati "gatti africani") pescati in parecchie stazioni in tutto il tratto grossetano dell'Ombrone e sono risultati tutti Ictalurus punctatus.
Pesci gatto blu? Bianchi? Di Uga, dacci i nomi scientifici, non fare il misterioso!

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ugandensis
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Flora e Fauna

Inserito il - 14 gennaio 2010 : 11:28:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Ho fatto classificare dal prof. Bianco qualche decina di "gatti americani" (che in Maremma vengono chiamati "gatti africani") pescati in parecchie stazioni in tutto il tratto grossetano dell'Ombrone e sono risultati tutti Ictalurus punctatus.
Pesci gatto blu? Bianchi? Di Uga, dacci i nomi scientifici, non fare il misterioso!

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E tu vai a scomodare il buon prof. Bianco per i punctatus?
Scherzo, eh...
Il blue lo trovi qua

Link

La scheda è molto recente perchè è stata inserita un paio di settimane fa dal dr. Porcellotti in seguito alla mia segnalazione, ma ripeto che la specie è acclimatata da anni, e se ne erano accorti in pochi.

Il white catfish invece è dubbio e non ho ancora elementi per dire che c'è davvero, a parte voci di corridoio da verificare attentamente.... e infatti nella check non lo trovi.

Vedremo.



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etrusko
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Inserito il - 14 gennaio 2010 : 23:08:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sono permesso di scomodare il professor (inchino) Bianco solo perchè era la prima segnalazione della specie in provincia di Grosseto, almeno per quanto ne sapevo...
Grazie del link, starò attento (almeno quando saprò quali sono i caratteri diagnostici della specie) se si incontra nel mio amato Ombrone.

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Frustone
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Inserito il - 15 gennaio 2010 : 14:48:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:

I gatti dell'Ombrone sono i Channel?
.../


Si,son loro caro Uga!
Si prendono dovunque,dovunque, li prendi nei correntoni, li prendi nelle stanche, nei sottosponda, a galla, sempre e comunque arrivano questi esseri sull'esca,sempre!
Tutto ciò nonostante vengano prelevati a iosa, nonostante ci siano persone che vengono da altre regioni per farne incetta e nonostante altre con un agire che io NON condivido le peschino in gran numero al solo scopo di ucciderli!
Si, di solito ho notato che dopo un periodo di esplosione numerica i channel (ma un po tutti i gatti) si assestino, ma nell'Ombrone ancora dopo anni questo non succede.
Di buono c'è che rimangono volentieri sull'asta di questo corso d'acqua e non risalgono il Merse, in anni di frequentazione ne ho preso solo uno sul merse e da quel lato ne sono ovviamente felice.
Invece l'Arbia ne è pieno!
Facendo una ricerca la cosa che mi è parsa strana è che nei suoi posti nativi questo "gatto" sembra che ami le acque ossigenate e pure, invece nel nostro caso sembra non voler affatto lasciare acque fortemente inquinate di biologico!
Mah! Valli a capire i gatti!!

P.s. Nicola, con la notizia del "White gatto" mi hai dato il colpo di grazia!!

Massimo.

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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
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Inserito il - 15 gennaio 2010 : 15:01:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo che i malefici siluriformi hanno drasticamente ridotto le dimensioni medie e massime (così come i pesci gatto "comuni") da quando sono stati introdotti; alcuni anni fa non erano rari esemplari di chilo e fino a 3,5 di peso massimo, adesso è un'impresa prenderne di un paio d'etti.
L'invasione è partita da un laghetto per la pesca sportiva nei pressi di Monte Antico noto come lago della Lodola che, in seguito ad un'inondazione, sversò grandi quantità di trote iridee e di channel nel fiume.
Ci si domanda con quale criterio sia stata rilascita l'autorizzazione per un laghetto contenente specie esotiche a 50 metri dall'Ombrone e la risposta (non serve autorizzazione ) ci insegna molto sul perchè le noetre acque sono in questo stato.
Anche io credo che il gatto maculato pian piano raggiungerà un equilibrio con l'ambiente circostante come è successo per il persico sole o il pesce gatto "comune" (comunque mai visto in Maremma prima degli anni '90), per ora la crescita numerica procedeindisturbata e così la diarchia channel-carassio che ha ormai monopolizzato gran parte del'asta principale del fiume.

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Stiaccino
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Inserito il - 02 febbraio 2010 : 21:43:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un lavoro davvero ottimo!
I miei complimenti....mi sarà utilissima.

Ciao
Giacomo

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi - Proust
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