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Grazie, Clemens! Nella nostra ricerca (Link) ne abbiamo parlato nella nota alla versione 266 nel database (Link). Sono contento di poter vedere ed ascoltare ora il fenomeno.
Da Taiwan un'altra filastrocca/canzone cinese delle lumache, che - secondo me - fa parte a pieno titolo del complesso indagato.
Per fortuna il video che allego più sotto era sottotitolato a questo indirizzo: Link così ho potuto recuperarne il testo, che è in cinese mandarino, scritto in caratteri non semplificati (come d'uso a Taiwan), e pronunciato alla taiwanese (infatti "lumaca" viene detta "gua1niu2" e non "wo1niu2"). Ricordo, per incidens, che la sillaba niu2 vuol dire "bovino", ne avevamo parlato a proposito della forma dialettale pechinese "Shui3niu2r"
Si può vedere e sentire qui:
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Ehi ehi, lumaca! Ehi, ehi, lumaca! Hai o non hai gli occhi? Hai o non hai la testa? Io ho gli occhi e anche la testa; ed ho pure mani e piedi.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
La filastrocca è diffusa, e ci sono delle varianti. Qui, credo, dal continente (cfr. caratteri semplificati): Ehi ehi lumaca, ehi lumaca Ehi ehi lumaca, ehi lumaca Io non ho occhi, non ho testa Io ho occhi, ho testa.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
In questo caso (taiwanese? usa caratteri non semplificati) una versione molto simile alla prima è cantata sulla stessa melodia della canzone giapponese "Denden mushimushi"... trovo interessante la danza della lumaca a quartetti, verso la fine...
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Nella seconda versione, quella più breve, non si potrebbe tradurre anche lì con una domanda? Ne risulterebbe una cosa come
Ehi ehi lumaca, ehi lumaca Ehi ehi lumaca, ehi lumaca Ho o non ho occhi? Ho o non ho testa? Io ho occhi, io ho testa.
Dal punto di vista strutturale, trovo che questa versione più breve potrebbe eventualmente essere più antica (in teoria, perché non abbiamo prove), perché si limita alle consuete parti (prima parte: invocazione del nome della lumaca; seconda parte: implicita richiesta di uscire, espressa col contrapporre due momenti, un inizio in cui la lumaca dapprima è nascosta, e poi un seguito in cui esce).
L'altra versione (la prima che hai posto qui sopra), con un intervento umano alla fine in cui l'osservatore umano stesso spiega che lui ha anche mani e piedi, mi pare introdurre del materiale estraneo alla solita struttura e si potrebbe (in teoria) configurare come un probabile sviluppo successivo (infantilizzazione con trasformazione in gioco).
Osservavo anche che il modo di interrogare la lumaca a proposito della sua testa è simile a quello che figura nella versione giapponese 409 del database (Link). Ciò, insieme alla musica dell'ultima versione che hai messo (che, come dicevi, è uguale alla musica di un'altra versione giapponese), fa pensare a collegamenti abbastanza stretti tra le versioni taiwanesi e quelle giapponesi.
Nella seconda versione, quella più breve, non si potrebbe tradurre anche lì con una domanda?
Non è grammaticalmente possibile, perché per dare un senso interrogativo alla frase la lingua cinese richiede: 1) o la domanda in forma alternativa, ad es. "ni3 you3 mei2 you3 (+ OGG)", cioè "tu hai / non hai (+ OGG)?" 2) o la presenza di una particella interrogativa atona, ad es. "ni3 you3 (+ OGG) ma", cioè "tu hai (+ OGG)?".
Nessuna delle due modalità interrogative è presente né nei sottotitoli né nel canto... qui abbiamo proprio frasi negative (prima) e affermative (poi).
Abbiamo, tuttavia, l'attestazione che la forma interrogativa esiste (nell'altra variante), quindi può darsi che siano entrambe derivazioni dell'ipotetica formula più antica.
Condivido anche la tua ipotesi dell'infantilizzazione.
So che Forest in questo periodo è molto occupato, quindi tengo per ora in serbo alcune piccole nuove scoperte, che pubblicherò a tempo debito...
volevo oggi contribuire con una piccola osservazione collaterale, suggestiva ma che non so se possa entrare appieno nella questione... le lumache "cantano" anche perché sono usate come strumento musicale a fiato. Non parlo soltanto delle buccine di mare, ma proprio di chiocciole di terra (o d'acqua dolce).
Ecco due suonatori di lumachine della contea di Jinxi (provincia di Guangxi, Cina popolare), appartenenti alla minoranza Zhuàng... buon ascolto
.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Novità (altre in arrivo) dal Trentino, dal testo 'Na volta gh'era - Ninne nanne, cantilene e filastrocche - di Umberto Raffaelli: N.B. per la traduzione ringrazio i miei colleghi!
Limac, limac [Giudicarie]
Limac, limac buta for i to quàter cornioi se da no vegnarà San Martin co la zapa e col zapin a coparte ti e i to fioi e pò a butarte gio'l to casetin.
Lumaca, lumaca butta fuori i tuoi quattro cornini Sennò verrà San Martino con la zappa e col zappino ad accoppare e e i tuoi figlioli e poi a buttarti giù il tuo casottino
Ira, ira corni [Levico]
Ira, ira corni corni che te tira vegnerà'l Martin co la zapa e col zapin a baterte zo el to bel casotin
Tira, tira (fuori) corni corni che ti tira verrà Martino con la zappa e col zappino a batterti giù il tuo bel casottino
Corni, corni bei [Val di Sole]
Corni corni bei bota for da quei oucei mezi a ti mezi a mi mezi a ca' poera vecia che morì
Corni corni belli bota for da quegli occhi mezzi a te mezzi a me mezzi a quella povera vecchia che morì
Corni, corniöi [Valsugana]
Corni, corniöi buta för i to fiöi buta for la to fascinela per scaldar la poverela la poverela l'è 'n tel prà che la speta la carità carità no völ vegnir la poverela la con morir.
Corni cornini butta fuori i tuoi figli butta fuori la fascinella per scaldar la poverella la poverella è nel prato che aspetta la carità la carità non vuol venire la poverella deve morire.
Buta, buta càter corgn [Val di Fassa]
Buta, buta càter corgn Se no te daghe la manào da bosch
Butta, butta quattro corni Se no ti do l'accetta da bosco.
Limo, limocìn [Ossana]
Limo, limocìn buta för quel cornesìn che se no e vegn el Papa col badìl e co la zapa e'l te tàia via la crapa.
Lumo, lumachino butta fuori quel cornino che se no viene il Papa col badile e con la zappa e ti taglia via la testa.
Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
Stefano, carini gli Zhuang che suonano i gusci di chiocciola… Per loro le chiocciole devono essere abbastanza importanti, dato che, se ricordo bene, in archivio ho anche una loro leggenda su questi animali.
Danio, versioni utili e interessanti che vengono da una delle zone al mondo più ricche in assoluto di varianti della "filastrocca della chiocciola". Naturalmente le includerò senz'altro in una delle prossime versioni del database e nelle relative analisi delle versioni.
Come diceva Stefano, sono presissimo, ma entro la fine dell'anno riprenderò alla grande a postare diverse cose interessanti su questa nostra discussione. Prima della fine dell'anno sarà difficile, però.
Nulla di nuovo (non temere, le novità arriveranno).
Solo una versione techno-horror della (tremenda) filastrocca slovacca di cui al n. 258 del tuo database... quella che minaccia di dar fuoco alla bestiola
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Forest, perché non provi a chiedere a questo signore? Se la sua specialità sono le lingue caucasiche e siberiane, potrebbe avere incontrato qualcosa d'interessante
Un ritratto di Riccardo Bertani realizzato da Francesco Campari e Erik Scaltriti
A dispetto di una carriera scolastica abbandonata dopo la V elementare, ad oggi Bertani ha tradotto e scritto trattati su più di 100 lingue, quasi tutte asiatiche o lingue antiche, tra cui: esquimese, mongolo, rutulo, etrusco, longobardo. Il tutto senza mai spostarsi da Campegine e continuando a mantenersi grazie all'attività di allevatore e agricoltore. Bertani vanta rapporti e collaborazioni con i maggiori istituti europei e può essere annoverato tra i maggiori esperti mondiali sulle lingue slave e siberiane.
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Qui c'è una sua bibliografia parziale, Link . Nessun titolo così specifico, ma alcune cose attirano l'attenzione, ad es. Antiche nenie sull'ape per i bimbi ceceni.
Una bibliografia favolosa, li vorrei avere tutti!… Appena finisco il lavoro che sai, gli scrivo, mi pare molto probabile che conosca qualcosa che abbia a che fare con questa nostra ricerca sulla filastrocca delle chiocciole.
Piccolo approfondimento collaterale... forse ne avevamo già trattato, e non farà parte del nucleo centrale della tradizione in esame, ma c'è un dibattito sulla lumaca come eufemismo e sulla simbologia fallica dell'estrazione dei cornetti... riferito all'area maghrebina ma secondo me potrebbe esservi anche altrove.
Senz'altro, sì, e se n'era già parlato una volta. Il fatto che la chiocciola estragga le corna viene associato genericamente ad un auspicio di fertilità, nel senso più ampio del termine. Ciò, nelle diverse versioni, viene inteso nelle più diverse maniere: avere un amore fortunato e poi, eventualmente, avere figli; avere un buon raccolto agricolo; avere prosperità e potersi permettere vestiti migliori; avere la possibilità di poter mangiare del buon cibo, ecc… Si tratta sempre di "fecondità", ed in alcune versioni tutte queste cose appaiono tutte unite e legate tra loro da una consequenzialità molto spontanea. Ciò che tu mi segnali, cioè la chiocciola come segno di fecondità intesa anche in senso amoroso, sessuale e riproduttivo, è reale ed è appunto collegato alla prima di queste diverse accezioni di "fertilità". Questa accezione ha una notevole importanza, essendo ben presente, con le più svariate sfumature di significato, in vari documenti raccolti nel corso della nostra ricerca, anche spagnoli (ad esempio nelle filastrocche 61, 62, 94, 274 del nostro database, consultabile come al solito QUI), tedeschi (433, 494), campani (21, 437), austriaci e sloveni (426, nella nota di commento), nonché trentini (693) (Sì, lo so… quest'ultima si potrà vedere solo quando, tra qualche giorno, metterò online il nuovo aggiornamento del database con le versioni nuove che ora sto preparando). Ed ora mi dici che questa accezione si ritrova anche in Nordafrica: la cosa è interessante ed allarga l'area geografica in cui l'idea di "fertilità" è intesa anche in questo senso. Uno degli aspetti più interessanti di tutto ciò è che, in svariate parti del mondo, pare proprio che le corna della chiocciola vengano spontaneamente paragonate a dei "figli", e chiamate con termini che significano "figli" o "bambini"! All'inizio non ci volevo credere, invece pare proprio che sia così.
Molto interessante ciò che dici! Mi torna in mente ora un ulteriore crocevia etnomalacologico, trovato per caso al liceo mentre traducevo coi vocabolari alla mano...
Il nome di un'altra conchiglia, e cioè del "pettine", insomma delle capesante, in entrambe le lingue classiche ha anche altri significati...
Vedi, per il latino pectĕn, James Noel ADAMS, The Latin Sexual vocabulary, 1982, p. 77
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e per il greco κτείς (ktéis) il vocabolario greco (qui Liddel-Scott online)... Immagine: 141,49 KB .
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Insomma, quando Botticelli dipingeva... questo, intendeva forse dire che la nascita di Venere non è poi così eccezionale, e che in fondo in fondo... ci siamo passati tutti quanti? Immagine: 175,31 KB Pubblico dominio, Museo degli Uffizi, Google Art Project
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Riprendo questa discussione dopo tanto tempo, ma non senza rispiegare di cosa si tratta, per coloro che non lo ricordassero o non lo sapessero.
Stiamo cercando di ricostruire scientificamente le antichissime origini (preistoriche) di un particolare tipo di filastrocca, la "filastrocca della chiocciola", che ha un'enorme diffusione in centinaia di varianti in tutto il mondo, soprattutto in Europa ed Asia. Questa ricostruzione si può fare, con pazienza, analizzando con cura forma e contenuto di tutte le varianti della filastrocca che troviamo (al momento sono 695), studiandone la distribuzione geografica ed incrociando questi dati con altri ricavati dalla linguistica, dalla genetica e dall'archeologia.
Molti utenti hanno già dato il loro contributo anche riportando in questa discussione versioni della filastrocca da loro conosciute, oppure ragionando insieme sulle possibili implicazioni dei dati finora raccolti da noi.
Questa filastrocca è facile da riconoscere, perché è caratterizzata da una struttura ben precisa, a cui poi si possono eventualmente aggiungere altri elementi: - Si chiama la chiocciola (o lumaca) - Le si chiede di fare qualcosa (in genere di tirare fuori le corna o di uscire, ma anche altro) - Le si promette un premio se lo farà e/o - Si minaccia di punirla se non lo farà
Trovate innumerevoli esempi di questa filastrocca nelle pagine di questa discussione, soprattutto all'inizio, oppure nelle pagine in cui abbiamo raccolto tutto il materiale che la riguarda.
L'indirizzo per leggere tutto il materiale è questo:
AGGIORNAMENTO! Bene… chi invece ha seguito finora questa discussione si chiederà a cosa è stata dovuta questa lunga pausa, e la risposta è semplice: ho preparato un aggiornamento dei dati di portata molto vasta, che è ora è disponibile per tutti online all'indirizzo qui sopra!
Ecco le principali novità:
- È stato costruito un modello base che spiega la struttura di questo tipo di filastrocca. Lo potete leggere qui: Link
- Tutte le filastrocche raccolte sono state analizzate con lo stesso metodo e l'analisi è pubblicata a fianco del testo di ciascuna versione della filastrocca, nel database: Link
- Non lasciatevi impaurire dei simboli usati nelle analisi; in realtà sono facili da capire e sono tutti spiegati qui: Link
- Per permettere le analisi dei dati raccolti con le filastrocche, ogni termine in esse contenuto (ad esempio: "mamma", "mangiare", "nero", e così via) è stato associato ad un codice. L'elenco dei codici è qui: Link
- I codici verranno poi raggruppati in tematiche; un abbozzo di questo lavoro si trova qui: Link
- L'intera ricerca è ora completamente bilingue (italiano ed inglese) sotto ogni aspetto (ho tradotto tutto). Alla versione in lingua inglese si arriva da qui: Link
- I documenti raccolti (versioni della "filastrocca della chiocciola" provenienti da tutto il mondo, con relativa traduzione, ed altri documenti che hanno in qualche modo a che fare con questa specifica tradizione) sono al momento 695 e sono qui: Link
- Sono state tradotte le versioni nordafricane in modo affidabile ed attendibile (sono le versioni dalla 620 alla 629 nel nostro database, più la 666).
- Sono stati corretti innumerevoli errori: questa versione del database è pertanto molto più accurata delle precedenti. Sono anche state rifatte diverse traduzioni.
- È stata prodotta una nuova mappa della diffusione geografica della "filastrocca della chiocciola", disponibile qui: Link
Bene… ora si può veramente dire che sta finendo la fase preparatoria della nostra ricerca (in cui l'importante era solo raccogliere tante versioni della filastrocca, e basta) e sta veramente iniziando la fase di analisi dei dati raccolti! Abbiamo ora un metodo preciso e ragionevolmente serio per analizzare struttura, contenuto e distribuzione geografica delle diverse versioni della filastrocca che troviamo, quindi cerchiamo di dare presto qualche risultato…